■ Cadere e rialzarsi: «Cadere è immancabilmente umano e da mettere in
conto, perseverare nell’inciampare è carnale, rimanere a terra sconfitti è
trionfo dell’opera diabolica, alzarsi e proseguire il cammino nella giusta
direzione mostra grazia divina e maturità di fede» (Nicola Martella).
■ Calunnia: Reazione: «Devi opporti con tutte le tue forze [alle
calunnie]. Ma quel che non puoi evitare, devi sopportarlo. È certamente orribile
e opprime molto venire dati così in pasto allo scherno della gente da simili
chiacchieroni, in modo così vergognoso — senza che si sappia di che si tratta —
ma che importa? È impossibile evitare tali denigrazioni e calunnie. Dunque
chiudi gli occhi, tappati le orecchie e fa’ quel che puoi» (Martin Lutero, WA
20, 175).
■ Capiscente: «Non temo il sapiente né l’ignaro, ma solo il “capiscente”:
chi si crede “sapiente pur non capendo niente”. L’ignaro saccente scuote la
testa fintantoché non trova un pelo nella tua zuppa, di cui lamentarsi; e per
tale cosa ha reso la mia vita tribolata, quando ne ho avuto a che fare. Vista la
diffusione di tale ultima categoria, per non vivere continuamente nella
reazione, in genere conviene lasciare tali pedanti nel loro brodo e dedicarsi a
cose attive e positive». {Nicola Martella}
■ Capodanno: «Capodanno è il confine psicologico e fiscale d’una unità
temporale, chiamata anno. Per me non cambia nulla nel mio cammino col Dio
vivente: guardo indietro con gratitudine e in avanti con speranza, rimettendo la
mia sorte nelle mani del Dio clemente» (Nicola Martella).
■
Carismaticisti: Pericolo: «Se i pentecostali vorranno continuare a
sopravvivere anche domani, senza essere permeati e fagocitati dai
carismaticisti, faranno bene oggi a tenere fuori dalle loro chiese le dottrine
carismaticiste e chi le propaga». {Nicola Martella}
■
Catastrofismo: Alternativa: «Quando succedono cose spiacevoli, la cosa
peggiore che possiamo fare, è sommare tutte le “pulci di avversità” e costruire
da ciò un “elefante di sciagure”. Dio non smette di essere clemente verso coloro
che lo temono. Egli non cessa di mostrare la severità verso coloro che si
gettano dietro alle spalle i suoi avvertimenti. Ciò dovrebbe creare in noi
maggiore timore di Dio, gratitudine per la sua bontà e fiducia nella sua
giustizia» (Nicola Martella).
■ Cause ed effetti: «Non ci si può esporre alla pioggia e pretendere di
non bagnarsi; è saggio proteggersi da essa. Non si può vivere da cristiani nel
mondo e rimanere insensibili alle sue dinamiche e alle sue problematiche; è
saggio proteggersi dalle sue influenze. Non ci si può esporre al fuoco, pensando
che esso non bruci, o al peccato, pensando che esso non danneggi; è sempre
saggio fuggire dinanzi ad ambedue!» (Nicola Martella).
■ Centro della fede: «Bisogna sempre tenere la palla al centro (ossia su
Cristo e sulla Parola di Dio), per distinguere le deviazioni di tutti i generi,
evitando così gol altrui e auto-gol e di esagerare in una cosa, solo per
contrastarne un’altra cosa esagerata in altro modo. Al riguardo ci vuole, oltre
a moderazione, anche il discernimento divino mediante lo Spirito Santo che ci
spinge a un’esegesi contestuale corretta della sacra Bibbia» (Nicola Martella).
■ Chiedere: Effetto: «Colui che chiede è uno sciocco per cinque minuti,
colui che non chiede lo rimane per tutta la vita» (").
{da Kate Di Garbo}
■ Ciarle: Effetto: «Una bocca sempre aperta fa pensare a una testa sempre
vuota» (").
{da Kate Di Garbo}
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■ Cielo: Ridere: «Se in cielo non è permesso ridere, allora non voglio
andarci» (Martin Lutero [1483-1546], padre della riforma protestante).
■ Cielo in terra: «Ciò che renderà la nuova creazione un “altro mondo”
non sarà tanto ciò che là ci sarà, quanto chi ci aspetta, Dio»
(Nicola Martella).
■ Clero: «Il clericalismo è uno dei bubboni purulenti del cristianesimo.
Si inizia a vestirsi diversamente dalla corporazione dei credenti, si comincia a
sentirsi differenti dalla massa e si viene visti come diversi dagli altri. Ci si
sente una sorta di mediatori di grazia fra Dio e gli uomini, a cui spetta
ministrare particolari “misteri”. Ci si circonda di altri chierici. È nata la
casta» (Nicola Martella).
■ Coerenza: «Chi vuol curare le piaghe altrui, non può mettere solo
cerotti sulle proprie» (Nicola Martella).
■ Coerenza personale: «Bisogna che noi stessi pensiamo e agiamo
biblicamente, sempre e in ogni caso, se vogliamo combattere le varie blasfemie»
{Nicola Martella}.
■ Coerenza: Problematica: «L’esperienza mostra che ci sono persone che
possono parlare o predicare sulla coerenza, senza avere esse stesse l’abilità di
praticarla» (Nicola Martella).
■ Commenti in rete: «Un commento in rete è come il condimento: per dare
gusto alla pietanza, non deve superare un certo limite; in caso contrario la
rende inappetibile» (Nicola Martella).
■ Comunione: Dinamica: «La grande comunione si realizza costruendola
costantemente con piccoli mattoni» (Nicola Martella).
■ Comunione di lavoro: «In una comunità la solidarietà si realizza
quando, dando una mano un po’ tutti, ciò impedisce che rimanga tanto da fare per
pochi. Comunione è cooperazione e suddivisione dei pesi. La sinergia di tanti
singoli insieme permette di realizzare ciò, che essi da soli non sarebbero mai
in grado di compiere» (Nicola Martella).
■ Conclusioni: Problematica: «C’è chi pur avendo delle prove non trae
conclusioni; c’è chi trae conclusioni senza aver prove» (Argentino Quintavalle).
■ Conduttori disavveduti: «Ogni pastore che si cura di dar pastura alle
pecore, ma trascura i pericoli che incombono, le ingrassa per i lupi!» (Nicola
Martella).
■ Conflitto: Alternativa: «Nel conflitto mantenere il sangue freddo, il
tono pacato e un atteggiamento che cerca il bene di chi accusa, non solo mostra
un frutto della grazia, ma accende — si spera — un fuoco di vergogna sul capo
degli accusatori, specialmente se sono stati maleducati, o per lo meno mostra a
chi ascolta (o legge) e giudica la diversità di “pasta” di cui si è fatti (1 Cor
5,6s). La bontà e la verità, la misericordia e la fermezza agiscono in modo
disarmante, se coniugate insieme, verso coloro che sono sinceri, sebbene
nell’errore» (Nicola Martella).
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■ Confronto: Alternative?: «Al confronto c’è una sola alternativa, ossia
l’impoverimento mentale e spirituale e la grettezza d’animo, le cui conseguenze
sono drammatiche: soggettivismi resi "oggettivi", settarismi dettati da una
mentalità di unici superstiti fedeli ("complesso di Elia"), ideologismi
biblicizzati, muri di vetro fatti di convenzioni e tradizioni, sospetti
sull’ortodossia altrui o sulla sua moralità, e così via» (Nicola Martella).
■ Confronto: Dinamica: «Due cristiani “sfregandosi” possono produrre
“calore fraterno”» (Nicola Martella).
■ Conoscenza (Limiti della~): «Da studioso ho cercato di dare una
risposta a chiunque me l’abbia posta, affrontando con l’esegesi contestuale le
questioni più complesse della fede e della conoscenza biblica. Solo dinanzi alla
saccente ignoranza, assurta in cattedra, ho dovuto arrendermi e ritirarmi»
(Nicola Martella).
■ Consulenza: «Preferisco curare le “pecore” bisognose che prestarmi al
gioco di “capri” militanti, che vogliono solo contendere per misurarsi e
affilarsi le corna» (Nicola Martella).
■ Contrarietà e fede: «Il vento contrario fa salire più in alto… se si è
su un deltaplano» (Nicola Martella).
■ Contrarietà nella vita: «Tutto dipende non da come il vento soffia, ma
da come dispongo le vele» (detto tedesco; tradotto e adatto dal tedesco da
Nicola Martella).
■ Contrasti benefici: «Se non ci fosse l’inverno, la primavera non
sarebbe così piacevole. Se non assaggiassimo mai l’avversità, la prosperità non
sarebbe così gradita» (Anne Bradstreet).
■ Convinzioni: Forza: «Nessuno può negare all’altro un’identificazione.
Una convinzione mostra, però, la sua forza, quando rimane pacata e non si impone
in modo ricorrente e preponderante» (Nicola Martella).
■ Convinzioni: Limiti: «A volte alcuni solo talmente attaccati alle loro
convinzioni da negare qualunque cosa le contraddica. Quello che essi sono in
grado di capire è giusto; quello che non sono in grado di capire, non è giusto e
non deve esistere» {Argentino Quintavalle}.
■ Costanza: Essenza: «Non c’è niente di costante tranne il cambiamento» (").
{da Kate Di Garbo}
■ Credenti isolati: «Un tizzone lontano dal fuoco, si spegne lentamente
senza neppure accorgersene. Così accade pure ai cristiani individualisti»
(Nicola Martella).
■ Credere se: Il filosofo Friedrich Nietzsche disse ai cristiani: «Io
crederei all'esistenza del Salvatore, se voi aveste una faccia da salvati». Come
non dargli ragione? Eppure il cavallo, che lui a Torino abbracciò nella sua
follia, gli risponderebbe: «Io ci crederei pure all'esistenza del tuo superuomo,
ma per favore potresti mollarmi ora, visto che non riesco più a respirare?»
{Nicola Martella}.
■ Cristianesimo: defunto?: «Il cristianesimo è stato dichiarato morto
infinite volte. Ma, alla fine, è sempre risorto, perché Dio conosce bene la
strada per uscire dal sepolcro» (Gilbert Keith Chesterton).
■ Cristiani: Comune denominatore: «Ciò che ci accomuna come cristiani
fedeli alla Bibbia è sempre di più di ciò che ci separa». {Nicola Martella}
■ Cristiani scadenti: «L’evangelo a poco prezzo produce cristiani a buon
mercato, di cui mai si sa se sono dentro o fuori della porta. Quasi salvato è
tutto perduto» (Nicola Martella).
■ Cristianizzare: «Cristianizzare la gente non significa farne cristiani,
ossia discepoli di Gesù Cristo» (Nicola Martella).
■ Cristiano: D.O.C.: «Ciò che viene dichiarato fuori come “cristiano”
(ossia seguace di Cristo) deve contenere anche dentro ciò che è
“cristiano”!».{Nicola Martella}
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■ Cristiano: Plagio: «È triste vedere quanta gente si chiama “cristiana”,
pur non essendolo. Chi porta tale etichetta sulla “scatola”, deve
necessariamente contenere dentro un vero seguace di Cristo, altrimenti è un
plagio» (Nicola Martella).
■ Cristocentrici davvero: «In Cristo, il centro della fede del nuovo
patto, abbiamo così tanta ricchezza che il resto è solo contorno. Ciò che nelle
dottrine non porta direttamente a Cristo, può essere considerato come
convinzione periferica della devozione e, a volte, addirittura come deviazione
dottrinale o religiosa (liberalismo, massimalismo, idolatria, ecc.). Alcuni
cristiani, perdendo di vista il centro, si accontentano delle “manifestazioni”
culturali di periferia (misticismo, legalismo, ecc.), se addirittura non si
perdono in labirinti di ideologie cristianizzate» (Nicola Martella).
■ Cristo, non io: «Non devo permettermi di essere la porta, attraverso la
quale il prossimo passa, non devo permettermi di chiamarlo a me, obbligarlo a
fare la mia strada, a rendere suoi i miei accessi, a dipendere dalle mie chiavi.
Se la mia porta è Cristo, è importante aiutare ognuno a trovare la via, che
porta al Padre» (Helder Camara; tradotto e adatto dal tedesco da Nicola
Martella).
■ Critica: Problematica: «Non preoccuparti della critica. Se non è vera,
ignorala; se è ingiusta, evita di irritarti; se è ignorante, sorridi; se è
giustificata, impara da essa» (").
{da Kate Di Garbo}
▲
■ Crudeltà: «Colui che mostra compassione per i crudeli, finirà con
l’essere crudele con i buoni» (Kohelet Rabbah).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/+Cita/Cita_C_Esc.htm
10-05-2007; Aggiornamento: 08-12-2015