Alcuni contributi di questo tema di discussione stavano dapprima in:
►
Parlando della sindrome di Down.
Poiché però
Stefano Ferrero ha portato il flusso del discorso in altri canali a lui
cari (occultismo, carismaticismo), sono stato costretto a scorporare tali suoi
contributi e a metterli in questo tema di discussione. Qui s’avrà maggiore
tranquillità di mettere a fuoco tale tema, senza timore d’andare fuori del
seminato.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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I contributi sul
tema
▲
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sottostante
1.
{Stefano Ferrero}
▲
Riguardo a questo quesito, che anche noi ci siamo posti, trovo prima di tutto
triste che tale argomento sia occasione di scontro. Si possono avere opinioni
diverse su argomenti secondari senza che sia intaccata la comunione spirituale.
Personalmente non ho alcun dubbio che Dio possa guarire la sindrome di Down. Dio
è onnisciente, onnipotente e affermare che Egli non possa o non riesca a fare
qualcosa anche volendolo con tutto sé stesso, è a mio avviso una semplice
bestemmia.
Come è appunto noto, la sindrome di Down deriva da una anomalia cromosomica, si
tratta d’un cromosoma che dovrebbe essere in un modo ed è in un altro. Dio
volendo potrebbe modificare la struttura del DNA e renderlo come quella persona
sarebbe stata se non si fosse verificata quell’anomalia genetica. Un po’ come un
carrozziere può modificare in meglio una automobile danneggiata.
Riguardo alle cause della sindrome di Down, dall’esperienza d’alcuni ministri di
Dio che ho sentito, sembra che siano dovute a maledizioni generazionali e in
genere a peccati occulti degli antenati, sino alla terza o quarta generazione.
Non ho mai sentito dire di persone down guarite da questa malattia, ma sono
convinto che Dio teoricamente potrebbe farlo, ho avuto notizia di casi di questo
genere che sono comunque molto migliorati nell’intelligenza e nelle relazioni
interpersonali, dopo avere beneficiato di preghiera di ministri di Dio unti
potentemente. Qui s’entrerebbe nel discorso dei carismi, che purtroppo in alcune
chiese sono considerati oggi inferiori a quelli dell’età apostolica, ma questa
è... un altra storia. {11-11-2007}
2.
{Nicola Martella}
▲
Grato del contributo, faccio solo qualche osservazione. È bello che affermi: «Si
possono avere opinioni diverse su argomenti secondari senza che sia intaccata la
comunione spirituale». Poi però non bisogna attribuire una «semplice bestemmia»
a chi afferma qualcos’altro.
Penso che nessuno abbia finora affermato che Dio «non
possa o non riesca a fare qualcosa anche volendolo con tutto sé stesso». Dio può
fare ogni cosa e nessuno può opporsi al suo disegno. La questione è che cosa ha
deciso di fare
o meno nella storia, come vuol intervenire secondo il suo consiglio nella
creazione e in questo tempo. Se, dopo aver creato ogni cosa, Dio ha deciso nel
suo piano di intervenire anche a livello genetico-cromosomico durante il corso
della storia, lo farà; ma non si deve prenderlo per scontato, poiché Dio
potrebbe aver deciso altrimenti.
Nella sindrome di Down non si tratta di «un
cromosoma che dovrebbe essere in un modo ed è in un altro», ma nell’esubero di
un cromosoma.
Certo Dio può «modificare la struttura del DNA»
e può rendere una persona Down come sarebbe stata se non si fosse verificata
tale anomalia cromosomica. Infatti, come ho ricordato nell’articolo, Dio
trasformò il materiale genetico maschile di Adamo (XY) in quello della donna
(XX); e alla risurrezione ci sarà la trasformazione delle persone ancora in vita
in persone glorificate. La questione è se, tra questi due poli storici
(protologia ed escatologia), Egli voglia fare qualcosa del genere! E qui
è bene non prendere scorciatoie che corrispondono ai propri desideri.
Al riguardo con umiltà si fa bene a tener presente che
nessuno conosce appieno il disegno di Dio. Elifaz chiedeva a Giobbe: «Hai
tu sentito quel che s’è detto nel Consiglio di Dio?» (Gb 15,8). Zofar faceva
similmente: «Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? arrivare a conoscere
appieno l’Onnipotente?» (Gb 11,7ss). Isaia sentenziava: «La sua
intelligenza è imperscrutabile» (Is 40,28); «In verità tu sei un Dio che
ti nascondi» (Is 45,15). Dinanzi alla profondità della ricchezza, della
sapienza e della conoscenza di Dio, anche Paolo dovette ammettere: «Quanto
inscrutabili sono i suoi giudizi, e incomprensibili le sue vie!» (Rm 11,33).
Poi citò a mente varie reminiscenze dell’AT o un inno: «Infatti, chi ha
conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato il suo consigliere?» (v.
34).
Quindi, dinanzi a ciò che Dio non ha chiaramente
rivelato, facciamo bene a non dire l’ultima parola. Quindi, Dio può, se vuole!
Quanto alle cosiddette «maledizioni generazionali»
come causa della sindrome di Down, starei molto cauto e non darei così
credito alla «esperienza d’alcuni ministri di Dio», poiché ci sono ben altre
cause! Bambini Down possono nascere anche in famiglie di cristiani fedeli alla
Bibbia che sono tali non solo da 3-4 generazioni, ma da molto più a lungo. Tali
semplificazioni spiritualeggianti non aiutano riguardo alla verità e alla sue
vere cause, ma rappresentano argomenti tipici di chi non ne ha altri. Riguardo
alle cosiddette «maledizioni generazionali» e alla loro interpretazione e
applicazione da parte di certi «ministri di Dio», devo pensare a quel proverbio
tedesco che recita: «Chi ha un martello in mano, vede tutto come chiodi!».
L’esperienza pratica mostra che coloro che sono affetti
dalla sindrome Down
migliorano alquanto, quando sono seguiti dappresso, spronati e aiutati da
persone consapevoli, specialmente da genitori e familiari. Ciò dipende anche
dalla specie di sindrome Down; infatti non sono tutte uguali. Certo la fede, un
ambiente pieno d’amore e di comunione e la preghiera possono aiutare al
riguardo.
Tralascio la «preghiera di ministri di Dio unti
potentemente» poiché ci porterebbe fuori tema.
Concludo con una battuta provocatoria con un fondo di
verità: «Meglio un Down felice che un normodotato infelice!».
3.
{Stefano Ferrero}
▲
Caro Nicola, mi fa piacere che convieni con me nel ritenere che la divergenza in
argomenti secondari non deve intaccare la comunione spirituale tra figli di Dio.
Mi dispiace invece il fatto che mi sembra che attribuisci la sindrome di Down
esclusivamente a peccati di tipo occulto. Quello che è invece reale e che volevo
comunicarti è che tristi avvenimenti quali suicidi, omicidi, pazzia, sindrome di
down sono in percentuale molto più alti della media nelle famiglie d’occultisti,
mentre sono in percentuale molto più bassi nella media nelle famiglie dei
credenti nati di nuovo.
Mi fa piacere che ritieni possibile che Dio possa mutare il DNA d’una persona
con la sindrome di Down. Ritenere che Dio possa farlo, ma che molto
difficilmente lo farà, penso che sia la soluzione alla questione posta nella
tua chiesa, t’invito pertanto a comunicarla, così i dissidi potranno essere
risolti e un’atmosfera più serena ristabilita.
Ho avuto modo alcuni anni fa di conoscere un ragazzo con questa sindrome in una
comunità evangelica, pieno di gioia e d’amore per il Signore, cosa che mi colpì
molto. Penso che queste persone felici, siano anche una grande lezione di vita
per i credenti normodotati che a volte s’arrabbiano con Dio perché non hanno
alcune cose che desiderano, mentre c’è chi avrebbe motivi ben più seri per
essere infelice del proprio stato, (almeno in ottica umana!) e al contrario è
pieno di gioia e di riconoscenza a Dio per la propria salvezza, adempiendo così
con la propria vita la Parola di Dio in modo migliore di quello di molti altri
credenti. {13-10-2007}
4.
{Nicola Martella}
▲
Sono rimasto a dir poco sorpreso nel leggere che io attribuirei «la sindrome di
down esclusivamente a peccati di tipo occulto»!? È veramente facile
essere fraintesi, nonostante l’impegno a essere espliciti; ma non pensavo che
ciò potesse accadere anche quando non si afferma una cosa del genere! Non so
proprio dove io lo abbia detto, avendo esortato invece alla cautela riguardo
alla facile tesi delle cosiddette «maledizioni generazionali».
Sia un’analisi biblica sia l’analisi oggettiva dei casi odierni mostra che la
causa occulta delle malattie è alquanto minima rispetto alle cause
più comuni (genetiche, biologiche, congenite, epidemiologiche, ormonali,
chimiche, del metabolismo, fisiologiche, organiche, traumatiche, psichiche,
eccetera). L’unico caso di una malattia con incidenza fisica stabile nel tempo,
chiaramente accertato da un medico come Luca, è quello di «una donna, che da
diciotto anni aveva uno
spirito d’infermità
ed era tutta curvata e incapace di raddrizzarsi in alcun modo» (Lc 13,11).
In tutta la Bibbia non esiste un altro caso, in cui la causa di una patologia
stabile (quindi non iterativa) sia addebitata direttamente a uno «spirito
d’infermità». La stragrande maggioranza delle malattie è da addebitare alla «servitù
della corruzione» in cui la creazione si trova dalla ribellione primordiale
in poi (Rm 8,20s), cosa che produce in essa gemiti e travaglio nella natura e
nell’umanità, nessuno escluso (vv. 22s). Anche per i figli di Dio la soluzione
sta nell’attesa della «adozione, il riscatto del nostro corpo» (v. 23),
cosa che avverrà alla risurrezione.
L’incidenza della componente occulta nelle
malattie (o almeno di certe) è stato oggetto di trattazione in «La
lieve danza delle tenebre» e in «Entrare
nella breccia»; quindi qui non affronto ulteriormente
tale argomento, sia per non ripetermi, sia perché svierebbe dalla discussione
principale dell’attuale tema.
Non capisco che cosa abbiano a che fare le mie
convinzioni espresse (Dio può guarire anche un Down, se lo vuole, se ciò rientra
nel suo piano per il tempo da Pentecoste al ritorno del Messia) con una presunta
mia
«chiesa»!? Vedo che Stefano ha il «dono» di depistare continuamente dal tema
principale. Dapprima prende una «scorciatoia» occultistica, ora vuole
evidentemente tornare nuovamente sulle «mobili sabbie» di uno scontro a tema
carismaticista, a lui particolarmente caro!? Atteniamoci per favore al
tema.
La questione è la seguente. Chi ha guardato nel
segreto consiglio dell’Onnipotente per stabilire ciò che Egli ha decretato di
fare in questo tempo riguardo a patologie cromosomiche quale la sindrome di
Down? Neanche si può affermare — in nome di una qualche ideologia religiosa,
quale essa sia e chiunque l’affermi — che nelle famiglie di cristiani rispettosi
della Bibbia e praticanti non possano nascere bambini Down. Una ricerca seria e
oggettiva potrebbe smentire tale tesi. Addirittura uomini come Paolo, Timoteo e
altri missionari dell’epoca erano affetti da malattie.
La parte conclusiva del contributo mi trova
perfettamente d’accordo. Sì, come gli adulti possono imparare dai bambini che
cos’è la «fede» (= fiducia primordiale in Dio), così i cosiddetti «normodotati»
possono imparare molte cose dagli handicappati, già dal punto di vista umano. Io
che ho abitato per 5-6 anni con quest’ultimi in una comunità dove ho fatto
volontariato e assistenza, lo posso confermare. Conosco anche alcuni
«diversamente abili» credenti che sono una grande testimonianza per me.
5.
{Stefano Ferrero}
▲
Caro Nicola, sono anche io rimasto stupito dal tuo intervento, mi spiace che hai
frainteso oltremodo quanto detto, so che per te la causa della sindrome di Down
non è solo l’occultismo, ma mi riferivo al fatto che nell’intervento precedente
sembrava attribuissi a me tale pensiero!
Riguardo alle malattie in genere, (sindrome di Down
inclusa), le malattie causate da spiriti, non sono poche anche oggi, mi stupisce
ancora di più che tu non sia al corrente di Mc 9,25 dove Gesù espelle uno
spirito che causava mutismo e sordità, pertanto Lc 13,11 non è l’unico caso del
NT.
Il problema reale sta nel fatto che molti credenti non
essendo dotati del dono di discernimento, né del dono di liberazioni, né del
dono di guarigione, non riescono a comprendere laddove il nemico purtroppo
opera. Con questo non voglio dire, sia chiaro che tutte le malattie vadano
ascritte agli spiriti, ma che molte malattie purtroppo lo sono, anche tra i
credenti.
Infine è inquietante il termine «carismatismo» che è un
neologismo che non ho mai sentito dire da nessuna parte, e di certo non esiste
nel NT. Il NT parla di carismi, che sono doni di Dio dati per l’edificazione
della Chiesa; questi doni sono oggi purtroppo poco presenti e poco compresi
anche tra evangelici, e questo è causa di gravi problemi, nonché di debolezza
dei credenti. {13-10-2007}
6.
{Nicola Martella}
▲
■
Il prendevo posizione dalla da te menzionata e da me
denominata «facile tesi delle cosiddette “maledizioni
generazionali”». La realtà è
troppo grande per essere ridotta a una sola causa. Le concezioni d’alcuni
carismaticisti riguardo alle cosiddette «maledizioni generazionali» sono un
abuso d’alcuni indizi legittimi, presenti nella sacra Scrittura, e una loro
ideologizzazione arbitraria. I fautori di tale tesi mettono insieme tante
«pulci» (indizi biblici) e presentono infine una concezione elefantiaca,
spacciata per dottrina biblica, che applicano poi con disinvoltura a una grande
quantità di problematiche e patologie. È la tipica prassi di ogni ideologia e
demagogia.
■
Io intendevo un brano (Lc 13,11) in cui è menzionato
esplicitamente uno «spirito d’infermità»
da parte d’un medico, qual era Luca; tale patologia era una condizione che
durava nel tempo (in contrasto con fenomeni transitori o iterativi; si veda
sotto al riguardo).
In Mc 9,14-29
si tratta d’una «demonizzazione iterativa» (vv. 18.22), ossia il demone non
risiedeva sempre nel soggetto, ma andava e veniva. A ciò s’aggiunga che non era
il ragazzo a essere di per sé muto e sordo, ma lo spirito (v. 14 spirito muto;
v. 23 e sordo), ossia non reagiva agli esorcismi, talché neppure i discepoli
poterono cacciarlo (vv. 18.28s). Ma al comando di Gesù dovette
ascoltare
(v. 25) e uscì dal ragazzo
gridando
(v. 26). In una «demonizzazione iterativa» i fenomeni particolari (quindi anche
mutismo e sordità) si manifestano in certe circostanze, mentre poi la persona
vive una vita abbastanza normale; in questo caso specifico mutismo e sordità non
erano una patologia organica strutturale, ma una disfunzione. Descrivo tutto ciò
nel libro «Entrare
nella breccia»,
nell’articolo «Lo spettro della contaminazione», pp. 301-312; sull’«Attività
demoniaca iterativa» si vedano le pp. 307s. Di Marco 9 ne parlo alle pp. 301 (v.
22 demonizzazione
fin dalla nascita), 310 (vv. 17.25
disfunzioni nelle funzioni organiche), 311 (v. 22
tentativo suicida), 316 (v. 9 mutismo e sordità circostanziate; vv. 20ss
parossismo), 233 (v. 21 interrogazione di Gesù).
C’è chi vede il diavolo dietro a ogni albero e
malattia, e chi dorme il sonno della Bella Addormentata, ossia vive come se il
«male assoluto» e il Maligno non esistessero. A ciò, per non dovermi ripetere,
rimando specialmente a seguenti articoli di «Entrare
nella breccia»:
«Il discernimento degli spiriti» (1 e 2), pp. 41-72; «Consulto e diagnosi
differenziale», pp. 255-236; «L’analisi critica delle patologie da occultismo»,
pp. 328-347; per i rischi di una «pastorale esorcistica» cfr. pp. 328-367.
■ Non voglio tornare
nuovamente su questo tema
carismaticista, caro al mio inquietato interlocutore. Se è un
«neologismo» non può certo stare nel NT; anche noi oggigiorno usiamo neologismi
formulati in un certo momento storico che non si trovano nella Bibbia (p.es. AT:
persona, natura, venerazione, creato, ravvedimento; NT: Trinità, cristianesimo,
evangelico). «Carismatico» è il credente che possiede almeno un carisma, quindi
tutti i credenti sono carismatici; «carismaticista» è il seguace del
«movimento carismatico». La stessa logica s’applica normalmente ad altri
termini, ad esempio «conforme» e «conformista, «comune», «comunitario» e
«comunista», «liberale», «libertario» e «liberista», «sociale» e «socialista»;
quindi niente di nuovo.
■ Quanto alla debolezza
dei credenti, essa risiede soprattutto nella condotta carnale (Gal
5,16-21) e nella disubbidienza al Signore (Col 3,6ss), come pure nell’assenza
nella loro vita dell’amore oblativo (1 Cor 13) e del «frutto dello Spirito» (Gal
5,16-26).
7.
{Ferrero - Martella}
▲
■
Stefano
Ferrero:
Caro Nicola, […] Riguardo alle
malattie ho specificato bene che non
vanno considerate certamente tutte opere di Satana, ma che è un fatto
che molte volte
(non tutte!!!!)
esse erano considerate determinate frutto d’eventi biologici; ma che,
esercitando autorità su spiriti d’infermità, le malattie scomparivano totalmente
in brevissimo tempo. Sono certo che se più credenti avessero questi doni,
parecchie
malattie
(non tutte!!!!!!)
sarebbero guarite nei corpi dei credenti. {15-10-2007} |
■
Nicola Martella:
Va bene, fammi pervenire le cartelle cliniche di specifiche persone che avevano
una
patologia genetica
(magari specificamente una anomalia cromosomica quale la sindrome di Down) e che
poi sono state effettivamente guarite mediante le preghiere sincere di una
comunità locale o mediante uno degli «unti» di turno; segnalami specialmente
quei casi in cui qualcuno o un gruppo ha esercitato autorità sugli «spiriti
d’infermità» e tali anomalie genetiche o cromosomiche sono scomparse «totalmente
in brevissimo tempo». Puoi anche
mettermi in contatto con tali ex-malati di patologie genetiche o cromosomiche.
Solo allora potremo parlare nel merito e sullo specifico. È difficile ragionare
sul sentito dire e su racconti di seconda mano. La mia esperienza sul campo mi
spinge alla cautela. Non è tutto oro quel che luccica. Molti suddetti casi, a
un’analisi profonda e circostanziata si
sgonfiano come certe ciambelle.
Già che ci sei, segnalami
qualche moderno Lazzaro nostrano,
resuscitato
al quarto giorno, di cui è stata documentata la morte clinica da due-tre diversi
esperti ; lo contatto volentieri per un'intervista. Dobbiamo prendere atto che
la più grande malattia, che affligge l'umanità, è la morte; e la più grande
guarigione è pur sempre la risurrezione!
E perché mai, da Pentecoste
all'avvento del Messia,
Dio
abitualmente non fa
risuscitare i morti,
magari uno dei nostri cari, nonostante le nostre sincere e insistenti suppliche?
Significa che Dio non possa guarire completamente l'uomo mediante la
risurrezione? Dio può risuscitare i morti, se e quando vuole; tuttavia
nel suo disegno per l'epoca attuale Egli abitualmente non lo fa, rimandando ciò
al gran giorno della risurrezione della carne alla fine dei tempi. La
guarigione totale
dell'uomo è quindi un'opera che Dio si è riservata per il tempo della fine!
Allora scompariranno certamente la mia microcitemia, la sindrome di Down e tutte
le altre patologie d'origine genetica e cromosomica! Sarà una guarigione
completa da tutte le anomalie e patologie! Infatti «siamo stati salvati in
speranza» (Rm 8,24), ossia nell'attesa del compimento del riscatto: la
risurrezione dei corpi; fin lì «anche noi stessi gemiamo in noi medesimi,
aspettando l’adozione, il riscatto del nostro corpo» (v. 23). |
8.
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9.
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10.
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11.
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12.
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/T1-Malattie_cause_Car.htm
14-10-2007; Aggiornamento:
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