Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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DALLE VISIONI ALL’UBBIDIENZA ALLA BIBBIA

 

 di Marion Zanini - Nicola Martella

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA (Nicola Martella): Marion Zanini vive nel Ticino. Nel marzo del 2008, lei aveva mandato in giro una «visione», credendo di far una cosa buona e di onorare Dio in tale modo. Essa arrivò anche a me, l’analizzai dal punto di vista scritturale e misi in rete i risultati nell’articolo «Voglia di nuove visioni». Sebbene abbia messo l’autrice al corrente, non seppi più nulla da lei. Prima di natale dello stesso anno, mi scrisse, raccontandomi il suo travaglio, i suoi sentimenti, il suo cammino, i suoi dubbi e le sue certezze. La sua ira e il suo rancore verso di me, a causa della mia analisi biblica della sua «visione», la spinsero però ad approfondire la questione, leggendo gli articoli presenti sul mio sito e su altri. Intanto, come lei ha ammesso, i suoi occhi si aprivano, e Dio le parlava mediante la sua Parola. Mi scrisse, fra altre cose, quanto segue: «So che il fatto di essere stata ingannata e di essere andata con la corrente (è il modo più semplice), è solo colpa mia. Non ho mai approfondito e messo alla prova certi insegnamenti, ma ho creduto e basta. […] Ma Dio lo sa, d’avanti a Lui mi sono pentita con tutto il cuore e so che Lui mi ha perdonata. Quanto avevi ragione con il tuo commento e quanto mi sento piccola, lo sa solo Dio». Avendo capito la falsità delle «visioni» ricevute, voleva rimediare, scrivendo alle persone a cui l’aveva mandata, e voleva chiedere loro perdono. Tuttavia un virus le aveva distrutto tutti i dati presenti sul computer.

     Io le suggerii che la via migliore per rimediare a quanto da lei mandato in giro riguardo alla sua «visione» sarebbe stato, a questo punto, che lei scrivesse una testimonianza del suo cammino, in cui accennasse a tale «visione» e parlasse del mutamento avvenuto in lei, durante il suo cammino, e della sua attuale convinzione, basata sulla sacra Scrittura. Ciò avrebbe rimediato in parte al danno fatto e sarebbe stato uno strumento benedetto per aprire gli occhi a quanti stanno per addentrarsi in tale mentalità visionaria o ci stanno già dentro.

     Mi scriveva che aveva bisogno di un po’ di tempo per far decantare le cose e far maturare la situazione localmente. Poi, dopo quasi due mesi, in cui Dio ha continuato ad agire nel suo cuore e in quello di suo marito, mi è arrivata la seguente testimonianza.

 

 

2.  UNA DECISIONE IMPORTANTE (Marion Zanini): Vivo nel Ticino con la mia famiglia e ho dato la mia vita a Gesù 16 anni or sono. I primi 11 anni del mio cammino facevo parte d’una chiesa evangelica non carismatica. In quegli anni ero una persona stabile, piena di gioia nel cuore e con un grande amore per la Parola di Dio. Questi erano tutti doni preziosi che Gesù il Signore aveva messo dentro di me.

     Poi mi sono integrata in una chiesa carismatica (o neopentecostale). Mi sono aperta a tante «esperienze» e tanti insegnamenti. Mi sembravano molto interessanti e tutte queste cose, per me nuove, m’attiravano parecchio. Pensai, ma allora fino adesso non ho proprio capito niente. Cercavo di credere a ciò che veniva insegnato e fatto e m’aprivo sempre di più, anche se in fondo al mio cuore c’erano sempre molti dubbi che non mi lasciavano. Non avevo mai le conferme interiori e non capivo perché. Mi sentivo in colpa e continuavo a chiedere perdono a Dio per la mia incredulità. Gli chiedevo di togliermi ogni dubbio, ma niente. I dubbi rimanevano. Poi, un giorno mi resi conto d’aver ricevuto il «dono di profezia». Wow… allora sono al posto giusto, pensai. Crescevo sempre di più e venivo integrata in diversi gruppi. Ricevevo parecchie «visioni, sogni, profezie e rivelazioni». Nella primavera del 2008 ho mandato una visione per e-mail a diverse chiese in Italia e Svizzera. Questa «visione» è riportata e analizzata da Nicola Martella nell’articolo «Voglia di nuove visioni».

     Dopo aver spedito tale mia visione, ero tutta contenta e grata a Dio per aver fatto qualche cosa di bello per Lui, ma qualche giorno dopo ho ricevuto un commento da parte di Nicola (anche questo visibile nel suo sito). Leggendolo, mi sono sentita attaccata e offesa. Sentivo tanta rabbia dentro di me e avevo un solo desiderio, quello di controbattere questo Nicola Martella, che non conoscevo. Pensai: «Ma chi si crede d’essere e con quale diritto offende così». Ma non ho scritto, non riuscivo. Sono rimasta ferma. Ho lasciato passare qualche settimana, ma il suo commento continuava a risuonare nella mia mente.

     Poi, ho fatto una piccola riflessione: «Ma perché m’arrabbio cosi tanto? Perché questa voglia d’insultare la mia controparte? Se io ho la verità e la mia controparte l’inganno, allora dovrei sentire piuttosto misericordia per questa persona, ma non rabbia. Cosa c’è in me che non va e mi fa reagire così? Cosa c’è nel mio cuore? Credo in primo luogo una bella fetta d’orgoglio ferito e parecchia arroganza spirituale». Dopo questi semplici pensieri, ho cominciato a mettere seriamente in discussione me stessa e gli insegnamenti del movimento carismatico. Inoltre, riflettendo a fondo, mi resi conto, a poco a poco, che durante quei 5 anni avevo perso la stabilità interiore. La vera gioia, che avevo prima, stava svanendo sempre di più; e il forte amore, che avevo per la Parola di Dio, si stava raffreddando. Leggevo ancora la Parola ma in modo diverso, prendendo qua e la qualche versetto e qualche promessa che mi faceva comodo. Tutte queste cose preziose, che avevo prima, erano state rimpiazzate lentamente e in modo molto sottile con stati di depressione, tristezza, superficialità e preoccupazioni, alternati con momenti di grande entusiasmo. (Questi non sono certo frutti dello Spirito Santo). Cominciai ad approfondire alcune verità sulla base della Parola di Dio e con l’aiuto di diversi articoli trovati nel sito di Nicola. A poco a poco, Dio m’aprì gli occhi e cominciai a vedere sempre di più certi inganni. Ho lottato con tanta confusione e lotto ancora, ma voglio solo la verità di Dio e, ora, so che la trovo solo e unicamente nella Sacra Scrittura e non in visioni, sogni, profezie, rivelazioni nuove, guerra spirituale, ecc.

     Perché scrivo queste cose? Desidero chiedere perdono che ho contribuito a questi inganni, mandando la suddetta «visione» a tante chiese.

     In autunno ho lasciato la chiesa carismatica e sono tanto grata a Dio per la sua immensa grazia nei miei confronti. Sono grata per il cammino (non sempre facile) che posso fare con Lui. Sono grata anche per questi ultimi 5 anni, perché ho potuto vedere e sperimentare i pericoli tipici degli ultimi tempi, per poi comprenderli. Sono grata per aver compreso l’importanza dell’avvertimento di 1 Giovanni 4,1 relativamente al provare gli spiriti. Io non l’avevo fatto, ma non è mai troppo tardi. Ho cominciato adesso. Saluti fraterni in Gesù, il Signore. {11-02-2009}

 

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI (Nicola Martella): Leggendo la testimonianza di Marion, ho dovuto pensare alle parole di Paolo: «Camminiamo per fede e non per visione» (2 Cor 5,7). Egli metteva in guardia contro coloro che agivano con una devozione distorta e seducente, «affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di nullità dalla mente della sua carne» (Col 2,18). Infatti, in tali «visioni» si tratta spesso proprio di carnalità spiritualizzata e di narcisismo. Già a Geremia Dio disse: «Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, nullità, imposture del loro proprio cuore» (Gr 14,14; 23,16). Solo quando uno se ne rende conto, può uscire da tale labirinto.

     Il cammino di Marion non è stato facile. La sua testimonianza sopra è alquanto sintetica. Quando prese contatto con noi, lei stessa scriveva come segue il suo travaglio, dopo aver letto la mia analisi della sua «visione»: «Ahimè, come mi sono sentita offesa e ferita nel mio orgoglio e nella mia arroganza spirituale, che ormai avevo creata (solo che quel giorno non ne ero cosciente). Anche se avrei voluto rispondergli attaccando, non riuscivo a farlo, e ringrazio Dio per questo. Passavano le settimane e il commento di Nicola non mi lasciava!... Mi sono fatta un sacco di domande e semplici ragionamenti e ho cominciato a mettere seriamente in discussione me stessa e il carismaticismo. Poi ho cominciato di nuovo ad approfondire la Parola di Dio, aiutandomi con i preziosi articoli sul sito di Nicola e su quello di Alexander Seibel (Germania). Inizialmente nuotavo in una confusione enorme. Un misto di sentimenti tra rabbia, delusione, gioia, nebbia, chiarezza, ecc. Di tutto un po’. A poco a poco, lo Spirito Santo mi rivelava i passi della Scrittura e in poche parole ha cominciato a riaprirmi gli occhi, che ormai si stavano chiudendo a poco a poco. Ho capito che ero io che vivevo nell’inganno e che Nicola e Alexander avevano la verità e non viceversa come pensavo. Gloria a Dio. Ho preso la mia decisione e ho lasciato la chiesa carismatica. Ho cominciato a studiare la Parola seriamente come in passato e desidero andare avanti così, combattendo per la verità, costi quel che costi. So che non sarà facile, ma con la forza dell’Onnipotente sarà possibile anche per me, così come lo è per altri. Amo Gesù e la sua Parola con tutto il cuore e desidero solo vivere con e nella sua Verità». {22 dicembre 2008}

     Essendo io spesso attaccato da destra e da manca e altresì, a volte, minacciato, ora piamente e ora empiamente, so che si necessita di una grande disciplina esegetica, spirituale e morale, per tenere la «barra al centro» sulla «Parola della verità», tagliandola rettamente (2 Tm 2,15), e non andare oltre ciò che è scritto (1 Cor 4,6). Non sempre ciò crea simpatie e amici, come era già per l’apostolo Paolo, quando dovette scrivere le sue epistole. È consolante sapere però che, se siamo onesti e umili verso la sacra Scrittura, lo Spirito Santo ci condurrà in tutta la verità.

     Già a dicembre del 2008 Marion mi scriveva, tra altre cose: «Ormai ho preso la decisione di difendere la verità e so che bisogna anche soffrire per questo; ma per poterla difendere ho bisogno di ritrovare la mia stabilità nella Parola e nella mia mente. […] Ho visto le battaglie nel tuo sito, ho visto le offese e gli insulti in rete contro chi difende la verità e non ti nascondo che mi causa un po’ di timore. Ma confido in Dio perché Lui ci ha dato uno Spirito di forza e di coraggio e non di paura… abbandonerò il tutto nelle mani di Dio. Amo con tutto il cuore Gesù e desidero anch’io con gioia nel cuore soffrire a causa del suo Nome e a causa del vangelo non annacquato».

     Grazie a Dio per il percorso fatto da Marion. Ho apprezzato la sua decisione di essere coraggiosa, confidando in Colui che è forza e rifugio di coloro che lo temono. Bisogna temere più l’Onnipotente che gli uomini impotenti.

     Intanto, lei, suo marito e le figlie hanno abbandonato tale chiesa iper-carismaticista, di cui già altri mi avevano parlato per conoscenza personale quanto alle cose ivi predicate e praticate. Dio le ha già donato nuovi fratelli e sorelle in Cristo, alcuni dei quali anch’essi ex-carismaticisti, con cui vogliono fare un cammino in sottomissione a Dio e in ubbidienza alla sua Parola. Così hanno modo di approfondire insieme le comuni esperienze e di trovare insieme la via migliore per vivere una fede radicata nella sacra Scrittura e per «combattere strenuamente per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi» (Gd 1,3), senza aggiunte, nuove rivelazioni e annacquamenti vari che pretendono di rendere più «pieno» l’Evangelo di Gesù Cristo.

 

Dalle visioni all'ubbidienza alla Bibbia? Parliamone {Nicola Martella} (T)

Cammino dall’arbitrio neocarismatico all’ubbidienza della Parola {Gaetano Nunnari} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Visioni_ubbidienza_BB_Car.htm

12-02-2009; Aggiornamento: 07-03-2009

 

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