Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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SUPERSTIZIONE CARISMATICISTA E AFFARI?

PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Nell’articolo «Superstizione carismaticista e affari» abbiamo visto che per il tempo di Pasqua il «profeta» Chuck D. Pierce ha offerto in vendita, sul suo sito, il suo «Olio della Libertà» con relativa candela a soli 20 dollari USA. Egli spinge i compratori a ungere con esso gli stipiti della porta, a credere che il nemico non toccherà più la sua casa e che così facendo si sarà liberi per il futuro! Oltre a tale allettante proposta, su tale sito ce ne sono altre parimenti singolari, specialmente di bigiotteria per tutte le tasche… e superstizione.

     Chuck D. Pierce è strettamente legato a C. Peter Wagner (ha anche studiato presso il «Wagner Leadership Institute») e quindi al suo «movimento profetico» e alla sua «restaurazione neoapostolica». [ La «riforma strutturale» di Corrado Salmé; ► Corrado Salmé e la riforma strutturale delle chiese] I libri che offre in vendita vengono tutti da questo fronte di gnosticismo cristianizzato. Chuck D. Pierce ha un vasto pubblico, tra cui propagare superstizioni religiose del genere, che lui rende «biblicamente» appetibili e da cui può trarre anche un profitto non indifferente. Per questo predica anche lui «l’ideologia della prosperità», la sua.

     L’apostolo Paolo, congedandosi dai conduttori della chiesa di Efeso, disse loro fra altre cose: «Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue. Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé. Perciò vegliate…» (At 20,28ss).

 

 

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Autori vari

2. Abele Aureli

3. Nicola Martella

4. Antonietta Paone

5. Ciro Barbera

6. Gianni Siena

7. Marco Soranno

8.

9.

10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Autori vari}

 

Roberto Cambi: Caro Nicola, giustamente parli di superstizione a cui aggiungerei un’altra parola e cioè delinquenza. Ciao… {13 aprile 2009}

 

Andrea Diprose: A me sembra semplicemente un buon modo per fare soldi, sfruttando la buona fede di altre persone creduloni. {14 aprile 2009}

 

Volto Di Gennaro: Caro fratello Martella, Dio ci benedica. Non saprei usare termini più appropriati di quelli che tu hai usato. Superstizione «carismatica». L’«Olio della Libertà» mi fa venire in mente le fattucchiere, l’occultismo... Il messaggio del Vangelo non ha bisogno di «trucchi» e di «mezzucci»; tutte queste cose sono un danno per la purezza dell’Evangelo! «Non ho parole», come dicono i giovani. Un fraterno saluto nel Signore Gesù. {13 aprile 2009}

 

 

2. {Abele Aureli}

 

Caro fratello Nicola, sono negli USA e sto usando una tastiera americana, senza gli accenti. Riguardo a Chuck Pierce, tu hai ragione che così facendo s’alimenta la superstizione, e che magari, invece del... cornetto rosso, inizieremo a portare la boccettina dell’olio!

     Da questo, comunque a fare guerra totale a certe cose che vengono prese come esempio (come d’altronde c’insegna la Parola di Dio, che le cose del passato sono come un esempio per noi), ce ne vuole.

     Mi viene in mente quell’uomo del quale ora mi sfugge il nome, il quale percosse la terra due o tre volte, e l’angelo di Dio s’irritò dicendogli che avrebbe dovuto percuotere sette o otto volte, così avrebbe sconfitto i nemici per sempre, invece così facendo li poté sconfiggere solo tre volte!... Questo fatto c’insegna che noi dovremmo cercare sempre di più dal Signore, e non accontentarci! (Naturalmente, questo vale per le cose che riguardano le cose di Dio, ma credo che noi dovremmo avere lo stesso spirito anche per tutto il resto.)

     La storia di Salomone poi c’insegna che se noi abbiamo un cuore umile davanti a Dio, anche se non chiediamo la... luna, ma se ci occorresse, Dio potrebbe decidere di darcela ugualmente.

     La donna dal flusso di sangue non era stata ammaestrata dalla Parola di Dio, che se solo avesse toccato il lembo della veste di Gesù sarebbe stata guarita, ma la sua fede la fece andare oltre ciò che lei già sapeva o che le era stato insegnato. Così anche la donna cananea! I credenti non erano stati ammaestrati da nessuno a mettere degli asciugatoi su Paolo per poi metterli addosso ai malati, i quali venivano sanati, ma lo fecero e ciò accadeva. Dio operava anche con la loro fede... strana! La stessa cosa accadeva mettendo gli infermi in modo che quando Pietro passava, essi venissero coperti dalla sua ombra. Credo che anche per alcuni di quei tempi, così come certamente sarà accaduto con i Farisei, quelle cose sembravano strane e... certamente non insegnate nei Vangeli, ma accadevano perché quelle persone volevano essere guarite e sapevano che essi predicavano il nome di Cristo!

     Da ricordare inoltre, che alcune cose fatte dagli Apostoli, come per esempio, l’uomo reso cieco per un tempo da Paolo, la siccità per tre anni in Israele, proclamata da Elia, i fanciulli sbranati da un’orsa alla parola d’Eliseo, e tanti altri casi, i quali so che tu ricorderai certamente (io per ora non ho accesso a una Bibbia), sono accaduti, non per preciso «comando» di Dio, ma perché essi erano... spinti a fare o dire queste cose perché avevano il timor di Dio e sapevano come avrebbe agito Dio in quei casi.

     Cosa che non accadde quando i «sette figli di Sceva», cercarono di liberare un uomo posseduto dal demonio, dal momento che essi non seguivano Cristo!

     Come vediamo, pare non ci sia limite a ciò che la fede ci possa spingere a fare... se noi stiamo facendo la volontà di Dio e abbiamo un cuore puro, ma quando questo viene offerto per denaro, allora come disse Pietro a Simon Mago, vadano i tuoi danari in... perdizione con te! Dio ti benedica. {13 aprile 2009}

 

 

3. {Nicola Martella}

 

Ringrazio Abele per aver contribuito al tema, sebbene si trovi lontano da casa e con difficoltà oggettive a verificare nel dettaglio le cose che scrive (chi ha detto o fatto che cosa); per cui mi esercito a non correggere tali imprecisioni, lasciando tale compito ai lettori.

     Per il resto, di là dalla comune preoccupazione per la superstizione religiosa biblicamente accreditata, ci troviamo dinanzi a una multiforme «insalata russa» di fatti biblici assortiti. Tutto ciò va fuori tema e rispondo solo brevemente. Anche qui mi esercito a non diramare tutta la matassa, ma faccio presente che quanto è accaduto nella vita di Gesù, non è applicabile per forza nella nostra; i fatti sovrannaturali servivano per accreditarlo come Messia. Allo stesso tempo, i fatti straordinari che avvennero nella vita di Pietro e Paolo (si notino i paralleli), durarono in effetti per un brevissimo periodo e servirono per accreditarli come apostoli del Signore; poi smisero nella loro portata, visto che Paolo stesso era infermo (Gal 4,13s, cfr. 2 Cor 12,7ss), così i suoi collaboratori (Fil 2,25ss Epafròdito; 1 Tm 5,23 Timoteo; 2 Tm 4,20 Trofimo). Tali fatti apostolici non si possono semplicemente applicare ai giorni nostri; è immaginabile che Dio nella sua sovranità aggiunga la sua testimonianza a quella di missionari che operano in zone nuove e ad alta densità di paganesimo, di occultismo e di esoterismo. Ma già l’autore dell’Epistola agli Ebrei guardava indietro con nostalgia a tale tempo particolare che oramai non c’era più neppure ai suoi tempi (Eb 2,4).

     Tutto ciò non ha comunque a che fare direttamente col nostro tema attuale ed è stato discusso abbondantemente altrove in questo sito. Bisogna giustamente cogliere la nota finale riguardo a Simon Mago, da cui deriva il concetto di «simonia», ossia il delitto consistente nel commercio di cose spirituali e il peccato commesso da chi pratica tale commercio. Tale mago samaritano, fondatore poi in Roma della gnosi cristianizzata, ha molti pronipoti nel «movimento profetico» e tra i seguaci della «riforma neoapostolica» di Peter Wagner. Essi sanno come usare la credulità popolare e sfruttarla commercialmente per la propria «ideologia della prosperità». I superapostoli e i Nicolaiti (= lett. «dominatori di popolo») di oggi non sono meno scaltri di quelli del primo secolo (2 Cor 11,5.13ss; Ap 2,6.15; 1 Tm 6,9s).

 

 

4. {Antonietta Paone}

 

Contributo: Carissimo Pastore, leggo con piacere il «rendiconto» su quanto propone il profeta. Decisamente sono in armonia spirituale con te e con la Parola di Dio. Le Scritture s’adempiono sotto i nostri occhi, «falsi cristi e falsi profeti», che ci saranno e noi non ci meraviglieremo, anche perché a dispetto di questo e di quant’altro, io sento il mio e nostro Signore sempre più vicino e ancora di più perché ci sarà un grande risveglio nella nostra nazione e tutti udranno le opere di Dio, che avranno il colore della potenza e della gloria del nostro Signore Gesù. Non so attraverso chi sto ricevendo i tuoi messaggi, ma sono felice di conoscere servitori veri che amano e difendono la meravigliosa Verità e il tesoro che Dio ha messo nelle nostre misere mani. Dio benedica te, la tua casa e la chiesa che ti ha affidato. {13 aprile 2009}

 

Risposta: Sì, la sacra Scrittura è quale «meravigliosa Verità», il tesoro che Dio ci ha affidato. Essa è la livella e il piombino con i quali possiamo verificare quanto le cose siano diritte o storte; è il metro di misura di tutte le cose che, usandolo legittimamente, ci impedisce di essere confusi come tutti gli altri.

     Sul ritorno del Signore non abbiamo dubbi e operiamo in funzione del suo avvento. Ci sarà ancora un gran risveglio nella nostra nazione? Solo Dio lo sa e sarebbe auspicabile. Fatto sta che, come preannuncia la stessa sacra Scrittura per il tempo della fine, si stanno «risvegliando» proprio tutti: gnostici e agnostici, pagani, occultisti, esoteristi, apostati e falsi profeti (2 Ts 2,3; 1 Tm 4,1ss; 2 Tm 3,1ss). Certamente a questi ultimi si assoceranno anche edonisti, libertini, materialisti, seguaci di ideologie distruttive e totalitarie. Come recita un modo di dire tedesco: «Speriamo in meglio, ma prepariamoci al peggio».

     Intanto bisogna fare muro a tale degenerazione: tappiamo le falle della fragile nave, denunciamo i falsi operai (2 Cor 11,13ss), turiamo la bocca ai falsi maestri e seduttori di menti (Tt 1,10), contrastiamo il relativismo con la «parola della Verità» (2 Tm 2,15) mediante un’esegesi contestuale e rigorosa, esercitandoci a non andare oltre a ciò che è stato scritto (1 Cor 4,6). {Nicola Martella}

 

 

5. {Ciro Barbera}

 

Contributo: Caro fratello, l’unica cosa che mi dispiace, dico «l’unica», è che in giro ci sono ancora delle Vanna Marchi anche inversione spirituale. E c’è gente che continua a caderci dentro, dico gente, perché un cristiano avveduto e sano prende veramente le distanze. Per me costui è solo un cialtrone vestito da ministro di Dio. E ciò che ho letto, mi da pienamente ragione. Dio vi benedica. {13 aprile 2009}

 

Risposta: Il rischio che anche gli eletti vengano sedotti da falsi cristi e falsi profeti, è concreto (Mt 24,24). Quindi si fa bene a non abbassare la guardia dinanzi a tutti i «falsi apostoli, gli operai fraudolenti» (2 Cor 11,13). Gli imbonitori hanno avuto da sempre una buona congiuntura, facendo affari con la credulità e la superstizione della gente. Oltre a essere ingannati, il rischio è di perdere non la salvezza, ma il premio, andando dietro a chi si presenta «per via d’umiltà e di culto degli inviati, affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di nullità dalla mente della sua carne» (Col 2,18). {Nicola Martella}

 

 

6. {Gianni Siena}

 

Caro Nicola, shalom! Al venditore d’olio santo (?), Chuck. D. Pierce, vorrei dare un consiglio non da poco: cambiare mestiere per tirare a campare! Ogni anno mi procuro, a prezzo di vera convenienza, olio extra vergine d’oliva, spremuto a freddo, calabrese o pugliese... organoletticamente infinitamente migliore del «suo». Costoro hanno, sovente, la pessima abitudine di tagliarlo con miscele d’oli di semi vari.

     In quanto a benedizioni, non devo certo chiederne, potrei benedire l’olio io stesso (se credessi in questi riti che sanno di religione popolare o di superstizione), ma appartengo a un sacerdozio regale, quello dei figli di Dio: il cui Sommo Sacerdote m’ha già benedetto e riempito d’ogni possibile benedizione celeste, nei luoghi di lassù. Ne sono talmente impregnato che devo spesso cambiare vesti e paramenti per stare un po’, così, «asciutto»...

     A proposito, ogni anno passa il prete della vicina parrocchia e quando viene a benedire le case, io lo invito sempre a prendersi una tazza di buon caffè (davvero... benedetto!). Sa che sono evangelico e se accetta di berne, di conversare, passiamo un quarto d’ora realmente benedetto, parlando della propria fede e pregando insieme. Il «reverendo» se ne va contento (è già successo), quasi nessuno dei suoi fratelli si ricorda che è un uomo e vorrebbe essere trattato da tale e non è solo (per loro...) un surrogato che fa le veci della divinità. Mi sono liberato da simili concetti (che stanno alla base dei cosiddetti «sacramenti») molto tempo fa e potrei raccontare cose molto «pertinenti».

     Sempre al rev. Pierce, potrei consigliare dove e da chi acquistare olio di buona qualità e a prezzi realmente convenienti... ma per condire l’insalata e il minestrone: non conosco altri usi per l’olio d’oliva. Per le unzioni d’altro genere, in questo momento, sono impegnato in una lotta molto pesante per aiutare dei credenti a liberarsi dalla paura d’una persona che ha un alto concetto di sé... e pensa d’essere «lubrificato» al punto tale da non dover rendere conto nemmeno al Signore Onnipotente. Come ho già scritto (da te pubblicato), di persone simili ve ne sono molte, troppe... Iddio ce ne liberi, hanno ridotto il mondo evangelico a una sentina di superstizione e d’iniquità: non facciamoci incatenare dalle loro suggestioni che, una volta radicate nell’anima, sono dure non meno dei ceppi da galera in acciaio. {14 aprile 2009}

 

 

7. {Marco Soranno}

 

Leggere di quest’articolo mi ha sorpreso: non pensavo di trovare una simile pubblicità ingannevole d’olio benedetto da parte d’un predicatore americano, perché questo tipo di marketing religioso l’ho conosciuto per mezzo d’alcune in chiese carismaticiste brasiliane presenti in Italia, dove oggetti «toccati» dall’apostolo vengono offerti mediante libera offerta o anche gratuitamente (ma cosa cambia? Il messaggio è comunque sbagliato: si fa dipendere la fede del credente in un oggetto).

     Tornando alla superstizione vi sono luoghi comuni. C’è l’idea che l’acqua del Giordano sia la migliore dove battezzarsi e che l’olio dell’unzione per un malato sia migliore se composto da aromi che provengano dalla terra d’Israele. Alla base c’è una fede che fa della Bibbia un feticcio anziché la Parola di Dio.

     La superstizione carismaticista è quella che conduce a comportamenti estremi: aprire la Bibbia a caso e dire «così dice il Signore» oppure dire «Alleluia» ogni volta che capita qualcosa, persino quando ti si rompe la macchina per strada. {15 aprile 2009}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Superstiz_carismat_parla_Car.htm

14-04-2009; Aggiornamento: 08-01-2010

 

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