Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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   Qui sono contenuti i principi di cura d’anime generale. Ecco le parti principali:
■ Gli aspetti generali
■ La consulenza
■ Gli aspetti dottrinali
■ I problemi della consulenza

 

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   Si tratta della consulenza specifica al problema dell’occultismo. Eccole parti principali:
■ Consulenza specifica
■ Approfondimento delle problematiche
■ Aspetti critici
■ Fatti, casi ed eventi
■ Dizionarietto dei termini
■ Fogli d’analisi
■ Excursus: Rimostranze verso fratelli  

 

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ECONOMIA E RELIGIONI

 

 di Fernando De Angelis

 

 

[7.  MONDO MUSULMANO]

 

7.1.  UN MONDO NON INDUSTRIALIZZATO

 

Fra le molte nazioni a maggioranza musulmana, nessuna può dirsi veramente industrializzata. Eppure abbondano quelle che si affacciano sul mare e che, per esempio, potrebbero attivare un’intensa economia di trasformazione, fatta di importazione di materie prime e di esportazione di manufatti (sul modello del Giappone, della Corea del Sud e della stessa Italia). Diverse nazioni musulmane, poi, sono ricche di petrolio, quindi avrebbero in se stesse i capitali necessari per vasti programmi di investimenti produttivi: eppure nessuna di esse li ha utilizzati per innescare un generalizzato sistema di industrie e gli investimenti sono stati al massimo settoriali e circoscritti, senza mai rendere veramente competitivo il complesso industriale.

     È vero che gli Stati musulmani si collocano nella fascia calda della Terra, ma questa pur significativa attenuante non spiega completamente il fatto che non siano ancora pienamente entrati nell’economia secondaria (cioè industriale), mentre il mondo sviluppato è già giunto oltre il terziario tradizionale, essendo approdato al cosiddetto «terziario avanzato», nel quale prevalgono i servizi a elevata tecnologia e la gestione informatizzata della produzione. La controprova che anche a quelle latitudini è possibile realizzare lo sviluppo è data da Stati quali Singapore, Taiwan, Israele e Hong Kong (quest’ultima integrata ora nella Cina)

     Sembra evidente come non sia possibile comprendere l’economia del Mondo Musulmano se ci limitiamo solo alle cause esterne e materiali. Bisogna perciò cercare nella sua tradizione e nel suo sistema di valori, quei motivi che spieghino la sua condizione e la sua uniformità (dal Marocco all’Indonesia, nonostante la grande varietà delle condizioni oggettive, troviamo uno stile di società fondamentalmente simile).

 

02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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