Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Carismosofia

 

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CARISMOSOFIA

 

Nicola Martella, Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995).

 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. Quelli attivi hanno uno sfondo bianco)

(Categorie: Descrizione, Prefazione, Recensione, Studio critico, Testimonianza)

 

1. Testimonianza

2. Testimonianza

3. Riflessioni

Quarto

Quinto

Sesto

Settimo

Ottavo

Nono

Decimo

Undicesimo

Dodicesimo

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

   ■ Assaggio di lettura: Il battesimo di Spirito Santo

 

 

1. Testimonianza (Gaetano Nunnari): Come ex carismatico evangelico posso dire che sono grato al mio Signore Gesù Cristo, di aver guidato me e la mia famiglia durante la ricerca della verità, che si trova esclusivamente nella parola di Dio, e di averci dato la saggezza di esaminare sempre ogni nostro dubbio alla luce della stessa, senza cadere nel compromesso.

     Posso affermare che lo strumento che più ci ha aiutato a uscire da questo labirinto è stato il libro «Carismosofia», che definirei senza indugio un’opera esauriente che, oltre a rispecchiare la realtà dell’ambiente carismatico, ne confuta alla luce della Parola di Dio ogni aspetto ambiguo.

     Consiglio vivamente la lettura di questo libro soprattutto a quei fratelli e sorelle che, dopo essere rimasti prima affascinati e poi feriti dalle «profezie», fatte da uomini senza scrupoli, hanno sperimentato, in qualche modo, come la loro fede nel nostro Signore Gesù Cristo risultasse traballante. {Svizzera; 02-2006}

 

2. Testimonianza (Claudia Guiati): Ho letto anni fa «Carismosofia» e l’ho utilizzata regolarmente per dare informazioni utili alle sorelle della nostra chiesa che entravano in contatto con il mondo carismatico. Si tratta di un libro estremamente utile, come quelli che l’hanno seguito e che ho letto (o che sto leggendo). {23-10-2007; www.donnecristianenelweb.it}

 

 

Riflessioni (Maria Gangemi): È un libro che i cristiani di tutte le denominazioni dovrebbero leggere. Consiglio la lettura di questo libro a tutti i credenti, soprattutto a chi si prende cura delle anime, perché è il frutto dell’esperienza di un pastore.

     Senza avere la pretesa di sostituirsi alla Parola di Dio, a cui fa continuo riferimento, Carismosofia è uno strumento utile per orientarsi in un’epoca di seduzione forse senza precedenti e offre utili spunti di riflessione per ritrovare la fede e l’atteggiamento appropriato davanti al Signore.

     È uno studio denso di informazioni, fonti, testimonianze, spiegazioni etimologiche, vicende realmente accadute in cui si cerca di fare chiarezza sulle origini di alcuni movimenti e su dottrine molto vicine alla superstizione o addirittura all’occultismo, che si sono notevolmente diffuse.

     Carismosofia è un aiuto valido e concreto per fare una distinzione tra quella che è la vera volontà di Dio per ognuno di noi e quelle che sono le visioni personali di altri credenti o addirittura dottrine di demoni. Il cristiano viene spronato a farsi guidare dalla Scrittura e non da sensazioni e percezioni ingannevoli, anche perché, come sottolinea Nicola Martella, il Nuovo Testamento è disseminato di esortazioni al discernimento, e il Signore permette che siamo provati anche in merito alla conoscenza della sua Parola.

     Dunque, ogni credente è chiamato di continuo a prendere posizione nei confronti di ciò, che non è verità, e ad esercitare la diákrisis, cioè il discernimento.

     La conoscenza profonda della Scrittura e la preghiera fatta con umiltà e riverenza, preservano il cristiano che non crede a tutto in modo indiscriminato, ma riesce a comprendere quello che sta avvenendo.

     Il vero credente riconosce che la Bibbia è l’autorità maggiore, che è stata data ai fedeli, e che alla fine dovremo rendere conto all’unico, sommo Pastore.

     D’altra parte, l’intelligenza e un certo senso critico sono doni, che Dio ha elargito a tutti e possono essere utilizzati con umiltà e cristianamente.

     Per quello che riguarda la mia esperienza personale, leggendo questo libro, sono riuscita finalmente a voltare pagina e a liberarmi da tanti veleni. Ho trovato delle soluzioni e ho potuto iniziare a comprendere diverse esperienze negative e positive, sia personali che di altri credenti, anche se ci sono ancora tematiche che ho bisogno di approfondire.

     Ho apprezzato molto la spiegazione alla lettera ai Corinzi, che ho trovato alla fine del libro, e non posso che concordare con i concetti basilari espressi in Carismosofia, che sono i pilastri del cristianesimo da quando il Signore venne in mezzo a noi: Dio è sovrano, lo Spirito Santo coabita e regna nei credenti, che hanno un cuore ben disposto verso il Signore, ma il Creatore non si confonde con la creatura. Lo Spirito di Dio convince di peccato e di ravvedimento, senza annientare il credente, senza accusarlo di continuo. Lo Spirito Santo rispetta la personalità di chi crede e rafforza l’autocontrollo delle persone. È risaputo infatti che la padronanza di sé è l’unico mezzo per dominare e fuggire il peccato.

     Da più di duemila anni l’apostolo Paolo dà istruzioni chiare e inequivocabili anche sull’autocontrollo durante le riunioni cristiane. La Scrittura afferma che il Signore è un Dio di ordine e chiede che nelle chiese ci sia ordine e che i credenti esercitino l’autocontrollo.

     È noto anche che chi viene rigenerato da Dio trova pace e gioia. Come sottolinea Nicola Martella, dove c’é depressione, tristezza, paure, apprensione di castigo o ossessioni, bisognerebbe porsi seriamente delle domande sullo spirito che influenza un credente, soprattutto se dice di possedere dei carismi.

     Come ho già detto, Carismosofia è anche ricco di testimonianze e di esempi e chi ha dimestichezza con certi ambienti può notare come eventi identici, tristi episodi di dubbia, discutibile iperspiritualità, a volte con un epilogo tragico, si ripetono a grandi distanze geografiche e di tempo tra fedeli, che non si sono mai conosciuti.

     Quanti, quando sono malati, non chiamano il medico mentre, come evidenzia questo libro, anche l’apostolo Paolo consigliò a Timoteo un rimedio naturale, cioè di prendere un po’ di vino, per i suoi disturbi? Non possiamo costringere Dio a intervenire, Dio può tutto, ma se Egli vuole. Dio può non intervenire, non necessariamente a causa delle nostre mancanze. La preghiera è preghiera, non è esercizio di un potere o un pretendere qualcosa da Dio, si fa con umiltà e con cuore contrito. E mi viene in mente la parabola di quel peccatore, che non osava alzare gli occhi e che fu perdonato, mentre chi diceva di essere migliore di lui, tornò a casa con un peccato in più.

     Il Signore onnipotente sa cosa è meglio per noi. Maturando e guardando le cose diversamente, io Lo ringrazio per non aver risposto ad alcune mie preghiere.

     Anche l’esempio citato a pagina duecentotrentaquattro si ripete: ci sono ancora credenti che ritengono che un pastore abbia ricevuto una rivelazione particolare e che non ci sia salvezza al di fuori di una certa comunità o peggio, di un certo edificio o di una certa persona.

     Al contrario, come sottolinea l’autore, si dovrebbe sospettare quando si sente di continuo esaltare un uomo, dove si vedono tante persone che pretendono di essere guidate dallo Spirito di Dio, che non fanno che contraddirsi e accusarsi tra di loro.

     Dimentichiamo spesso che chi è mandato da Dio, indica sempre Dio e quello che Lui ci ha insegnato.

     Cristianamente può essere solo un bene fare qualche passo indietro quando è necessario.

     Il mondo osserva i credenti e li giudica e sussurra di sacrifici umani, di sette, di persone che parlano di Dio, ma che non cercano la pace e in cui non c’é nessun ravvedimento.

     Concordo pienamente con la parte conclusiva del libro.

     Dunque, come sottolinea l’autore di Carismosofia, senza porre limiti a quello che il Signore può fare, come credenti siamo chiamati in ogni istante non a giudicare le persone, perché questo può essere fatto solo da Dio, ma al discernimento. Non possiamo e non dobbiamo accettare indiscriminatamente quanto ci viene proposto in nome del Signore ma, come i Bereani, dobbiamo esaminare attentamente ogni cosa alla luce della Scrittura.

     Da parte mia, ho la certezza che Dio, Padre pieno d’amore, che penso sia sempre vicino a chi si accosta a Lui senza pretese e con cuore umile e sincero, si faccia trovare da chi Lo cerca con tutto il cuore.

     Avevo così tanto da scrivere sia sulle impressioni, che mi ha suscitato il libro che sull’argomento, che ho dovuto selezionare ed eliminare buona parte del mio testo.

     Adesso non vedo l’ora di leggere «Entrare nella breccia». {28/11/2017}

 

 

Quarto ():

 

 

Quinto ():

 

 

Sesto ():

 

 

Settimo ():

 

 

Ottavo ():

 

 

Nono ():

 

 

Decimo ():

 

 

Undicesimo ():

 

 

Dodicesimo ():

 

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Ricordiamo che ognuno può mandare la recensione di un libro da lui letto o anche solo le sue osservazioni al riguardo. Tutto ciò rispecchia esclusivamente le convinzioni di chi si esprime e non necessariamente quelle della redazione di «Fede controcorrente» sull’argomento.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Rez/1-Car_Car.htm

Aggiornamento: 29/11/2017

 

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