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4.
Rollan McCleary
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5.
Peter Tatchell
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6.
Verità contro ideologia
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7.
Aspetti conclusivi
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Per la prima parte dell'articolo si veda: ►
I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 1
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4.
ROLLAN MCCLEARY
■ Le tesi: Rollan McCleary afferma suo libro «Signs for a Messiah» (Segni
per un Messia) che Gesù e almeno tre dei suoi discepoli sarebbero stati gay;
perciò il cristianesimo si sarebbe sviluppato su «principi gay». Secondo lui,
perciò, il cristianesimo dovrebbe riconoscere le sue radici omosessuali e
abbandonare la pratica di alienare i gay e di diffondere l’omofobia.
■
Osservazioni e obiezioni: Questa è gente che stravolge antichi testi
orientali, piegandoli alle proprie vedute, non capendo nulla della cultura
giudaica dei tempi di Gesù e degli apostoli. Gesù non avrebbe mai potuto essere
un rabbino ai suoi tempi con tali sospetti. Egli era l’uomo più spiato e
controllato del tempo dai suoi avversari, che lo misero alla prova in tanti modi,
per poi poterlo accusare (Mt 12,10; Gv 8,6). Farisei, Sadducei, Erodiani e altri
rivoltarono la sua biografia come un calzino per trovare una pur minima ombra
morale, per così screditarlo pubblicamente e condannarlo a morte.
Essi cercavano di ucciderlo;
se Gesù o i suoi discepoli potevano essere accusati di omosessualità, nulla
avrebbe impedito la loro condanna, magari per mano di qualche folle o della
folla inferocita. Infine trovarono pure falsi testimoni, ma le loro accuse non
trovarono nessun riscontro (Mt 26,60). Paolo rischio la morte per molto meno.
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5.
PETER TATCHELL
■ Le tesi: Il britannico Peter Tatchell, fautore dei diritti dei gay,
ammette che le informazioni sulla sessualità del Gesù rimangono limitate.
Sostiene però che «non c’è di certo la prova per la presunzione cattolica che
lui fosse eterosessuale. Niente nel testo della Bibbia fa presumere che lui
abbia avuto desideri verso le donne o rapporti con loro. La possibilità d’un
Cristo gay non può essere eliminata». Tatchell ha inoltre affermato: «Poiché non
c’è prova della eterosessualità di Gesù, la base teologica dell’omofobia della
chiesa cattolica è tanto più debole e indifendibile, e vasti periodi della vita
di Gesù mancano dai testi biblici ufficiali. Ciò ha rafforzato la speculazione
per la quale la chiesa avrebbe “sterilizzato” gli Evangeli, rimuovendo i
riferimenti alla sessualità del Cristo che non erano d’accordo con la moralità
eterosessuale che desiderava promuovere».
■
Osservazioni e obiezioni: Il motto è questo: Ciò che non deve esistere
dall’ottica gay, non può storicamente essere! Essi prescindono dalla storia e
dalla cultura ebraica del tempo e s’aggiustano la realtà così come desiderano
che fosse. Peccato che chi sostiene siffatte tesi non porti nessuna prova
documentaria, dimostrando con i manoscritti del NT quanto essi affermano. Le
loro tesi sono un po’ come il malsano argomento dei seguaci della Torre di
Guardia, secondo cui in origine in tutto il NT ci sarebbe stato il nome «Geova»,
ma che poi sarebbe stato tolto; strana argomentazione anche quella dei gay. Tali
argomenti non vale neppure la pena di prenderli sul serio, non essendoci prove
documentarie.
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6.
VERITÀ CONTRO IDEOLOGIA: Il modo corretto per accedere alle verità della Bibbia
è quello di un’esegesi contestuale rigorosa. Invece di appurare che cosa abbiano
inteso veramente gli scrittori originari, oggi si preferiscono varie «letture»
della sacra Scrittura, ad esempio la «lettura» femminista, maschilista,
marxista, fascista, razzista, ariana, liberista (e libertina), mistica,
gnostica, esoterica, sacramentalista, spiritualista e, perciò, anche
eterosessuale e omosessuale.
Recentemente è stato chiesto al su menzionato
Rollan
McCleary se la sua ricerca
potesse essere alterata per via della sua omosessualità. Egli ha risposto:
«Potreste vederlo anche nel senso opposto. Potreste anche dire che le persone
eterosessuali hanno gli occhi serrati sull’argomento, quello che non desiderano
vedere è che Gesù abbia avuto un’indole omosessuale». E ha aggiunto: «Forse
dovete essere gay per leggere i segnali e riconoscere fatti ed evidenze di
ricerca che altre persone non vogliono vedere».
Come si vede questo è un modo ideologico di leggere la Bibbia. A tale gente non
interessa la «verità che rende liberi», ma di accreditare solo le proprie
ideologie con una lettura ideologica Parola di Dio. La sfida di Gesù era ben
diversa: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e
conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi» (Gv 8,31s).
Una lettura omosessuale (o comunque sessualizzata) della Bibbia mi fa pensare al
motto spesso da me ricordato: «Chi ha un martello in mano, vede tutto come
chiodi»! L’ingiunzione ricorrente nella stessa Scrittura è di non aggiungere e
di non togliere, pena il giudizio divino.
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7. ASPETTI CONCLUSIVI: Dio Onnipotente mandò il castigo su Sodoma e Gomorra,
perché la popolazione s’era abbandonata a vizi contro natura. Prima che
avvenisse tale castigo, il Signore disse ad Abramo: «Poiché il grido che sale
da Sodoma e Gomorra è grande e poiché il loro peccato è molto grave, 21io
scenderò e vedrò se hanno interamente agito secondo il grido che n’è pervenuto a
me; e, se così non è, lo saprò» (Gn 18,20s). Abramo cercò d’intercedere per
loro, ma essendo a Sodoma e Gomorra tutti corrotti, dovevano essere distrutti,
non trovandosi in tali città nemmeno dieci erano giusti.
«Riducendo in cenere le città di Sodoma e Gomorra, le condannò alla
distruzione perché servissero d’esempio a quelli che in avvenire vivrebbero
empiamente; 7e salvò il giusto Lot che era contristato dalla lasciva
condotta degli scellerati
8(perché quel giusto, che abitava fra loro, per quanto vedeva e udiva
si tormentava ogni giorno l’anima giusta a motivo delle loro inique opere)»
(2 Pt 2,6ss).
«Nello stesso modo Sodoma e Gomorra e le città circonvicine, essendosi
abbandonate alla fornicazione nella stessa maniera di costoro ed essendo andate
dietro a vizi contro natura, sono poste come un esempio, portando la pena d’un
fuoco eterno» (Gd 1,7).
Come si vede, a indurre Dio a punire Sodoma e Gomorra fu il vizio contro natura,
che da lì fu chiamato «sodomia». In seguito, nella legge di Mosè fu
prescritto quanto segue: «E non ti giacerai con un maschio così come uno si
giace con una donna: è cosa abominevole» (Lv 18,22). E fu sentenziato che
chi commetteva tali gravissimi peccati, meritasse la punizione capitale: «E
quando un uomo si giace con un maschio come uno si giace con una donna, entrambi
hanno commesso una cosa abominevole. Devono essere messi a morte. Il loro
ricadrà su di loro» (Lv 20,13). In Lv 20,15 fu sanzionato pure con la morte
il peccato di zoofia, ossia il rapporto con le bestie (cfr. Es 22,19).
Gesù
affermò che nel giudizio futuro gli abitanti di Sodoma e Gomorra sarebbero stati
condannati al fuoco eterno, così anche quanti commetteranno il loro stesso
peccato.
Come abbiamo visto, le città di Sodoma e Gomorra furono punite per vizi contro
natura (2 Pt 2,6ss; Gd 1,7).
Gesù è venuto a chiamare i peccatori e perdona chi si converte, si pente e
cambia vita. Egli condannerà però tutti coloro che lo chiamano oggi Signore, ma
non fanno la sua volontà (Mt 7,21ss); essi quindi ingannano solo se stessi. Gesù
vietò di alterare le Sacre Scritture (Mt 5,17-20); e chi commette tale abuso, lo
fa a proprio danno (Ap 22,18s).
Gli
apostoli continuarono a insegnare la dottrina che Gesù lasciò ai suoi
discepoli, ed essi affermarono che i peccati d’abominio, tra cui
l’omosessualità, sono contraria alla volontà di Dio e producono la condanna
eterna (Rm 1,25-32 1 Cor 6,9s [v. 11 «e tali
eravate alcuni»]; 1 Tm 1,9s).
Gesù lui stesso e gli apostoli condannavano, quindi, l’omosessualità come
peccato mortale. Ecco come erano visti i gay e le lesbiche dall’apostolo
Paolo: «Per questo, Dio li ha abbandonati, nelle concupiscenze dei loro
cuori, alla impurità, perché disonorassero fra loro i loro corpi. […] 26Perciò
Dio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato
l’uso naturale in quello che è contro natura, 27e similmente anche i
maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro
libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e
ricevendo in loro stessi la degna retribuzione del proprio traviamento. 28E
siccome non si sono curati di ritenere la conoscenza di Dio, Dio li ha
abbandonati a una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti,
[…] 32i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli
che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche
approvano chi le commette» (Rom 1,25-32).
Da non poco tempo, persone che osano chiamarsi «cristiani» e che appartengono a
varie denominazioni, pervertono tali principi biblici e propagano tali
ideologie, asserendo che le Sacre Scritture non condannano l’omosessualità. Il
ribaltamento delle affermazioni bibliche è da sempre stato un segno «dell’ipocrisia
di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria
coscienza» (1 Tm 4,2) e che, così facendo, apostateranno e faranno
apostatare (o disaffezionare) dalla fede le persone, «dando retta a spiriti
seduttori e a dottrine di demoni» (v. 1). È chiaramente un segno particolare
dell’apostasia (o disaffezione dalla fede biblica) preannunciata per il tempo
della fine (2 Ts 2,3).
Gli autori sopra citati si mostrano, quindi, eretici e blasfemi al massimo. E
non hanno disdegnato a usare falsità per portare avanti la loro campagna a
favore dell’apostasia.
■ Per l’approfondimento si veda in Nicola Martella,
Chi dice la gente che io sia? (Punto°A°Croce, Roma 2000). In tale primo volume dell’opera «
Offensiva intorno a Gesù 1-2» mostro come ogni ideologia ha trattato Gesù come una coperta da tirare dalla
propria parte (cfr. pp. 14s). Nella letteratura, oltre agli aspetti politici,
Gesù viene presentato, ad esempio, come un clown (pp. 21s), un sovversivo (pp.
22s), un crapulone, bugiardo e omosessuale (pp. 23s) e così via (pp. 24ss). Nei
film, oltre all’immagine politica di Gesù (pp. 39ss) e a quella da controriforma
o da immaginetta religiosa (pp. 41s), c’è ad esempio quella di Gesù amante di
Maria Maddalena (pp. 42s), da trasgressivo (pp. 47ss) e blasfemo e dissacrante
in varie salse, tra cui varie versioni gay (pp. 50-54).
■ Nicola Martella,
Disturbi e abusi, Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma 1998): «L’omosessualità», pp.
157-171; «L’omosessualità e la Bibbia», pp. 172-184; «L’amicizia fra uomini»,
pp. 185-193. |
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Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone 1 {Nicola Martella} (T)
►
Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone 2 {Nicola Martella} (T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Gesu_postoli_gay2_S&A.htm
01-04-2008; Aggiornamento: 03-04-2008
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