[7. MONDO
MUSULMANO]
7.2. DEMOCRATICO MA NON PLURALISTA
Una prima considerazione è che le difficoltà di radicamento del liberismo
economico sono parallele alle difficoltà di radicamento del liberismo
politico (cioè di una democrazia pluralista incentrata sul Parlamento).
1. L’Islam è tendenzialmente democratico,
nel senso che gli è estranea la concezione gerarchica e non riconosce
nessuna vera autorità al di sopra della comunità musulmana (umma) e,
in ultima istanza, del Corano, la cui interpretazione in fondo è
individuale.
2. Non è però democratico nel senso che
spesso si dà a questa parola in Occidente, perché il musulmano tende a
essere non pluralista, è cioè poco tollerante verso chi la pensa
diversamente.
3. È tendenzialmente anche
antiparlamentare, perché la maggioranza tende a delegittimare le
minoranze e le minoranze a non sottomettersi alla maggioranza.
4. Nel Mondo Musulmano c’è una varietà di
forme di governo (monarchie assolute e parlamentari, repubbliche
presidenziali e parlamentari) ma, dove più dove meno, si manifesta in genere
una tendenza violenta. Anche quando i governi sono moderati e godono
di largo consenso, sono in genere minacciati da dissidenti pronti a usare le
armi. Le autorità politiche, comunque giunte al potere, devono perciò essere
sempre accorte e guardarsi da attentati, da tentativi di insurrezione o da
colpi di Stato.
02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008
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