Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Bibbia (generale)

 

 

 

 

Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

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QUALE TRADUZIONE RACCOMANDERESTI A TUO FIGLIO?

 

 di Nicola Martella

 

La questione del lettore

La risposta

 

Prima di porre una domanda, il lettore si accerti che non ci sia già una risposta all'interno del sito «Fede controcorrente». È anche possibile che l'autore abbia già trattato l'argomento in uno di suoi libri; in tal caso verrà inviato al lettore il riferimento all'opera e alle pagine. In alcuni casi il gestore del sito si avvarrà dell'ausilio di un competente collaboratore perché venga data una risposta alla domanda del lettore.

 

 

La questione del lettore  

 

Caro fratello Nicola, ti scrivo sulla questione delle traduzioni, dibattuta all’interno del tuo sito... una buona occupazione per i credenti che spendono del tempo su internet.

     Il mio «impiego», quale operaio del Signore come te, è quello d’assistere le persone bisognose donandogli l’amore di Gesù a 360°. C’è tanto bisogno di credenti che lavorino in questo vasto «campo»; ma c’è tanto bisogno anche di chi rende sereno il campo della dottrina, la sana dottrina!... intesa sia come «assistere le vedove e gli orfani ecc.», che come la base degli insegnamenti teologici sul «Dio d’Israele e dei Gentili».

     Io dovrò ancora occuparmi d’assistenza e cura d’anime, se Dio me ne farà grazia, e per questo non posso occuparmi di dottorato, nella fattispecie nello studio approfondito delle traduzioni... per una vera questione di tempo! Mi piacerebbe farlo ma credimi non ne ho il tempo. È un lavoro tuo e da cui molti credenti dipendono! Hai una grande responsabilità quanto la mia forse, ma ti chiedo una cosa: Quale traduzione metteresti nelle mani di tuo figlio?

     Nella comunità locale ci sono persone che probabilmente non riusciranno mai a studiare approfonditamente e il più di loro dipende da quello che noi studiamo per il loro bene...

     Il pastore ha bisogno del dottore quanto quest’ultimo dell’evangelista ecc... insomma abbiamo bisogno gli uni degli altri per fare e dimostrare unità in Cristo Gesù!

     È necessario fare chiarezza e, serenamente, consigliare la migliore traduzione per il bene di questi credenti.

     Da quando ho letto «Mani sataniche sul Nuovo Testamento», e le vicende del gesuita Riviera, sono un po’ sulle difensive... certo la fede in Gesù mi sostiene ed è sufficiente a demolire le paure... ma quanti «infiltrati» ci sono che minano la sincerità di credenti che affidano le loro vite alla Scrittura di Dio! Quanti credenti faziosi e vogliosi d’imporre la propria visione indeboliscono la Verace Parola!

     Io consiglio la Diodati... faccio bene? Una vale l’altra?... non voglio appoggiarmi sul mio discernimento ma su un ministero dato dallo Spirito Santo a tale scopo per l’utile comune quale è il dottorato! Credo che tu lo abbia, mentre io non ne so tanto di traduzioni, pur studiando (quando posso) su varie traduzioni... ma poiché è necessario che una comunità locale sia unita anche in questo e sia messa al sicuro dalla confusione e dalla manipolazione di chi vuole solo ostentare conoscenza e vana intellettualità, occorre avere una risposta!

     Credo che sei una brava persona e che cerchi con sincerità il bene dell’Opera di Dio, per questo mi rivolgo a te e ti chiedo ancora: Quale Bibbia daresti a tuo figlio?

     So che tutte le traduzioni parlano di Dio e del piano di salvezza per mezzo di Gesù... ma quante hanno veramente l’ispirazione d’amore e la potenza che da essa si sprigiona?

     Forse sono banale... ma una risposta ai credenti ci deve essere. Per di più oggi si pubblicizza la vendita a 1,50 euro d’una versione conosciuta ma preferisco un costo più elevato per una traduzione attendibile che pochi euro e diffondere un Evangelo debole della potenza ispiratrice.

     Pace del Signore Gesù a te e alla tua casa. {Francesco Vigilante; 10-09-2008}

 

 

La risposta ▲

 

Penso che Francesco abbia centrato bene il fatto che nell’opera di Dio ci sia bisogno del concorso di vari ministeri, come anche Paolo c’insegna: «Ed è lui che ha dato gli uni, come missionari fondatori [= apostoli]; gli altri, come proclamatori [= profeti]; gli altri, come araldi [= evangelisti]; gli altri, come curatori d’anime [= pastori] e insegnanti [= dottori]…» (Ef 4,11ss). Il danno per l’opera risulta non solo dall’assenza di una di queste funzioni ministeriali, ma anche dal fatto che chi ha specifici carismi si cimenti d’altro, ad esempio un evangelista che si mette a fare la «sua» traduzione.

     Di per sé sul tema delle traduzioni ho risposto alle domande poste da Francesco abbondantemente nell’articolo «Le traduzioni della Bibbia sono fiori e spine». Per cui rimando specialmente a esso. In tale articolo affronto anche la questione del «textus receptus» (o «testo ricevuto»), che sta alla base del libretto «Mani sataniche sul Nuovo Testamento», che è infelice nel titolo (l’originale tedesco non recita così) e sbagliato in molti suoi asserti (pretende di spazzare via la «critica testuale» per motivi ideologici). A detta di Giancarlo Farina, Salvatore Gargiullo fa così del «“terrorismo” evangelico» (sebbene specialmente il titolo è suo, mentre il testo è di Rudolf Ebertshäuser).

     Che cosa diremmo se oggigiorno un medico direbbe che sia giusto solo attenersi alle ricerche mediche e scientifiche precedenti a Leonardo da Vinci (1452-1519) o a Isaac Newton (1642-1727)? Così si pretende che la scienza biblica si attenga al «textus receptus», a un testo ricostruito da Erasmo da Rotterdam (alias Geert Geertsz; 1466-1536) e da altri studiosi del suo tempo (Robertus Stefanus nel 1550) sulla base dei manoscritti che erano allora a loro disposizione, senza tener presente i nuovi manoscritti ritrovati (p.es. in Qumran), lo sviluppo della «critica testuale» e l’introduzione di nuovi strumenti di analisi e di comparazione degli antichi manoscritti (p.es. computer). Questo è illogico e poco serio. Gli storiografi farebbero a meno di nuovi documenti di un certo periodo storico? Gli archeologi prescinderebbero da nuovi reperti? Perché allora proprio studiosi di «critica testuale» dovrebbero fare a meno di studiare documenti biblici di antichissima fattura, qualora vengano alla luce? Le tesi dei sostenitori del «textus receptus» sono insostenibili. Cercare un complotto satanico dietro alla «critica testuale», è ingenuo e infantile e non aiuta nella ricerca della verità. Chi ha una tale mentalità, probabilmente non capisce molto di «critica testuale», dello studio dei manoscritti, del loro confronto, dell’accertamento del testo migliore, della costruzione di un apparato critico che ne mostri le varianti e così via.

     Ai cristiani dovrebbe interessare la verità, specialmente se riguarda il testo biblico. Il «textus receptus» non è mai esistito così in un manoscritto dei primi secoli d.C., ma è anch’esso un testo ricostruito mediante una sorta di «critica testuale», comparando centinaia e centinaia di antichi manoscritti. Quindi perché usare tale schizofrenia di logica? Penso che si dovrebbe guardare la questione con meno ideologia e più competenza. Poi, in fondo, le questioni sono abbastanza marginali nel loro complesso. Per l’approfondimento dei manoscritti e delle traduzioni si vedano pure gli articoli «Fra traduzioni imperfette e varianti nei manoscritti» e «La Bibbia e i suoi manoscritti» e il tema di discussione «Traduzioni, parafrasi, vestimenti e tradimenti».

     Sui punti di forza e di debolezza di alcune traduzioni, rimando alla discussione ei seguenti temi: «Traduzioni della Bibbia? Parliamone 1 | 2». Qui io consiglio pure di usare differenti traduzioni per lo studio: così si arriva abbastanza vicino all’originale.

     Io personalmente uso normalmente la vecchia Riveduta (la trovo come il male minore), consulto spesso la Elberferder (traduzione tedesca dei Fratelli) sia nella vecchia che nella nuova revisione (la trovo in genere una delle più letterali) e per ulteriori approfondimenti vado direttamente al testo ebraico (AT) e a quello greco (NT).

     Quanto alla «Nuova Diodati», di cui mi si chiede un giudizio, la si può consultare insieme ad altre traduzioni; tuttavia io la considero a sé stante come una traduzione della «King James», quindi come una buona parafrasi; non la userei personalmente per lo studio né la consiglierei come preciso strumento didattico, ma solo per gli usi devozionali.

     Quale traduzione raccomanderesti a tuo figlio? Chiaramente la Elberferder, visto che egli parla tedesco. In italiano gli darei la Riveduta per lo studio, ma gli suggerirei di averne sempre almeno 3-4 diverse traduzioni sottomano per la consultazione. Programmi elettronici come «La Parola» aiutano una facile consultazione sincronizzando diverse traduzioni insieme; lo ritengo un ottimo strumento per lo studio interattivo e comparativo. A mio figlio raccomanderei chiaramente uno di tali programmi elettronici.

     Quanto alla Bibbia a un euro e cinquanta, bisogna essere grati al Signore per tale iniziativa. Infatti tale edizione così a buon mercato non è indirizzata a studiosi, ma alla diffusione della Parola di Dio fra i non credenti. Portare la sacra Scrittura fra il popolo, in qualunque traduzione tra quelle menzionate, è la migliore evangelizzazione che si possa fare!

 

Si veda inoltre:

La Bibbia tra traduzioni e trasposizioni {Argentino Quintavalle - Nicola Martella} (A)

Traduzioni, lingue bibliche e mentalità ebraica {Argentino Quintavalle} (A)

Traduzioni, lingue bibliche e mentalità ebraica? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Traduzione_raccomanda_figlio_Mds.htm

13-09-2008; Aggiornamento: 23-09-2008

 

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