Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Il Levitico 1

 

3. Cultura biblica

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Il Levitico — Libretto di studio:

   Dopo le istruzioni d’uso e l’introduzione generale, seguono le domande sul testo, che rimarcano le parti principali del Levitico:
■ I sacrifici (Lv 1-7)
■ Il sacerdozio (Lv 8-10)
■ Purificazione del popolo (Lv 11-15)
■ Giorno della riconciliazione (Lv 16)
■ Ordinamenti per il popolo (Lv 17-20)
■ Ordinamenti per il sacerdozio (Lv 21-22)
■ Ordinamenti per le feste (Lv 23-24)
■ Ordinamenti per il paese (Lv 25-26)
■ Appendice: voti e decime (Lv 27).

 

Il Levitico — Libretto di testo

   Si tratta di una traduzione letterale che ricalca da vicino l’ebraico e che è strutturata secondo le parti evidenti del libro. Può risultare molto utile per chi vuole studiare il Levitico in modo profondo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Il Levitico 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ECONOMIA E RELIGIONI

 

 di Fernando De Angelis

 

 

[7.  MONDO MUSULMANO]

 

7.3.  FORZA DI RESISTENZA DELL’ISLAM

 

Il contatto fra Islam e mondo occidentale è stato lungo e profondo, se non altro per la vicinanza geografica, e in molti Stati musulmani la lingua francese o inglese è di uso comune. Eppure fra Islam e Occidente non si è riusciti a produrre un vero amalgama. L’Islam ha avuto la forza di resistere all’Occidente su più piani, conservando una sua specificità che lo rende irriducibile non solo sul piano economico e politico (come abbiamo visto), ma anche su quello culturale, militare e religioso.

     Sul piano culturale le società musulmane sono molto varie, ma anche quelle più aperte e laiche (per esempio Turchia e Tunisia), conservano un loro stile e un loro sistema specifico di valori.

     Sul piano militare, anche quando l’avversario ha una netta preponderanza di mezzi (vedi gli scontri israelo-palestinesi) non riesce comunque a indurre alla resa una popolazione musulmana pronta a lottare con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo, che può pure sospendere la lotta (tregua), ma mai accettare pienamente la sconfitta (pace).

     Sul piano religioso l’Islam ha avuto la forza di attrarre a sé masse e regioni che già erano cristiane (Africa Settentrionale, Medio Oriente) e non è vero che le conversioni all’Islam siano avvenute a opera della spada (l’Islam ha imposto il suo dominio politico, lasciando a cristiani ed ebrei una libertà di culto limitata, ma reale). Un dato di fatto che deve far riflettere è che non c’è stata nessuna popolazione passata all’Islam che sia poi tornata indietro. Le riconquiste cristiane sono state sempre militari. I tentativi di evangelizzazione dei missionari che hanno operato fra i musulmani sono sempre andati sostanzialmente a vuoto (contrariamente a quanto avvenuto in altri contesti). Non si sono ottenute conversioni neanche quando è stato un Francesco d’Assisi a provarci, o quando c’era la facilitazione del dominio coloniale francese e inglese. Sembra che ora in alcuni Stati si vadano formando piccole chiese cristiane di convertiti dall’Islam, ma per ora il fenomeno è quantitativamente ristretto.

 

02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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