Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

6. Recensioni

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Spiegazione delle rubriche

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’INFALSIFICABILE LIBRO DELLA NATURA

 

 di Fernando De Angelis

 

Lino Conti, L’infalsificabile libro della natura alle radici della scienza

(Porziuncola, Assisi 2004), pp. 255. — € 25,00

 

Il libro fa vedere come il grande sviluppo della scienza in Occidente si debba al retroterra cristiano, perché i fondatori della scienza volevano scoprire le leggi del creato come mezzo sicuro per conoscere meglio il Creatore. L’impostazione, poi, risale a ben prima di Galilei: infatti, a parte un certo influsso di Anassimandro, il vero fondatore di una concezione che vedeva nella natura «l’infalsificabile secondo libro di Dio» viene indicato in Ramon Sibiuda, uno spagnolo morto nel 1436. Il Prologo che fece alla sua opera (Teologia naturalis) è restato ininterrottamente nell’Indice dei libri proibiti per ben 341 anni.

     Lino Conti, fra l’altro, insegna Storia della scienza presso il Dipartimento di Scienze filosofiche dell’Università di Perugia, ma nonostante le qualifiche dell’autore e la pregevolezza del volume, l’argomento è trattato con un linguaggio ben comprensibile e alla portata di tutti.

     Terminiamo riportando alcuni brani della Prefazione che fanno comprendere qualcosa in più sull’argomento trattato.

 

°*°*°*°*

 

Dalla Prefazione dell’autore, pp. 7-10

 

In che modo e per quali motivi la scienza moderna […] è arrivata ad assumere un ruolo guida così importante per le sorti dell’umanità? Da quali fonti ha attinto l’energia che le ha consentito di conseguire in breve tempo successi conoscitivi e pratici senza precedenti? Perché è nata in Europa tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo e non altrove o in un altro momento? […] Sono questi i principali interrogativi che alimentano ancora oggi una delle questioni storiografiche più suggestive […] le più interessanti concezioni del mondo e del sapere veicolate dall’immagine del libro della natura si trovano nelle opere dei padri fondatori della scienza moderna. Tycho Brahe, Galilei, Cartesio, Keplero, Francesco Bacone e Federico Cesi, Torricelli e Newton, Harvey e Swammerdan insistono tutti nell’esortare ad abbandonare i «piccoli libri dell’uomo» per leggere direttamente il «gran libro della natura» […] La convinzione che la natura è rivelazione di Dio […] diede alle loro esortazioni una forza ed una carica semantica tali da proiettarle ben oltre l’orizzonte di una comprensibile reazione all’umanesimo libresco o di una prescrizione empiristica, vecchia quanto Aristotele, a studiare la natura anziché i libri degli uomini […] il «caso Galilei» è diventato un paradigma storiografico, utilizzato spesso in modo unilaterale, che ha finito per emarginare […] il grande contributo del creazionismo cristiano alla nascita della scienza moderna (maiuscoletto nostro).

 

Sulla questione Bibbia e scienza, creazione ed evoluzione cfr. in Nicola Martella, Temi delle origini. Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006) «L’interpretazione della Genesi», pp. 25-48; «La Genesi e la scienza», pp. 181-195. ● Sull’età dell’universo cfr. qui gli articoli «Giorni, ere, genealogie», pp. 104-114; «Creazione continua o discontinua?», pp. 115-127. ● Sulla critica biblica cfr. qui «Genesi 1-2 e la critica biblica», pp. 54-64. ● Per la parte esegetica cfr. Nicola Martella, Temi delle origini. Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006).

 

20-11-2006; Aggiornamento: 03-05-07

 

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