Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Le Origini 1

 

Bibbia (generale)

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L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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BISOGNO DI COMMENTARI SUI LIBRI DELLA BIBBIA

 

 a cura di Nicola Martella

 

Avendo insegnato più di due decenni Antico Testamento presso l’Ibei, nella scuola interna e in quelle succursali, e avendo insegnato in molte chiese in Italia, ogni tanto ho sentito la famosa domanda: «Fratello, che commentario / libro mi consigli sulla Genesi (su Isaia o altro)?».

     Col l’uso diffuso di Internet, ciò avviene a volte anche per e-mail. Giorni fa, ad esempio, un fratello mi ha scritto: «Voglio chiederti un consiglio. Desidero comprare un commentario completo dalla Genesi all’Apocalisse e che sia affidabile (in Italiano)». {Maniscalco Maurizio; 15-09-07}

 

Che cosa gli rispondereste voi? Quali criteri dovrebbe usare? Quale esperienza hai fatto tu con i commentari? Quali ti sono continuamente utili?

 

      Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

2. Davide Crudo

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Non so che cosa il lettore intenda per «commentario». Io per soli quattro capitoli della Genesi ho impiegato due volumi, perché l’opera «Le Origini» ricalca l’ebraico e contiene molti articoli che affrontano temi connessi all’esegesi. La parte esegetica ha 360 pagine e la parte connessa con temi specifici un po’ di più. Si vuole intendere questo per commentario?

     Ci sono commentari esegetici che partono dal metodo storico-biblico, quindi dal rispetto verso il testo biblico. Poi ci sono quelli che hanno alla base il metodo storico-critico e il liberalismo teologico; unitamente a ciò ci sono varie «letture» del testo biblico, secondo la «teologia femminista», la «teologia della speranza», la «teologia della liberazione», eccetera, ma non si può parlare di commentari veri e propri.

     In Italiano c’è «Investigare le Scritture» (AT e NT) con articoli introduttivi e breve commento. Il prezzo è abbordabile. In effetti è un sunto di commentario o un commentario abbreviato. È fatto per il lettore medio, ed è senz’altro utile a modo suo. Non so però se si possa essere soddisfatti fino in fondo, se si è uno che vuole andare nel profondo delle cose in ogni aspetto del testo.

     Per avere buoni commentari su tutta la Bibbia, caso mai ci fossero in italiano, bisogna pensare, per così dire, ad almeno due metri lineari di libri. Il prezzo è chiaramente esoso. Ci sono commentari della GBU, ma ne conosco solo pochi per dare un giudizio nel merito. Ci sono commentari scritti da protestanti tedeschi ed editi in italiano da case editrici cattoliche e dalla Claudiana; in genere partono però da posizioni critiche verso il testo. Io li consiglierei solo a chi ha abbastanza capacità di discernimento e sa distinguere il «grano» (affermazioni esegetiche) dalla «paglia» (filosofia storico-critica, liberalismo teologico). Ci sono anche buoni commentari esegetici di autori cattolici.

     Poi esistono «commentari» devozionali, che non spiegano veramente il testo biblico, ma fanno applicazioni morali per l’oggi; tali «commentari» di libri dell’AT contengono retro-proiezioni di dottrine cristiane, ossia non trattano il testo per quello che è, ma per quello che significa (secondo tali «commentatori») alla luce della dottrina del NT o di quella del proprio gruppo d’appartenenza.

     Personalmente ho il vantaggio d’andare al testo ebraico e greco, perciò faccio poco uso di commentari; quelli che ho sono in lingua tedesca e risalgono specialmente al mio tempo di studi teologici.

     Chiedo perciò che altri fratelli, che ne hanno la competenza, contribuiscano al discorso e facciano le loro proposte in base alle loro esperienze. Devono comunque distinguere fra commentario esegetico e «commentario» devozionale (o applicativo).

     Riporto qui di seguito alcuni criteri che dovrebbero orientare la scelta dei commentari. Bisogna distinguere fra «commentari esegetici», che spiegano ciò che l’autore originario intendeva, e «commentari dogmatici» (o devozionali), che usano il testo (anche dell’AT) per impartire dogmi cristiani del proprio gruppo d’appartenenza. Di quest’ultimo tipo ce ne sono diversi di rinomati fratelli italiani, ma personalmente non li ritengo di grande utilità, poiché non spiegano il testo per quel che è (esegesi), ma impartiscono lezioni morali (applicazione); quest’ultime saranno pure utili, ma non spiegano veramente il testo biblico di per sé. Alcuni proiettano l’AT sul NT per mostrare la continuità dell’AT nel NT (cfr. Avventisti); altri retro-proiettano il NT sull’AT per mostrare dogmi come la presenza di Cristo nell’AT, la Trinità nell’AT, ecc.

     In certi commentari applicativi (o devozionali) dell’AT, tutto diventa un’occasione per parlare delle dottrine cristiane (cristologia, soteriologia, etica cristiana). Alcuni autori hanno scritto interi «commentari» ai Proverbi e ai Salmi in veste cristologica: il giusto o il saggio è sempre Cristo; l’empio o lo stolto è sempre il diavolo! Il testo biblico diventa solo il trampolino di lancio per le dottrine dell’autore o del proprio gruppo di riferimento. Cose giuste vengono dette al posto sbagliato. Con la ripetizione e la convenzione ci si convince poi che il testo biblico (p.es. di Pr o Sal) intenda veramente ciò che gli si proietta dentro, specialmente perché a farlo sono «rinomati fratelli»! Il caso classico, la croce degli interpreti, è il Cantico dei Cantici.

 

 

2. {Davide Crudo}

 

Per quel che riguarda me, utilizzo spesso «Investigare le Scritture»: entrambe le versioni riguardanti sia l’Antico che il Nuovo Testamento. Per il Nuovo Testamento utilizzo sovente anche «Vita pratica»; inoltre per gli studi mi affido al «Nuovo Dizionario Biblico» di René Pache. {19-09-07}

 

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Ausili per studiare la Bibbia {Nicola Martella} (A)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Commentari_BB_Ori.htm

19-09-07; Aggiornamento: 12-02-2009

 

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