Salve, mi chiamo Massimo. Ho trovato
interessanti i vostri argomenti. Si può dire ormai, che sono un ex cattolico
sulla via dell’ateismo e che ho ancora le idee molto confuse per quello che
riguarda l’escatologia. Avrei delle domande da fare: ▪ 1. Cosa vuol significare
la parabola di Lazzaro e del ricco epulone allora? ▪ 2. I passi della
Bibbia, che alludono al Purgatorio, non sono molti, ma sufficienti a far
credere che ci sia. Cosa ne pensa? ▪ 3. Quale versione della Bibbia
bisogna studiare, se non ce n’è una che corrisponda all’altra? ▪ 4. Cosa accadrà
a un
ateo dopo la morte? In attesa di un vostro riscontro, porgo cordiali
saluti. Grazie. {Massimo Sambo; 12-10-2015} |
Ho compreso che
questo lettore si definisce un «ex cattolico sulla via dell’ateismo» e che ha
ancora «le idee molto confuse» sull’escatologia. Gli argomenti da lui menzionati
sono stati affrontati in massima parte in un’opera in due volumi, edita da me.
Eccoti i dati bibliografici: Nicola Martella (a cura di),
Escatologia 1-2 (Punto°A°Croce, Roma 2007): 1. Escatologia biblica
essenziale; 2. Escatologia fra legittimità e abuso. In particolare vedi i
seguenti sezioni e articoli nel primo volume:
|
pagina |
6. Lo stato intermedio |
182 |
6/1 La morte e l’aldilà nell’Antico Testamento |
183 |
6/2 Gli eventi dopo la morte |
|
6/2.1 La morte |
187 |
6/2.2 Il mondo dei morti |
190 |
6/2.3 Lo stato personale dopo
la morte |
193 |
6/3 Il sonno dell’anima? |
197 |
6/4 I credenti morti possono
pregare nell’aldilà? |
210 |
|
pagina |
8. Lo stato eterno |
312 |
8/1 Il giudizio universale |
313 |
8/2
L’inferno |
315 |
8/3
Regno messianico e regno dell’Onnipotente |
322 |
8/4 Nuovi cieli e
nuova terra |
329 |
Per il resto, si
veda la seguente sezione del mio sito: ►
Escatologia
Riguardo alle
domande poste si veda inoltre quanto segue e alcuni articoli di
approfondimento già presenti sul mio sito.
■
1. Cosa vuol significare la parabola
di Lazzaro e del ricco epulone allora?
Letterariamente non si tratta di una «parabola», ma di una rivelazione di Gesù
Messia.
Con tale narrazione Gesù
mostrò il destino di due uomini appena dopo la morte: l’uno andò in Paradiso (il
luogo di godimento preventivo in attesa della risurrezione a vita); l’altro si
ritrovò nell’Ades (il luogo di patimento preventivo in attesa del giudizio
finale). Per i dettagli si veda l’articolo «Il
ricco, Lazzaro e i generi letterari».
■
2. I passi della Bibbia, che alludono al
Purgatorio, non sono molti, ma sufficienti a far credere che ci sia. Cosa ne
pensa?
Un luogo, chiamato «Purgatorio» nella Bibbia non esiste. Non esiste neppure un
solo brano, che lo menzioni o lo premetta. Il «Purgatorio» della chiesa
romana è una costruzione ideologica della casta sacerdotale, alfine di
esercitare, nei secoli, un dominio sulle anime, per arrogarsi un potere di
mediazione e intercessione, per dispensare indulgenze e, non per ultimo, per
battere cassa, alfine di finanziarsi e continuare a esistere come casta
sacerdotale. Si pensi alla dottrina del «Limbo», un’altra costruzione
della nomenclatura clericale, che ha dominato per molti secoli le menti e il
credo dei fedeli del romanesimo e che è stata difesa a spada tratta, con finti
argomenti scritturali, contro i dissenzienti. Ora, tale «Limbo» è stato
dichiarato inesistente. Spero che presto succederà anche per tale costruzione
ideologica, chiamata «Purgatorio».
Secondo la Bibbia, l’unico «purgatorio» (= «purgamento» o purificazione) si
trova in terra ed è il sangue di Gesù Messia, versato sulla croce; in 2 Pietro
2,9 si parla del «purgamento
[gr. katharismós] dei suoi vecchi peccati» (Riv.). Per rendere l’idea, metto
il termine «purgamento» apposta, come compare nelle vecchie traduzioni, alfine
di rendere l’idea. Si parla del fatto che «Dio ha innanzi ordinato lui
[Cristo Gesù], per il purgamento col suo sangue, mediante la fede»
(Rm 3,23 hilastḗrion «propiziazione»). Inoltre, sempre in terra ogni vero
credente può realizzare questo: «Purghiamoci d’ogni
contaminazione di carne e di spirito, compiendo la santificazione nel timor di
Dio» (2 Cor 7,1 katharízō). Riguardo
all’assemblea del Messia, composta da tutti i veri credenti, leggiamo che il
Signore «diede se stesso per lei, per santificarla, avendola
purgata col lavaggio dell’acqua» (Ef 5,25s
katharízō); questo è già accaduto. Si veda ancora Eb 1,3; 2,17; si tratta
qui di un evento concluso nel passato. Per i peccati attuali viene detto: «...il
sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purga di ogni peccato...
Se confessiamo i nostri peccati, egli [Dio] è fedele e giusto, per rimetterci i
peccati, e purgarci di ogni iniquità» (1
Gv 1,7.9 katharízō). Infatti, «abbiamo un avvocato presso il
Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed egli è il purgamento per i nostri
peccati» (2 Gv 2,1s hilasmós; così 1
Gv 4,10). Quindi, l’unico «purgatorio», descritto nella Bibbia, è il
sangue di Cristo.
■
3. Quale versione della Bibbia
bisogna studiare, se non ce n’è una che corrisponda all’altra?
Io personalmente faccio uso di diverse traduzioni italiane ed estere pressoché
contemporaneamente. In tal modo ci si avvicina alquanto al senso originario.
Inoltre, consulto, abbastanza di frequente, il testo nelle lingue originali.
[►
Quale traduzione raccomanderesti a tuo figlio?]
■
4. Cosa accadrà a un ateo dopo la
morte?
La sacra Scrittura non lascia dubbi in merito. Dio ha un solo metodo di
salvezza: «È per grazia che siete stati salvati,
mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio»
(Ef 2,8; cfr. Rm 5,2). Per accedere a tale salvezza per i meriti di Cristo
soltanto, bisogna aver fatto una decisione di fede, prima di morire; infatti,
già subito dopo la morte c’è un giudizio preventivo, che stabilisce la
destinazione (Eb 9,27); alla fine dei tempi, ci sarà poi il giudizio finale, per
stabilire l’entità della pena degli increduli e dei malvagi (Ap 20,11-15).
Questa è la discrimina fra salvezza e |
|
|
perdizione: «Chi
crede nel Figlio, ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figlio non vedrà
la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui» (Gv 3,36). Quindi, ogni
ateo è perduto, rimane tale, dopo la morte va nell’Ades (luogo di condanna
preventivo; Lc 16,23) e alla fine dei tempi, dopo il giudizio finale, sarà
destinato al fuoco eterno (Ap 20,15; 21,8).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/A1-Ateo_aldila_Esc.htm
19-10-2015;
Aggiornamento: |