Questo articolo è nato da un contributo di Vincenzo Russillo.
Correggendolo, emendandolo, strutturandolo e formattandolo, ho
aggiunto dapprima qui e là pensieri e riflessioni e poi le parti che
mancavano, finché è nato questo articolo. {Nicola Martella} |
1. GLI ASTRI NON MENTONO, GLI ASTROLOGI SÌ: Le
stelle, i pianeti, il Sole e la Luna non hanno nulla da dirci sul nostro
futuro, essendo oggetti inanimati e, come tali non possono mentire. A
dire il falso sono gli astrologi, che fanno credere che si possa
interrogare gli astri e carpire loro immani segreti.
Rituali e scaramanzie di fine anno
Quando un anno arriva alla sua conclusione e si approssima quello nuovo,
oltre ai vari dolciumi e all’immancabile spumante, che non può mancare
sulle tavole degli italiani, cresce il consumo di calendari, riviste e
libri con le previsioni astrologiche. Al riguardo, alcuni di questi
cosiddetti «esperti delle stelle» possono vantare vendite da
record al pari di grandi scrittori, per le proprie pubblicazioni. Cresce
quindi nella gente, tanto nell’italiano medio quanto nelle persone più
colte, la voglia di sapere cosa accadrà nel domani. Le domande che si
pongono sono sempre le stesse: «Nell’anno nuovo avrò “fortuna” negli
affari, nelle finanze, in amore e così via?». Con nostra grande
sorpresa, sta crescendo anche sui social network la mania di
consultare questi «oracoli fai da te». Molti si affidano
ingenuamente a tali giochini, per chiedere se troveranno il partner
giusto, quanti figli avranno, se faranno soldi, e chi più ne ha più ne
metta. Per i meno profani, vi è anche un «parla con Gesù», dove
si fa dire a proprio piacimento ciò che vorremmo sentirci dire dal
«Messia».
Dove siamo finiti, ci viene da pensare. Ora, seppur ci sembrino cose
veniali o comunque delle semplici attrattive per giovani, tutto ciò può
portare a vincolarsi a questi guru o al consulto d’applicativi in
Internet, che cercano di «individuare» il futuro.
Oroscopi per sapere il futuro? No, grazie, il Dio vivente mi basta!
Gli oroscopi sono la formulazione di previsioni del futuro (fatti in
maniera arbitraria e non scientifica), mediante l’osservazione degli
astri. Nella Bibbia l’astrologia è pesantemente condannata (Deuteronomio
18,10.14). Legarsi a tali fattori, per programmare la propria vita, è
molto rischioso, si cade in un «tunnel» senza via d’uscita. A maggior
ragione un credente dovrebbe avere solo Dio come guida: «Confida nel
Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento.
Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri»
(Proverbi 3,56). La volontà di Dio non si può certo interpretare tramite
gli oroscopi o altre forme di divinazione.
2. GLI ASTRI E LA BIBBIA: Gli astri sono stati
creati da Dio e la sacra Scrittura ce ne dà la conferma. Il salmista
afferma: «Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la
luna e le stelle che tu hai disposte…» (Salmo 8,3). Inoltre è
scritto che Dio conosce tutte le stelle e, come un generale fa col suo
esercito, le chiama all’appello col nome proprio: «Egli conta il
numero delle stelle, le chiama tutte per nome» (Salmo 147,4).
Gli antichi popoli studiavano il cielo e i pianeti, infatti
conoscevano gli astri, le identificarono con dèi e figure mitologiche,
assegnarono un nome corrispondente a costellazioni e pianeti e
s’inventarono storie e favole al riguardo. Nella Bibbia invece agli
astri, al Sole e alla Luna viene tolto ogni aspetto mitologico, divino e
divinatorio. Essi sono dei semplici luminari al servizio
dell’uomo, per distinguere il giorno dalla notte, una stagione
dall’altra e un anno dall’altro: «Poi Dio disse: “Vi Siano dei
luminari nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; e
siano dei segni e per le stagioni e per i giorni e per gli anni; e
servano da luminari nella distesa dei cieli per dar luce alla terra”. E
così fu. E Dio fece i due grandi luminari: il luminare maggiore, per
presiedere al giorno, e il luminare minore per presiedere alla notte; e
fece pure le stelle. E Dio li mise nella distesa dei cieli per dar luce
alla terra, per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce
dalle tenebre. E Dio vide che questo era buono» (Genesi 1,14-18).
Inoltre, gli astri testimoniano di giorno in giorno di essere fattura
del Creatore, che è saggio e potente: «I cieli raccontano la
gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. Un giorno
sgorga parole all’altro, una notte comunica conoscenza all’altra. Non
hanno favella, né parole; la loro voce non s’ode. Ma il loro suono esce
fuori per tutta la terra, e i loro accenti vanno fino all’estremità del
mondo» (Salmo 19,1ss). Qui si tratta solo di una descrizione poetica
dei luminari celesti (cfr. v. 4ss il Sole e la sua tenda).
Anche il Nuovo Testamento dà testimonianza al riguardo: «Quel
che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio loro
manifestato. Poiché le [cose] invisibili di lui, sia la sua perpetua
potenza sia la sua divinità, vengono comprese [e] vedute fin dalla
creazione del mondo per mezzo delle opere. Per tale motivo essi sono
inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato
come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e
l’insensato loro cuore s’è ottenebrato. Dicendosi savi, son divenuti
stolti…» (Romani 1,19-22).
3. GLI ASTRI? ANNO PER ANNO, DISASTRI: In Italia il
«Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale»
(CICAP), come altre simili organizzazioni altrove, controlla a fine anno
le previsioni fatte dagli astrologi al suo inizio. Da un lungo articolo
ricevuto dal CICAP cito quanto segue; in esso l’autore mette a confronto
le dichiarazioni degli astrologi e la realtà dei fatti, secondo i
seguenti punti: crisi internazionale, politica, gossip. Stefano
Bagnasco, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e
coordinatore del Gruppo di Studio sull’Astrologia del CICAP, ha
spiegato: «Uno dei “trucchi” più usati dagli astrologi è quello di fare
moltissime previsioni per lo più banali, in modo che difficilmente
possano essere veramente sbagliate. In questo modo può facilmente
capitare che qualcuna sia azzeccata, e verrà ricordata, mentre le
numerose altre, sbagliate, saranno più facilmente dimenticate».
Facciamo inoltre notare che si afferma una cosa e, allo stesso tempo,
una sottile variazione del suo contrario. Una cosa sarebbe «scritta» con
precisione nelle stelle, che mai mentirebbero, ma il suo adempimento
dipenderebbe da molte variabili terrestri e umane. Come si vede, i muti
astri non mentono, gli astrologi sì.
Dal lunghissimo elenco mi limito a quanto afferma, in conclusione,
Massimo Polidoro, psicologo e scrittore, segretario del CICAP: «Come
tutti gli anni, poi, nessun astrologo sembra aver previsto gli
avvenimenti più notevoli del 2009. Qualche esempio tra tutti: il Nobel
per la pace a Barack Obama, gli scandali in politica e sport
(Berlusconi-Marrazzo e Briatore in F1), l’arresto del regista Roman
Polansky o l’aggressione di Berlusconi a Milano. Una volta di più, la
nostra verifica dimostra quanto poco affidabili siano astrologi e
oroscopi. Eppure, non dubitiamo che i mezzi di comunicazione
continueranno a dare loro spazio e pubblicità, perché l’astrologia è pur
sempre un gioco divertente che piace a tanti. E se resta un gioco non
c’è nulla di male, bisogna solo fare molta attenzione a prendere le
proprie decisioni su qualcosa che non solo non ha fondamento
scientifico, ma ha sempre fallito alla prova dei fatti».
L’elenco completo degli eventi più importanti del 2009, «mancati» dagli
astrologi e ricordati dal CICAP, a cura di Andrea Proietti Lupi, si
trova
qui.
4. CONCLUSIONI: Le costellazioni hanno molti
segreti per la scienza, specialmente per l’astronomia e la
fisica. Esse non celano, però, significati astrologici o spiritualistici
che presunti «studiosi» possano individuare e svelare. Abbiamo visto che
i corpi celesti hanno un compito ben preciso, ossia delimitare il
giorno e la notte e le varie stagioni (Genesi 1,14). Riguardo a tali
presunti «veggenti», facciamo presente che già al tempo di Daniele
furono mostrati nella loro fallacia rispetto a questo uomo di Dio
(Daniele 1,20). Come seguaci di Cristo facciamo bene a tenerci alla
larga dalle
previsioni di tali ciarlatani astrali. Non abbiamo bisogno dei loro
pronostici, positivi o negativi che siano, visto che abbiamo al centro
della nostra vita la Parola di Dio: «La tua parola è una lampada al
mio piede e una luce sul mio sentiero» (Salmo 119,105).
Abbiamo visto che le stelle sono mute, essendo solo materia ed energia;
a mentire sono gli astrologi, e lo fanno con un’incredibile
sfacciataggine. Se le cose non si adempiono, come preannunciato, hanno
sempre una buona scusa sottomano per incantare i creduloni, proni a tale
religione astrale. Non ci facciamo ammaliare dai loro pronostici
di buona fortuna, né temiamo i loro annunci infausti. Dio disse per
mezzo del profeta Geremia: «Non imparate a camminare nella via delle
nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni
quelle che ne hanno paura» (Geremia 10,2). Vogliamo tenere il nostro
sguardo della fede fisso su Cristo: «…fissando lo sguardo su Gesù,
colui che crea la fede e la rende perfetta» (Ebrei 12,2). Solo
ponendo la nostra fiducia in Dio, potremo fare nostre le sue benedizioni
per il nostro futuro.
►
Astrologia è una falsa congiunzione {Nicola Martella} (D) ► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Superst-astro_inizio-anno_Oc.htm
31-12-2009; Aggiornamento: 01-01-2010 |