Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

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Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

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Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SEDICENTI LETTERE DI GESÙ? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Sedicenti lettere di Gesù». Già ai tempi di Paolo e dei suoi contemporanei, c’erano cattivi maestri, che mandavano in giro false epistole a loro nome, per accreditare le loro deleterie dottrine (2 Ts 2,2). Altri, definiti da Pietro «uomini ignoranti e instabili», travisavano gli scritti di Paolo, «come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione» (2 Pt 315s).

     Le uniche lettere autentiche di Gesù, che Egli scrisse sono contenute in Apocalisse 2-3 e furono indirizzate a sette conduttori di chiese nella provincia romana Asia. In tutti i secoli sono sorti mistici, santoni e religiosi, che hanno preteso di ricevere nuove lettere da Gesù per i loro tempi. Non di rado, a tali lettere celesti furono attribuite anche virtù miracolose, alimentando così la superstizione religiosa. Tali presunte epistole di Cristo sono spesso piene di errori dottrinali, accreditano false dottrine ed errate pratiche devozionali.

     Anche oggigiorno circolano in rete varie presunte lettere di Gesù. Alcune di loro pretendono di essere state veramente scritte dal Signore. Altre rappresentano solo un artificio letterario, per accreditare le proprie credenze. Noi dissentiamo da ambedue le forme e prendiamo distanza da esse.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Ursula Illiano

2. Vincenzo Russillo

3. Mario Tuttobene

4. Giovanni Samperi

5. Andrea Angeloni

6. D. Nancy Festa

7. Matteo Russi

8. Fabrizio Martin

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Ursula Illiano}

 

Quello, che leggo da questa nota, è una visione umana di un Gesù fatto a uso e consumo dell’uomo. Un Gesù tutto amore e dolcezza al servizio dell’intemperanze degli uomini.

     Ciò, che più mi fa riflettere, è l’immagine che le persone hanno di Gesù. Per tanti il problema non è credere in Gesù, ma in quale Gesù, se questo si dissocia dalla rivelazione, che abbiamo di Lui dal testo biblico.

     Il Gesù della Bibbia è un personaggio scomodo, che non si accomoda con il pensiero umano del Salvatore; per questo è preferibile averne uno a propria immagine. La tragedia è che le persone, ingannate da un falso Gesù, moriranno nel proprio peccato, senza conoscere la salvezza, che l’unico Figlio di Dio è venuto a offrire agli uomini. {30-07-2011}

 

 

2. {Vincenzo Russillo}

 

In quel testo in esame, Gesù viene presentato secondo una visione troppo umanista, spinto da un mero sentimentalismo. Si rischia di portare delle pecorelle smarrite verso una visione troppo buonista di Dio. Alla prima prova nella vita si sentiranno traditi da un Dio, che viene presentato solo come buono. Gesù, più di chiunque altro, parla della Geenna e usa parole forti come «fuoco inestinguibile» e «pianto e stridore di denti». Egli vuole mettere le cose in chiaro che, alla sua seconda venuta, le conseguenze saranno gravi.

     Una volta uno studente disse al maestro medievale francescano Bonaventura: «Perché nessuno ama più Gesù?». Ed egli rispose: «Perché nessuno sa chi è Gesù».

     Ad esempio, in Apocalisse 5,1-2 c’è scritto che Cristo sta per aprire il rotolo con i sette sigilli, dove si trovano i decreti di Dio per il futuro (vedi Apocalisse 6,1-2; 3-4). Vi è una chiara immagine del trono quale segno di dominio e tutta la storia è scritta senza necessità d’aggiunta. Tutto ciò ci deve portare a un segno di riverenza e di timore. Dio guarda «colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola» (Isaia 66,2). Cristo è il Redentore, colui che ha pagato con il suo sangue il prezzo dei nostri peccati e ha sconfitto Satana; ma allo stesso tempo è un Giudice, che ci chiama a scegliere senza «se» e senza «ma».

     Gesù ci fa una domanda ben precisa «Voi chi dite che io sia?». Non possiamo perderci in proiezioni personali, che vedono solo l’aspetto buonista, che ci chiama a una ricerca interiore. Egli ci chiama a guardare la sua gloria, affinché possiamo umiliarci e portarci a onorarlo con tutto il nostro cuore. {30-07-2011}

 

 

3. {Mario Tuttobene}

 

Contributo: Nel testo pubblicato [N.d.R. come lettera di Gesù], leggo quello che ogni credente vive nella vita di tutti i giorni. Penso che tutti abbiamo dei momenti di debolezza spirituale, di solitudine, di afflizioni, di sconsolatezza; e seppure leggiamo qualche parte della Scrittura, non riusciamo a trovare quella forza che ci fa reagire, scrollare di dosso quella cappa che ci opprime. Credo che nel leggere queste parole, anche se all’apparenza non scritturali, lo sono in pieno, magari non scritte letteralmente uguali, ma con l’effetto di come qualcuno che ti parla con il cuore in mano. Se potessimo riassumere tutto la nota in una sola frase, leggeremmo: «Non temere io no ti lascerò e non ti abbandonerò mai, fatti animo, e anche se in questo mondo avrai tribolazioni, ricorda io ho vinto». Il «solo Scrittura» è giusto, ma quanta gente ha fatto del male, perché non ha saputo usare il «solo Scrittura»? {31-07-2011}

 

Antonio Nappo: No, caspiterina, non bisogna appoggiare le opere delle tenebre e nemmeno parteciparvi. «Che comunanza c’è tra Cristo e Beliar?». {31-07-2011}

 

Nicola Martella: Quindi, apriamo porte e portoni all’arbitrio, mettendo in bocca a Cristo tutto ciò, che ci viene in mente. Poi, una qualche scusante sentimentale o addirittura scritturale la troveremo. Magari, prima o poi, anche le nostre parole «apocrife», messe in bocca a Gesù, diventeranno deuterocanoniche e si accrediteranno come «seconda sola Scrittura».

     Riguardo a coloro, che compongono tali presunte lettere di Gesù, come non ricordare questa previsione di Paolo: «Verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito di udire si accumuleranno insegnanti secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole» (2 Tm 4,3s).

     Permettetemi un breve excursus generale sul brano appena citato. Oggigiorno, c’è un certo numero di «insegnanti secondo le loro proprie voglie», che ritiene di essere apposto con Dio, solo perché appartiene alla chiesa romana ed è attivo in essa; nonostante tutto ciò, si tratta spesso di persone, che non conoscono la Scrittura veramente.

     Altri di loro, in campo evangelico, si credono di essere a posto con Dio, solo perché si vantano di avere la potenza dello Spirito, grandi carismi e di molte esperienze mistiche; nonostante tutto ciò, si tratta spesso di «senza chiesa», che hanno fatto del Web il loro pulpito esclusivo.

     Poi, ci sono, in tutte le denominazioni cristiane, un certo numero di falliti nella vita spirituale, morale ed ecclesiale, che però fanno i dotti in Internet; diversi di loro parlano sempre di amore e misericordia, ma spesso perché non riescono a vivere essi stessi in modo irreprensibile e in santità, come la Scrittura richiede.

     In tutti gli ambiti descritti, ci sono alcuni che scrivono tali testi, mettendo in bocca a Gesù parole arbitrarie, per accreditare le loro opinioni religiose; altri di loro plaudono a tali testi, trovando in essi identificazione; in tal modo mostrano quanta sapienza spirituale e scritturale abbiano. Dovremmo accettare da loro lezioni di discernimento o la morale della favola?

 

 

4. {Giovanni Samperi}

 

«Uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti...» [1 Re 22,22; N.d.R.]

     Alcuni prendono solo alcune parti delle Scritture e ne tralasciano altre. Dicono che Dio è amore, che Dio è buono e alla fine salverà tutti. Quando per esempio leggono che chi toccava l’arca di Dio, moriva, essi non credono a questa parte della Parola, perché se Dio è buono, non può fare morire; e così secondo questa opinione personale, le Scritture non sarebbero tutta la verità, ma sarebbero state adulterate nel tempo dagli uomini. E viene da sé che anche frasi scritturali come «chi non avrà creduto sarà condannato», non trovano più luogo nella mente di queste persone, che pur si definiscono credenti; essi affermano di appartenere a una fede che, a loro dire, non viene dalla Bibbia manomessa, ma direttamente da Gesù... mediante rivelazioni personali, che Gesù darebbe a qualche persona speciale, super spirituale.

     A costoro, veggenti e spiritualisti, che amano mischiare parti della Scrittura a parole contorte, accuratamente ricercate per confondere le menti dei semplici, naturalmente diciamo che sono in errore e non hanno la verità dell’Evangelo, ma sono stati sedotti dallo spirito dell’anticristo, attraverso falsi profeti e spiriti menzogneri.

     Gesù Cristo ha promesso il suo ritorno. È vero, ma questo non avviene sulla base di lettere dettate a un veggente, infatti, le Scritture dicono: «E allora, se alcuno vi dice: “Il Cristo eccolo qui, eccolo là”, non lo credete» (Marco 13,21). «E vi si dirà: “Eccolo là, eccolo qui”; non andate, e non li seguite; perché com’è il lampo che balenando risplende da un’estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno» [Matteo 24,25ss; N.d.R.].

     «Ecco, egli viene colle nuvole; e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, Amen» (Apocalisse 1,7).

     Costoro dicono che Gesù sta tentando di venire attraverso queste lettere, ma non è così. Noi diciamo invece che Egli non tenta di venire, ma verrà e, quando verrà, ce ne accorgeremo tutti, nessuno escluso. Nel frattempo Egli non ci ha lasciati da soli. Purtroppo queste persone sono oltremodo insistenti e non ci ascoltano. {10-03-2014}

 

 

5. {Andrea Angeloni}

 

1. Con queste lettere, anche se fatte in «buona fede» si arriva a umanizzare, dunque sminuire, la maestà e sovranità divina. Abbiamo a sufficienza materiale nella Bibbia, divinamente ispirata da Dio, perché ricercare altro? {10-03-2014}

 

2. Ho discusso con un fratello su questo tema. Ne è uscito fuori un altro aspetto, ossia il meccanismo di appropriazione indebita perpetrato dalla Chiesa Cattolica Romana. Essa, con questo sistema, propone un’altra figura che è quella pagana della Madonna, figura che non avrebbe «voce in capitolo» senza l’intervento dell’uomo. Quest’ultimo, ingannatore o ingannato egli stesso a sua volta, innalza questa entità mistificatrice tramite il fenomeno di channeling - medianesimo, pratica occulta legata allo spiritismo. {10-03-2014}

 

 

6. {Donatella Nancy Festa}

 

Questo invito alla discussione tocca un argomento che mi sta molto a cuore: la Verità. In materia di Scrittura, odio le manipolazioni, le interpretazioni arbitrarie, e le forzature sui testi, ma se c’è una cosa che detesto più di tutte (parlo personalmente) è che qualcuno si arroghi il diritto di parlare in prima persona, cose se fosse Dio stesso o Gesù a parlare (dicendo cose, per giunta, antiscritturali). Questo tipo di lettere, mi suscitano un profondo fastidio, mirano a colpire la sensibilità dei sentimenti umani, ma si fermano lì. Tutti, o quasi, dopo averle lette dicono: «Che bella, che bella...»; ma i contenuti, in realtà, sono trascurati.

     Mi capitò, ad esempio, tempo fa, di sentir leggere una lettera, che circola ancora oggi in ambiente evangelico, se non ricordo male s’intitolava: «Lettera da Dio». Emotivamente bella quanto si vuole, ma mi suscitò un pensiero profondo: «Dio è il Sovrano dell’universo, ogni uomo si piegherà davanti a Lui, Dio non è assolutamente un «elemosinante» di amore umano. Dio, non hanno bisogno di dire all’uomo: «Ti prego, per favore, accorgiti di me», perché sa bene come fare con ciascuno di noi. Detto questo, ricordo che Paolo ha lasciato scritto come monito quanto segue: «Quand’anche noi, quand’anche un angelo dal cielo vi annunziasse un evangelo diverso da quello, che vi abbiamo predicato, sia anatema (= maledetto)». Questo dovrebbe spingere ogni buon cristiano ad applicarsi al sano principio di non andare oltre la scrittura. {10-03-2014}

 

 

7. {Matteo Russi}

 

Vorrei aggiungere alcune considerazioni a quelle dell’articolo. I segni e le profezie possono anche non venire da Dio, ma dall’uomo o dal demonio. Quest’ultima eventualità è un tabù pericoloso, che ci spinge a ignorare i pericoli, che si corrono praticando la divinazione, l’occultismo e, soprattutto, l’idolatria. Nell’avvicinarsi del ritorno di Gesù, che non sappiamo quando si verificherà, ma che sappiamo essere sempre più vicino, il diavolo sta preparando i futuri adoratori dell’anticristo. Lo fa non solo con la New Age, l’ecumenismo, il modernismo teologico, ma anche con un’escatologia falsa, che impedirà al momento opportuno a chi resterà di discernere ciò, che sta succedendo.

     Quando si parla di Medjugorje, si sta parlando di escatologia. «La regina del Cielo» dice di preparare il ritorno di suo Figlio. Molte cose che dice, sembrano ricalcare il premillenarismo e il tribolazionismo più fedele alla Scrittura. Dietro un po’ di verità, si nasconde però l’inganno e l’idolatria. Sospetti del genere appartengono anche a diversi eminenti prelati!

     Similmente accade con i segni e i prodigi del mondo carismatico e con ricostruzioni escatologiche, che risultano provenire da certi commentatori, ma non dalla Bibbia. Qualcuno magari ci aggiunge i suoi sogni e ne salta fuori un libro o un film di successo!

     Quando ci accingiamo alla Bibbia, particolarmente alla profezia biblica, non possiamo portarci dietro il nostro bagaglio culturale e neanche ciò che ci hanno insegnato, ma dobbiamo essere sempre pronti a metterci in discussione con umiltà. Dobbiamo procedere a una onesta analisi del testo, lasciare che la Bibbia interpreti sé stessa. Poi ci confronteremo con i commentari e con tutto il resto. Mi dirai: «Dio preserverà i suoi figli dall’inganno!». È vero, ma la Chiesa dovrà pur sempre lasciare la sua testimonianza al mondo. Dietro a lettere come quella, che hai citato, vi è un’opera molto più grande, molto più complessa, tele che il diavolo sta tessendo con pazienza e che irretiranno coloro, a cui sarà data potenza di errore. {10-03-2014}

 

 

8. {Fabrizio Martin}

 

Contributo: Come cattolico, ho passato gran parte della mia vita, nutrendo la mia spiritualità con letture di lettere dall’aldilà. Penso ai diari di Faustina Kowalska, Josepha Menendez, Veronica Giuliani e le epistole di Padre Pio. Ultimamente leggevo le lettere tratte dalle locuzioni interiori di una mistica laica, una certa Margherita di Gesù, così si faceva, e si fa chiamare. Bene, alla fine, tutte queste esperienze private le ho considerate spazzatura a motivo di Cristo. Sono tutte rivelazioni private che impallidiscono alla luce delle Sacre Scritture. Sono comunque del parere che il Signore possa rivelarsi, manifestarsi a qualcuno per qualche motivo, non di sicuro per aggiungere nulla a ciò, che è scritto nella Bibbia. {10-03-2014}

 

Nicola Martella: Dio si è rivelato e ciò sta nella sacra Scrittura. Ora, quando Dio si rivela a ognuno di noi, ci dà rivelazione di ciò che «sta scritto». Altre rivelazioni sono ingannevoli.

     Inoltre, valutando le cosiddette «rivelazioni» di tali personaggi alla luce della Scrittura, ci si rende conto che spesso contraddicono ciò, che Dio ha rivelato come sua Parola sovrana. Poiché Dio non smentisce se stesso in ciò, che afferma, puoi renderti conto di dove sta l’errore. Quest’ultimo è sottile, impercettibile e seducente agli occhi dei semplici, che mancano di conoscenza biblica e facilmente possono essere traviati. «Non siamo più dei bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore, ma che, proseguendo verità in amore, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo» (Ef 4,14s).

 

Fabrizio Martin: Già, purtroppo molte persone corrono dietro a queste persone, nulla comunque in confronto con le apparizioni di Maria. Forse vado fuori tema, però vale la pena denunciare la moltitudine di persone, che abbocca a tali allucinanti fenomeni. Ci s’impegna per una seria evangelizzazione e ti seguono quattro gatti; la Falsa Maria delle visioni invece fa proseliti da tutte le parti. Perché poi molte persone tornano a pregare, dopo aver incontrato tali manifestazioni, resta un mistero, e per me cattolico sempre meno convinto da ciò, che mi circonda, venir a capo di tali questioni è fondamentale. {11-03-2014}

 

Nicola Martella: Quando le persone cercano la «spiritualità», invece che la verità rivelata da Dio, passano da un’esperienza religiosa all’altra, indipendentemente dal loro contenuto. A costoro il diavolo fa ponti d’oro e dà «belle» intuizioni religiose sentimentali e gratificanti, pur di tenerli lontani dalla sacra Scrittura, quale unica verità rivelata, e da Gesù Cristo quale unico Salvatore e Signore. Per il diavolo i buddo-cattolici e i zen-mariani, spiritualisti alla Medjugorje o alla Padre Pio e così via sono il meglio, che potesse inventarsi per sedurre, accecare e imbrogliare.

     Il Dio vivente non ci offre una «spiritualità», ma la vita eterna per grazia mediate la fede in Cristo Gesù. «Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui» (Gv 3,36).

 

Fabrizio Martin: Già, parole vere queste, comunque, e qui vado fuori tema di sicuro, meglio così, perché quello che dico è questo: queste rivelazioni private allontanano dalla fonte principale per la nostra spiritualità, la Sacra Scrittura; ma ancor peggio sono i teologi o i biblisti, che male interpretano i sacri testi, adulterando il vero significato della Parola di Dio. Ma qui si aprirebbe un altro discorso. {11-03-2014}

 

Nicola Martella: Chi ha tutte e due i piedi ben piantati nella Parola di Dio, non necessita di sedicenti «lettere celesti», nate dalla segatura mentale della spiritualità di qualche mistico. Neppure dipende dalle opinioni dottrinali degli uomini. Egli, guardando di non andare oltre a ciò che è scritto, taglia rettamente la Parola della verità, si nutre di essa, adegua la sua vita a essa e diventa una fonte di benedizione anche per gli altri.

 

 

9. {}

 

 

10. {}

 

 

11. {Vari e medi}

 

Pietro Calenzo: Purtroppo tale malvezzo antiscritturale non è proprio solo della religione predominante. Infatti, da qualche decade anche rami del neo-pentecostalismo sogliono raccontare sia in libri, sia oralmente fatti che riguardano il Signore Gesù e le loro esperienze personali, che molto ma molto spesso vanno oltre ciò, che è scritto. E questo è molto preoccupante. {30-07-2011}

 

Franco Leone Ciancio: Purtroppo anche negli ambienti evangelici circolano opuscoli e «lettere aperte», che fanno parlare Dio Padre o Gesù in prima persona. Tra l’altro, penso sia un offesa all’intelligenza delle persone, alle quali viene rivolta questo tipo di letteratura con lo scopo di evangelizzarle. {10-03-2014}

 

Nicola Martella: Hai proprio ragione! La finzione letteraria nel merito, da qualunque fonte venga, umilia la verità rivelata e lede la maestà del Rivelatore.

 

Peppa Aghir: Mio caro fratello, io credo una cosa sola, e su questo almeno per me rimango ferma della mia idea: possono dire, fare, disfare, si possono perfino sbattere la testa contro un palo, ma non credo per nulla alla falsità umana, che racconta appunto l’essere umano. Credo solamente alla Bibbia, alla Parola di Dio, che tutto ciò che c’è scritto nella Parola di Dio, le sacre Scritture, è la sola verità. Il resto, lettera, non lettera, testamento, eccetera, è falsità. Questa mi giunge nuova ora: una lettera di Gesù (mamma mia, l’essere umano è la peggiore bestia che esista). Vedete solamente di ravvedervi, che il tempo è vicino; Cristo sta tornando! {10-03-2014}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

Nina Cairone: La penso come te: nella Bibbia c’è scritto tutto quello, che può servire a ogni essere umano, senza aggiungere altro. Lode a Gesù per averci salvato. {30-07-2011}

 

Ariel Shalomo: Bisogna stare attenti e non lasciarsi ingannare. Falsi maestri possono capitare in tutte le religioni. Nessuna fede è al sicuro. {10-03-2014}

 

Nicola Martella: Certo, nel giudaismo avete molta esperienza in merito, visti i tanti apocrifi, che falsi maestri hanno prodotto nei secoli, oltre alle cabale e simili interpretazioni allegoriche... J

 

Roberto Ragone: Caro Nicola Martella, ma dimmi, di grazia, ti pagano per pubblicare queste «leggerezze»? Perché, se non è così, se lo fai per tuo diletto, è più grave di quanto si possa pensare. {10-03-2014}

 

Nicola Martella: Roberto Ragone, leggi l’articolo e intervieni nel merito, invece di lanciare illazioni gratuite e per altro rivelatrici della tua indole. Se non hai argomenti biblici, lascia perdere.

     Gesù disse al soldato, che lo percosse senza ragione: «Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv 18,23).

 

Paola Chiarapini: Secondo me, anche questa è idolatria. {11-03-2014}

 

Falsi messaggi di Gesù {Nicola Martella} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Letter_Gesu_Esc.htm

12-03-2014; Aggiornamento:

 

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