Affrontando alcuni aspetti di ermeneutica relativi alla comprensione di Rm 7,2 e
al tema del
divorzio, ho mostrato come gli autori biblici usassero come esempi il «caso
normale» (o quello speciale) di una questione, senza voler esaurire così tutta
la complessità che accompagnava una certa questione. Come esempio ho portato uno
dei comandamenti, che è molto conosciuto: «Non uccidere» (Es 20,13; Dt
5,17). Ripropongo queste riflessioni qui come discussione a sé.
Il Decalogo riporta l’etica interpersonale quotidiana (tu singolo
dinanzi al tuo prossimo o connazionale, conterraneo e compaesano), ma non
esauriva tutti i casi, in cui uccidere era lecito. Questo comandamento è
ricordato da Gesù all’interno dell’etica interpersonale ebraica («tuo fratello»;
Mt 5,21s; 19,18s). Paolo lo connesse alla summa dell’etica: «Ama il prossimo
tuo come te stesso» (Rm 13,9s). Giacomo collegò questo comandamento alla
coerenza con la legge in ogni aspetto (Gcm 2,10s).
Rimanendo qui si può avere l’impressione che «uccidere» al tempo
dell’AT e del NT era comunque e dovunque un’infrazione della legge (sia mosaica,
sia civile). Che le cose non stavano così, era evidente. Infatti c’erano una
serie di eccezioni dove ciò era permesso o non era imputato. Ad esempio, in
questi casi: l’uccisione di qualcuno che aveva commesso un’infrazione della
legge, che era degna di morte (adulterio Lv 20,10; stregoneria Es 22,18; falso
profetismo Dt 13,5; 18,20; omicida Nu 35,16ss; ecc.). Si aveva il diritto di
difendere se stessi, la propria moglie, il proprio matrimonio (Pr 6,34s) e la
propria famiglia da malintenzionati (Est 8,11; 9,16). Gli uomini validi erano in
dovere di difendere militarmente le loro città e la loro patria da eserciti
invasori (2 Sm 23,12; Ne 4,9). E così via.
È chiaro che Giacomo si riferiva al «caso normale» dell’etica
interpersonale; ma ciò non escludeva tutte le debite eccezioni previste sia
dalla legge mosaica sia da quella politica della nazione in cui si viveva (Rm
13,1.4 autorità superiori, governante e spada). Di Mosè stesso fu detto: «E
vedutone uno a cui era fatto torto, lo difese e vendicò l’oppresso, uccidendo
l’Egiziano» (At 7,24).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Non_uccidere_EnB.htm
07-04-2007; Aggiornamento:
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