PRIMA PARTE: ALCUNI ASPETTI PRELIMINARI
1/3 LUTERO COME PONTE
Il protestantesimo si fa giustamente cominciare con Lutero, che però
andrebbe visto come il frutto di tentativi di riforma della Chiesa
cominciati addirittura cinque secoli prima. Da tempo, infatti, andava
crescendo l’idea che il papato avesse esaurito la sua spinta propulsiva e
che andasse promosso un rinnovamento. In Italia, chiare intenzioni
riformatrici (pur nella varietà e specificità delle posizioni) si erano
viste in Gioacchino da Fiore, Francesco d’Assisi, Dante, Valla e Savonarola,
mentre all’estero erano emerse figure come Valdo, Huss e Wycliffe.
A differenza dei tentativi precedenti, quello di
Lutero rappresentò una spinta che riuscì a radicarsi e a saldarsi con altre
esigenze che andavano emergendo in Occidente e che riguardavano il piano
economico (borghesia), quello politico (spinte nazionali) e quello culturale
(Umanesimo e Rinascimento).
Lutero affermò che il suo era un inizio e che la
Chiesa doveva essere continuamente riformata. In effetti nel
protestantesimo si susseguirono e accavallarono ondate diverse, che agirono
anche sui movimenti precedenti. In questa sede non vogliamo certo fare una
storia del protestantesimo, ma siccome il creazionismo sorge da quel
retroterra, è necessario puntualizzarne certi snodi cruciali, i quali non
sono rilevanti solo per capire il protestantesimo, ma anche per avere una
visione della storia moderna diversa da quella consueta.
La Germania reagì in modo difforme verso Lutero,
con alcune autorità locali che lo appoggiarono e protessero, mentre altre
rimasero fedeli a Roma o assunsero un atteggiamento ambiguo; alla fine,
comunque, tutti decisero di restare sottomessi a un imperatore rimasto
cattolico (anche se cercava di trovare un’intesa fra Roma e Lutero).
Insomma, il progetto di Lutero si radicò pienamente non in Germania, ma
nei Paesi scandinavi, i quali ne trassero grande beneficio (come anche
oggi si può constatare), ma non ebbero una sensibile capacità di
irradiazione.
La Ginevra di Calvino, invece, pur essendo piccola,
fu presa a modello anche altrove, innescando una reazione a catena che
arrivò fino agli Stati Uniti e che perciò influenza anche oggi molte
persone, sebbene non ne siano consapevoli: tracciare questo percorso,
quindi, è importante non solo come indagine sul passato, ma anche per capire
il presente.
Concludendo, Lutero si può vedere come un «ponte»,
perché da un lato è un prodotto dei tentativi di riforma dei secoli
precedenti, mentre dall’altro ha gettato le fondamenta di una nuova
costruzione, continuata a edificare da Calvino, dai puritani e da altri,
fino ai nostri giorni. È con Calvino, perciò, che bisogna proseguire il
discorso.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/304c-Stor_creaz13_R56.htm<
02-05-2007; Aggiornamento: 05-01-2008
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