Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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3. Cultura biblica

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca Babilonese e l’Epoca Persiana. In appendice ci sono tre excursus:
■ I nomi ebraici di Dio
■ Il patto, i patti e i testamenti
■ La Bibbia fra criticismo e modernismo.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca babilonese («Libri storici e profetici III»):
■ L’epoca babilonese in generale
■ Sofonia
■ Habacuc
■ Geremia
■ Lamentazioni
■ Daniele
■ Ezechiele
■ Il tempo dell’esilio. 

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca persiana («Libri storici e profetici IV»):
■ L’epoca persiana in generale
■ Esdra-Nehemia
■ Ester
■ Aggeo
■ Zaccaria
■ Malachia
■ L’epoca intertestamentaria.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PROPOSTA DI STORIA CREAZIONISTA

 

 di Fernando De Angelis

 

 

PRIMA PARTE: ALCUNI ASPETTI PRELIMINARI

 

1/3 LUTERO COME PONTE

 

Il protestantesimo si fa giustamente cominciare con Lutero, che però andrebbe visto come il frutto di tentativi di riforma della Chiesa cominciati addirittura cinque secoli prima. Da tempo, infatti, andava crescendo l’idea che il papato avesse esaurito la sua spinta propulsiva e che andasse promosso un rinnovamento. In Italia, chiare intenzioni riformatrici (pur nella varietà e specificità delle posizioni) si erano viste in Gioacchino da Fiore, Francesco d’Assisi, Dante, Valla e Savonarola, mentre all’estero erano emerse figure come Valdo, Huss e Wycliffe.

     A differenza dei tentativi precedenti, quello di Lutero rappresentò una spinta che riuscì a radicarsi e a saldarsi con altre esigenze che andavano emergendo in Occidente e che riguardavano il piano economico (borghesia), quello politico (spinte nazionali) e quello culturale (Umanesimo e Rinascimento).

     Lutero affermò che il suo era un inizio e che la Chiesa doveva essere continuamente riformata. In effetti nel protestantesimo si susseguirono e accavallarono ondate diverse, che agirono anche sui movimenti precedenti. In questa sede non vogliamo certo fare una storia del protestantesimo, ma siccome il creazionismo sorge da quel retroterra, è necessario puntualizzarne certi snodi cruciali, i quali non sono rilevanti solo per capire il protestantesimo, ma anche per avere una visione della storia moderna diversa da quella consueta.

     La Germania reagì in modo difforme verso Lutero, con alcune autorità locali che lo appoggiarono e protessero, mentre altre rimasero fedeli a Roma o assunsero un atteggiamento ambiguo; alla fine, comunque, tutti decisero di restare sottomessi a un imperatore rimasto cattolico (anche se cercava di trovare un’intesa fra Roma e Lutero). Insomma, il progetto di Lutero si radicò pienamente non in Germania, ma nei Paesi scandinavi, i quali ne trassero grande beneficio (come anche oggi si può constatare), ma non ebbero una sensibile capacità di irradiazione.

     La Ginevra di Calvino, invece, pur essendo piccola, fu presa a modello anche altrove, innescando una reazione a catena che arrivò fino agli Stati Uniti e che perciò influenza anche oggi molte persone, sebbene non ne siano consapevoli: tracciare questo percorso, quindi, è importante non solo come indagine sul passato, ma anche per capire il presente.

     Concludendo, Lutero si può vedere come un «ponte», perché da un lato è un prodotto dei tentativi di riforma dei secoli precedenti, mentre dall’altro ha gettato le fondamenta di una nuova costruzione, continuata a edificare da Calvino, dai puritani e da altri, fino ai nostri giorni. È con Calvino, perciò, che bisogna proseguire il discorso.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/304c-Stor_creaz13_R56.htm<

02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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