Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Radici 3-4

 

Citazioni

 

 

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca nazionale e l’Epoca Assira.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca nazionale («Libri storici e profetici I»: dalla conquista all’esilio):
■ I Libri Storici in generale
■ L’epoca Premonarchica
■ Giosuè
■ Giudici
■ Rut
■ L’epoca Monarchica
■ Samuele
■ Re
■ Cronache
■ I Libri Profetici in generale.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca assira («Libri storici e profetici II»):
■ L’epoca assira in generale
■ Abdia
■ Gioele
■ Giona
■ Osea
■ Amos
■ Isaia
■ Michea
■ Nahum.

 

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Pace cristiana: «Vivi prima in pace con Dio e con te stesso, così potrai portare la pace anche agli altri. Un uomo che ha la pace in sé e la trasmette agli altri, è più prezioso di uno scienziato» (T. von Kempen).

Pace e Cristo: «Gesù Cristo venne come mediatore della pace. Se ci affidiamo a lui, la nostra relazione con Dio si ristabilirà. Questa pace include la vittoria contro Satana, la remissione dei peccati, il rinnovamento del cuore e, infine, la speranza della vita eterna» (J.C. Blumhardt).

Parole: Dinamica: «Un bimbo impiega due anni per imparare a parlare, un uomo impiega una vita per imparare a tacere» ("). {da Kate Di Garbo}

Partigianeria: «Chi legge soltanto il giornale del suo partito, si mette i paraocchi da solo» (Fiorina Pistone).

Patologia culinaria: «Quando il povero magia il pollo, uno dei due è malato» ("). {da Argentino Quintavalle}

Pensare - parlare: «Ci sono due tipi di persone: quelli che pensano ciò che dicono e quelli che dicono ciò che pensano. I primi sono sicuramente saggi, i secondi sono sicuramente sinceri» (Kate Di Garbo).

 

Pensieri cattivi: «Non puoi impedire agli uccelli di volare sopra il tuo capo; però puoi impedire loro di farvi il nido» (Martin Lutero).

 

Pensieri cattivi: «Non possiamo impedire che la carne, il mondo, gli altri e il nemico ci suggeriscano pensieri negativi. Possiamo però impedire che si annidino nella nostra testa, ignorandoli, rifiutandoli, non dando loro credito, togliendo loro il terreno in cui radicarsi, scacciandoli via da noi e impedendo che ci condizionino e si realizzino nella nostra vita» (Nicola Martella).

 

Pensiero positivo: «La speranza cristiana è tutt’altra cosa del “pensiero positivo” di una certa filosofia, che è penetrata anche nella teologia umanista! Il “pensiero positivo” cerca una ragione dentro l’uomo stesso, la speranza biblica guarda le cose dalla fine, dal loro compimento, di cui Cristo è garante» (Nicola Martella).

 

Persone nuove: «Come cristiani dobbiamo comportarci da persone nuove, rinnovate dal Signore, che uniscono l’amore con la verità. Dobbiamo splendere come figli di luce in una generazione stolta e perversa. Poi lasciamo a Dio di essere giudice degli impenitenti e degli empi, oltre a essere Dio di misericordia per coloro che lo cercano e accettano la sua grazia. Noi possiamo perdonare perché Gesù Cristo ha permesso che Dio ci perdonasse. Così possiamo consolare con la consolazione con cui Dio ci ha consolati. Andiamo avanti nella fede, nel timore di Dio e nell’ubbidienza» (Nicola Martella).

 

 

Piacere al mondo: «Quando le chiese si adattano ai ritmi del mondo, presto il secolarismo si accomoda nelle sale di culto, si cristianizza un po’ e poi mondanizza le comunità. Allora i pulpiti divengono tribune elettorali, i palchi si trasformano in teatri e luoghi di spettacolo e le sale di culto non si distinguono dalle discoteche. Allora manca spesso soltanto un vitello d’oro, intorno a cui danzare» (Nicola Martella).

 

Pienezza: «Un vecchio proverbio negativo con finale recita: “Mal comune, mezzo gaudio”. Invertendone i dati nel contrario, mi vien da dire: “Ben comune, doppio gaudio - e in gloria il raddoppio è aureo”» (Nicola Martella).

 

Pifferai moderni: «È proprio vero che certi cristiani, con poca conoscenza biblica o poca avvedutezza, sono disposti a credere a tutto ciò che è condito con un pizzico di ebraico o di greco, usati da certi “maestri” per accreditarsi e rendere credibile quanto affermano. Essi assomigliano perciò a “bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina” (Efesini 4,14). Oppure sono simili a topolini che, come nella fiaba, seguono il pifferaio magico di turno, “unto”, “santone” o “guru” che sia. Questi ultimi vogliono seguaci dipendenti e sottoposti, ma essi stessi come battitori liberi non sono disposti a sottomettersi ad alcuno» (Nicola Martella).

 

Pigrizia: «Il pigro è l’indolente, colui che si gira sul suo letto come la porta sui suoi cardini, che non va per strada per paura d’un ipotetico pericolo, che lascia andare tutto alla malora per l’incuria, e così via. Il cristianesimo biblico rende attivi a causa della grazia, non indolenti, ma militanti per mezzo dell’amore» (Nicola Martella).

 

Pirotecnica religiosa: «Certi cristiani si mostrano pieni di trasporto mistico, ma rimangono infantili nella conoscenza biblica e carenti nella morale. Sapete che cosa hanno in comune costoro con i fuochi pirotecnici? Sono spettacolari: dapprima producono molti colori e grandi rumori, poi restano solo fumo e l’aria impestata» (Nicola Martella).

Politica a vista: «Dicono che la politica è sporca, ma sarà meno sporca se terremo gli occhi aperti» (Fiorina Pistone).

Ponti e scale: «Per unire gli uomini non serve costruire dei ponti, bisogna erigere delle scale. Colui che non è salito fino a Dio, non ha mai incontrato il proprio fratello» (Gustave Thibon, filosofo).

 

Portafortuna: «Chi crede ai portafortuna vive di deboli surrogati, ha la paura come feticcio cerebrale e la superstizione per religione!» (Nicola Martella).

 

Potenza debole: «Gli uomini più potenti diventano subito impotenti, quando sono posti dinanzi all’onnipotente maestà di Dio. Improvvisamente tremano le ginocchia delle loro sicurezze» (Nicola Martella).

Predicazioni: Problematica: «Ci sono persone che, quando predicano, prendono di mira individui specifici, senza menzionarli per nome. Altri predicatori, pur parlando in generale, hanno di mira se stessi, quasi a voler “esorcizzare” così il problema cocente che hanno. C’è stato quel predicatore che ha parlato sull’adulterio, mentre — come si scoprì in seguito — vi era già impantanato» (Nicola Martella).

 

 

 

Predilezione: «Chi trova predilezione in Gesù, diventa prediletto dinanzi al Padre celeste» (Nicola Martella).

 

Preghiera nei racconti hassidici: «Sai chi ha revocato il decreto celeste che doveva scatenare una catastrofe sul nostro popolo? Domandò il Baal-Shem a Rabbi Nahaan di Horodenko.   
     Te lo dirò io. Né tu né io, né i sapienti né i grandi capi spirituali. Le nostre litanie, i nostri digiuni non hanno avuto nessun effetto. È una donna, una donna del popolo che ci ha salvati.     
     Ed ecco come. È venuta alla sinagoga e si messa a piangere cantilenando: “Signore dell’universo, non sei forse nostro padre? Perché non ascolti i tuoi figli che implorano? Vedi io sono madre. Ho cinque bambini. E quando li vedo versare una lacrima, mi si spezza il cuore.   
     Ma tu, padre, hai molti figli. Tutti gli uomini sono figli tuoi. E tutti piangono. Anche se il tuo cuore è di pietra, come puoi restare indifferente?”. E Dio le ha dato ragione» (E. Wiesel, Celebrazioni hassidiche).

Preghiera: Tempi: «Possiamo pregare sempre, lo so, però temo che se non preghiamo a orari fissi, non pregheremo neanche nei momenti liberi» (Spurgeon). {da Delia Frasca}

Preghiera: Validità: «Le preghiere sono misurate per il peso e non per lunghezza» (Charles Haddon Spurgeon).

 

Pretese azzerate: «Se non ti aspetti nulla dagli altri, puoi sperimentare la libertà di considerare tutto ciò, che arriva di buono dal prossimo, come grazia» (Nicola Martella).

Priorità: «Il compito di un conduttore è di vegliare sugli agnelli, invece di spendere tempo ed energie con i caproni, che lanciano provocazioni al fine di affilarsi le corna» (Nicola Martella).

Privilegi: «Chi sente come un privilegio servire Cristo, è privilegiato dinanzi a Dio» (Nicola Martella).

Pro e contro: «Può darsi che tutto parli a nostro sfavore, l’amore di Dio parla a nostro favore» (Eberhard Jüngel; tradotto e adattato dal tedesco da Nicola Martella).

Progresso: Dinamica: «Un passo alla volta mi basta» ("). {da Kate Di Garbo}

Proposito Divino: «Il fatto che tu sia vivo sta a significare che Dio ha un proposito per la tua vita» ( www.MissionePerTe.it/credente).

 

 

 

Prosperare: «Chi prospera nella Parola della verità, Dio lo fa prosperare nelle sue vie benedette» (Nicola Martella).

 

Prospettiva vincente: «Vedi tutto dalla fine» (Nicola Martella).

 

Prove: Dinamica: «Usa ogni difficoltà, che sorge intorno a te, come un’occasione per agire con saggezza e maturità e come un tirocinio per crescere moralmente e umanamente nelle vie del Signore. Se alla “scuola del Signore” si viene bocciati in una materia, bisogna ripetere il corso... con altre prove» (Nicola Martella).

 

Prove della vita: «Dio dà le prove più difficili a persone, che Egli in tal modo rende straordinarie» (Nicola Martella).

 

Punti di vista: «Bisogna prendere il punto di vista di chi sta più in alto, per avere una panoramica più ampia delle cose. Così è anche nelle cose spirituali! Il punto di vista di Dio delle cose è, perciò sempre quello migliore: si chiama volontà di Dio» (Nicola Martella).

 

Puntualità: Problematica: «La vita del puntuale è un'infinità di solitudini immeritate» {Francesco Bozzi}

 

Questioni bibliche: «Nella Bibbia c’è abbastanza “polpa” (tesori di sapienza e intelligenza in Cristo) di cui nutrirsi, che non bisogna per forza rompersi i denti con le “ossa” (questioni ostiche) che in essa s’incontrano, tanto più se si hanno ancora denti da latte. Come si sa, le “ossa” bisogna prima bollirle a lungo per poterle meglio digerire in qualche modo» (Nicola Martella).

 

Quiete: Per Dio: «La quiete è dunque la sosta presso il Dio vivente. Ciò è essere libero, essere aperto, avere tempo per il Dio che è il mio Creatore e Signore, mio Padre e Pastore... Essere quieto significa: Ricevere gli impulsi creativi» (Kurt Heimbucher).

Quotidianità:«Non siano mai gli eventi del giorno a dominarci, noi vogliamo dominarli» (Christoph Blumhardt).

 

 

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Cita/Cita_PQ_R34.htm

10-05-2007; Aggiornamento: 21-11-2014

 

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