Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Dall’avvento alla parusia

 

Carismaticismo

 

 

 

 

La prima parte del «Panorama del NT» porta il titolo «Dall’avvento alla parusia», ossia dalla prima alla seconda venuta del Signor Gesù. Questo titolo evidenzia la tensione in cui erano posti i cristiani del primo secolo (e noi oggi). Essi guardavano indietro all’incarnazione, ai patimenti e alla risurrezione di Gesù quale Messia (primo avvento) e guardavano parimenti avanti alla manifestazione del Signore, del suo regno e della sua salvezza. Il termine «avvento» mette quindi in evidenza l’abbassamento del Messia , mentre «parusia» (gr. parousía «venuta, arrivo») evidenzia la manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi. Questo è altresì l’uso che si fa di questi due termini nella teologia.

   Ecco le sezioni dell'opera:
■ Aspetti introduttivi
■ Gesù di Nazaret
■ Gli Evangeli
■ Dall’ascensione alla fine dei tempi
■ Aspetti conclusivi

 

► Vedi al riguardo la Recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CORRADO SALMÉ E

LA RIFORMA STRUTTURALE DELLE CHIESE

 

 di Nicola Martella

 

Non conoscendo di vista Corrado Salmé, mi sono documentato in internet, ho visto varie decine di filmati che lo ritraggono direttamente e altri, in cui si parla di lui. Ho visitato il suo sito e ho letto vari suoi articoli. Ho letto particolarmente il suo scritto programmatico per «Restaurare la visione apostolica nella chiesa» (link). Inoltre ho chiesto direttamente notizie ad amici comuni, che in genere sono persone che lo conoscono a fondo. Certamente ho contattato anche lui, per fargli leggere in anteprima i risultati della mia analisi critica, ma egli si è sottratto a un confronto. Purtroppo non ha partecipato neppure alla discussione che ne è seguita.

 

 

1.  ALCUNE INFORMAZIONI DI BASE: Su Corrado Salmé si legge quanto segue sul sito del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni): «Oltre a Giuliano Salmé, la Comunità Cristiana Giubileo — la cui impostazione dottrinale è condivisa dalla Chiesa Cristiana “La Nuova Via” di Partinico (Palermo) del pastore Paolo Agosta, il quale come Salmé ha aderito per un certo periodo alla Chiesa “La Parola della Grazia” di Palermo — riconosce la leadership di Corrado Salmé (nato a Catania il 5 febbraio 1970), pastore della comunità di San Giovanni la Punta (Catania). […] Particolarmente nel caso del pastore Corrado Salmé, una centralità d’apostolato è data nel condurre la lode e l’adorazione durante conferenze e seminari, soprattutto per eventi dall’impostazione profetica».[1]

     Da quanto mi ha scritto un credente, che lo conosce molto bene, risulta il seguente quadro: «Corrado ha abbracciato, diversi anni or sono, il movimento della cosiddetta “Riforma apostolica”, capitanata da Peter Wagner. Di lì a poco c’era oramai dentro fino al collo, avendo conosciuto profeti e profetesse varie: Cindy Jacobs[2] lo spinse nel ministero con una profezia; oltre al controverso Bill Hammon, bisogna menzionare pure «apostoli» come gli italiani Bruno Interlandi[3] e Paolo Montecchi[4].

     Io so che molte chiese e leader hanno reagito violentemente ai suoi insegnamenti. Vedi il comunicato ufficiale della FCP[5] contro di lui del 13 novembre 2006, a firma del pastore Remo Cristallo. Nel 2007 Corrado è stato invitato dai pastori siciliani più influenti (fra cui Liborio Porrello[6]) a comparire davanti a una sorta di «Inquisizione evangelica», dove ha cercato di difendersi dalle numerose accuse che piovono su di lui». {Plinio Morgante, ps.; 08-2008}

     Qualcuno mi ha spiegato che forse a ciò si deve il motivo perché, quando feci un’analisi critica del suo scritto «Restaurare la visione apostolica nella chiesa», Corrado Salmé — sebbene da me invitato a interloquire con me — si è sottratto al dialogo con me, perché era stato già scottato da tali situazioni e non voleva trovarsi in ulteriori polemiche. Se le cose sono state veramente così, perché non le ha addotte come motivazione, quando ha declinato il confronto?

 

 

2.  ZELO SENZA CONOSCENZA?: «Quanto al libro incriminato, io credo che Corrado sia sincero nel voler veder crescere e svilupparsi il Corpo di Cristo in Italia: il motivo che lo ha indotto a scriverlo è il suo perenne slancio missionario, non l’amore per le etichette... Lui vorrebbe, come tutti noi, che in Italia si smetta di stare rinchiusi nei propri angusti ovili, ma che si recuperi lo slancio missionario, «apostolico», della Chiesa primitiva, per una grande espansione del Regno di Dio. Invece, la riforma di Peter Wagner promuove nuove rigide strutture gerarchico-piramidali e le etichette, che finiscono inevitabilmente, poi, per mummificare ancor di più la chiesa.

     Tutto questo per dirti che Corrado è sincero, ama il Signore e la Sua chiesa come pochi in Italia, ma a me sembra che il suo «zelo senza conoscenza» lo abbia indotto a un’impasse, così come dice il libro dei Proverbi: «Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona; chi cammina in fretta sbaglia strada» (19,2), e anche che alcune «cattive compagnie» ne abbiano corrotto «i buoni costumi» (1 Cor 15,33)!» {Plinio Morgante, ps.; 08-2008}

 

 

3.  LA TESI MANIPOLATORIA: Già sopra abbiamo letto della tesi di un suo conoscente, secondo cui Corrado Salmé avrebbe «zelo senza conoscenza» e che lo abbiano rovinato le «cattive compagnie». Un’altra tesi parte da quest’ultimo punto e afferma che egli sia stato manipolato da altri.

     «Il libro di Corrado Salmé e il suo modo d’incitare specialmente i giovani a reagire contro il sistema delle loro chiese e dei loro pastori, ha suscitato in Italia non pochi problemi, specialmente tra le denominazioni pentecostali. Probabilmente credo che, essendo giovane nel ministero, abbia calcato la mano nell’esprimere il suo concetto sul rinnovamento della chiesa. Io non conosco a fondo Corrado, l’ho visto una volta da lontano in un funerale, e ho parlato con lui qualche minuto in occasione d’un incontro ha Palermo. Ho soltanto sentito le critiche che gli sono state mosse da più parti e, leggendo il suo libro, cercavo di capire il suo pensiero. Quindi avevo preparato delle domande per lui, ma sei arrivato prima tu con la tua disamina, naturalmente piccante, ma teologicamente non c’è nulla da eccepire.

     Quello che voglio dirti però, è questo. Io penso che Corrado, col suo carisma di salmista, sia stato volontariamente o involontariamente manipolato da altri, che rimangono nell’ombra, e che hanno cercato di prendere il fuoco con le sue mani. Invece d’aiutarlo a continuare a espletare il dono che Dio gli ha dato, lo hanno portato a crearsi un alone d’antipatia tra i pastori, specialmente tra quelli che prima lo avevano incoraggiato ed esaltato. Purtroppo, la storia si ripete. Gli uomini innalzano altri uomini per un certo tornaconto, ma poi sono gli stessi uomini che lo distruggono. Siccome oggi, molte persone pensano d’avere più di quanto Dio gli abbia potuto dare, vogliono fare il grande salto per avere prestigio e fama. Non credo che questo sia stato dapprima il motivo di Corrado, ma dopo, altri, attraverso il su carisma coinvolgente tra i giovani sicuramente hanno approfittato per cavalcare l’onda. Non hanno saputo consigliarlo nel migliore dei modi da «padri nella fede», a meno che lo abbiano fatto e lui non abbia voluto ascoltare (questo non è chiaro). Anzi hanno approfittato di questo per portare avanti il loro prestigio. Quindi passano all’esaltazione, alla sollecitazione, fino al punto di farlo diventare il lanciatore della bomba, e quando questa scoppia, «loro» sono al riparo, ma le spese li fa il lanciatore della bomba, perché nell’azione dello scoppio, corre il rischio di saltare in aria pure lui. Così credo, che sia andata questa cosa.

     A me pare, lungi dal giudicare alcuno, che quegli uomini ombra come ho detto sopra, che non hanno fatto niente di concreto nel loro ministero, che hanno saltato di qua e di là per vedere dove potevano trovare terreno fertile per emergere dall’anonimato, abbiano usato il dono di Corrado per avere visibilità in Italia e all’estero. Sono questi che hanno permesso tutta questa diatriba, ma ora non esprimono commenti perché sanno d’avere torto. Di conseguenza tutto «il fango» arriva su di lui.

     Dobbiamo pure convenire che, come dice il proverbio, «chi mangia pane fa pure molliche» e le molliche si spargono dappertutto e a volte è difficile raccoglierle. Nessuno è esente da errori, tutti siamo soggetti a sbagliare, però, chi s’espone pubblicamente con uno scritto, deve avere le spalle abbastanza larghe per sostenere tutte le critiche possibili e immaginabili, costruttive o distruttive che possono giungere da più parti. La critica a un testo pubblico però, non dovrebbe essere mai un giudizio personale sull’autore. Però molti critici lo fanno e anche con molta violenza. Quindi le critiche, che possono essere a volte molto distruttive, colpiscono lo spirito umano e la nostra personalità». {Pippo Croce; 01-09-2008}

 

 

4.  ALTRE VOCI SU DI LUI: Vari lettori mi hanno scritto di Corrado Salmé cose contrastanti, dipingendo a suo riguardo un quadro pieno di forti contraddizioni. Per gli uni è una «icona della musica cristiana», per gli altri è come fumo al naso, sia per la sua personalità, sia per la sua musica molto ripetitiva. Ciò è mostrato anche dai video posti in rete e che ne fanno un uomo dai vari volti e dalle tante incongruenze (vedi qui o qui). La cosa curiosa è che mentre in rete si possono vedere varie performance teatrali di Salmé, in «Restaurare la visione apostolica nella chiesa» egli ha il coraggio di scrivere che come cristiani staremmo «procedendo per una strada che non è più quella maestra. Abbiamo preferito le scorciatoie e ci siamo accontentati d’una teatralità spirituale, in alcuni casi, blasfema, a basso costo» (grassetto nostro). Mi viene da dire: «Medico, cura te stesso».

     ■ Luci: Chi conosce a fondo Corrado Salmé, lo descrive in modi diversi, come si evince da alcuni pareri raccolti su di lui. Per alcuni di loro, egli sarebbe «un vero “uomo di Dio”, nonostante tutti i suoi limiti (i suoi trascorsi neocarismatici; non è uno studioso, non ha cioè una formazione accademica; è molto impulsivo e sanguigno: cose queste che traspaiono dal testo)». Inoltre sarebbe «uno strumento che Dio ha eletto in Italia per raggiungere migliaia di persone con il suo messaggio e la sua splendida musica». Un’altra persona, che promuove una presunta restaurazione del cosiddetto «ministero (di gruppi) di danza», mi ha scritto: «Per il resto, amo molto Corrado Salmé, il suo sito, le testimonianze raccolte e persino le barzellette».

     ■ Ombre: Altri che lo conoscono pure di persona, lo descrivono invece diversamente, ad esempio come segue: «Penso che ricorderai che ti ho parlato di quel pastore e cantautore siciliano. Guardo su YouTube e vedo che fa un po’ delle buffonate, cantando “Anima mia” dei “Cugini di campagna”, sempre per ridere. Ma in un’altro sito [il suo, N.d.R.] c’è la pagina delle barzellette, tanto per ridere un po’; infatti racconta di due suore che, inseguite da un uomo, decisero di separarsi, così l’uomo seguì solo una di loro; una arrivò al convento e dopo arrivò l’altra correndo. La prima suora le chiese: “Dimmi cosa è successo?”. Rispose l’altra: “Ho alzata la gonna correndo». “E lui?”. “Si è abbassato i pantaloni correndo» (questo «correndo» l’ho aggiunto io, per completare il senso e farti capire dove s’arriva)». Sul suo sito ho trovato la versione completa di tale barzelletta a questo link (PowerPoint).

 

 

5.  ASPETTI CONCLUSIVI: Chiaramente ogni quadro che ci facciamo di una persona, sarà sempre insufficiente. Di là dai gusti personali in fatto di musica e di testi, ci sarebbe certo da dire tanto di positivo sulla attività di cantautore di Corrado Salmé. Fin qui ho preferito far parlare specialmente gli altri. Ecco qui di seguito alcuni interrogativi risultanti, su cui riflettere.

     Qualcuno ha parlato della sincerità di Corrado, sebbene le cose in cui è coinvolto e il suo scritto. La sincerità ci rende però meno colpevoli? Se, come afferma un suo conoscente, Corrado Salmé ha «zelo senza conoscenza», ciò migliorerebbe la sua posizione?

     Qualcuno altro ha ventilato la tesi manipolatoria. È giusto però farlo apparire semplicemente come uno strumento ingenuo di giochi ideologici più grandi di lui e come portavoce (= profeta) di manovre ideologiche (quelle Peter Wagner), di cui non si rende conto? E se le cose stessero veramente così, ciò lo renderebbe però meno colpevole? Oppure ciò la peggiorerebbe la sua posizione, poiché — nonostante la sua sincerità — lo farebbe apparire non come un maturo «uomo di Dio», ma come uno dei «bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore»? (Ef 4,14). È giusto però assumere la tesi, secondo cui egli si sia fatto semplicemente sedurre da alcuni suoi maestri alla «idea forte» di Peter Wagner e sia perciò diventato così una pedina manovrabile su un grande scacchiere ideologico, il portavoce di concezioni dottrinarie, che non riesce a compenetrare nelle conseguenze fino in fondo, e la vittima predestinata di una «rivoluzione» di cui fa solo da miccia?

     Pur volendo sposare le tesi sopra menzionate, la sincerità e l’ingenuità rendono meno grave un manifesto programmatico che ambisce addirittura a «restaurare la visione apostolica nella chiesa» in senso strutturale? Tutto ciò lo rende immune alle critiche della «Federazione delle Chiese Pentecostali», dei «pastori siciliani più influenti» e di altri che analizzeranno criticamente il suo scritto? Come ci mostra Gesù stesso, chi si mette a costruire una torre (qui un’ideologia per la riforma strutturale dell’intera chiesa) e non calcoli la spesa per vedere se è in grado di poterla finire (Lc 14,28), oppure voglia condurre una guerra e non esamini se possa vincere con le sue forze un esercito più grande (v. 31), non potrà poi sottrarsi o alle beffe altrui (v. 29s) o a manovre riparatrici (v. 32) che gli faranno perdere la faccia.

 

Le idee espresse da Corrado Salmé si ritrovano anche in un video sulla «1a Conferenza Profetica» (4-6 maggio 2007 – Alghero, Sassari). In tale video egli venne intervistato ed espresse idee simili al suo scritto. A lui seguirono poi Lorenzo Lippi (comunione con lo Spirito Santo, anche a discapito della conoscenza biblica!) [ link], Paolo Montecchi (la trasformazione avverrà solo se ci sarà la «pienezza della rivelazione» che nuovi apostoli e profeti renderanno possibile!) e Anne Griffith (Dio avrebbe fatto in pochissimo tempo cose straordinarie in Italia; ma chi le ha viste?). 

 

Effetto Salmé: una faccenda di famiglia? {Nicola Martella} (T)

La «riforma strutturale» di Corrado Salmé: Strutture ed etichette ci salveranno? {Nicola Martella} (T/A)

Strutture ed etichette salveranno la chiesa? Parliamone {Nicola Martella} (T)

Mali ecclesiali e soluzioni strutturali {Eliseo Paterniti - Nicola Martella} (A/T)

Supervisione di apostoli sui conduttori di chiesa? 1 {G. Cappellini - N. Martella} (T/A)

Supervisione di apostoli sui conduttori di chiesa? 2 {G. Cappellini - N. Martella} (T/A)

Valanga mistica ed effetto Salmé {Nicola Martella - Tonino Mele}

 

 

[1]. Inoltre il Cesnur scrive: «La Comunità Cristiana Giubileo sorge nel 2000 a opera del pastore Giuliano Salmé, nato a Caltagirone (Catania) il 23 marzo 1942. Alla fine degli anni 1980, Salmé, la moglie Luciana e i figli Paola e Corrado frequentano le Chiese “Gesù Cristo è il Signore” di Catania, fondate dall’inglese Filippo Wiles e in seguito dirette dal pastore Ottavio Prato: sarà lo stesso Wiles, circa dieci anni dopo, a nominare pastore Giuliano Salmé, mediante l’imposizione delle mani».

[2]. Nel suo scritto «Restaurare la visione apostolica nella chiesa» Corrado Salmé afferma quanto segue di lei tra i ringraziamenti: «La profetessa Cindy Jacobs – Dallas (USA): Ho conosciuto Cindy nella Conferenza Profetica di Bari nel marzo del 2002. In uno dei momenti più difficili della mia vita ha profetizzato (come solo lei sa fare) il piano di Dio per me, ridandomi forza e coraggio per andare avanti attraverso la tempesta. Nel settembre del 2005, mentre mangiavamo insieme, lei mi guardò e cominciò a profetizzare che avrei scritto un libro. Beh, non è proprio un libro, ma… eccolo! Grazie Cindy». Ciò sorprende, visto che, come mi ha fatto presente tale credente, «il pentecostalissimo David Wilkerson la definisce una pericolosa “Izebel”».

[3]. Di Bruno Interlandi, anch’egli un discepolo di Peter Wagner, Corrado Salmé afferma quanto segue tra i ringraziamenti posti alla fine del suo scritto «Restaurare la visione apostolica nella chiesa»: «L’apostolo Bruno Interlandi – Napoli: Ci siamo conosciuti alla Conferenza Profetica con Cindy Jacobs a marzo del 2002, nella città di Bari. È stato un “amore a prima vista”. Lo ritengo un vero amico e un eccellente mentore sulla mia vita, incoraggiandomi e facendo il tifo per me in ogni momento».

[4]. «L’apostolo» Paolo Montecchi e il cantautore Corrado Salmé compaiono insieme nelle varie edizioni della cosiddetta «Conferenza Apostolico Profetica», in cui il primo predica e il secondo tiene concerti di adorazione (p.es. «Benvenuto Spirito Santo»). Paolo Montecchi dirige «l’Oikos network» (Milano) ed è , fondatore della «chiesa Oikos». Spesso compare come terzo con loro Lorenzo Lippi del «Centro cristiano fede speranza amore (Firenze), che predica e canta, o anche la «profetessa» Anne Griffith (Scozia).

[5]. È la «Federazione delle Chiese Pentecostali». Il pastore Remo Cristallo è fondatore della Chiesa Cristiana Evangelica «Nuova Pentecoste» (Aversa, Caserta).

[6]. Abbiamo visto sopra che Corrado Salmé aveva aderito per un certo periodo proprio alla Chiesa «La Parola della Grazia» (Palermo) di Liborio Porrello. A quest’ultimo Salmé dedicò il suo libretto. Nel suo scritto «Restaurare la visione apostolica nella chiesa» Corrado Salmé afferma quanto segue di lui tra i ringraziamenti: «Il pastore e dottore Liborio Porrello - Palermo. Ha creduto in me quando avevo 23 anni accogliendomi nella comunità “Parola della Grazia” a Palermo e portandomi a un livello spirituale meraviglioso. Il suo carisma, la sua fede e i suoi insegnamenti hanno influenzato in maniera radicale la mia vita portandomi a fare delle scelte importanti e determinanti». Eppure chi li conosce, parla d’una cosiddetta «angoscia dell’influenza» (come recita il titolo d’un libro di Harold Bloom) e d’un rapporto d’amore-odio fra di loro.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Salme_riform_strutt_Avv.htm

26-09-2008; Aggiornamento: 08-02-2009

 

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