Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sesso & affini

Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
■ La questione della sessualità
■ Società e sesso
■ Sessualità e Bibbia
■ Etica e Bibbia
■ Fra etica ed estetica
■ Sessualità e istruzione
■ Singolarità dei due sessi

 

Tenerezza e fedeltàSesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:
■ Fra rinuncia e attesa
■ Prima del matrimonio
■ Il matrimonio
■ Matrimonio e sesso
■ Questioni di sessualità coniugale
■ La procreazione
■ Relazioni eterosessuali proble-matiche

 

Disturbi e abusiSesso & affini 3: Qui sono trattati i problemi del sesso e le sue deviazioni. Ecco le parti principali:
■ Aspetti della consulenza
■ I disturbi della sessualità
■ Le deviazioni sessuali
■ L’abuso sessuale
■ Sesso e consumismo
■ Dipendenza da sesso
■ Casi ed esempi
■ Dizionarietto dei termini
■ Una lettura del Cantico dei Cantici
■ Foglio d’analisi

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

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PER I GAY ANCHE GESÙ E ALCUNI APOSTOLI

ERANO TALI? PARLIAMONE 2

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito continuiamo la discussione iniziata col tema « Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone 1». Ricordiamo che tale discussione si basa sul seguente articolo in due parti:

I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 1 {Nicola Martella} (A)

I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 2 {Nicola Martella} (A)

 

Diamo qui di seguito spazio per il confronto a quei contributi che rispecchiano le regole, si basano strettamente su quanto detto in tali scritti e vanno nel merito della questione. Gli altri contributi, se pubblicati, saranno accompagnati da osservazioni e obiezioni.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Renato Cervo

2. Raffaele Minimi

3. Franco Tancredi

4. D. Falbo e altri

5. Gaetano Nunnari

6. Pietro Arnese

7. Andrea Panerini

8. Gianni Geraci

9. Gaetano Nunnari

10.

11.

12.

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Renato Cervo}

 

Contributo: Carissimo Nicola, non sono un teologo né un biblista sono solo un povero cristiano di 73 anni. Ho letto il tuo messaggio e credo che queste bufale non hanno nessun fondamento, anche se qualche allusione l’ho letta in quell’insignificante libro su Gesù di Augias e Pesce che ho eliminato dalla mia biblioteca e dalla mia memoria. Questa è la mia istintiva reazione a questa notizia […]. Un caro saluto. {2 aprile 2008}

 

Risposta: La maggior parte delle lettere degli apostoli del NT furono scritte per prendere posizione riguardo a problemi, deviazioni, falsità e mezze verità che penetravano nelle chiese, ad esempio, dai giudaisti (Gal, Col), dalla filosofia gnostica di tipo sia materialista che spiritualista (Col; 1-2 Cor), da speculatori di escatologia (1-2 Ts) e così via.

     Anche oggigiorno Dio ingiunge a chi Egli ha dato responsabilità, discernimento e carismi di difendere la verità biblica, mettendo a nudo le falsità velate di cristianesimo che stanno entrando nelle chiese, spesso mediante libri di cosiddetti cristiani. È irresponsabile per conduttori di chiesa alimentare le proprie pecore solo con «pensieri buoni» e pie devozioni e non addestrandole ad affrontare i pericoli che inconbono sulle chiese. Altrimenti, come ho ricordato altrove con un mio motto, rischiamo di ingrassare le pecore per i lupi di turno! Le falsità, le deviazioni e le mezze verità non bisogna solo cestinarle, per non vederle, ma bisogna rispondere loro con competenza e rigore biblico: chi è in grado di farlo, lo faccia! {Nicola Martella}

 

 

2. {Raffaele Minimi}

 

Contributo: «Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro nei cieli» (Mt 5,48). […]

    «I gay dicono che»… Nicola, certe bestemmie non vale neanche la pena di ripeterle, fosse pure solo per confutarle. Si fa troppo onore a coloro dei quali San Paolo dice chiaramente a cosa sono destinati, se non si pentono e cambiano vita. Una volta, il catechismo di Pio X, l’unico cui do valore, lo diceva apertamente: il peccato impuro contro natura è, assieme all’oppressione dei poveri, uno di quei peccati, che gridano vendetta al cospetto di Dio. Cioè si tratta di peccati che il Signore ha deciso di punire già su questa terra. Basti pensare a come è strana e cupa la vita di tanti di coloro che s’arrendono di fronte a tale tendenza. Il fatto stesso che mettono tanto zelo nel presentarsi come gente «allegra», il modo in cui vasti settori di gay insistono sull’orgoglio, il motto luciferino che hanno scelto per le loro sfilate, spesso sconce: «IO credo nell’orgoglio», sono il segno del loro tentativo, neppure troppo inconscio, d’anestetizzare una coscienza che, nonostante tutto, li tormenta… E chiudiamo qua, che, come dice l’Apostolo delle genti, […] «di certe cose tra di voi neppure si parli». Dio ci benedica. {2 aprile 2008}

 

Risposta: Ho tolto alcune parti tipicamente cattolico-tridentine e polisantiste, preservando le parti attinenti al tema, per non dovermi concentrare a fare obiezioni su di esse, cosa che ci porterebbe lontano dal tema. Tanto su tali cose abbiamo già dibattuto abbastanza [► Un cattolico tradizionalista e due ex-suore a confronto; ► Cattolicesimo o sacra Scrittura?].

     Sull’opportunità o meno di riportare quanto dicono i cosiddetti omosessuali cristiani, per confutare ciò, ne ho già parlato in precedenza e anche nel contributo precedente.

     Quanto all’affermare che su certe cose non bisogna neppure parlare, pensando che sia una raccomandazione apostolica (bisogna essere più precisi su quanto è ha detto veramente l’apostolo!), è bene non esagerare al riguardo, visto che egli stesso fa nelle sue epistole lunghi elenchi delle cose da evitare e denunciare (1 Cor 5,1ss; 6,9s; Gal 5,19ss). Infatti ciò che conosci, lo eviti. Si noti che l’espressione «non sia neppure nominata fra voi» si trova all’interno di un nutrito elenco di trasgressioni che i santi (ossia i veri seguaci di Gesù) devono evitare (Ef 5,3ss); è chiaro che qui non intende «fra voi non dovete parlarne», ma «fra voi non ci dev’essere al riguardo neppure il sospetto».

     È chiaro che ciò non può stare in contraddizione con l’altra espressione menzionata dal lettore e che ricorre nella stessa lettera. Paolo, dopo aver raccomandato ai credenti di condursi come «figli di luce» (Ef 5,8) e di esaminare «che cosa sia grato al Signore» (v. 10), affermò che «è disonesto anche di dire le cose che si fanno da costoro in occulto» (v. 12). Egli non intendeva qui di non parlarne in modo assoluto, ma intendeva l’elencazione morbosa dei particolari. Infatti, appena prima ingiunse: «Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele» (v. 11); come si fa a riprendere ciò di cui si ha ignoranza? E subito dopo affermò: «Ma tutte le cose, quando sono riprese dalla luce, diventano manifeste; poiché tutto ciò che è manifesto, è luce» (v. 13); per denunciare qualcosa (portare alla luce), bisogna prima capirla e descriverla.

     Quindi il lavoro dell’apologeta — che rappresenta correttamente il problema e vi risponde con rigore biblico e con competenza esegetica — è estremamente legittimo e oltremodo necessario. Ciò da cui bisogna guardarsi sono i pressappochisti e coloro che torcono e distorcono la Parola di Dio per confermarla alle proprie ideologie religiose e morali (2 Pt 3,16). [► L’importanza dell’apologetica] {Nicola Martella}

 

 

3. {Franco Tancredi}

 

Non dobbiamo meravigliarci d’affermazioni tipo quella da te riportata. È scritto che gli ultimi giorni si manifesterà l’anticristo. Se non succedessero cose come quella di cui parliamo, la conclusione sarebbe che le Scritture non sono veritiere.

     Non ti sarà certamente sfuggito che questo non è un fatto a se stante. Questa è la generazione che concepisce i matrimoni fra persone dello stesso sesso proprio in un’area geografica che si definisce dalle «radici cristiane»; anche guardando la storia della Spagna, della Francia, della Germania, dell’Inghilterra e della nostra Italia delle crociate, di «cristiano» non c’è assolutamente niente. Queste porcherie presso i musulmani, i buddisti e gli stati a regime comunista non trovano spazio. Basti pensare a quando la/il on. Luxuria è andata a Mosca per portare le sue istanze transessuali, l’hanno accolta con botte e uova marce dicendole/gli che la sua era un'opera diabolica. Eppure la Russia è stata considerata da alcuni una nazione anticristiana!

     In questa stessa generazione, il libro e il film più di successo è stato il «Codice Vinci», è stato reso lecito l’aborto, è stata approvato il divorzio, l’omosessualità imperversa, non più matrimoni ma convivenze, sesso dall’età preadolescenziale, famiglie distrutte ed è stata depenalizzata la bestemmia nel momento che l’87% degli italiano bestemmiano.

     Il regista di tutto questo è satana che ha vinto l’uomo, ma non ha vinto il Signore Dio.

     Senza vergogna ci definiamo cristiani!

     Siamo come al tempo di Sodoma e Gomorra e anche peggio, ma il Signore Dio è sempre lo stesso e nella sua giustizia ciò che fece a quel popolo, lo farà a questo popolo.

     Ogni Scrittura si compie, per questo è affermato: Solo chi crede, sarà salvo. La pace sia sempre con noi. {3 aprile 2008}

 

 

4. {Domenico Falbo e altri}

 

Contributo: Non possono esistere «gay cristiani», ricordati le parole di Gesù (Luca 6,46-49). Gesù richiede una vita conforme ai suoi insegnamenti, spesso ai peccatori redenti gli raccomanda di non peccare più (Giovanni 8,11). Paolo ci ha raccomandato di fuggire dai falsi fratelli (1 Corinzi 5,9-23).

     Naturalmente noi parteciperemo alla tua discussione sui temi gay credenti e gay atei. Finora il Signore Gesù dai gay riceve solo coltellate con opere porno-blasfeme, come «Corpus Christi» e «Passio», e con una valanga di libri dove asseriscono falsità, come ad esempio: la Bibbia non punisce i gay; Gesù non solo non punisce i gay ma è lui stesso tale; Sodoma e Gomorra furono distrutte per mancata ospitalità.

     Noi non conosciamo gay che condividono tutti gli insegnamenti evangelici; in un modo o nell’altro cambiano il vangelo a loro comodo. Nicola, non ti fare intrappolare dalle loro lusinghe, ricordati le parole del Signore che ci ha spiegato come riconoscere i veri cristiani (Matteo 7,15-20). {5 aprile 2008}

 

Risposta: Cari fratelli, sul tema dei gay, sono rimasto sorpreso di alcune vostre frasi, ad esempio: «Non possono esistere gay cristiani» e «Nicola, non ti fare intrappolare dalle loro lusinghe». Generalmente si fanno tali raccomandazioni laddove c’è un problema, ma non capisco quale sia. Ciò mi ha meravigliato, dopo che ho scritto vari articoli contro i «gay cosiddetti cristiani» (vedete l’ultimo articolo: ► I gay dicono di amare Gesù, pur rimanendo tali). L’espressione «gay cosiddetti cristiani» intende gay che affermano d’essere cristiani; ma io dubito che si possa essere ambedue allo stesso tempo, se si vuole essere completamente sottomessi e ubbidienti alla Parola di Dio. Allora dove sta il problema? E perché tale «predica», visto che le vostre opinioni al riguardo non sono molto diverse dalle mie? Mistero. Svelatemelo, visto che concordo con quanto detto da voi sopra.

     Una nota al margine. Un film intitolato «Corpus Christi» (Corpo di Cristo), che mostrerebbe un fac-simile di Gesù che manterrebbe relazioni omosessuali coi suoi discepoli, non esiste, ma è una bufala risalente agli anni Ottanta o addirittura agli anni Settanta. Nel sito «Zeus News» — che riprende quanto detto dal sito inglese Snopes — si legge tra altre cose: «L’unico frammento di verità nell’appello, volendo essere generosi, è l’affermazione che “La versione teatrale si è già presentata”. Infatti esiste un’opera teatrale di nome “Corpus Christi” di Terrrance McNally, il cui contenuto è vagamente assimilabile a quello descritto dall’appello (narra in termini contemporanei la vita di un personaggio simile a Gesù, seguendolo dalla nascita in uno squallido albergo del Texas fino alla sua crocifissione come “re dei gay”)». Chiaramente bisogna prendere assolutamente le distanze da ciò, laddove tale pezzo teatrale venga rappresentato, e bisogna informare al riguardo l'opinione pubblica. Un tale film però non c’è mai stato. {Nicola Martella}

 

Replica: Caro Nicola questo che hai scritto [► I gay dicono di amare Gesù, pur rimanendo tali] è giusto vero e santo. La pensiamo come te. Ora nella nostra lettera volevamo dichiarare che noi non accettiamo compromessi con falsi cristiani come i gay.

     Ecco, moltissime chiese cristiane accettano i gay e li sposano pure (valdesi, luterani, battisti), per non parlare degli episcopali che hanno come vescovo un gay che ha l’amante.

     Quindi, gay che credono in Gesù o eterosessuali cristiani libertini per noi sono come Sodoma e Gomorra, e li rifiutiamo. Infatti noi obbediamo alle Sacre Scritture e sentiamo nostro compito di togliere il cattivo lievito (Galati 5,9). {Domenico Falbo; 6 aprile 2008}

 

Nota redazionale: Riguardo al gruppo cripto-cattolico, di cui Domenico Falbo fa parte, rimandiamo al seguente articolo: ► Centro antiblasfemia alias Ebrei per Gesù {Nicola Martella - Argentino Quintavalle}.

 

 

5. {Gaetano Nunnari}

 

Mi limito solamente alle affermazioni blasfeme di questi individui, tralasciando l’aspetto dell’omosessualità. Certo che, quando non si sa più cosa inventare per sostenere certe tendenze, s’arriva al punto d’attribuire tali cose alle persone meno sospettabili. Voi dite che Gesù e gli apostoli erano gay? Vergognatevi!

     Per smontare tale assurda e riprovevole insinuazione, basta pensare che fra tutte le infamanti accuse che la classe religiosa lanciò contro Gesù e i suoi seguaci, non ve ne fu mai una di carattere sessuale. Sarebbe stato però un bel pretesto per screditarli e farli fuori.

     Neppure loro in ogni caso osarono così tanto, e neppure fecero accuse di fornicazione o simili insinuazioni, nonostante che Gesù avesse elevato le donne a una posizione di maggiore dignità!

     La perversità di certe affermazioni lascia davvero sconcertati. Chi afferma, nella sua maligna e voluta ignoranza, che la Bibbia appoggi l’omosessualità, è paragonabile a chi asserisce che secondo la Bibbia che i bambini nascono sotto il cavolo! Ambedue le asserzioni sono chiaramente false.

     Rivolgendomi a questi sedicenti cristiani dico: Come fate a dire tali menzogne? Con queste affermazioni avete dimostrato che siete persone bugiarde, dei calunniatori, infami e senza scrupoli. Non avete una coscienza, perché se aveste davvero timore di Dio, certe cose voi non le direste. Quando osate affermare d’essere cristiani, quindi seguaci di Cristo, seguitelo fino in fondo!

     Mettendo da parte l’omosessualità, ricordatevi che i bugiardi non erediteranno il regno dei cieli. E voi siete tali a motivo delle vostre riprovevoli affermazioni! {5 aprile 2008}

 

 

6. {Pietro Arnese}

 

Contributo: Caro Nicola, ripetere stupidaggini, solo perché interessa a qualche stupido studioso, non dovrebbe essere nemmeno accennato fra i credenti, perché, oltre a essere un inutile perdita di tempo, fa il gioco stesso dello studioso stupido, e cioè che si parli della sua follia.

     Ora Nicola, penso che non dovresti avere mancanza di cose serie e importanti da proporre. Se poi con la scusa della critica moderna siamo arrivati a questo punto e cioè di dovere essere interessati e stimolati a discutere di tali cose, allora ti prego di togliere il mio indirizzo dalla tua mailing-list. {www.apocalypsesoon.org; 5 aprile 2008}

 

Risposta 1: Sinceramente mi ha colpito l’accumulo di parole come «stupidaggini», «stupido», «inutile perdita di tempo», «follia» e «critica moderna» (che cosa centri, non l’ho capito). Poi si fa ancora l’accenno a «cose serie e importanti» (quali ad esempio? Presumo l’Apocalisse e l’escatologia), e si termina con una minaccia.

     Sempre più chiese accettano in comunione omosessuali ritenuti (e che si ritengono credenti) e noi dobbiamo tacere al riguardo e non considerare ciò tra le «cose serie e importanti»? I siti gay, gestiti da persone che vogliono coniugare omosessualità e fede, si moltiplicano a decine e ci sono chiese in cui i pastori stessi sono omosessuali praticanti, e noi dovremmo non occuparcene e dedicarci solo a temi devozionali o escatologici? {Nicola Martella}

    Mi sarei aspettato che Pietro Arnese leggesse interamente gli articoli e la discussione annessa e prendesse posizione al riguardo, dando magari il suo contributo magari almeno in senso escatologico. Aspetteremo pazienti ed esercitando la longanimità.

 

*°*°*°*°*°*°

 

Ho scritto al gruppo giudeo-cristiano, da cui ero stato maggiormente sollecitato e con insistenza a occuparmi di tale tema, ritenuto dai suoi affiliati grave e drammatico, e ho chiesto loro: «Che gli rispondereste voi, visto che la “miccia” è partita specialmente da voi?». Domenico Falbo a nome di tutti loro mi ha scritto quanto segue.

 

Risposta 2: Pietro Arnese è nella nostra mailing-list. A noi non ha detto nulla, scriviamo sempre contro i gay. Non capiamo perché vuole essere tolto dalla tua lista. Ora noi facciamo quello che le Sacre Scritture e lo Spirito Santo c’indicano, non abbiamo paura delle monacce siamo pronti per morire per Gesù e i suoi santi insegnamenti. Ora, se Gesù e gli apostoli parlavano d’omosessualità e di tutti i peccati, perché non dobbiamo parlarne noi, per fare così piacere a qualcuno? Ecco se un infezione non è trattata e curata, fa morire; quindi, curiamo l’infezione, perché molti gay come per miracolo si convertono. Ecco una bella storia al riguardo. {Domenico Falbo; 6 aprile 2008}

 

 

7. {Andrea Panerini}

 

Contributo: Queste farneticazioni, che già purtroppo ben conosciamo, non c’interessano affatto. Se qualcuno vuole confrontarsi con noi apertamente e lealmente, non abbiamo alcuna difficoltà, ma non accettiamo nessun anatema. Anatemi fatti da persone che ben poco hanno di cristiano e che volutamente non s’accorgono del male che fanno a migliaia di fratelli e sorelle. {6 aprile 2008}

 

Nota redazionale: Andrea Panerini gestisce da Firenze il gruppo Refo (Rete evangelica Fede e omosessualità) in internet che milita perciò a favore di gay praticanti e fede ed è connesso a. La Refo di Firenze ha varie iniziative in collaborazione con il sito « Gionata», di cui abbiamo già parlato, e con la mailing-list «Amarecolcuoredidio», iniziative che hanno l’approvazione specialmente di valdesi, metodisti, battisti e gli interconnessi sinodi, come essi scrivono.

 

Risposta: Va bene, allora confrontiamoci. Leggi quanto da me proposto con i link ricevuti e rispondimi nel merito delle cose da me dette, punto per punto. Sono curioso di vedere che cosa hai da dire al riguardo con onestà e competenza e senza «farneticazioni». Fammi capire anche dove «farnetica» la sacra Scrittura (visto che ho tratto da essa quanto scritto) e dove i suoi «anatemi» (come tu li chiami; io li chiamerei seri avvertimenti) «ben poco hanno di cristiano» (come tu scrivi). M’interesserebbe inoltre sapere come il tuo concetto di «fratelli e sorelle» s’accorda con quello di Gesù e degli apostoli. Gesù disse infatti: «Chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre» (Matteo 12,50; cfr. 7,50). È evidente che per Gesù tale volontà di Dio si trova nella Legge mosaica (Mt 5,17s). Gli apostoli chiamavano «fratelli e sorelle» coloro che, convertitosi, smettevano pratiche contrarie alla volontà di Dio: «Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del Dio nostro» (1 Corinzi 6,9ss).

    Quindi a te la parola. {Nicola Martella}

 

 

8. {Gianni Geraci}

 

Nota redazionale: Avevo inviato l’invito di lettura riguardo alla discussione sui gay cosiddetti cristiani anche a gestori di siti, gruppi internet e mailing-list, che intendono coniugare insieme pratica omosessuale e fede. Da alcuni di essi mi ha risposto, per mia meraviglia, sempre Gianni Geraci, dopo che ci eravamo già scritti riguardo a un gruppo internet, di cui è uno dei responsabili, che fa capo al movimento cattolico dissidente «Noi siamo chiesa» (NSC); ecco le sue due ultime risposte. Si noti la logica e la strategia procedurale che mette in campo nell’argomentazione.

 

Contributo 1: La cosa sarebbe divertente, se non ci fosse dietro il tuo profondo disagio che ti spinge a buttare il tuo tempo. In ogni caso, ancora una volta, hai scritto a me. {7 aprile 2008}

 

Contributo 2: Caro Nicola, ma la tua è proprio una fissazione! Non è che per caso sei gay pure tu? E che magari appartieni a quella categoria d’omosessuali che aborrisce a parole quello che poi cerca di nascosto? Sappi comunque che, anche in questo caso, avresti la mia comprensione, perché anch’io, per molto tempo, sono sta

 

Risposta: Caro Gianni, rispondo ad ambedue le tue ultime e-mail. Vedo che sei quasi onnipresente! Gestendo tu vari siti su tale tema, vedo che è per te una cosa importante, sì una vera e propria militanza.

     Quanto a me, il tema gay e fede era solo un tema da discutere nella settimana passata, tema che mi è stato da tempo caldamente richiesto da alcuni lettori.

     Ora ti spiego come sono andate le cose. Ieri sera tardi ho rivisto le e-mail tornate indietro per cancellare gli indirizzi obsoleti, e tra di loro ce n’erano due tornate indietro (con 7 indirizzi in totale) e tutte perché l’indirizzo sull’e-mail l’avevo messo in «Ccn», cosa che ha dato errore perché l’indirizzo era del gestore di una mailing-list («this message violates our delivery policy which disallows Bcc’s to list owners»). Così ho semplicemente rimandato l’e-mail a tali indirizzi, mettendo ognuno nel campo «A».

     Ti faccio notare che già nel 1998 ho scritto tre volumi sulla sessualità, tra cui anche sui temi a te cari (nel 3° volume). Vedi la presentazione e gli indici qui di seguito:o:

     ■ Sessualità e contesti (La sessualità nella società e nella Bibbia)

     ■ Tenerezza e fedeltà (Consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice)

     ■ Disturbi e abusi (I problemi del sesso e le sue deviazioni).

 

Da allora in poi ho condotto raramente dei seminari su tale tema; a me interessa più l’esegesi, sebbene non disdegni altre questioni. Io come studioso ho studiato tale tema come ho fatto per l’occultismo, il giudaismo, le medicine alternative o altri soggetti su cui ho scritto. Quindi non c’è da parte mia nessuna morbosità né tanto meno disagio.

     Ora, tale tema si è presentato sul sito per i motivi sopra menzionati. Già oggi lancerò un tema differente e quello su gay e fede sarà per un po’ accantonato (tranne se arrivano contributi di persone che vogliono prendere posizione sul pregresso). Per te rimarrà invece uno dei temi massimi della tua vita, visto che ne sei alquanto coinvolto. Per me come studioso è invece uno dei tanti temi; se non fossi stato sollecitato con insistenza, probabilmente non lo avrei affrontato così in fretta. Ma anche in ciò posso vedere la sollecitazione e la guida di Dio; questo è anche il parere d’altri.

     Inutilmente ho cercato interlocutori tra i gay e lesbiche che si ritengono seguaci di Cristo perché leggessero le mie analisi e rispondessero nel merito a ciò che ho scritto e lo facessero con competenza; ma ho atteso invano. Tranne il tuo caso, che ti sei comportato con abbastanza mitezza nei contatti precedenti (in quelli attuali cambi già tattica!), negli altri casi ho constatato quanto segue: Dalle lettere che ho ricevuto da gay e lesbiche (anche dal gruppo NSC), ho preso atto che tali omosessuali sono molto più orgogliosi, intolleranti e aggressivi di coloro, da cui essi pretendono umiltà, tolleranza e placidità.

     Inoltre non ho trovato nessuno tra loro che rispondesse nel merito a quanto da me scritto, neppure i gestori di siti gay che pretendono di poter coniugare insieme omosessualità e fede, sebbene io lo abbia chiesto loro esplicitamente.

     Nella tua seconda e-mail ti vedo più aggressivo e parli di «fissazione»; mi meraviglio visto che l’esperto e il gestore di vari gruppi gay sei tu! Poi passi al contrattacco facendo insinuazioni pesanti (i motivi veri te li ho già spiegati sopra). No, non sono quello che definirei un «cripto-gay» né ho tali aspirazioni. Come ti ho detto sopra per me è un tema come un altro. Quindi non necessito della tua comprensione al riguardo, ma forse per altre cose della vita.

     Grazie dell’abbraccio finale. Anch’io non avrei problemi ad abbracciare te, un gay, una lesbica, un transessuale, un travestito, un adultero o un fornicatore e gli direi: «Ti amo nell’amore del Signore» (per intenderci «amore» nel senso di agape non di eros: agapáō sy en tē agápē tou Kyríou) e aggiungerei subito dopo, usando le parole di Gesù: «Neppure io non ti condanno: va’ e non peccare più!» (Gv 8,11).

     Dio possa continuare a illuminarci con la sua Parola e darci intendimento per temerlo e per essere sottomessi a Lui in ogni cosa. {Nicola Martella}

 

 

9. {Gaetano Nunnari}

 

Hai la mia più profonda stima per aver preso di petto tali argomenti così scottanti. E i miei complimenti per aver messo sul sito i contributi di Gianni Geraci, rispondendo opportunamente... Se i gay hanno detto tali cose sul nostro Signore, era quasi inevitabile che le avrebbero insinuate anche per te. {7 aprile 2008}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Gesu_postoli_gay_parla2_S&A.htm

03-04-2008; Aggiornamento: 06-07-2010

 

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