Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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MAGISTERO E STATUE MIRACOLOSE

 

 di Gaspare Di Paola - Annamaria Mazzari

 

Gaspare Di Paola, un cattolico carismatico, dopo aver letto vari articoli su «Fede controcorrente», ha voluto comunicare alcune sue perplessità. Egli ritiene che i preti cattolici abbiano ricevuto dal Signore la capacità di rimettere i peccati. Ritiene anche che persone meritevoli, ma morte, possano intercedere per i viventi. Inoltre Dio agirebbe in modo miracoloso mediante le statue. Ho chiesto ad Annamaria Mazzari, un’ex-suora, di rispondergli, cosa che ella ha fatto basandosi esclusivamente sulla Parola di Dio. Ho aggiunto inoltre solo qualche nota redazionale. {Nicola Martella}

 

Gaspare Di Paola: Cari fratelli nel signore Gesù, sono un fratello cattolico (Rinnovamento nello Spirito Santo). Vi scrivo perché ho letto qualche inesattezza nei vostri articoli. Ad esempio il mandato di Gesù agli apostoli nell’Evangelo è chiaro: «Andate e rimettete i peccati, a coloro ai quali li rimetterete resteranno rimessi a coloro i quali non li rimetterete resteranno non rimessi».

 

Annamaria Mazzari: Quanto a Gv 20,23, sopra citato, non credo si debba prendere questo versetto isolatamente e non vada invece confrontato con quanto è scritto sullo stesso argomento: «Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate…» (Mt 28,19-20) — «Andate per tutto il mondo, predicate l’Evangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato» (Mc 16,15-16).

     Se «chi crede sarà perdonato», come risulta dai testi citati, i discepoli tutti e non solo gli apostoli, potevano tranquillamente dire a coloro che accettavano l’Evangelo, che i loro peccati erano perdonati grazie alla loro fede, la quale li scioglieva dai loro peccati; ma coloro che non accettavano il messaggio e non credevano all’Evangelo, non erano perdonati. Infatti è la grazia che salva mediante la fede, e per chi crede i peccati sono cancellati. A conferma di questo si possono confrontare altri passi biblici: Mc 10,52; Lc 7,50; 18,42; Atti 15,8.11; Rm 4,5; 10,6.9; 1 Pt 1,9.

     A chi crede, Gesù gli dice: «Voi siete già puri a causa della Parola che vi ho annunziata» (Gv 15,3).

     Secondo la dottrina cattolica sarebbero i preti che possono «rimettere» i peccati! Ma c’è una questione di fondo: la casta sacerdotale cattolica non l’ha fondata Gesù, gli apostoli non erano sacerdoti, la Bibbia dice che con il Nuovo Patto, Gesù è l’unico Sommo Sacerdote (Eb 4,14.16) e quindi l’unico Mediatore fra Dio e l’uomo (1 Tim 2,5).

     Gesù non ha dato per la sua chiesa una gerarchia sacerdotale, non era necessario, perché con il suo sacrificio — fatto una volta per sempre (Eb 9,26.28) — ha messo fine alla casta sacerdotale dell’antico testamento (Eb 10,10.18). Il sacrificio non va ripetuto, né cruento né «incruento», come viene definito il «sacrificio della messa». Tutti i credenti sono sacerdoti: è il sacerdozio universale dei credenti; lo dice Pietro stesso (1 Pt 2,4.9).

     In conclusione, i credenti che evangelizzano portano persone alla fede, esse sono sciolte dai loro peccati proprio perché hanno creduto: è la grazia che salva mediante la fede! Lo possiamo fare anche noi oggi e possiamo portare la salvezza a chi non ce l’ha.

 

     Nota redazionale: Per l’approfondimento si veda l’articolo «Il potere delle chiavi» {Alfredo Terino}: La remissione dei peccati nel Catechismo cattolico e nella Bibbia.

 

GDP: Poi vorrei sfatare il tabù che i cattolici siano amanti delle statue e che le adorano; purtroppo questa è una piaga per noi perché, per molta ignoranza, molti cattolici compromettono una dottrina che non parla assolutamente della venerazione alle statue, ma non dice nemmeno che le statue siano demoniache. Non veneriamo alcun vitello d’oro! E poi molti segni sono arrivati dalle statue, ma è solo Dio che permette tutto ciò.

 

AM: Io non credo che Dio si contraddica, infatti in Esodo 20,1.17 troviamo i Dieci Comandamenti, il secondo comandamento, che riguarda le statue e le immagini (vv. 4-5), non è presente nell’elenco cattolico perché Agostino lo ha eliminato e ha diviso il verso 17 in due comandamenti : il 9° («Non desiderare la donna d’altri») e il 10° («Non desiderare la roba d’altri». Poiché Dio è lo stesso ieri, oggi e sempre, la proibizione di fare statue per pregarle e anche adorarle (i cattolici parlano di venerazione, ma in realtà non c’è nessuna differenza, è una differenza di forma ma non di contenuto), è sempre valida perché davanti a esse i cattolici s’inginocchiano, le portano in processione ecc. La proibizione fatta in Esodo, resta sempre valida. Visto che le statue non si devono avere, questo è l’ordine di Dio, perché si tengono tranquillamente nelle chiese? Perché si permette ai fedeli d’inginocchiarsi davanti a esse, di accendere delle candele, di pregarle, di portarle in processione? Perché si permette di tenerle in casa e di pregare davanti a esse?

     Lei dice che c’è tanta ignoranza fra i cattolici, è vero; ma chi li mantiene nell’ignoranza? Perché per secoli e secoli la Bibbia è stata proibita, pena anche la tortura e la morte per coloro che la possedevano? Perché il magistero cattolico non mette la completa autorità solo sulla Bibbia, anziché dare la stessa importanza e autorità alla tradizione dei padri? Molte volte nella chiesa cattolica, l’autorità della tradizione supera quella della Bibbia.

     Come le ho fatto notare l’errore di Agostino, anche i Padri della chiesa possono errare, e hanno errato, ma la Bibbia è inerrante e infallibile, ed è la Bibbia che deve avere autorità sulla nostra vita perché è Parola di Dio e non d’uomini. «Giudichi lei, dobbiamo obbedire a Dio o agli uomini»? [cfr. At 4,19; 5,29, N.d.R.]. Solo Dio è infallibile!

     Se i cattolici sbagliano per ignoranza, come lei sostiene, quale sarà la responsabilità davanti a Dio di coloro (preti e magistero) che permettono e spesso sollecitano tali devozionismi e non spiegano, Bibbia alla mano, che queste cose non solo Dio le proibisce, ma «le punisce fino alla terza o quarta generazione»? Il Signore non ha cancellato neppure uno «iota» dalla sua Parola.

     Come la mettiamo con le statue che fanno miracoli, piangono e mandano profumi, o con quelle che vuole la stessa madonna; non voglio chiamarla Maria perché ella [Mariàm nel testo biblico originale, N.d.R.] era una fedele ebrea e conosceva i comandamenti, quindi anche il secondo comandamento, perciò non avrebbe mai ordinato né a Bernadette, né ai fanciulli di Fatima di farsi erigere una statua a sua immagine!. Ci sono dei versetti nella Bibbia che potrebbero chiarire da chi provengono questi segni e miracoli: «Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce» (2 Cor 11,14). «Ma anche se un angelo dal cielo v’annunziasse un evangelo diverso da quello che, avete ricevuto, sia anatema» (Gal 1,6). Paolo si pose una domanda: «Vado forse cercando il favore degli uomini o quello di Dio?» (Gal 1,10). Questa domanda la pongo a lei: «Il favore di chi cerca»?

     Perché Dio, secondo quanto lei scrive, permetterebbe tutto questo! È scritto così nella Bibbia? Le sembra che Dio possa chiudere un occhio? Forse lo chiuderebbe per poi farci subire le sue maledizioni? Ma Dio è amore, ci vuole salvi e vuole ubbidienza alla sua Parola.

 

     Nota redazionale: Per l’approfondimento si vedano i seguenti articoli e temi di discussione:

Adorare e venerare: una differenza legittima? {Fiorina Pistone - Nicola Martella} (T/A)

Adorare e venerare? Parliamone {Nicola Martella} (T)

Che pensare del culto a Maria e ai santi? {Nicola Martella} (T)

 

GDP: Come i miracoli che fa solo Gesù, ma che anche per mezzo dei suoi santi sia in cielo che di quelli sulla terra, possono avverarsi! Anche voi credete nella preghiera d’intercessione, no?? UN abbraccio nel Signore Gesù. Gesù è il Signore ! Alleluja!!!! {10-06-2008 }

 

AM: Sì, gli evangelici credono nell’intercessione. Tuttavia non ha alcun valore l’intercessione per mezzo di santi o madonne, ma solo mediante Gesù perché Lui è risuscitato e Lui stesso ha detto: «Venite a me [non ha detto: andate dalle madonne o dai santi] voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo» (Mt 11,28). E in Atti 4,12 è scritto a chiare note che: «In nessun altro è la salvezza, perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

 

     Nota redazionale: L’intercessione dev’essere però fatta da viventi verso altri viventi, tutti presenti qui ancora sulla terra (1 Tm 2,1). Quanto alle persone morte e presenti nell’aldilà, non è dato loro di intercedere per i viventi, essendo tagliati fuori del mondo e trovandosi non nel Cielo ma in Paradiso, in attesa di risurrezione. Oltre a Gesù (Rm 8,34; Eb 7,25), l’unica altra persona trascendentale, di cui si affermi che interceda per i credenti, è lo Spirito Santo (Rm 8,26s).

     Per l’approfondimento dell’attività dei trapassati fra la morte e la risurrezione, si veda in Nicola Martella (a cura di), Escatologia biblica essenziale. Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007), la sezione: «Lo stato intermedio», pp. 182-212.

     Sul sito si veda i seguenti articoli e temi di discussione:

Discutendo sullo «stato intermedio» {Nicola Martella} (T)

I credenti morti possono pregare nell’aldilà? {Nicola Martella}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-Magistero_statue_Mds.htm

13-06-2008; Aggiornamento: 03-03-2010

 

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