Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

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La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
■ Possibili alternative.

 

Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
■ Registro ragionato delle voci

 

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Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DEPRESSIONE E FEDE

 

 a cura di Nicola Martella

 

È immancabile che un tema come la depressione accenda gli animi. C’è chi ritiene che essa sia l’effetto di una situazione peccaminosa, chi una punizione divina, chi di una mancanza di vera spiritualità, chi di carenza di una sana devozione, chi di disordine morale, e così via. Di per sé bisognerebbe parlare di depressioni, visto le tante varianti e i tante cause. Io stesso ho vissuto momenti di grande depressione e la conosco, quindi per esperienza personale; ho anche fatto ricerche di studio al riguardo, visto che ho dovuto confrontarmi con essa nella cura pastorale.

     La depressione può essere una vera e propria malattia. Ci sono depressioni continue e quelle cicliche. La causa può essere biologica o fisiologica (p.es. assenza di certe sostanze, scompenso ormonale), psicosomatica, esistenziale (p.es. trauma, dramma) o sociale (p.es. abbandono, isolamento, maltrattamento).

     Ad esempio, riguardo a una donna che cade in depressione dopo il parto o durante la menopausa, non si possono ricercare cause spirituali o devozionali. Lo stesso dicasi per chi ha perso improvvisamente il coniuge o per chi ha subito un abuso sessuale.

     Al riguardo rimandiamo ai seguenti articoli:

Cause e cura della depressione {Egle Paolucci} (A)

Gesù è mai caduto in depressione? {Tonino Mele} (A)

Può un cristiano essere depresso? {Tonino Mele} (A)

 

Per l’approfondimento della depressione cfr. Nicola Martella, «I disturbi psichici e le loro cause», Entrare nella breccia (Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 141-161. Cfr. Qui anche «Psicologia e cura d’anime», pp. 162-178.

 

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I contributi sul tema

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1. Stefano Frascaro

2. Charles Spurgeon

3. Nicola Martella

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1. {Stefano Frascaro}

 

Ho letto con piacere l’intervento di Egle Paolucci, che conosco come valida neurologa e splendida sorella.

     Non posso far altro che confermare quanto da lei detto. Vivo la depressione quotidianamente perché mia moglie ne soffre e posso assicurare che leggere quell’articolo pubblicato sul «Cristiano» mi ha fatto sobbalzare.

     È mai possibile trattare una malattia così grave alla stessa stregua di una dipendenza? Con quale autorità si può trattare un argomento così delicato a margine di un convegno sulle dipendenze! E sono anche sorpreso poiché, se non vado errato, l’oratore è anche laureato in psicologia.

     La sorella non ha voluto approfondire la problematica sia fisiologica che psicologica di un malato di depressione ma la sprono a farlo, affinché tutti possano capire che la depressione non viene alle persone «che non confidano in Dio» o che non hanno abbastanza fede. Quanti casi di ottimi predicatori sono stati colpiti dalla depressione!

     Mia moglie è una brava credente da molti anni, il Signore per lei è sopra ogni cosa, ma è depressa. E non è una colpa, è una malattia!

     Perché però anziché puntare il dito, non propongono e parlano di quello che, a mio parere, è l’unica cosa che effettivamente può fare la chiesa (intesa come adunanza) a sorelle o fratelli malati, ovvero come dare la comunione, la preghiera e l’esortazione a questi fratelli? Siamo certi di avere dato tutto quello che si poteva dare, in termini di comunione, a queste sorelle? Oppure ci siamo semplicemente allontanati? Sanno che significa avere in casa dei farmaci «pericolosi» ma indispensabili e avere paura di trovarli vuoti? Sanno di visite da psichiatri e psicologi più frequenti di visite pastorali? Sanno che significa addormentarsi con la paura perché magari sul giornale si era letto di qualche «dramma famigliare»? I malati di depressione vanno amati in maniera speciale perché, specialmente se maturi nella fede, si sentono anche in colpa per via di queste caricature di convegni o opinioni che girano in alcuni ambienti anche evangelici.

     La nostra preghiera quotidiana è che il Signore abbia pietà. Sappiamo che Egli è l’unico che in un istante può tutto, ma se noi abbiamo un tumore, non facciamo la chemioterapia? Se abbiamo un’appendicite, non ricorriamo alla chirurgia? A me non risulta che il Signore abbia detto: queste malattie potete tentare di curarle, quest’altre no!

     Quando un fratello o sorella deve essere operato, preghiamo che «il Signore guidi le mani dei medici». Quale è la differenza nei confronti di uno psicologo o psichiatra?

     Quello che penso è che della depressione si ha paura. È una malattia subdola, non si vede, l’hai dentro, ti attanaglia il cuore ma non si manifesta all’esterno ed è per questo motivo che si giudica. Penso che il malato di depressione sia l’unico che venga «giudicato» per la sua malattia. Non dimentichiamoci che fino a qualche anno fa, e in alcuni luoghi della nostra «superpotenza» Italia ancora oggi, avere un figlio malato di mente era una vergogna. Ancora oggi l’epilessia è chiamato «il piccolo male» perché chiamare la malattia con il proprio nome è vergogna. E non diciamo «ma questa è ignoranza». È la stessa ignoranza che oggi condanna la depressione.

     Attenzione, però, la depressione di cui stiamo parlando non è quella causata da cose soggettivamente «futili», parliamo di quella depressione che si manifesta anche con crisi di panico. Probabilmente questi fratelli non hanno mai ricevuto una telefonata dicendo di correre a prendere la moglie perché magari è aggrappata a un palo e non si vuole più muovere, oppure vederla inebetita e completamente vuota. Prego il Signore che mai debbano vederla.

     Concludo dicendo a questi fratelli che il Signore prima di tutto ci ha insegnato la pietà e l’amore per il prossimo, pietà e amore che devono essere manifestati in ogni occasione.

 

 

2. {Charles Spurgeon}

 

«Questa depressione mi piomba addosso ogni qualvolta il Signore sta preparando una ancora più grande benedizione sul mio ministero; la nube è nera e oscura prima di riversare il suo diluvio di grazia. La depressione mi è diventata, quindi, come un profeta coperto di rozzi... abiti, come un Giovanni Battista, che preannuncia la prossima venuta delle ricche benedizioni divine».

 

 

3. {Nicola Martella}

 

Si adatta al riguardo un mio motto: «La depressione è una camera oscura, in cui si sviluppa il negativo. Può essere anche il banco di prova, su cui testare innovazioni».

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Sci/T1-Depressione_fede_MeG.htm

2006; Aggiornamento: 06-04-2010

 

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