Qui di seguito discutiamo l’articolo «Perché non ricorrono mai gli omosessuali negli Evangeli?». Da esso è
sorta la questione del rapporto fra carisma e preparazione riguardo
all’intervento pastorale specifico in caso di omosessualità, che discutiamo qui:
«Rapporto
fra carisma e preparazione nella consulenza». In questo luogo ci
limitiamo a discutere soltanto le questioni poste nell’articolo di riferimento.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e
opinioni?
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1. {Pietro
Calenzo}
▲
Analisi quanto mai ricca e storicamente
ineccepibile. Per dare un ulteriore spunto, gli omosessuali cristianizzati (ma
non cristiani evidentemente) giungono al punto di affermare che Davide e
Jonathan, vivessero in promiscuità, poiché la Scrittura afferma che tra di
loro vi era un fortissimo legame di limpida, forte e cristallina amicizia. Gli
omosessuali, torcono la Scrittura a tal punto, pur di giustificare la
loro dissolutezza e il loro abominio! Recentemente ho letto che negli Stati
Uniti esistono chiese, che non solo accettano in comunione gli omosessuali, ma
di assemblee composte esclusivamente da loro. La loro condanna è scritta
da tempo. {26-12-2012}
■ Nota redazionale: In proposito rimando a «
Disturbi e abusi (Sesso & affini 3)» e all’articolo «L’amicizia
fra uomini» (pp. 185-193), dove tratto anche il caso specifico di Davide e Jonathan (pp. 187ss). Si vedano qui anche gli articoli:
«L’omosessualità», pp. 157-171; «Omosessualità, Bibbia e consulenza», pp. 172-184.
2. {Gianni
Siena}
▲
Oltre i motivi
addotti da Nicola, credo, che il motivo sia il seguente: la Bibbia insiste sul
fatto che l’uomo sia maschio e femmina. Il nostro Creatore ci ha fatto
geneticamente predisposti per questi ruoli. Se la cultura familiare
agevola il conseguimento di quest’obiettivo, non dovrebbero esservi «devianze»
comportamentali... tale era la situazione d’Israele nel primo secolo. È una
lezione che si può imparare in qualunque chiesa evangelica, dove il timore del
Signore è affiancato da una grande attenzione alle famiglie e alla prole. I casi
«X/Y», che si proclamano «cristiani gay», non fanno testo. {27-12-2012}
3. {Sonia Maria}
▲
■
Contributo:
La domanda che viene posta in questo gruppo è: «Perché nei Vangeli non
s’incontra il peccato dell’omosessualità»? Risponderei semplicemente: perché
peccato non è! {27-12-2012}
▬
Nicola Martella:
Qui ti sbagli e mostri di non aver letto l’articolo, né di conoscere la sacra
Scrittura. Per Cristo l’omosessualità è fornicazione (gr. porneia),
pari a ogni atto sessuale fuori del rapporto legittimo del matrimonio fra un
uomo e una donna; si tratta quindi un grave peccato nella Bibbia. Se non
ci si ravvede d’essa, si viene esclusi dal regno di Dio e destinati allo stagno
di fuoco (Ap 20,8).
■
Sonia Maria:
Ho letto bene l’articolo e me ne dissocio. Il mio credo è rispettare ogni essere
vivente e, se questo mi manderà nello «stagno di fuoco», beh... poco
male! Anche se non condiviso, rispetto il suo punto di vista, le auguro una
felice giornata. {27-12-2012}
▬
Nicola Martella:
Quindi, il punto di vista del Creatore, che ha creato l’uomo e l’uso
legittimo della sessualità, non t’interessa, né quello del Signore, che
giudicherà ognuno secondo le sue opere!? (Non) buono a sapersi...
■
Sonia Maria:
Forse sarò una pecorella smarrita, magari se qualche buon pastore voglia
spiegarmi cosa s’intende per «uso legittimo della sessualità», gliene
sarei certamente grata. {27-12-2012}
▬
Nicola Martella:
«E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò
maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Siate fecondi
e moltiplicatevi; riempite la terra...”» (Genesi 1,27s). Questo è il
progetto di Dio per l’uomo.
L’uso legittimo
della sessualità riguarda il rapporto fra un uomo e una donna, legati da un
legame coniugale di reciproca fedeltà. «L’uomo disse: “Questa, finalmente, è
ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna, perché è
stata tratta dall’uomo”. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si
unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne» (Genesi 2,23-24).
■
Sonia Maria: Nicola posso
chiederti quale sia il tuo credo? Quale sia la religione, che più
ti rappresenta? Per me potrebbe essere un esempio da seguire... {27-12-2012}
▬
Nicola Martella: Sono un cristiano
biblico, ossia che considera la sacra Scrittura unica autorità in campo
spirituale e morale. Ecco il credo di tutti i cristiani biblici: «Secondo
la sola Scrittura, solo Cristo salva per sola grazia mediante la sola fede alla
sola gloria di Dio».
■
Sonia Maria: Mi dispiace che
siamo gli unici interlocutori in questo gruppo. Magari se ci fossero altre
testimonianze, mi farebbe piacere confrontarmi e continuare proficuamente tale
conversazione. Tutti visualizzano e nessuno partecipa a tale elevata
discussione. Me lo dovrò godere da sola questo «stagno di fuoco». Ah... che
eccitazione. {27-12-2012}
4. {Enzo
D’Avanzo}
▲
Nel giudaismo,
l’argomento dell’omosessualità nella religione ebraica affonda le sue radici nel
libro del Levitico, che descrive i rapporti sessuali tra uomini un «abominio»,
punibili come un crimine capitale, che prevedeva la pena di morte. Quindi
l’omosessualità non era diffusa, perché Gesù dava per scontato che le
leggi del Padre erano già per di sé sufficienti per far evitare tale crimine.
Con questo, che scrivo ora,solleverò qualche problema: i gay hanno sempre
cercato un loro accreditamento presso le varie chiese, queste figure
ambigue sono entrate da per tutto e portano solo orrori, scompiglio, vergogna e
schifo. Costoro sono mentalmente corrotti; e nel loro animo non batte
amore per Dio né per Gesù, ma batte la voglia di una rivincita e di un’approvazione
della loro perversione. Il loro peccato è molto più vergognoso dei peccati
(benché c’è da dire anche che ogni peccato e punibile e non c’è un peccato che
merito un giudizio diverso da un altro giudizio, ogni iniquità è peccato). Il
peccato, che i gay vogliono approvare, è di natura diabolica. Satana
cerca di metterebbe in discussione la creazione, stessa di Dio, che creo maschi
e femmine, e non gli ibridi; è da qua che parte ogni cosa. I demoni
seducono la mente di costoro, facendoli credere gay, per piacere sessualmente
con atti contro natura (Romani 1,20), perché poi possono dare sfogo alle
loro voluttà carnali. E poi cercano l’approvazione! La cosa è molto
discutibile sul piano cristiano; su quell’umano non trovo coerenza con la
Scrittura, e questo Dio non l’approva. Dio è lo stesso ieri, oggi e in
eterno; le sue leggi sono immutabili. Ci sono tante cose che Gesù non ha mai
ripreso e riportato, perché Egli stesso disse io non sono venuto ad abolire la
legge, ma ad adempire. {26-12-2012}
5. {Edoardo
Piacentini}
▲
Sono pienamente
d’accordo con te, caro Nicola. Le Scritture condannano senza alcuna eccezione
l’omosessualità. Nell’Antico Testamento, Mosè parlando delle relazioni umane
illecite e dei peccati contro natura, afferma in Levitico 18,22.24 dello stesso
capitolo: «Non avrai con un uomo relazioni carnali, come si hanno con una
donna: è cosa abominevole». Il termine abominevole (ebraico:
to`ebàh; greco: bdélygma) è sinonimo di «disgustoso», «schifoso»,
«detestabile» perché perverso. Nel Nuovo Testamento si parla sia di omosessuali
che di effeminati, senza allusioni o metafore, anzi in Romani 1,26-27 si fa
riferimento anche alle donne: «Perciò Dio li ha abbandonati a passioni
infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in
quello, che è contro natura, similmente anche gli
uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati
nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo, uomini con uomini,
atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio
traviamento». In 1 Corinzi 6,9-10 leggiamo: «Non sapete che gli
ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori,
né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti ...
erediteranno il regno di Dio»; e in 1 Timoteo 1,9-10 si legge che «sappiamo
anche che la legge è fatta non per il giusto ma... per i fornicatori, per
i sodomiti...». Le Scritture giudicano queste persone come ingiuste e
illuse: ingiuste perché non è giustizia divina quella, che commettono,
l’andare contro natura; illuse perché sono convinti di seguire un
«normale» percorso di vita. Essi s’illudono che Dio li ha fatti così e che
quindi sono nati così, con questa «natura», mentre le Scritture affermano
chiaramente che tutto ciò è «contro natura».
Pur accogliendo
cristianamente queste persone nelle nostre comunità, è importante che si
predichi a esse la verità biblica, per esortarli a pregare incessantemente il
Padre, nel nome di Gesù, con la guida dello Spirito Santo, affinché ritornino a
essere come Dio li ha creati: «Così Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a
immagine di Dio; li creò maschio e femmina» (Genesi 1,27).
{26-12-2012}
6. {Enzo
D’Avanzo}
▲
Un verso, che
sembra appropriato è questo: «Non sapete voi che gli ingiusti non
erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli
idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali,
né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i
rapinatori erediteranno il regno di Dio» (1 Co 6,9,10). Qui si parla di
effeminati e omosessuali.
L’omosessuale, a causa della sua tendenza, non deve essere considerato un
«peccatore incorreggibile», ma un peccatore, che può essere liberato,
principalmente per la potenza di Gesù Cristo, come testimoniano i tanti
omosessuali, che lo hanno esperimentato. Questo è il tipo di discorso, che la
chiesa deve tenere di fronte a queste persone. L’emarginazione, non è
certamente una mano amica per gli omosessuali; ma dir loro che non vi è
niente di peccaminoso negli atti dell’omosessualità, che essi compiono, non
è certamente un modo per aiutare validamente queste persone. Gesù Cristo
è venuto in questo mondo, offrendo la sua vita per tutti gli uomini. La sua
morte espiatoria è per tutta l’umanità (gli omosessuali fanno parte integrale
dell’umanità). Come la potenza di Gesù Cristo può liberare un criminale e
farlo diventare una persona normale, e non commettere più atti, che danneggiano
la vita degli altri, allo stesso modo un omosessuale può essere liberato e
diventare una persona normale, nel senso di compiere gli atti sessuali nella
maniera come Dio vuole.
È cosa aberrante, che in certi ambienti cosiddetti cristiani, non solo si
tollerano
e giustificano l’omosessualità, ma addirittura consacrano anche al
ministero degli omosessuali. Quando si agisce e si cammina sul sentiero
della violazione e della disubbidienza alla Parola di Dio, anche se si ha una
veste religiosa e si predica la Parola del Signore, quale effetto potrà avere
una simile predicazione nella vita degli uomini? Un cieco che guida un’altro
cieco, non cadranno forse ambedue nella fossa, secondo l’autorevole parola di
Gesù? (Mt 15,14). Oggi, nel cosiddetto mondo cristiano, o come spessissimo si
dice nel mondo protestante, si praticano certe cose e si conduce un certo tipo
di vita, che non è basato su quello, che dice la Parola di Dio, ma su certe
convinzioni di persone, che hanno messo Dio da parte, o addirittura ne
hanno proclamato la sua morte. Oggi, più che mai, è tempo di proclamare
con forza e coraggio quello, che dice Dio nella sua Parola, con gli stessi
termini che si leggono nella Bibbia, senza lasciarsi intimidire da quelli, che
pensano di saperne più degli altri, e che vorrebbero insegnare certe regole come
interpretare correttamente le Scritture. Il modernismo e il
secolarismo hanno preso il dominio nel campo religioso e, invece d’insegnare
e predicare quello, che Dio vuole, s’insegna e si predica quello, che vuole una
certa corrente teologica. {03-01-2013}
7. {Edoardo
Piacentini}
▲
Condivido appieno
l’intervento di Enzo D’Avanzo. E desidero aggiungere che il motivo, per cui non
incontriamo omosessuali nei Vangeli ritengo che sia perché il fenomeno non
era diffuso, come accade nell’odierna società, in quanto Israele aveva una
legislazione, che condannava appieno, senza riserve, questa pratica; per cui se
pure ci fossero stati omosessuali in Israele, essi si guardavano bene dal
palesarlo. Il ricordo del castigo di Dio sulle due città corrotte di Sodoma
e Gomorra, dove l’omosessualità era molto diffusa, era ancor vivo nella
mente e nel cuore degli Ebrei contemporanei di Gesù, i quali tra l’altro
consideravano la sterilità come una maledizione e la famiglia come un
bene da tutelare e difendere.
Se l’omosessualità si è diffusa in alcune società, è perché si ritiene
erroneamente che essa sia del tutto naturale, che le persone possano nascere con
queste tendenze. La verità è che omosessuale non si nasce, ma si diventa
a causa del peccato. Di solito gli omosessuali scoprono di essere tali nell’età
dell’adolescenza, a seguito di un cattivo approccio alla sessualità, per
cui delusi dall’altro sesso cedono alla seduzione di persone più adulte,
appartenenti al loro stesso sesso, che approfittano del loro disagio,
convincendoli che sono nati diversi. Questa è opera di satana, che
persegue con ogni mezzo il suo intento di rovinare la nostra esistenza, perché
egli odia Dio e di conseguenza anche l’uomo, creato da Dio a sua immagine e
somiglianza. Nella mentalità di oggi, affermare che omosessuali si diventa e non
si nasce, è impopolare, e si rischia di essere tacciati di omofobia; ma i
credenti, senza essere omofobi, perché accolgono con amore gli omosessuali nelle
loro comunità, hanno il dovere di far conoscere a essi la verità, così
come l’apprendono dalle Scritture. Queste ultime affermano che Dio ha creato «l’uomo
a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina»
(Genesi 1,27) e che è cosa abominevole avere «con un uomo relazioni
carnali come si hanno con una donna» (Levitico 18,22); e lo stesso vale
anche per la donna.
Dell’omosessualità si parla nelle epistole paoline, perché l’apostolo
predicava il Vangelo e il cristianesimo si diffondeva proprio in quelle società,
dove tale pratica era tollerata e diffusa, ed egli non poteva
nascondere la verità, perché il ministro di Dio, come egli stesso chiarisce, ha
il dovere di dire «la verità con amore», affinché i credenti crescano «in
ogni cosa verso Colui che è il capo, cioè Cristo» (Efesini 4,15).
{03-01-2013}
8. {Gianpirro
Venturini}
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La sessualità sia «etero» come «omo» oggi
dilaga sui media, creando una sorta di assuefazione psicologica che fa
dire, normalmente, che, appunto: è normale che questo avvenga, all’insegna della
«libertà» di coscienza e di azione; in forza di questa «libertà» avviene una
«legittimazione morale». Chi obietta, si trova automaticamente
delegittimato, come se il nocciolo del problema consistesse in una sorta di
«opinione» con caratteristiche etico-sociali di maggior livello. I cristiani
(intendo dire i discepoli di Gesù) possiedono, grazie a Dio, uno strumento, che
fa da guida: la Parola di Dio, che indica chiaramente la via da seguire;
chi la esamina, troverà la soluzione del problema. Ciò vale soprattutto in tema
di libertà che, come diceva l’apostolo Paolo, non deve mai essere una «occasione
per la carne»! Aggiungendo: «Ciò che brama la carne è morte; mentre ciò
che brama lo spirito è vita e pace» (Romani 8,6). {04-01-2013}
9. {}
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10. {}
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11. {Vari
e medi}
▲
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Donato Sortino:
«Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non
siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per
scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, né ladri,
né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di
Dio. E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati
santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù
Cristo e con lo spirito del nostro Dio» (1Cor 6,9-11).
E comunque nella
Bibbia Dio ha sempre condannato gli atti omosessuali, sin dalla Genesi,
distruggendo Sodoma e Gomorra. {26-12-2012}
■
Pietro Calenzo: Ricordo che
molti cristiani sono stati liberati dalla omosessualità all’atto della
conversione o immediatamente dopo. Dio è potente di guarirli dalle loro
ferite interiori, dal loro vissuto e da un labirinto di vari tipi di traumi,
violenze, rivalse o vendette. La potenza di Dio può ogni cosa (ciò,
scritturalmente, vale per ogni tipo di peccato). {27-12-2012}
12. {Vari
e brevi}
▲
■
Alessandra May:
Basta leggere le lettere paoline (sempre nel Nuovo Testamento) e se ne trova
parecchie di cose in merito all’omosessualità. {26-12-2012}
■
Ania Raffa: Gli omosessuali
erano condannati dalla Bibbia! {26-12-2012}
■
Pasquale Digesto: Dio ha
fatto il maschio e la femmina; il terzo sesso è nato dalle perversioni
della carne. {03-01-2013}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Omosessuali_Evangeli_S&A.htm
03-01-2013; Aggiornamento: 26-02-2013 |