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Recensione 1:
È un libro essenziale per chi si interessa alla questione delle origini e vuole
approfondire i primi capitoli della Genesi, perché risponde alla domanda:
«Cosa dice la Bibbia?». Nel secondo volume vengono analizzati i primi
quattro capitoli, facendone un’esegesi frase per frase e, dove necessario,
parola per parola; nel primo volume, invece, si approfondiscono alcuni temi di
particolare rilievo.
È un classico libro di Nicola Martella, con la
suddivisione schematica in punti e sottopunti, con la pignoleria di chi niente
vuol trascurare perché si rivolge non a un lettore frettoloso, ma a chi
preferisce andare a fondo delle cose. È un’opera che consente di approfittare di
chi, come Martella, utilizza la conoscenza dell’ebraico per applicare meglio il
principio di «Sola Scrittura», non come quei teologi che usano la cultura per
far dire alla Bibbia ciò che più a loro piace.
Credo che su gran parte delle sue considerazioni ci sia
poco da obiettare, ma anche dove le conclusioni sono più incerte, l’autore ha il
pregio di riportare spesso anche le vedute alternative. Un’opera indispensabile
per ognuno che si è fatta la sua piccola raccolta di libri creazionisti, se non
altro per consultarla quando ce n’è bisogno.
Seguono ora alcune considerazioni di Giovanni Brandi,
un credente di Napoli che è abituale lettore di questi argomenti. {Fernando De
Angelis}
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Recensione 2:
Quest’opera è un fatto nuovo per noi Italiani, infatti che io sappia non
vi sono libri che s’interessano in modo così specifico dei primi capitoli della
Genesi; benvenuto tra noi, quindi, un contributo così importante!
Sono contento che già dalle prime battute si vede che
l’autore è un creazionista convinto (anche se non lo dichiara esplicitamente) e
questo non in virtù di una scelta filosofica - teologica - scientifica, ma per
aver anteposto e ascoltato il «Dio disse» del racconto biblico, piuttosto che le
speculazioni umane. Questo è un atteggiamento encomiabile, specialmente in tempi
così difficili, dove sono proprio certi sedicenti cristiani a mettere in dubbio
la Parola di Dio, preferendo le cisterne screpolate dell’alta critica (sic!). Mi
piace anche la netta distinzione e differenziazione, che il fratello Nicola
rimarca, tra le affermazioni bibliche e i miti dei popoli orientali, con le loro
cosmogonie e teogonie frutto della fantasia.
L’opera ha una buona impostazione generale; utili anche
gli schemi esplicativi e riassuntivi, anche se io l’avrei preferita integrata in
un solo volume perché di più facile consultazione. I contenuti sono affidabili,
mai superficiali, sempre aderenti al testo biblico. L’autore con questo suo modo
di porsi davanti alla Parola, sfata tanti luoghi comuni che, in particolare noi
evangelici, ci «tramandiamo» meccanicamente, senza verificarne il fondamento
biblico-esegetico.
Forse alcuni argomenti, sui quali avrei delle
perplessità riguardo alle tesi sostenute, andavano approfonditi e spiegati
meglio: come la formazione della donna dopo il sesto giorno e cioè dopo il ciclo
creazionale dei sette giorni, la morte degli animali prima dell’entrata del
peccato nel mondo e la cronologia della nascita di Caino, Abele e Set.
Quest’opera farà discutere, ma senz’altro aiuterà molti
credenti nella comprensione dei primi capitoli della Bibbia. {Giovanni Brandi}
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