Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Šabbât

 

NT: Testo biblico

 

 

 

 

Il sabato, l’anno sabbatico e il giubileo.

 

Ecco le parti principali:
■ Il patto, l'etica e il pensiero sabbatico
■ Il sabato nell’Antico Testamento, nel giudaismo, nel Nuovo Testamento e relative questioni odierne
■ L’estensione del sabato: l’anno sabbatico e lo jôbel nella Torà e nella storia
■ L’ideale e le funzioni teologiche risultanti
■ Excursus: Storia del giubileo cattolico
■ Le feste principali in Israele.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LA PREGHIERA DEL SIGNORE 2

«SIA SANTIFICATO IL TUO NOME»

 

 di Argentino Quintavalle

 

Indice delle parti

1. «Padre nostro che sei nei cieli»

5. «Dacci oggi il nostro pane»

2. «Sia santificato il tuo nome»

6. «Rimetti a noi i debiti»

3. «Venga il tuo regno»

7. «Non ci esporre alla tentazione»

4. «Sia fatta la tua volontà»

 

 

 

Questa è qualcosa di più di una semplice lode. Come può il nome di Dio essere «santificato»?

 

La santità di Dio

     Il santità di Dio è un tema biblico ben noto (cfr. p.es. Is 6,3) e sembra essere relativo alla giustizia di Dio. È scritto in Ez 38,23: «Così mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, e riconosceranno che io sono l’Eterno».

     Jitqaddaš «sia santificato» è la probabile parola ebraica che Gesù ha utilizzato nella preghiera che ha insegnato ai suoi discepoli, è parallela a wehitqaddištî «e mi santificherò» di Ez 38,23. Questo verso di Ezechiele ci aiuta a capire meglio il significato di «sia santificato»: «far sì che tutto il mondo possa riconoscere e dare gloria al tuo nome».

 

Santificare il Nome

     Che cosa voleva dire questa espressione per gli ascoltatori di Gesù di quasi duemila anni fa? Il significato esatto della parola «santificare» era difficile da definire in termini concreti, e così è stata talvolta chiarita con il suo opposto: «profano». Infatti, questo contrasto lo si può già vedere in Ezechiele: «Io santificherò il mio grande nome profanato fra le nazioni, che avete profanato nel loro mezzo. Le nazioni riconosceranno che io sono l’Eterno… quando sarò santificato in voi davanti ai loro occhi» (Ez 36,23).

     Il nome del Signore può essere santificato o profanato dalla condotta di qualcuno. Poiché un martire ha frequentemente fatto in modo che altri glorificassero Dio in seguito al suo sacrificio, l’idioma ebraico «santificare il Nome» è stato spesso inteso come riferentesi a qualcuno che ha dato la sua vita per la propria fede.

 

Midrash rabbinico

     Gli antichi commenti giudaici ci aiutano a capire come i passaggi biblici erano interpretati durante i tempi del Nuovo Testamento. A tal proposito è chiarificatore leggere il midrash (commento) sul verso: «Non profanerete il mio santo nome, ma sarò santificato in mezzo ai figli d’Israele» (Lv 22,32).

     I maestri d’Israele hanno interpretato questo verso nel senso che uno deve essere disposto a morire per la propria fede:

     Uno dovrebbe intendere «non profanare», con lo stesso senso di «santificare». E quando dice «sarò santificato», vuol dire «sacrifica la tua vita come un martire e santifica il mio nome» (commento rabbinico su Lv 22,32).

     Inoltre, «siate santi, perché io, l’Eterno, il vostro Dio, sono santo» (Lv 19,2) è stato interpretato: «Voi sarete separati… se vi santificherete, quindi considererete la vostra [santificazione] come se aveste santificato me» (commento rabbinico su Lv 19,2).

     Questo è un concetto molto forte: uno santifica Dio vivendo una vita santa. Forse la forza piena di questa espressione della preghiera del Signore è data con molta precisione dalle parole: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,16).

 

Sul concetto di «santificare» e derivati cfr. in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Sacro e profano», p. 315; «Santità», pp. 319s; «Santo - sacro», pp. 320s; cfr. pure «Puro e impuro», pp. 289s. ● Sul nome di Dio cfr qui «Nome di Dio», pp. 239s; «Nome personale», pp. 240s. ● Per il significato di «profano» e «santo» rispettivamente nel senso di «normale» e «speciale» cfr. nei brani citati del Levitico in: Nicola Martella, Levitico: Traduzione letterale (Punto°A°Croce, Roma 1998).

   Sul «Padre nostro» vedi le domande di controllo in Nicola Martella, Matteo, l’evangelista dei giudei (Punto°A°Croce, Roma 1999), pp. 17s. Vedi qui nel Dizionarietto finale i termini: 1) «Santificare», p. 103; 2) «Nome», p. 93.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Padre_nostro2_Sh.htm

04-02-2007; Aggiornamento: 26-05-2010

 

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