Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Radici 3-4

 

3. Cultura biblica

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca nazionale e l’Epoca Assira.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca nazionale («Libri storici e profetici I»: dalla conquista all’esilio):
■ I Libri Storici in generale
■ L’epoca Premonarchica
■ Giosuè
■ Giudici
■ Rut
■ L’epoca Monarchica
■ Samuele
■ Re
■ Cronache
■ I Libri Profetici in generale.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca assira («Libri storici e profetici II»):
■ L’epoca assira in generale
■ Abdia
■ Gioele
■ Giona
■ Osea
■ Amos
■ Isaia
■ Michea
■ Nahum.

 

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ECONOMIA E RELIGIONI

 

 di Fernando De Angelis

 

 

[5.  AMERICA LATINA: POTENZIALITÀ E DEBOLEZZE]

 

5.2.  POTENZIALITÀ DELL’AMERICA LATINA

 

5.2.1. UNITÀ CULTURALE: Spagna e Portogallo parlano due lingue diverse, ma ambedue derivate dal latino. Sono sempre andate d’accordo perché sono parte di una stessa storia e hanno lo stesso tipo di cultura, sviluppatasi all’interno del cattolicesimo. Fra il Brasile, di lingua e colonizzazione portoghese, e la restante parte dell’America Latina di lingua e colonizzazione spagnola, non ci sono perciò grandi diversità di valori e di scelte fatte, anche se il Brasile appare più solido e affidabile delle nazioni di lingua spagnola.

 

5.2.2. ASSENZA DI CONFLITTI FRA STATI: L’unità culturale ha ridotto al minimo le guerre fra Stati e rende facili i rapporti economici in tutta l’area.

 

5.2.3. RETROTERRA EUROPEO: Il «Mondo di europei» comprende tre continenti (Europa, Americhe, Australia) e ha in sé il cosiddetto «Occidente avanzato». L’America Latina ne fa parte, anche se spesso mostra caratteristiche da Terzo mondo. Questa appartenenza etnico-culturale non è senza importanti riflessi economico-finanziari. Non è certamente per caso che la FIAT, per esempio, abbia trovato proprio nell’America Latina il contesto nel quale radicare meglio la sua espansione. Le periodiche crisi delle nazioni latino-americane sono sempre state seguite da una ripresa, piuttosto che dalla catastrofe (come invece è a volte successo in Africa o in Asia) e non è difficile intravedere in questi salvataggi la mano dell’Europa e degli Stati Uniti, costretti ad agire non solo per la benevolenza verso un fratello minore un po’ discolo, ma anche per non mandare in fumo i capitali precedentemente investitici o prestati (i legami di un tipo tendono a estendersi in legami di tutti i tipi).

 

5.2.4. ABBONDANZA DI GIOVANI: Mentre Europa e Giappone hanno il problema dell’invecchiamento della popolazione, l’America Latina è una di quelle aree dove l’età media è più bassa. Queste energie, se ben incanalate, possono dare una spinta allo sviluppo.

 

5.2.5. MESCOLAMENTO RAZZIALE: L’universalismo della società protestante avvicina le etnie e può anche affratellarle, ma di fatto i vari gruppi tendono a conservare la loro diversità e ne è un esempio New York, dove persistono quartieri in qualche modo etnici, fra i quali a volte può anche innescarsi il conflitto (quartiere nero, cinese, italiano, ebraico e via dicendo).

     Il cattolicesimo, invece, ha più forza amalgamante e in America Latina si può dire che le diversità razziali (superata la fase della colonizzazione) non hanno mai costituito un problema particolarmente rilevante.

 

5.2.6. APERTURA AL CAMBIAMENTO: La tradizione, intesa come sistema collettivo di valori e costumi, in America Latina non ha avuto molto tempo per consolidarsi ed è stata ostacolata dalla diversità che hanno portato con sé gli immigrati, provenenti da aree diverse del mondo. C’è perciò un’apertura al nuovo, una disponibilità al cambiamento che possono facilitare l’imbocco di nuove e più efficaci vie allo sviluppo.

 

5.2.7. EPPUR SI MUOVE!: Quando ogni tanto i telegiornali ci ragguagliano sull’ultima crisi di una nazione dell’America Latina ci viene da dire: «Siamo alle solite, lì proprio non cambia niente!». Invece qualcosa sembra lentamente muoversi, ma gli eventi drammatici fanno più notizia di quelli positivi, così a noi restano in mente le crisi, ma non il loro superamento. Ora giustamente si insiste sul grave tracollo finanziario argentino, come in precedenza si è insistito sulla crisi del Brasile (1998) e prima ancora del Messico (1995). Quasi nessuno sa, invece, che il Messico già nel 1996 ha ripreso a crescere del 5,1% annuo. Anche il Brasile ha superato le difficoltà più acute e, nel 2000, è cresciuto del 4,2%.

     Insomma, sotto il clamore di eventi obiettivamente drammatici, l’America Latina continua il suo cammino di crescita e l’incremento del PIL (Prodotto Interno Lordo) oscilla a cavallo del 4%: non sono ritmi strabilianti, ma pur sempre positivi.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/305l-Cult_econom52_R34.htm

02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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