■ Tattica diabolica: «La tattica del diavolo è sempre la stessa:
biblicizziamo il mondo e mondanizziamo le chiese, ossia cristianizziamo i
costumi pagani e secolarizziamo le usanze cristiane» (Nicola Martella).
■ Tatuaggi di cuore: Immaginatevi il figlio di un tatuatore professionale
molto famoso nell’ambiente, che torna a casa e gli comunica così la sua
conversione: «Papà, mi sono fatto fare un tatuaggio speciale. E questo sarà pure
l’ultimo». Il padre arriccia la fronte e sbotta: «Chi mai può averti fatto un
tatuaggio così speciale, visto che io ho vinto i migliori premi internazionali
di tatuaggio?». Il figlio sorride e continua: «Dio mi ha tatuato il Signore Gesù
Cristo là, dove tu non potresti mai farlo, ossia nel cuore! Lì rimarrà per
sempre indelebile per la grazia di Dio». Il padre rimane sorpreso per il modo a
lui comprensibile, con cui il figlio gli ha annunciato l’Evangelo. Questa
similitudine mi sembra anche un modo illustrativo per spiegare la differenza fra
un credente nominale e un credente rigenerato (Nicola Martella).
■ Tempesta esistenziale: «Qualcuno ha chiesto: “Quando la sofferenza non
ha soltanto agitato le acque, ma ha anche capovolto la barca, cosa fare?”. Mi è
venuto spontaneo di rispondere: Allora sai che non è stato tempo sprecato l’aver
fatto un “corso di nuoto” preventivo! Inoltre, chi si è occupato della
sofferenza altrui, è vaccinato anche per la propria» (Nicola Martella).
■ Tempo: Dinamica: «Dio ha tempo. Egli ci concede tempo. Ci dà perizia
per fare ogni cosa a suo tempo» (Nicola Martella).
■ Tempo: Per Dio: «Chi non ha tempo per Dio, perde tempo» (Nicola
Martella).
■ Tempo - eternità: «Ogni giorno cambiamo, ogni giorno moriamo, eppure ci vagheggiamo eterni»
(Gerolamo).
■ Tenacia: «Non lamentarti delle
avversità della vita, ma usale come il vento, di cui l’esperto marinaio si serve
per gonfiare le sue vele e per navigare. Temi, invece, quando vai alla deriva
senza forze, poiché nessun vento ti sospinge» (Nicola Martella).
■ Tentazioni: «Con le tentazioni è come
trovarsi in groppa a un cavallo selvatico: puoi scendere fintantoché non parte o
fintantoché puoi saltare giù; ma una volta che ha raggiunto una certa velocità,
farsi male è programmato» (Nicola Martella).
■ Terra nuova: «Tutto verrà glorificato, addirittura la stessa natura.
Per me la dottrina biblica sull’eternità consiste in questo: che ciò, che noi
chiamiamo cielo, è la vita in questo mondo perfetto, così come Dio lo ha
previsto per gli uomini. Allorché Dio portò Adamo in paradiso, Adamo cadde nel
peccato, e tutto cadde con lui. Eppure uomini e donne sono [stati] creati per
vivere in un corpo e vivranno in un corpo glorificato su un mondo glorificato, e
Dio sarà presso di loro» (Martin Lloyd-Jones [1899-1981], pastore evangelico).
▲
■ Testimonianza: «La nostra vita è il libro migliore che la gente possa leggere, se siamo
sottomessi alla Parola di Dio e coerenti con l’ubbidienza della fede» {Nicola
Martella}.
■ Tolleranza: compiacenza: «Con il pretesto d’essere tollerante, si diventa compiacente» (Marie-France
Hirigoyen, psichiatra francese).
■ Tolleranza: Indifferenza: «C’è gente
che, di fronte ad alcuni problemi, danno prova di grande tolleranza. Questo
perché spesso se ne fregano» (Mark Twain, scrittore - reporter).
■ Trama e ordito 1: «Satana, ossia il nemico di Dio, sa come ordire
trame, per appesantire il nostro passo sul cammino della fede. Il diavolo ci
studia e cerca il modo di insinuarsi, per così ricamare drammi sul canovaccio
della nostra vita, se non vigiliamo abbastanza. L’unico modo per scampare al suo
laccio, è di rimanere strettamente attaccati a Cristo» (Nicola Martella).
■ Trama e ordito 2: «Se presenti al diavolo la trama della tua vita, non meravigliarti poi che lui ci ricami sopra
menzogne e aberrazioni» (Nicola Martella).
■ Trasformatore:
«Desidero che quelli che mi hanno conosciuto meglio, diranno di me che ho
sempre sradicato un cardo e piantato un fiore, dove ho pensato che un fiore
prospererebbe» (Abraham Lincoln).
■ Tristezza: Problematica: «Attenzione alla tristezza. È un vizio. Si
prende gusto ai dispiaceri, e quando il dispiacere è passato se ne resta
abbrutiti, avendo sprecato energia preziosa... Allora arrivano i rimpianti, ma è
tardi» (Gustave Flaubert).
■ Troppo sul serio: «La morte fa parte della vita, almeno fino alla
risurrezione. Quindi non prendere la vita troppo sul serio, poiché finisce
perlopiù mortalmente» (Nicola Martella).