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Qui di seguito approfondiamo quanto già
trattato nell’articolo «Credenti
e apparizioni occulte». Quello, che
sembrava essere un tema pastorale con sfondo occultistico, si è ora
trasformato in altro: la pretesa di una facoltà di «veggente» cristiana,
pur essendoci chiari segni di profonde radici generazionali nell’esercizio della
magia con trasmissione di facoltà
medianiche da nonna a nipote, come è spesso ovvio in ambienti esoterici. Essendo
diventato questo tema ben altro, lo mettiamo in questa rubrica. Consigliamo,
tuttavia, di leggere prima l’articolo di partenza, per capire tutta la
problematica nel suo complesso sviluppo. |
1. RISPOSTE
A DOMANDE RIMASTE IRRISOLTE: Innocenzo Palmita (ps.) ha aggiunto quanto
segue a quanto aveva
scrittoin precedenza, rispondendo così alle mie domande, che erano
rimaste aperte.
■ Prima questione: Come faceva tale sorella in fede a sapere che si
trattasse proprio di tale ex fidanzata dell’ospitante?
Questa sorella, dopo la preghiera, ebbe questa «visione» di una donna; ovvero
chiuse gli occhi e come un sogno da sveglia
vide tale donna avendo gli occhi chiusi. Subito dopo raccontò ciò, che
avevo visto, agli altri. Uno dei giovani, che conosceva la storia familiare del
fratello, che li ospitava, le disse che l’uomo aveva avuto una relazione e che
tale donna (ex fidanzata) si era rivolta a una fattucchiera per perseguitarlo.
Essi avevano chiesto a Dio esplicitamente in preghiera di mostrare quale
fosse la causa e se ci fosse dietro qualcosa legato all’occultismo.
Per affermare che tale visione venisse da Dio, mi ha raccontato un altro
evento. Una neo-convertita rattristata, perché sola nella famiglia a essere
credente, le chiese di pregare. Iniziarono a pregare assieme e, dopo la
preghiera, questa donna sentì una voce, che le diceva: «Dille che la sua
famiglia inizierà a frequentare la chiesa». Dopo una settimana, ci andò la
sorella; e, dopo un paio di mesi, ci andarono i genitori. Oggi l’intera famiglia
segue il Signore.
Mi ha esplicitamente detto: «Dio è immutabile, se ha parlato a Saulo
sulla via di Damasco, perché non potrebbe anche farlo oggi, se glielo chiediamo
in modo sincero, rivelandoci ciò, che noi gli chiediamo?».
■ Seconda questione: La credente in questione ha avuto un passato, in
qualche modo, nell’occultismo?
Aggiungo un altro dettaglio, molto importante. Questa sorella, che mi ha
raccontato questi fatti, ha avuto in famiglia la nonna, che era una
fattucchiera e praticava magia nera. Da quanto ho appreso, la nonna, prima
di morire ha accettato Cristo, chiedendo appunto alla nipote credente di
poter pregare assieme e chiedere perdono dei suoi peccati. Inoltre questa
sorella mi ha detto che lei stessa ha pregato, affinché ogni vincolo passato
possa essere spezzato.
2.
OSSERVAZIONI E OBIEZIONI: Mi pare evidente che tale donna cristiana
debba nuotare in acque carismaticiste. Con tali «tare occulte»
in famiglia (nonostante la preghiera di rinuncia!), una credente che nutre tali
attese e pratica tali riti «rivelatori», rischia di trasformarsi in una «sensitiva»
(medium, ecc.) cristianizzata con ascendente divinatorio. Stranamente tali
«profetesse» sono
sempre donne; e nel mondo carismaticista ci sono esempi eclatanti di «Iezabel»
cristianizzate (Ap 2,20ss; vedi Aimee Semple McPherson e Kathryn Kuhlman, la
«madrina» di Benny Hinn). [►
Benny Hinn e la sua «unzione sepolcrale»]
Tale fenomeno, che ella ha descritto, si chiama tecnicamente «trans lucida»:
il soggetto è sveglio, ma è come sotto ipnosi, e in tale stato riceve immagini,
segni e intuizioni, che poi deve interpretare. È un fenomeno molto ricorrente in
campo esoterico e occulto. In tale stato alterato di coscienza lo «spirito
guida» rivela al medium conoscenze di fatti passati o presenti (chiaroveggenza)
o pronostici per il futuro (divinazione). In campo carismaticista tali medium
cristianizzati si accreditano come «profeti» e «profetesse».
Tale donna è in serio pericolo per sé e per altri, perché Satana si
servirà di queste sue attese per usarla, nonostante le buone intenzioni di tale
credente, come suo strumento. Non bisogna farsi ingannare dalle «esche»
(presunti adempimenti), che il diavolo (= Calunniatore) usa, per attirare le sue
vittime! Alla fine il Maligno convincerà siffatte persone che ogni loro
intuizione viene dal Signore, mentre è in realtà solo un imbroglio
dell’Avversario (cfr. Gr 14,14).
Quanto al citare Saulo sulla via di Damasco, questo è alquanto bizzarro.
Egli non aveva chiesto al Signore alcuna rivelazione, ma stava andando a
perseguitare la chiesa di Damasco. La rivelazione del Signore a Saulo non
dipese da lui e non riguardava cose quotidiane o contingenti, ma la
chiamata di quest’uomo, per farne l’apostolo delle genti. Nell’unica
occasione tramandata, in cui Paolo chiese al Signore qualcosa di specifico, Egli
gli rispose: «La mia grazia ti basta, perché la mia
potenza si dimostra perfetta nella debolezza» (2 Cor 12,9). In tutte le
altre occasioni, in cui il Signore diede rivelazione a questo missionario
fondatore, non dipese da lui, dalla sua volontà né dalle sue richieste, ma
furono fenomeni spontanei e rari e dipesero solo dal Signore
(At 18,9; 23,11; 2 Cor 12,1ss; cfr. v. 5 «mi glorierò... nelle mie debolezze»;
cfr. anche At 16,9s).
3. ALTRI
DETTAGLI E DOMANDE: Innocenzo Palmita (ps.) ha aggiunto quanto segue.
Quanto alla tua supposizione, tale donna frequenta proprio una chiesa
carismaticista (con ministero di danza). Ora, per confutare tali idee, che
purtroppo sono comuni in tali ambienti (mi viene in mente anche John Bevere), mi
chiedo: Qual è l’elemento discriminatore per capire, se una certa
«rivelazione» viene da Dio? Vorrei approfondire questo tema dei medium
cristianizzati, posso trovare qualcosa nei tuoi libri? Sentire Dio
parlare, non era certamente la regola, ma l’eccezione. Mi preoccupa
vedere con quanto facilità si voglia ricercare esperienze di tale tipo, pensando
di avere dei «super poteri» e cadendo invece nella trappola del nemico.
Tale donna stessa mi ha detto: «Io ho come un senso in più, quando chiedo
a Dio, Lui mi rivela…».
4. ULTERIORI
APPROFONDIMENTI: Bisogna tener presente che in tutto il NT nessuna
donna ha mai chiesto in preghiera a Dio di rivelarle alcunché e che Dio le
abbia dato delle rivelazioni trascendentali attraverso l’intuizione. Nel
paganesimo, invece, sono sempre le donne a rivestire il ruolo di
divinatrici, pizie, medium, indovine e simili, proprio per la loro natura
instabile ed emotiva.
Ci sono donne cosiddette cristiane, che usano strumenti tipici dello spiritismo,
ma pregano prima di usarli, chiedendo a «Dio» di rivelarle questo o quello.
Questo si chiama divinazione ed è abominio. Il risveglio di tali persone,
appena dopo essere morte, sarà terribile, perché udranno il Signore che dirà
loro. «Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi
da me, voi tutti operatori di iniquità» (Mt 7,23; cfr. v. 22).
Tale «senso in più», come tale donna carismaticista lo chiama, quando fa
divinazioni in nome di Dio, si chiama «spirito guida», il quale è uno
«spirito religioso» molto sofisticato, seducente e imbroglione.
Le rivelazioni nel NT non riguardano banalità, ma l’opera di Dio; esse
non sono mai affidate a singole persone, né tanto meno a donne, ma alla
chiesa e alle persone dei conduttori e dei missionari fondatori. Esse non
sono neppure cose veraci di per sé, ma che devono necessariamente ricevere
conferma, mediante lo Spirito Santo e la sacra Scrittura, dalla chiesa
locale. Il principio è il seguente: «Anche i
proclamatori [gr. profḗtēs
pl.] parlino in due o tre e gli altri giudichino; se una rivelazione è
data a uno di quelli, che stanno seduti, il precedente taccia. Infatti tutti
potete proclamare [gr. profēteúō] a uno a uno, perché tutti imparino e tutti
siano incoraggiati. Gli spiriti dei proclamatori sono sottoposti ai
proclamatori, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace» (1 Cor
14,29-33). Questo procedimento serviva proprio come filtro, per impedire
false rivelazioni, false proclamazioni, false interpretazioni e così via. In
tale contesto di assemblea solenne, alle donne fu impedito di parlare
(vv. 34s), ossia di fare pubbliche proclamazioni o di giudicare quelle altrui.
Il fine non era qui di rivelare cose nuove, cose attuali o future come
una specie di chiaroveggenza cristianizzata o di divinazione cristianizzata, ma
«tutti imparino e tutti siano incoraggiati», quindi l’edificazione (cfr.
v. 3). Si trattava, quindi, della rivelazione delle sacre Scritture (a quel
tempo era specialmente l’AT) in chiave cristologica.
Tutto ciò sta in netto contrasto con la prassi carismaticista, in cui
specialmente donne si atteggiano a «profetesse», anzi a chiaroveggenti e
divinatrici cristianizzate, rivelando il passato, il presente o il futuro a chi
capita loro a tiro. Queste donne sono, in effetti, delle esoteriste, delle
medium cristianizzate, delle «santone». Satana se ne usa per contaminare i loro
«clienti» col loro spirito guida, per accreditare nuove e deleterie dottrine,
per portare sviamenti dottrinali e morali e insinuare la disaffezione dalla fede
biblica (o apostasia).
«Ma ho contro di te che tu tolleri la donna Iezabel, la quale
si dice proclamatrice
[gr. profẽtis] e insegna e seduce i miei
servi a commettere fornicazione e a mangiare carni sacrificate agli idoli.
E io le diedi tempo, perché si ravvedesse, e lei non vuole ravvedersi dalla sua
fornicazione. Ecco, io getto sopra un letto, in una grande tribolazione,
lei e quelli che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono dalle
opere di lei. E i suoi figli li ucciderò con la morte; e tutte le assemblee
conosceranno che io sono “colui che scruta le reni e i cuori”; e darò a ciascuno
di voi secondo le sue opere» (Ap 2,20-23). Izebel
era la moglie del re apostata Achab (1 Re 21,25s) e sacerdotessa del sanguinario
Baal Molok (1 Re 16,31ss), la quale aveva sedotto Israele, accreditando le sue
diavolerie all’interno della religione dell’Eterno. Ella era sanguinaria come il
suo dio, sterminando tutti i proclamatori dell’Eterno (1 Re 18,4.13; 2 Re 9,7),
ma sosteneva i profeti e sacerdoti di Baal (1 Re 18,19). Jehu parlò delle «fornicazioni
di Izebel» e delle «tante sue stregonerie»
(2 Re 9,22). Izebel è «madre» e simbolo di tutte le donne, che praticano
divinazioni, chiaroveggenza, idolatria e stregoneria in nome di Dio.
Per
l’approfondimento si vedano nel mio libro
«Carismosofia»
(carismaticismo e occultismo a confronto) i seguenti articoli: Estasi,
visioni e falsa profezia, pp. 147ss; Facoltà extrasensoriali, pp. 154ss;
Fenomeni medianici, pp. 163ss; Spiritualismo esoterico e spiritismo, pp. 176ss;
Esercizio di potenza e magia bianca, pp. 182ss.
Si vedano anche i seguenti articoli sul sito:
■
Recensione critica
del libro di Bevere John,
Così dice il Signore
(EUN, Marchirolo 2006). {Tonino Mele}
■ Rubrica «Profeti
e visionari». Si vedano qui specialmente i seguenti scritti:
►
Profezie di comodo, specialmente amorose
{Nicola Martella} (A)
►
Profezie di comodo, specialmente amorose? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Profezie personali
{Nicola Martella} (D)
►
Voglia di profeti e veggenti
{Nicola Martella} (A)
►
Voglia di nuove visioni
{Nicola Martella} (A)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Occult-vegg_Car.htm
14-08-2015;
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