Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

Riuscire nella vita

 

 

 

 

Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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COSA PUÒ INSEGNARE PERDERE IL LAVORO A 40 ANNI?

 

 di Daniele Salini

 

Questo articolo vuol essere un contributo dell'autore al tema di discussione «Dramma di essere disoccupato», che si basava sull'articolo «Valore e autostima di un disoccupato». Si veda anche il tema di discussione «Sogni e insonnia di un imprenditore cristiano» che contiene un contributo di Daniele Salini. L'autore è un imprenditore di Piacenza (Sada) ed è il presidente di Apice (Associazione Professionisti Imprenditori Cristiani Evangelici). {Nicola Martella}

 

La fine di un grande inizio

     Era il 1993, lavoravo da 20 anni, quando la prima crisi del nuovo ciclo economico, che ci avrebbe portato negli anni 2000, colpì in modo improvviso ma definitivo lo sviluppo dell’azienda in cui lavoravo da 16 anni che sembrava invece lanciata verso traguardi mondiali nella costruzione di fabbriche automatiche.

     Non percepivo lo stipendio da sette mesi e quando il direttore del personale mi chiamò per dirmi che avrebbe potuto pagarmi lo stipendio mandandomi in cassa integrazione, andò in frantumi il mio mondo di riferimento.

     Amavo il mio lavoro, mi aiutava a realizzare i miei sogni che mi facevano crescere, mi forniva occasioni di successo, percepivo un ottimo stipendio, avevo un ottimo rapporto con i colleghi e con i miei superiori. Ma tutto questo è venuto meno in un giorno.

     Non era una crisi personale, professionale o di mercato ma era l’idea stessa di azienda che avevamo costruito assieme, quadri, dirigenti e proprietà, in cui avevo passato i migliori 16 anni della mia vita che aveva fallito. Avevo pensato di partecipare a un successo internazionale e invece mi sono trovato a essere impropriamente protagonista di un fallimento senza possibilità di appello.

     Fino a qualche mese prima venivamo citati come un caso di successo nelle riviste di management, adesso avremmo potuto raccontare solo di come ci si solleva da una crisi senza via di scampo.

 

Lezioni alla scuola di Dio

     Conoscevo già Dio e la sua Parola, ma capii solo allora che Dio voleva insegnarmi nuove lezioni che non avrebbe avuto modo di insegnarmi diversamente.

     Nella prima lezione mi ha fatto capire quanto sia importante conoscerlo e vivere una vita di comunione e di fiducia nel suo intervento. Avevo sempre saputo che Dio non abbandona i suoi figli nel bisogno ma non l’avevo mai sperimentato così profondamente. Con questo, Dio, ha risuscitato in me il desiderio di non voler più dipendere dal successo di una organizzazione ma solo dal fare la volontà di Dio. Anziché rimpiangere il mio vecchio lavoro e l’azienda per cui lavoravo, mi sono sentito chiamato da Dio a iniziare un lavoro in proprio come professionista e di dipendere completamente da Dio in ogni giorno della mia vita.

     Oggi sono dodici anni che svolgo attività professionale con la mia società di consulenza e posso dire che ogni giorno Dio è stato fedele e mi ha procurato il lavoro e il guadagno necessario.

     La seconda lezione che mi ha insegnato è che senza una disciplina personale non si ottengono risultati. Quando ero dipendente mi sottoponevo alla disciplina del mio capo e anche se avevo un ampio spazio decisionale, finivo sempre con il fare quello che lui si aspettava da me. Ho imparato a dipendere e rispondere a Dio delle mie scelte e delle mie azioni e ho sperimentato una liberazione che non avevo mai conosciuto prima.

     La terza lezione che Dio mi ha insegnato è stata l’importanza della relazione con la famiglia e la chiesa. Il lavoro aveva distaccato i miei interessi da questi ambiti. Lavorando in proprio, mia moglie ha incominciato a condividere il mio lavoro occupandosi della contabilità, i miei figli hanno imparato a vedermi lavorare anche in casa e si sono interessati a quello che stavo facendo con il risultato che oggi lavoriamo assieme.

     Nella chiesa ho imparato a condividere con i miei fratelli e le mie sorelle l’importanza di avere una vita di continuità fra quello che facciamo la domenica e tutti gli altri giorni della settimana vivendo in modo integro tutti gli ambiti della nostra esistenza: quella personale, professionale, famigliare e sociale.

 

Sereno perché riconciliato con Dio

     Dio mi ha fatto sperimentare cosa significa essere riconciliato con lui, portandomi a vivere una vita con tutti i suoi ambiti riconciliati tra di loro. È Dio al centro di tutte le cose, guida e indirizza ogni scelta e ogni attività. Vivere nella volontà di Dio soddisfa molto di più che vivere una vita di successo, anzi questo è il vero successo: Vivere facendo la volontà di Dio!

     Tutto questo non è trionfalismo anzi è l’opera che Dio ha compiuto su un carattere tendenzialmente pessimista come è il mio.

     Altre sfide stanno arrivando, forse anche peggiori di quelle precedenti, ma le trasformazioni di Dio sono senza ritorno. Adesso ho imparato a rimanere sereno nella fiducia di Dio indipendentemente dalle circostanze, siano esse di tempesta o siano di calma e tranquillità. {apparso in Reflections (Europartners, febbraio 2005); adattamento a cura di Nicola Martella (2008)}

 

Sono rimasto disoccupato. E Ora? {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A2-Perdere_lavoro_insegna_Mt.htm

03-03-2008; Aggiornamento:

 

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