1. LETTERE
PIENE D’INFAMIE: Ricevo lettere da tante persone, che mi mettono al
corrente delle loro vicissitudini, per chiedermi il mio parere e dei consigli. A
volte mi allegano lettere piene di accuse da parte di una singola persona
o di un gruppo. Magari mi chiedono: «Che dovrei fare, secondo te?».
Avete voi
mai ricevuto delle siffatte lettere diffamatorie? E qual è stato il vostro
stato d’animo? Come vi siete sentiti, dopo aver saputo che anche altri
hanno ricevuto lo stesso scritto infamante, indirizzato a te?
Come sono
costruite tali lettere d’accuse? Ecco che cosa risulta da quelle ricevute da
me stesso e dagli altri, che me ne hanno fatto parte. In esse c’è, in genere,
qualche fatto vero, ma raccontato con spirito di parte. Poi, ci sono
varie mezze verità, ma rappresentate in modo distorto. Quindi, ci sono
anche cose tolte da un certo contesto specifico e unico e generalizzate
così, come se fossero successe tante volte. Poi, ci sono innumerevoli
illazioni, sospetti, distorsioni della realtà, interpretazioni arbitrarie,
cose immaginate, storture, menzogne e quant’altro. Alla fine, si è creata una
tale cortina fumogena tale, che anche il sole ne viene oscurato. Il fine
è di scusare se stessi, per accusare, senza appello, il malcapitato che
riceve tale lettera. La cosa peggiore è quando tale missiva viene mandata a un
certo numero di persone o viene messa addirittura in Internet.
Chi scrive la
lettera, ha fatto un meticoloso e diabolico lavoro di bricolage: ha
incollato insieme tante «pulci» inattendibili (mezze verità, illazioni
sospetti, calunnie, ecc.) e ha costruito così un «elefante». Sembra dire:
«Guardate com’è veramente Tizio! Voi lo credevate una persona dabbene, invece
era un tale empio senza scrupoli! Ora, è arrivato il tempo che ve ne separiate!». Purtroppo,
i calunniatori troveranno sempre persone, che ci crederanno o che
diranno: «L’ho sempre saputo!»; oppure: «Mi sembrava che qualcosa non
quadrava!».
2. ALCUNE
REAZIONI IMMEDIATE: Vedo dinanzi a me un tale credente, che riceve una
lettera del genere, piena di calunnie; magari gli salta all’occhio, che l’hanno
ricevuta anche una serie di altre persone da lui conosciute. Mentre la legge,
scuote il capo incredulo che qualcuno possa avere tanta protervia, tanta
ipocrisia e tanta cattiveria, per falsare a quel modo i fatti reali. Non sa se
ridere o se piangere su siffatte persone; gli sembra di stare in un film
sbagliato, surrealista, kafkiano. Il credente maturo dice fra sé e sé:
«Quanto devono essere scesi proprio in basso, per arrivare a usare tali
mezzi, che distorcono la realtà, per scusare se stessi e per distrarre da se
stessi. Quanto devono essere miseri e gretti d’animo, per essere giunti a
tal livello di immoralità, snaturando la realtà delle cose, mentendo addirittura
a se stessi e inventando tante calunnie... dinanzi al Dio onnisciente, che sa
ogni cosa».
In tal modo,
coloro che gettano infamia sul loro prossimo, accumulano sui loro capi colpe
su colpe. E magari questi sono coloro, che nelle prossime settimane
porteranno la Parola ad altri, ingiungendo a questi ultimi di agire secondo
verità e giustizia!
3. DIO NON
FARÀ INCHIESTE E NON AGIRÀ?: Chi viene ingiustamente calunniato si chiede tante cose, ad esempio le seguenti cose. Dove stava Dio, mentre
costoro creavano tale cortina fumogena menzognera nella loro tenebrosa fucina?
Essi, che hanno sedotto i loro cuori con l’ingiustizia, hanno sparso calunnie e hanno diffamato
il loro prossimo con mezze verità addomesticate e con menzogne, penseranno che
il Dio onnisciente non sa come sono andate veramente le cose? Dichiarerà Egli
giusto il mendace? Assolverà chi getta fango d’infamia sulla reputazione del suo
prossimo?
No, Dio non tratta
l’empio per innocente. Prima o poi, le persone mostreranno il loro vero volto; allora, tutti i
nodi verranno al pettine. Intanto, però, come ho potuto constatare, diverse
volte, nella vita di chi calunnia il suo prossimo agli occhi degli altri,
gettando fango d’infamia su di lui, comincia una lenta disgregazione
esistenziale, come se si trattasse di una specie di Alzheimer spirituale.
Chi getta infamia sul suo prossimo, non avrà lo Spirito Santo a ispirare le sue
parole, che risulteranno sterili e senza autorità spirituale. Le sue parole
risulteranno senza sale, senza grazia, vuote, senza energia spirituale. |
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4. IL LENTO
DECLINO È PROGRAMMATO: Dio non sarà più con chi getta fango d’infamia
sul suo prossimo. Una tale persona non nutrirà più una piena convinzione morale,
non essendo più in grado di distinguere chiaramente fra bene e male, fra
giustizia e iniquità. Le sue parole diverranno sempre più senza convinzione,
come l’eco vuota che rimbalza e si attenua. Parlerà agli altri, ma senza
autorità spirituale. Sarà un lento declino spirituale e morale; affiorerà sempre
più la carnalità, che verrà abbellita con parole spiritualmente
romantiche, ma non convincerà. L’ipocrisia sarà sempre più palese; se ne
accorgeranno dapprima quelli di casa sua, poi gli altri.
«La macina di Dio gira piano, ma trita fino», è uno dei motti a me caro.
La pace fuggirà dal cuore del calunniatore. Le sue preghiere rimbalzeranno
contro il soffitto e non arriveranno più al trono della grazia, in cielo. La
benedizione si sgretolerà come la sabbia e fluirà fra le dita. I beni non
sazieranno il cuore. La prosperità andrà in cattività. Dio non edificherà più la
sua casa. Rimarranno solo le forme della pietà, ma non la sostanza. L’autorità
diverrà autoritarismo, e per l’arbitrio e l’arroganza di una siffatta persona le
pecore del Signore fuggiranno da lui. Una tale persona farà sempre più terra
bruciata intorno a sé. Ed egli stesso rimarrà solo e consumato. Perfino quelli
di casa sua avranno disgusto di lui.
5. RIMEDIARE
A TEMPO: Prima che la macina abbia tritato abbastanza, il calunniatore
farebbe bene a vestire il sacco, ossia a umiliarsi dinanzi a Dio e
pentirsi sinceramente del male fatto, a ravvedersi, a rimediare, a riparare il
danno arrecato, a restituire l’onore pubblico al prossimo, che egli aveva
infangato, a farsi circoncidere e purificare le labbra dal Signore. Questo deve
avvenire prima che il cuore si indurisca del tutto, prima che subentri
l’Alzheimer spirituale e prima che la macina storica di Dio abbia fatto del
tutto il suo corso.
►
Calunniatori vocazionali a rischio
{Nicola Martella} (A)
►
Il gossip o pettegolezzo
{Vincenzo Russillo} (A)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Calunn_destin_UnV.htm
30-06-2016; Aggiornamento: |