Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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3. Cultura biblica

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Spiegazione delle rubriche

 

 

In prima linea — Entrare nella breccia 1:

   Qui sono contenuti i principi di cura d’anime generale. Ecco le parti principali:
■ Gli aspetti generali
■ La consulenza
■ Gli aspetti dottrinali
■ I problemi della consulenza

 

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   Si tratta della consulenza specifica al problema dell’occultismo. Eccole parti principali:
■ Consulenza specifica
■ Approfondimento delle problematiche
■ Aspetti critici
■ Fatti, casi ed eventi
■ Dizionarietto dei termini
■ Fogli d’analisi
■ Excursus: Rimostranze verso fratelli  

 

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ECONOMIA E RELIGIONI

 

 di Fernando De Angelis

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA

 

Sono stato insegnante di Scienze nelle scuole medie superiori e, fra le varie materie, mi è più volte capitata anche la Geografia: che avevo studiata solo nella scuola dell’obbligo! «Insegnando s’impara» e, avendo un retroterra biblico, ci voleva poco a rendersi conto che i libri di testo quasi ignoravano uno degli elementi cruciali per capire le varie nazioni: quello religioso. Solo nella fase finale della mia carriera però (1992), ci sono state le circostanze giuste per sviluppare più a fondo l’argomento, con la redazione di dispense che suddividevano i popoli non in continenti (Europa, Asia, ecc.), ma che li raggruppava in base al loro sottofondo religioso-culturale; ne ho interrotto la redazione nel 1997 lasciandole incomplete, ma avendo comunque riempito 150 pagine (Il mondo in 10 aree economico-culturali).

     Due anni dopo (1999) mi si è presentata l’occasione di dare queste dispense a un professore universitario di Economia, dal quale speravo di avere indicazioni su come approfondirle e su eventuali altri autori che avevano affrontato l’argomento. Il professore ha trovato la trattazione originale, invitandomi a fare quattro ore di lezione ai suoi studenti (Università di Perugia, maggio 2000). In seguito mi ha chiesto di sintetizzare la mia impostazione in meno di 30 pagine (Aree culturali ed economia), per farne un capitolo di un libro che stava preparando ma che non ha ancora visto la luce.

     Il testo sottostante segue da vicino quella sintesi, alla quale sono stati fatti solo lievi ritocchi; lo scritto è stato perciò pensato per un pubblico eterogeneo e per questo ho scelto un’esposizione logico-razionale, con riferimenti alla Bibbia molto limitati e indiretti. Anche l’apostolo Paolo graduava il messaggio sulla base dell’uditorio che aveva davanti: a Listra e all’Areòpago, per esempio, prese il discorso alla larga e non fece nessun esplicito riferimento alla Bibbia (essendo gli ascoltatori dei non ebrei, vedere At 14,15-17; 17,22-31); mentre nella sinagoga di Antiochia di Pisidia argomentò con continue citazioni bibliche (At 13,14-41).

     La Bibbia afferma che le condizioni economiche, politiche e sociali dei popoli dipendono dalla loro spiritualità (Dt 28; 2 Re 17,6-7; Is 15-19) e, col sottostante studio, vogliamo invitare a prendere atto di questa elementare (e spesso ignorata) verità. Si spera in seguito di poter ulteriormente sviluppare l’argomento, con altri articoli oppure con un libro.

     Al professore universitario che mi ha invitato a far lezione, ho subito detto che io nemmeno conoscevo l’esistenza della sua materia e che avevo semplicemente applicato alla Geografia economica i miei presupposti biblici. Mi ha risposto: «Secondo me la Bibbia non dice niente, ma la realtà che ha esposta la condivido». La trattazione, insomma, non si sofferma sui presupposti che l’hanno generata, ma desidera descrivere oggettivamente la situazione, la cui attinenza con la realtà può essere valutata da ciascuno, indipendentemente dai presupposti professati.

02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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