Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DAVID WILKERSON «PROFETA» CATASTROFISTA?

 

 di Nicola Martella

 

Si può apprezzare David Wilkerson per tanti motivi, ad esempio per la sua passata attività nel recupero dei tossicodipendenti, per le parole di saggezza in alcuni suoi scritti e per aver annunziato l'Evangelo e predicato la Parola di Dio in molte parti del mondo. Altra cosa sono i suoi sensazionalismi ricorrenti, i quali si ripetono da decenni e che, quando sono precisi (quanto a nomi, luoghi e tempi), vanno sempre a vuoto. Si tratta quindi delle periodiche sparate, sue e di altri come lui, che presentano desideri e paure dei loro cuori semplicemente  come «profetici», e si tratta altresì delle conseguenti cantonate, che un nutrito séguito disattento presto dimentica volentieri, perché calamitato dalla prossima chimera «profetica».

     Il copione si ripete. Ho ricevuto una presunta «profezia» di David Wilkerson, dal titolo in maiuscolo «Messaggio urgente», che preannuncia grandi e terribili incendi, come non ci sono mai stati, negli USA. L’e-mail italiana è stata inviata direttamente da «davidwilkersonglobal.org» l’08-03-2009. Chissà in quante lingue lo scritto è stato tradotto e a quante migliaia di persone è stato inviato, confidando nei moltiplicatori di sensazionalismi e novità. Uno sguardo in Internet mostra che non è presente solo sul blog davidwilkersoninitalian e sul blog endtimespropheticwords, ma ne è già pieno il Web. Un incredibile numero di persone ha fatto da moltiplicatore, diffondendo tale scritto già tra molta gente. Esso mi è arrivato più volte da persone differenti, le cui e-mail erano piene di nomi, a cui tale «messaggio» era già stato inviato. Inutile cercare voci critiche in merito. Sembra che basti che un qualsiasi «profeta» entusiasta dica qualcosa di  «sensazionale», che tutti coloro, che si fanno eccitare la mente, gli vanno dietro da creduloni acritici. Qui di seguito le parti in maiuscoletto riproducono il maiuscolo dell’originale; il grassetto è redazionale.

     David Wilkerson parte dapprima dall’urgenza: «Sento la spinta dello Spirito Santo a diffondere un messaggio urgente a tutta la nostra mailing list, agli amici e ai ministri che abbiamo incontrato in tutto il mondo» Poi si legge a grandi lettere: «Sta per abbattersi una calamità distruttiva sulla terra. Sarà talmente spaventosa da far tremare persino il più santo tra noi». Dopo ciò l’autore prosegue: «Per dieci anni ho avvertito di migliaia d’incendi che sarebbero avvenuti a New York. Questo inghiottirà l’intero megaplex, incluse le aree del New Jersey e del Connecticut. Le maggiori città in tutta l’America vivranno tumulti e incendi divampanti, come quelli che vedemmo a Watts, Los Angeles, anni fa. Ci saranno tumulti e incendi in varie città del mondo. Ci saranno saccheggi — anche a Times Square, New York». Poi parla dell’ira divina e, rifacendosi specialmente al Salmo 11 (che usa a suo arbitrio), afferma che «Dio sta giudicando i tremendi peccati dell’America e delle nazioni. Sta distruggendo le fondamenta secolari. […] Siamo davanti ad un giusto giudizio — proprio come il giudizio di Sodoma e della generazione ai tempi di Noè». Non bastava che lo dicesse la Bibbia, parlando del tempo della fine, ci voleva il suo «messaggio», attribuito allo Spirito Santo, al tal punto «urgente» da dover essere diffuso nel mondo intero! Come se in tutto il mondo Dio non abbia già chi predica la sua Parola con fedeltà e avesse bisogno di un «profeta» planetario!

     Poi consiglia di fare provviste alimentari per almeno 30 giorni: «Innanzitutto, vi do una parola d’aiuto pratico che ho ricevuto per me stesso. Ponete nel ripostiglio una scorta di cibo che basti per almeno una trentina di giorni, articoli da toilette e altre cose essenziali. Nelle città principali, i supermercati vengono svuotati in meno di un’ora al presagio d’un disastro imminente». Quindi, «si salvi chi può» e «uomo avvisato mezzo salvato»! Bruno Colucci, uno di coloro che che mi hanno messo al corrente di tale «rivelazione», afferma giustamente: «Nel 1975 i Testimoni di Geova gridavano alla fine e, proponendo la stessa ricetta, indussero molti a farsi la scorta di scatolette di carne Simmental con cui traghettare nel nuovo mondo!!!» {9 marzo 2009}. Egli ha ragione, trattandosi della stessa logica di base. Quante di queste cose abbiamo già letto nei scorsi decenni da lui e da altri «profeti» planetari come lui.

     Tutto il messaggio è poi farcito dall’inizio alla fine di versi biblici sullo stile della versettologia (versi tolti dal loro contesto, variamente assortiti e farciti di interpretazioni allegoriche), in questa sequenza: Salmo 11,3 (senza riferimento); Geremia 18,11s; Salmo 11,6s; 11,4.1.

►      Sebbene David Wilkerson parli all’inizio di un «messaggio urgente», poi, però, in una nota finale aggiunge di non sapere «quando accadranno tutte queste cose, ma so che non è un tempo lontano»; come dire, «prima si tira il sasso, poi si ritira la mano», ossia «si mettono le mani avanti per non cadere». Ciò è tipico per questi autonominati «profeti» escatologici, che da sempre fanno leva su cose sensazionali e sulle paure della gente. Se si leggono gli scritti di Wilkerson, ci si accorgerà che sono decenni che annuncia cose del genere, come adesso, ossia all’incirca che «una calamità distruttiva, che si abbatterà sulla terra, sarà talmente spaventosa da far tremare persino il più santo tra noi». Oppure, al contrario, parlano di un'opera di risveglio senza pari nella storia. Quante cantonate ha preso già in passato David Wilkerson, oltre ad altri come lui, senza mai pentirsi e senza mai scusarsi! Tutto ciò lo abbiamo mostrato nella nostra analisi; si veda Nicola Martella (a cura di), «David Wilkerson», Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007), pp. 171-188; si vedano anche i seguenti articoli: «Chi verifica il successo predizionale?», pp. 130s; «False predizioni presentate come riuscite», pp. 134s; «Predizioni riuscite?», pp. 136ss.

     Si vede che i terribili incendi in Australia all’inizio del 2009 hanno suggestionato alquanto David Wilkerson, condizionando la sua mente. Poi una lettura allegorica e applicativa del Salmo 11 ha fatto il resto. Se casualmente avesse «predetti» mesi or sono tali incendi australiani (dall’altra parte c’erano alluvioni), oggi sarebbe un «profeta» accreditato! Ma non è stato così; i piromani li vuole specialmente negli USA; speriamo che qualcuno, perché suggestionato da ciò, per dargli ragione, non l’aiuti nell’«adempimento». Poi generalizza affermando che «ci saranno tumulti e incendi in varie città del mondo»; quali sono, ad esempio, tali città? Da che mondo e mondo, ogni anno succedono incendi, alluvioni, disastri, calamità e disgrazie in varie parti del globo. Quindi tali «profeti» avranno sempre ragione con le loro predizioni catastrofiche generiche ed evanescenti. Perché non predicono cose, ad esempio, come quelle che seguono? Il 23 giugno del 2009 alle ore 4,30 il Vesuvio scoppierà, riversando nell’aria migliaia di tonnellate di ceneri e nel mare un fiume di lava, seppellendo le seguenti città… Oppure: il 27 luglio del 2009 alle ore 15,00 uno tsunami colpirà l’isola di Cos (Grecia), distruggendola e provocando 30.000 morti. O anche: il 30 settembre del 2009 alle ore 11,30 a New Deli si aprirà una voragine nel suolo e inghiottirà il quartiere intorno alla piazza Ghandi, se mai esiste. Chiaramente non ci auguriamo nessuna di queste catastrofi, che abbiamo introdotto solo come esempi.

     Dove Dio aveva veramente parlato mediante i profeti dell’AT, era stato sempre chiaro ed esplicito, menzionando precisamente nomi (p.es. Giosia, 1 Re 13,2; Ciro, Is 44,29; 45,1.13), fatti e tempi concreti (cfr. il giorno dopo Gs 11,6; 9,16; 2 Re 7,1.18; fra alcuni anni specifici 2 Cr 36,21; Is 7,8; 16,14; 23,15.17; Gr 25,11s; 29,10; Ez 28,12s; Dn 9,2; Zc 1,12; 7,5). Gli autonominati profeti odierni prima fanno pressione con le loro presunte urgenze, poi si tengono sul vago quanto ai fatti e ai momenti; a distanza di tempo, col senno del poi, potranno così sempre aggiustarsi le cose come meglio li aggrada.

     Ho dovuto pensare a quel verso in cui Dio accusava i falsi profeti di moltiplicare parole, sperando che qualcuna si adempia (Ez 13,6); e a quell’altro verso in cui Dio li accusa di rubarsele gli uni agli altri (Gr 23,30).

     Sembra che certe persone abbiano proprio bisogno di mettere in giro tali sensazionalismi ricorrenti per non essere dimenticate, per allargare il loro séguito, per mostrare che hanno un «carisma particolare» e per aver un posto al sole tra i «potenti» uomini di Dio, «quelli che contano».

    Consigliamo a David Wilkerson (e ad altri come lui) di tornare a predicare con umiltà il messaggio di «Cristo crocifisso... potenza di Dio e sapienza di Dio» (1 Cor 1,23s). Consigliamo ai credenti biblici di smettere di andare dietro ai sensazionalismi apparentemente «profetici» e di tornare con semplicità di cuore alla sacra Scrittura, senza inseguire i miraggi indotti dal prossimo «unto» o «santone» di turno, senza essere «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore» (Ef 4,14).

 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

«Io ho udito quel che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: “Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!”. Fino a quando durerà questo? Hanno essi in mente, questi profeti che profetizzano menzogne, questi profeti dell’inganno del cuor loro, pensano essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo coi loro sogni che si raccontano l’un l’altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal [= patrono]? Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno, e colui che ha udito la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento? dice l’Eterno. La mia parola non è essa come il fuoco? dice l’Eterno; e come un martello che spezza il sasso? Perciò, ecco, dice l’Eterno, io vengo contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. Ecco, dice l’Eterno, io vengo contro i profeti che fanno parlare la loro propria lingua, eppure dicono: “Egli dice”. Ecco, dice l’Eterno, io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerità, benché io non li abbia mandati e non abbia dato loro alcun ordine, ed essi non possano recare alcun giovamento a questo popolo, dice l’Eterno» (Gr 23,25-32).

     «Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d’Israele: “I vostri profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini non v’ingannino, e non date retta ai sogni che fate. Poiché quelli vi profetano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati, dice l’Eterno» (Gr 29,9s).

     «Gli idoli domestici dicono cose vane, gli indovini vedono menzogne, i sogni mentiscono e danno un vano conforto; perciò costoro vanno errando come pecore, sono afflitti, perché non v’è pastore» (Zc 10,2).

 

David Wilkerson «profeta» catastrofista? Parliamone 1 {Nicola Martella} (T)

David Wilkerson «profeta» catastrofista? Parliamone 2 {Nicola Martella} (T)

Dalle visioni all’ubbidienza alla Bibbia {Marion Zanini - Nicola Martella} (A)

Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia? Parliamone {Nicola Martella} (T)

Voglia di nuove visioni {Nicola Martella} (A)

Voglia di profeti e veggenti {Nicola Martella} (A)

Voglia di profeti e veggenti? Parliamone (1) {Nicola Martella} (T)

Voglia di profeti e veggenti? Parliamone (2) {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-DWilkerson_profeta_catastrof_Esc.htm

11-03-2009; Aggiornamento: 18-03-2009

 

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