Non conoscendo di vista Corrado Salmé, mi sono
documentato in internet, ho visto varie decine di filmati che lo ritraggono
direttamente e altri, in cui si parla di lui. Ho visitato il suo sito e ho letto
vari suoi articoli. Ho letto particolarmente il suo scritto programmatico per
«Restaurare la visione apostolica nella chiesa» (link).
Inoltre ho chiesto direttamente notizie ad amici comuni, che in genere sono
persone che lo conoscono a fondo. Certamente ho contattato anche lui, per fargli
leggere in anteprima i risultati della mia
analisi critica, ma egli si è sottratto a un confronto. Purtroppo non
ha partecipato neppure alla
discussione che ne è seguita. |
1. ALCUNE INFORMAZIONI DI BASE:
Su Corrado Salmé si legge quanto segue sul sito del
Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni): «Oltre a Giuliano Salmé, la
Comunità Cristiana Giubileo — la cui impostazione dottrinale è condivisa dalla
Chiesa Cristiana “La Nuova Via” di Partinico (Palermo) del pastore Paolo Agosta,
il quale come Salmé ha aderito per un certo periodo alla Chiesa “La Parola della
Grazia” di Palermo — riconosce la leadership di Corrado Salmé (nato a
Catania il 5 febbraio 1970), pastore della comunità di San Giovanni la Punta
(Catania). […] Particolarmente nel caso del pastore Corrado Salmé, una
centralità d’apostolato è data nel condurre la lode e l’adorazione durante
conferenze e seminari, soprattutto per eventi dall’impostazione profetica».
Da quanto mi ha scritto un credente, che lo conosce molto bene, risulta il
seguente quadro: «Corrado ha abbracciato, diversi anni or sono, il movimento
della cosiddetta “Riforma apostolica”, capitanata da Peter Wagner. Di lì
a poco c’era oramai dentro fino al collo, avendo conosciuto profeti e profetesse
varie: Cindy Jacobs
lo spinse nel ministero con una profezia; oltre al controverso Bill Hammon,
bisogna menzionare pure «apostoli» come gli italiani Bruno Interlandi
e Paolo Montecchi.
Io so che molte chiese e leader hanno reagito violentemente ai suoi
insegnamenti. Vedi il comunicato ufficiale della FCP
contro di lui del 13 novembre 2006, a firma del pastore Remo Cristallo. Nel 2007
Corrado è stato invitato dai pastori siciliani più influenti (fra cui Liborio
Porrello)
a comparire davanti a una sorta di «Inquisizione evangelica», dove ha cercato di
difendersi dalle numerose accuse che piovono su di lui». {Plinio Morgante, ps.;
08-2008}
Qualcuno mi ha spiegato che forse a ciò si deve il motivo perché, quando feci
un’analisi critica del suo scritto «Restaurare la visione apostolica nella
chiesa», Corrado Salmé — sebbene da me invitato a interloquire con me — si è
sottratto al dialogo con me, perché era stato già scottato da tali situazioni e
non voleva trovarsi in ulteriori polemiche. Se le cose sono state veramente
così, perché non le ha addotte come motivazione, quando ha declinato il
confronto?
2. ZELO SENZA CONOSCENZA?:
«Quanto al libro incriminato, io credo che Corrado sia sincero nel voler veder
crescere e svilupparsi il Corpo di Cristo in Italia: il motivo che lo ha indotto
a scriverlo è il suo perenne slancio missionario, non l’amore per le
etichette... Lui vorrebbe, come tutti noi, che in Italia si smetta di stare
rinchiusi nei propri angusti ovili, ma che si recuperi lo slancio missionario,
«apostolico», della Chiesa primitiva, per una grande espansione del Regno di
Dio. Invece, la riforma di Peter Wagner promuove nuove rigide strutture
gerarchico-piramidali e le etichette, che finiscono inevitabilmente, poi, per
mummificare ancor di più la chiesa.
Tutto questo per dirti che Corrado è sincero, ama il Signore e la Sua chiesa
come pochi in Italia, ma a me sembra che il suo «zelo
senza conoscenza» lo abbia indotto a un’impasse,
così come dice il libro dei Proverbi: «Lo zelo
senza conoscenza non è cosa buona; chi cammina in fretta sbaglia strada»
(19,2), e anche che alcune «cattive compagnie»
ne abbiano corrotto «i buoni costumi» (1 Cor
15,33)!» {Plinio Morgante, ps.; 08-2008}
3. LA TESI MANIPOLATORIA:
Già sopra abbiamo letto della tesi di un suo conoscente, secondo cui Corrado
Salmé avrebbe «zelo senza conoscenza» e che
lo abbiano rovinato le «cattive compagnie».
Un’altra tesi parte da quest’ultimo punto e afferma che egli sia stato
manipolato da altri.
«Il libro di Corrado Salmé e il suo modo d’incitare specialmente i giovani a
reagire contro il sistema delle loro chiese e dei loro pastori, ha suscitato in
Italia non pochi problemi, specialmente tra le denominazioni pentecostali.
Probabilmente credo che, essendo giovane nel ministero, abbia calcato la mano
nell’esprimere il suo concetto sul rinnovamento della chiesa. Io non conosco a
fondo Corrado, l’ho visto una volta da lontano in un funerale, e ho parlato con
lui qualche minuto in occasione d’un incontro ha Palermo. Ho soltanto sentito le
critiche che gli sono state mosse da più parti e, leggendo il suo libro,
cercavo di capire il suo pensiero. Quindi avevo preparato delle domande per lui,
ma sei arrivato prima tu con la tua disamina, naturalmente piccante, ma
teologicamente non c’è nulla da eccepire.
Quello che voglio dirti però, è questo. Io penso che Corrado, col suo carisma di
salmista, sia stato volontariamente o involontariamente manipolato da altri,
che rimangono nell’ombra, e che hanno cercato di prendere il fuoco con le
sue mani. Invece d’aiutarlo a continuare a espletare il dono che Dio gli ha
dato, lo hanno portato a crearsi un alone d’antipatia tra i pastori,
specialmente tra quelli che prima lo avevano incoraggiato ed esaltato.
Purtroppo, la storia si ripete. Gli uomini innalzano altri uomini per un certo
tornaconto, ma poi sono gli stessi uomini che lo distruggono. Siccome oggi,
molte persone pensano d’avere più di quanto Dio gli abbia potuto dare, vogliono
fare il grande salto per avere prestigio e fama. Non credo che questo sia
stato dapprima il motivo di Corrado, ma dopo, altri, attraverso il su carisma
coinvolgente tra i giovani sicuramente hanno approfittato per cavalcare l’onda.
Non hanno saputo consigliarlo nel migliore dei modi da «padri nella fede», a
meno che lo abbiano fatto e lui non abbia voluto ascoltare (questo non è
chiaro). Anzi hanno approfittato di questo per portare avanti il loro prestigio.
Quindi passano all’esaltazione, alla sollecitazione, fino al punto di farlo
diventare il lanciatore della bomba, e quando questa scoppia, «loro» sono al
riparo, ma le spese li fa il lanciatore della bomba, perché nell’azione dello
scoppio, corre il rischio di saltare in aria pure lui. Così credo, che sia
andata questa cosa.
A me pare, lungi dal giudicare alcuno, che quegli uomini ombra come ho
detto sopra, che non hanno fatto niente di concreto nel loro ministero, che
hanno saltato di qua e di là per vedere dove potevano trovare terreno fertile
per emergere dall’anonimato, abbiano usato il dono di Corrado per avere
visibilità in Italia e all’estero. Sono questi che hanno permesso tutta questa
diatriba, ma ora non esprimono commenti perché sanno d’avere torto. Di
conseguenza tutto «il fango» arriva su di lui.
Dobbiamo pure convenire che, come dice il proverbio, «chi mangia pane fa pure
molliche» e le molliche si spargono dappertutto e a volte è difficile
raccoglierle. Nessuno è esente da errori, tutti siamo soggetti a sbagliare,
però, chi s’espone pubblicamente con uno scritto, deve avere le spalle
abbastanza larghe per sostenere tutte le critiche possibili e immaginabili,
costruttive o distruttive che possono giungere da più parti. La critica a un
testo pubblico però, non dovrebbe essere mai un giudizio personale sull’autore.
Però molti critici lo fanno e anche con molta violenza. Quindi le critiche, che
possono essere a volte molto distruttive, colpiscono lo spirito umano e la
nostra personalità».
{Pippo
Croce; 01-09-2008}
4. ALTRE VOCI SU DI LUI:
Vari lettori mi hanno scritto di Corrado Salmé cose contrastanti, dipingendo a
suo riguardo un quadro pieno di forti contraddizioni. Per gli uni è una «icona
della musica cristiana», per gli altri è come fumo al naso, sia per la sua
personalità, sia per la sua musica molto ripetitiva. Ciò è mostrato anche dai
video posti in rete e che ne fanno un uomo dai vari volti e dalle tante
incongruenze (vedi
qui o
qui). La cosa curiosa è che
mentre in rete si possono vedere varie performance teatrali di Salmé, in
«Restaurare la visione apostolica nella chiesa» egli ha il coraggio di scrivere
che come cristiani staremmo «procedendo per una strada che non è più quella
maestra. Abbiamo preferito le scorciatoie e ci siamo accontentati d’una
teatralità spirituale, in alcuni casi, blasfema, a basso costo» (grassetto
nostro). Mi viene da dire: «Medico, cura te stesso».
■ Luci: Chi conosce a fondo Corrado Salmé, lo descrive in modi diversi,
come si evince da alcuni pareri raccolti su di lui. Per alcuni di loro, egli
sarebbe «un vero “uomo di Dio”, nonostante tutti i
suoi limiti (i suoi trascorsi neocarismatici; non è uno studioso, non ha cioè
una formazione accademica; è molto impulsivo e sanguigno: cose queste che
traspaiono dal testo)». Inoltre sarebbe «uno strumento che Dio ha eletto in
Italia per raggiungere migliaia di persone con il suo messaggio e la sua
splendida musica». Un’altra persona, che promuove una presunta restaurazione del
cosiddetto «ministero (di gruppi) di danza», mi ha scritto: «Per il resto, amo
molto Corrado Salmé, il suo sito, le testimonianze raccolte e persino le
barzellette».
■ Ombre:
Altri che lo conoscono pure di persona, lo descrivono
invece diversamente, ad esempio come segue: «Penso che ricorderai che ti
ho parlato di quel pastore e cantautore siciliano. Guardo su YouTube e vedo che
fa un po’ delle buffonate, cantando “Anima mia” dei “Cugini di campagna”, sempre
per ridere. Ma in un’altro sito [il suo, N.d.R.] c’è la pagina delle
barzellette, tanto per ridere un po’; infatti racconta di due suore che,
inseguite da un uomo, decisero di separarsi, così l’uomo seguì solo una di loro;
una arrivò al convento e dopo arrivò l’altra correndo. La prima suora le chiese:
“Dimmi cosa è successo?”. Rispose l’altra: “Ho alzata la gonna correndo».
“E lui?”. “Si è abbassato i pantaloni correndo» (questo «correndo»
l’ho aggiunto io, per completare il senso e farti capire dove s’arriva)». Sul
suo sito ho trovato la versione completa di tale barzelletta a questo
link (PowerPoint).
5. ASPETTI CONCLUSIVI:
Chiaramente ogni quadro che ci facciamo di una persona, sarà sempre
insufficiente. Di là dai gusti personali in fatto di musica e di testi, ci
sarebbe certo da dire tanto di positivo sulla attività di cantautore di Corrado
Salmé. Fin qui ho preferito far parlare specialmente gli altri. Ecco qui di
seguito alcuni interrogativi risultanti, su cui riflettere.
Qualcuno ha parlato della sincerità di Corrado, sebbene le cose in cui è
coinvolto e il suo scritto. La sincerità ci rende però meno colpevoli? Se, come
afferma un suo conoscente, Corrado Salmé ha «zelo
senza conoscenza», ciò migliorerebbe la sua posizione?
Qualcuno altro ha ventilato la tesi manipolatoria. È giusto però farlo
apparire semplicemente come uno strumento ingenuo di giochi ideologici più
grandi di lui e come portavoce (= profeta) di manovre ideologiche (quelle Peter
Wagner), di cui non si rende conto? E se le cose stessero veramente così, ciò lo
renderebbe però meno colpevole? Oppure ciò la peggiorerebbe la sua posizione,
poiché — nonostante la sua sincerità — lo farebbe apparire non come un maturo
«uomo di Dio», ma come uno dei «bambini, sballottati e portati qua e là da
ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti
seduttrici dell’errore»? (Ef 4,14). È giusto però assumere la tesi, secondo
cui egli si sia fatto semplicemente sedurre da alcuni suoi maestri alla «idea
forte» di Peter Wagner e sia perciò diventato così una pedina manovrabile su un
grande scacchiere ideologico, il portavoce di concezioni dottrinarie, che non
riesce a compenetrare nelle conseguenze fino in fondo, e la vittima predestinata
di una «rivoluzione» di cui fa solo da miccia?
Pur volendo sposare le tesi sopra menzionate, la sincerità e l’ingenuità rendono
meno grave un manifesto programmatico che ambisce addirittura a
«restaurare la visione apostolica nella chiesa» in senso strutturale? Tutto ciò
lo rende immune alle critiche della «Federazione delle Chiese Pentecostali», dei
«pastori siciliani più influenti» e di altri che analizzeranno criticamente il
suo scritto? Come ci mostra Gesù stesso, chi si mette a costruire una torre (qui
un’ideologia per la riforma strutturale dell’intera chiesa) e non calcoli la
spesa per vedere se è in grado di poterla finire (Lc 14,28), oppure voglia
condurre una guerra e non esamini se possa vincere con le sue forze un esercito
più grande (v. 31), non potrà poi sottrarsi o alle beffe altrui (v. 29s) o a
manovre riparatrici (v. 32) che gli faranno perdere la faccia.
Le idee espresse da
Corrado Salmé si ritrovano anche in un
video sulla «1a
Conferenza Profetica» (4-6 maggio 2007 – Alghero, Sassari). In tale video egli
venne intervistato ed espresse idee simili al suo scritto. A lui seguirono poi
Lorenzo Lippi (comunione con
lo Spirito Santo, anche a discapito della conoscenza biblica!)
[►
link],
Paolo Montecchi (la trasformazione avverrà solo se ci sarà la
«pienezza della rivelazione» che nuovi apostoli e profeti renderanno possibile!)
e
Anne Griffith (Dio avrebbe fatto in pochissimo tempo cose
straordinarie in Italia; ma chi le ha viste?).
|
►
Effetto Salmé: una faccenda di famiglia?
{Nicola Martella} (T)
►
La «riforma strutturale» di Corrado Salmé:
Strutture ed etichette ci salveranno?
{Nicola Martella} (T/A)
►
Strutture ed etichette salveranno la chiesa? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
►
Mali ecclesiali e soluzioni strutturali
{Eliseo Paterniti - Nicola
Martella} (A/T)
►
Supervisione di apostoli sui conduttori di chiesa? 1
{G. Cappellini - N. Martella} (T/A)
►
Supervisione di apostoli sui conduttori di chiesa? 2
{G. Cappellini - N. Martella}
(T/A)
►
Valanga mistica ed effetto Salmé
{Nicola Martella - Tonino Mele}
. Nel suo scritto
«Restaurare la visione apostolica nella chiesa» Corrado Salmé afferma quanto
segue di lei tra i ringraziamenti: «La profetessa
Cindy Jacobs – Dallas (USA): Ho conosciuto Cindy nella Conferenza Profetica
di Bari nel marzo del 2002. In uno dei momenti più difficili della mia vita ha
profetizzato (come solo lei sa fare) il piano di Dio per me, ridandomi forza e
coraggio per andare avanti attraverso la tempesta. Nel settembre del 2005,
mentre mangiavamo insieme, lei mi guardò e cominciò a profetizzare che avrei
scritto un libro. Beh, non è proprio un libro, ma… eccolo! Grazie Cindy». Ciò
sorprende, visto che, come mi ha fatto presente tale credente, «il
pentecostalissimo David Wilkerson la definisce una pericolosa “Izebel”».
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-C-Salme_riform_strutt_Avv.htm
26-09-2008; Aggiornamento: 08-02-2009
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