Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

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SATANA È GIÀ LEGATO O LO SARÀ IN FUTURO?

PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Satana è già legato o lo sarà in futuro?». Alcuni affermano che Satana, dalla croce in poi, sarebbe già legato nell’abisso e che dà lì darebbe ordini ai demoni, che — stranamente — sarebbero ancora liberi di fare sulla terra ciò, che vogliono.

     Come abbiamo visto, tutto ciò è in contraddizione con l’analisi biblica, con la logica e con l’esperienza. Satana non può trovarsi nell’abisso, visto che attualmente accusa gli eletti dinanzi a Dio giorno e notte (Ap 12,10) e che un giorno verrà gettato definitivamente dal cielo in terra (v. 9). Inoltre, solo chi è libero, può essere afferrato, legato e gettato nell’abisso (Ap 20,2s); quindi Satana è attualmente ancora libero e verrà legato soltanto all’inizio del regno messianico. Per il resto rimandiamo all’articolo.

     Come si potrà notare, alcuni lettori si sono concentrati su alcuni particolari dell’articolo, tralasciando il vero tema. Ciò è immancabile, quando si dialoga con uno strumento come Internet, quando le sensibilità e gli interessi sono diversi, quando si segue una tesi predominante o quando si approfitta dell'occasione per chiarire una questione contingente, che da tempo necessita un chiarimento.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Andrea Angeloni

2. Pietro Calenzo

3. Michele Granato

4. Nicola Martella

5. Edoardo Piacentini

6. Carmelo Carcò

7. Rita Fabi

8.

9.

10.

11. Vari e medi

12. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Andrea Angeloni}

 

Contributo: Allora, errori grammaticali non mi sembra ci siano e anche i versetti sembrano quelli giusti. L’unico dubbio è come riporti Ap 20,8, in cui invece di angoli della terra scrivi «canti», ma non so se in altre traduzioni è usato questo termine.

     Comunque a parte questo, vorrei farti una domanda. In Genesi 6,4 si parla che i figli, diciamo «illegittimi», tra i figli di Dio e le figlie degli uomini furono i giganti, eroi che esistettero nei tempi antichi, gli uomini famosi di quei tempi. Sono questi gli Annunaki? E questa stirpe «aliena» potrebbe essere ancora attiva ai giorni nostri o il diluvio li ha cancellati in modo definitivo dall’esistenza terrena? {17-06-2013}

 

Nicola Martella: In Ap 20,8 «canti» o «angoli» della terra sono la stessa cosa. In Genesi 6,4 tali esseri non furono chiamati qui «Annunaki», come nella mitologia babilonese (è un’altra lingua!), per il semplice fatto che tale termine non esiste in ebraico. Il termine ebraico è hannefilîm «i decaduti» (ossia dalla loro dignità; cfr. Nu 13,33). Il verbo corrispondente è nāfal «gettarsi giù (a terra; cfr. Gn 17,3; 44,14), gettarsi sopra (1 Sm 31,4s), cadere (Dt 22,4.8; Gr 8,15; Am 5,3», inciampare (Is 54,15; Gr 46,16), crollare giù (Gdc 7,13; 1 Sm 5,3; 1 Re 20,30; Gr 9,9; 30,13; Ez 13,12; Am 9,11).

     Tale termine plurale fu tradotto dalla Settanta in greco con ghígantes «giganti» (da ghigas «gigante; forte, gagliardo, violento»). Essi sono definiti nel testo ebraico «eroi che, fin dall’antichità, sono stati uomini di fama [= lett. del nome o rinomati]». Nella mitologia babilonese gli Annunaki erano dèi di secondo ordine, non uomini; i nefilîm (gr. ghìgantes) erano invece uomini e furono associati a «ogni carne».

     Non esiste alcuna stirpe aliena. Come detto, essi sono chiamati «uomini» nel testo sia ebraico che greco. Subito dopo l’autore parlò della grande «malvagità degli uomini» (Gn 6,5). E il giudizio del diluvio sarebbe venuto per «l’uomo sulla terra» (vv. 6s), ossia per «ogni carne, in cui è alito di vita» (v. 17), quindi anche per tali uomini particolari.

 

Andrea Angeloni: Grazie per le delucidazioni e perdona l’ignoranza. Mi rendo conto di come tanta disinformazione agisca per creare confusione su questi temi. I canali Sky, per esempio, quelli storico-scientifici stravolgono completamente la verità per tessere le proprie congetture e pubblicizzare nuove ideologie e religioni, soprattutto quelle legate alle divinità aliene. {17-06-2013}

 

 

2. {Pietro Calenzo}

 

Contributo: Ho una domanda complementare, caro Nicola. Satana è nei luoghi celesti, come Paolo ne parla chiaramente. Ma anche sulla terra, poiché Gesù il Signore guardava Satana cadere come una folgore. Inoltre, sempre l’apostolo Paolo ci mette in guardia contro le malizie di Principati è Potestà, che sono nei luoghi celesti. Sempre lo stesso apostolo ci dice che fu rapito, forse con il corpo o forse no, fino al terzo cielo, dove contemplò la gloria del Signore. E ancora, come alcuni commentatori inducono a pensare, quando Satana, nel libro di Giobbe, si presentò davanti a Dio, e affermò che egli veniva dal girare il mondo; con il suo solito spirito di menzogna mentiva, poiché egli non è né onnisciente né onnipotente.

     La domanda è la seguente. Caro Nicola, perché Paolo parla di terzo cielo, e dove sono collocate queste potenze demoniache, in quali luoghi celesti? Se l’accusatore dei fratelli è stato vinto dalla redenzione di Gesù il Cristo, in quali cieli svolazza Satana? Può ancora presentarsi davanti al Padre per accusarci? Io credo di no. Se è possibile, Nicola carissimo, sarei lieto anche di sapere le pagine delle tue opere, dove tratti tali argomenti, a beneficio di vecchi e nuovi lettori. Grazie in Gesù Messia; Dio ti benedica grandemente del tuo servizio ai santi. {22-06-2013}

 

Nicola Martella: In risposta si tenga presente quanto segue.

     ■ Il terzo cielo (1 Cor 12,2) è il Paradiso (v. 3). Non è il luogo del trono, di cui ci parla Giovanni (Ap 4).

     ■ Proprio perché il Satana (= avversario) non è onnipresente e onnisciente, deve percorrerlo (Gb 1-2; ossia spostarsi da un luogo a un altro) per sapere e agire in loco.

     ■ Satana ha attualmente accesso presso Dio, ossia nel luogo dove Giovanni lo vide seduto sul trono; qui egli accusa gli eletti giorno e notte (Ap 12,10).

     ■ Le parole di Gesù: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore» (Lc 10,18), sono al «passato predizionale», ossia si riferiscono con certezza al futuro. Il loro adempimento è descritto poi da Giovanni in Ap 12,9: «E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati gli angeli suoi».

     Sul diavolo, presunto «Lucifero», puoi leggere ad esempio qui: Nicola Martella, La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992), nell’articolo «La dottrina occulta e la Bibbia» e al punto «VII. Il diavolo», pp. 402ss.

 

Pietro Calenzo: Grazie Nicola, come sempre preciso, per chi volesse affrontare l’argomento citato dal fr. Martella il titolo dell’opera è: La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992). Per chi volesse approfondire questo e altri temi sul nemico, l’argomento in oggetto è trattato da p. 402 a p. 429. Aggiungo un mio piccolo è personale pensiero: a volte un buon libro cristiano è preferibile a una gita fuori porta. Dio ci benedica nella sua grazia e nel suo amore. {23-06-2013}

 

 

3. {Michele Granato}

 

Contributo: 1. Si noti bene che il riferimento al verso di Apocalisse 12,10, di cui Nicola cita, non usa la frase «li accusava davanti al trono di Dio», ma dice semplicemente «DAVANTI A DIO». Non possiamo dire con certezza assoluta che Satana possa ancora presentarsi davanti al trono di Dio nei cieli; ma potrebbe essere che, nonostante che a Satana sia preclusa la presenza del cielo, possa comunque accusare i fedeli, in quanto Dio non si trova solo nel cielo, ma essendo Onnipresente e Onnisciente può sentire comunque le accuse di Satana, anche se l’accusatore non possa entrare direttamente nel cielo alla santa presenza di Dio.

 

2. Per quanto riguarda l’interpretazione sui «figli di Dio» in Genesi 6, secondo cui Nicola intravede una caduta di peccato carnale e sessuale, credo che nel testo di GIUDA 1,6 non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora») con i termini «dignità» e «dimora», vi sia la possibilità che non si tratti del peccato di perversione sessuale, di cui Nicola Martella ipotizza, ma di un abbandono della loro dignità e dimora unicamente per ribellione di governo, bramando di più di ciò, che già avevano, cioè appunto la loro dignità e la loro dimora d’origine, in quanto l’hanno persa a causa della loro ribellione, e ora invece dimorano «custoditi nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio».

     Infatti, nel testo di Giuda1,6 si afferma chiaramente che questi angeli prima che abbandonassero la loro dimora celeste o loro posizione celeste, «non conservarono la loro dignità»; cioè prima «non conservarono la loro dignità» e, solo dopo questo, «abbandonarono la loro dimora» celeste o loro posizione celeste.

     Questo sarebbe in contraddizione con la tesi che scorge i «figli di Dio» di Genesi 6 con questi angeli, perché nella tesi che i «figli di Dio» fossero gli angeli, di cui si parla in Giuda 1,6, avviene in contrario, prima lasciano la loro dimora e dopo commettono il peccato sessuale con le figlie degli uomini, se per «dignità» s’intende tale peccato sessuale.

     Per di più, proprio sulla questione di associare la «perdita della dignità» degli angeli di Giuda 1,6 al peccato sessuale di Genesi 6, va detto che una attenta lettura di Giuda 1,7 non permette assolutamente di accomunare il peccato di perversione sessuale di Sodoma e Gomorra con il peccato degli angeli ribelli di Giuda 1,6.

     In realtà l’associazione del peccato di Sodoma e Gomorra è verso le «città vicine a Sodoma e Gomorra, che «come loro [cioè come Sodoma e Gomorra] si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno» (Giuda 1,7).

     Non certo come gli angeli, concludendo affrettatamente che il peccato degli angeli ribelli fosse di natura sessuale come quello di Sodoma e Gomorra. {22-06-2013}

 

 

4. {Nicola Martella}

 

Qui rispondo a Michele Granato, sebbene egli si cimenti in dettagli e, nella seconda parte, in questioni, che non riguardano direttamente questo tema. Ammetto che raramente ho visto salti mortali dialettici del genere con argomentazioni così deboli, per far dire a dei testi biblici ciò, che si vuole. Ho numerato le parti, per facilitare la distinzione e il confronto fra le parti.

     1. Sinceramente, mi meraviglio che Michele Granato si sia avventurato in tale discrimina riguardo alla locuzione «DAVANTI A DIO». Gli bastava fare una ricerca comparata riguardo a come usò Giovanni la locuzione «dinanzi a Dio» (e simili) in Apocalisse, per rendersi conto che essa è equivalente a «dinanzi al trono». E questo già per il semplice motivo che Dio in tutta l’Apocalisse è chiamato «Colui, che siede sul trono» e simili (4,9s; 5,1.7.13; 6,16; 7,15; 21,5). La locuzione «davanti al [suo] trono» ricorre molte volte (Ap 1,4; 4,5s). Si noti come «davanti a Colui» significa «davanti al trono» (Ap 4,10); infatti, come abbiamo visto, Dio è chiamato «Colui che sedeva sul trono» (cfr. anche Ap 20,11s). Si parla anche di esseri celesti, che adorano dinanzi al trono (Ap 7,11), e dei redenti, che furono visti «davanti al trono e davanti all’Agnello» (Ap 7,9.15). Nello stesso contesto si parla di «sette angeli, che stanno in piè davanti a Dio» (8,2; cfr. 9,13) e subito dopo si parla dell’altare d’oro, che era «davanti al trono» (Ap 8,3), aggiungendo subito dopo la locuzione «al cospetto di Dio» (8,4 enṓpion «nella presenza, davanti»). I centoquarantaquattromila «cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi e agli anziani» (Ap 14,3).

     La scena celeste è sempre la stessa: Dio siede sul suo trono (l’arca del patto) e tutto avviene intorno a Lui e dinanzi a Lui. In Apocalisse Dio non viene mai visto in terra, ma solo e soltanto sul trono come Imperatore assoluto. A essere mandati in terra sono i «sette Spiriti» (Ap 1,4 «che sono davanti al suo trono»; 3,1 «sette Spiriti di Dio»; 4,5; 5,6 «mandati per tutta la terra»). Non c’è, quindi, ragione che in Apocalisse 12,10 s’intendesse altro. Se in Apocalisse 12,10 «davanti a Dio» non intenderebbe alla diretta presenza di Dio, quindi al suo trono, che senso avrebbe che si giubilerà in cielo che Satana sarà defenestrato da lì e gettato in terra? Si tratta di complementi di luogo. Si può essere «gettato sulla terra» (v. 9; v. 10 giù; v. 12 disceso a voi [sulla terra]), solo se si è in cielo. Questa fu vista da Giovanni come novità, che apriva finalmente la possibilità a un indiscusso governo universale di Dio (Ap 12,10) e alla gioia degli abitanti nei cieli (v. 12).

 

2. Riguardo a GIUDA 1,6 ho scritto già abbastanza altrove, perciò qui affronterò solo i sedicenti argomenti di Michele Granato. Si noti come il suo discorso non regge. Farò soltanto qualche nota testuale, riconducendo al testo greco. Nel testo non c’è quanto afferma lui, quando dice: «prima “non conservarono la loro dignità” e solo dopo di questo “abbandonarono la loro dimora” celeste o loro posizione celeste». Questa è mera speculazione, con cui si fa dire al testo ciò, che si vuole. Tali avverbi di tempo non esistono nel testo,ma sono una sua proiezione.

     Letteralmente è scritto semplicemente degli «angeli, che non conservarono la loro preminenza, ma abbandonarono la loro propria dimora». Il termine greco per preminenza è qui archḗ, che intende anche «principato, governo», e quindi la dignità legata a tale posizione; è accompagnato dal pronome heautõn «la loro propria», per designare la «preminenza inerente a loro». Il testo suggerisce la perdita di tale status, proprio in concomitanza con l’abbandono della propria (ìdios, ossia personale) abitazione; oikētḗrion intende anche «dimora, stanza», quindi intende qui il posto, che era stato loro assegnato da Dio. Essi, non contenti della loro posizione, l’abbandonarono a proprio arbitrio con tutto ciò, che seguì (la fornicazione, Gd 1,7; vedi sotto).

     Tale sequenza «prima - dopo» è, quindi, una proiezione strumentale di Michele Granato. Perciò, anche le sue argomentazioni su Genesi 6 (contrapposte a Gd 1,6s) sono solo arbitrarie. Egli farebbe bene a informarsi meglio su quanto scrivevano i rabbini del tempo apostolico (ma già da secoli prima) su Genesi 6. Pietro e Giuda ripeterono proprio tali contenuti, assunti da tempo nell’interpretazione rabbinica e che erano diventati un bagaglio comune dei Giudei.

     Inoltre, in Giuda 1,7 l’aggancio non era temporale, ma modale («come», «allo stesso modo») e riguardava la «fornicazione», che accomunava tali angeli e la gente del distretto di Sodoma e Gomorra («Sodoma e Gomorra e le città intorno a loro» sono una sola entità, come mostra la in trascurabile congiunzione!), come pure le persone del tempo di Giuda (v. 8). Nel v. 7 la locuzione tòn hómoion toùtoin trópon «la maniera simile a coloro» connetteva appunto tutte le persone della piana di Sodoma a tali angeli (= coloro) nel fatto di essersi dati alla fornicazione (ekporneùō) e di essersi allontanati dietro (apérchomai opìsō) a carne estranea (sarkòs heréras).

     Quindi, sebbene Michele Granato parli di «attenta lettura» per sé e, dopo la sua analisi discutibile, faccia conclusioni così assolutistiche («non permette assolutamente»), c’è assai da dubitare che abbia dimostrato in modo probante alcunché. Gli consiglio di approfondire meglio le cose.

     In ogni modo, egli si è occupato di un dettaglio, ma il tema principale è se Satana sia già legato al presente o se lo sarà solo in futuro.

 

 

5. {Edoardo Piacentini}

 

Certe affermazioni nascono dalla fantasia dei credenti, quando non considerano la Bibbia quale unica regola di fede e di condotta. Satana sarà legato solo durante il Millennio (Apocalisse 20,2), dopo il rapimento della Chiesa e la grande tribolazione; poi sarà sciolto dalla sua prigionia per breve tempo (Apocalisse 20,7) e sarà, successivamente, gettato per l’eternità nello stagno di fuoco e zolfo (Apocalisse 20,10). Al presente, pur essendo un nemico già sconfitto alla croce, è impegnato, con tutte le sue forze e la sua potenza, a combattere la Chiesa attraverso le sue macchinazioni (2 Corinzi 2,11), cercando di sopraffare i credenti, ingannandoli con ogni astuzia, a volte travestendosi da angelo di luce (2 Corinzi 11,14), altre volte agendo con «ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi» (2 Tessalonicesi 2,9). Egli è l’accusatore dei figli di Dio (Apocalisse 12,10), ma noi abbiamo una promessa meravigliosa, per cui non ci dobbiamo assolutamente scoraggiare, perché la vittoria è nostra, nel nome di Gesù: «Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen» (Romani 16,20). {26-06-2013}

 

 

6. {Carmelo Carcò}

 

Contributo: Satana aveva libero transito nel regno di Dio (il libro di Giobbe lo indica), fino al momento dell’estremo sacrificio di Gesù, che sulla croce (ubbidienza a Dio) ha vinto il peccato e ha fatto di Satana un pubblico spettacolo. Da quel momento Satana è stato scacciato dal regno di Dio e vive attualmente sulla terra, di cui è principe e cerca di far peccare l’uomo, che oggi ha la possibilità di vincerlo, accettando Gesù nella propria vita come Signore e Salvatore. In questo modo l’uomo non è più sotto il controllo totale del peccato, ma entra nella grazia di Dio. Quindi Satana, al momento, non è legato, ma lo sarà durante il Millennio di Gesù, per poi essere liberato e nuovamente sconfitto! {27-06-2013}

 

Nicola Martella: Faccio una sola osservazione. Tu scrivi: «Da quel momento Satana è stato scacciato dal regno di Dio e vive attualmente sulla terra». Tuttavia, il giorno in cui Satana sarà gettato giù dal cielo è ancora futuro (avverrà durante il «Giorno del Signore»). Attualmente Satana accusa gli eletti giorno e notte dinanzi a Dio (che Giovanni chiama «Colui che siede sul trono») nel cielo (Ap 12,9s). Satana ha perso il suo potere sui rigenerati, che non ne sono più schiavi, ma fa sentire ancora la sua forza, ossia cerca di sedurli, di ottenere spazio nella loro vita, di seminare zizzania fra i credenti, ecc.

 

Carmelo Carcò: Credo che il riferimento, che fai, sia già accaduto, infatti lo stesso capitolo parla anche della donna, che ha partorito, e del sangue dell’Agnello. Tutto è stato compiuto! {29-06-2013}

 

Nicola Martella: Ti sbagli, Apocalisse 12 non parla di ciò. La donna è Israele (non Maria), che partorisce il «resto fedele» durante il «giorno del Signore» (milleduecentosessanta giorni; vv. 1-6). Tale «donna» sarà nascosta da Dio nel deserto, mentre il figlio verrà rapito in cielo, per proteggerlo dal dragone (vv. 5s). Inoltre, non si parla dell’Agnello né del suo sangue in tali versi. Così, anche la caduta di Satana dal cielo avverrà durante il «giorno del Signore», dopo una furente battaglia, in cui il diavolo e i suoi eserciti saranno sconfitti dall’arcangelo Michele e dal suo esercito (vv. 7ss).

 

Carmelo Carcò: Satana aveva diritto di stare alla presenza di Dio, giustificato dalla disubbidienza di Adamo; ma nel momento in cui Gesù portò a compimento la sua missione, questa giustificazione è caduta. Dio è giusto e puro! Satana non lo è. Questo mi basta il resto sono solo supposizioni! Quando saremo alla sua presenza, allora conosceremo con certezza. {30-06-2013}

 

Nicola Martella: Dovresti argomentare con la Bibbia, mostrando i brani specifici che provano le tue asserzioni, non basta basarti su ciò, che ti piace di più o pensi che possa bastarti. Bisogna tagliare «rettamente la Parola della Verità» (2 Tm 2,15).

     Tralascio riguardo a Satana il sedicente «diritto di stare alla presenza di Dio», non trovandone una chiara giustificazione nella Scrittura.

     Dio, a differenza del diavolo, era giusto e puro prima della croce e lo è dopo la croce; quindi, che argomento è mai questo per il tema in corso?

     In Apocalisse 12 Giovanni ebbe una visione degli ultimi sette anni della storia (giorno del Signore), prima dell’avvento del regno Messianico. In uno specifico momento di tale periodo futuro, Satana sarà vinto e defenestrato definitivamente dal cielo.

 

Carmelo Carcò: Ecco brani specifici: Gesù ha detto: «Ora è il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo» (Gv 12,31). «Avendo quindi spogliato le potestà e i principati ne ha fatto un pubblico spettacolo» (Col 2,15). «E quando sarà venuto, Egli convincerà il mondo di peccato di giustizia e di giudizio. Di peccato perché non credono in me; di giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio perché il principe di questo mondo è stato giudicato» (Gv 16,8-11).

Domanda: Da dove è stato cacciato fuori Satana? (Ap 12,11). {01-07-2013}

 

Nicola Martella: Tali brani mostrano il giudizio di Satana, ma non l’esecuzione della pena. Altrimenti il mondo sarebbe già giudicato ed esso sarebbe senza diavolo e senza demoni; ci troveremmo allora nel regno messianico e il Signore sarebbe tra noi fisicamente. Alla croce è stata spezzata la potenza del diavolo; oggi però egli fa sentire ancora la sua forza (seduce gli increduli, accusa gli eletti); un giorno sarà allontanato dal cielo (Ap 12); poi, sarà allontanato dal mondo (Ap 20,1ss) e, infine, per sempre segregato nell’Infermo (Ap 20,7-10).

     In tutto c’è un prima e un poi.

 

Carmelo Carcò: Vedi tu se non devo credere in Gesù che dice «ora sarà cacciato il principe di questo mondo» e invece credere alle interpretazioni dell’uomo! Che satana sarà cacciato dal mondo, dov’è in questo momento, è certo! Che sarà segregato per secoli e secoli, è certo! Perché cosi è scritto! Ma che si trova al cospetto di Dio, in questo momento, no! Semplicemente perché anche questo è scritto. «Ora sarà cacciato il principe di questo mondo». {01-07-2013}

 

Nicola Martella: Gesù non disse che in quel momento Satana sarebbe stato cacciato dal cielo, ma che il principe di questo mondo sarebbe stato cacciato, senza indicare da quale luogo. Inoltre, si trattava di un’asserzione escatologica nel senso di un’anticipazione riferita al tempo della fine. Infatti, l’asserzione «Ora avviene il giudizio di questo mondo» (Gv 12,31a), si riferisce al giudizio storico nel «giorno del Signore»; e ciò vale anche per la seconda parte: «ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo». Gesù le vide profeticamente come cosa fatta, perché garantite da ciò che sarebbe avvenuto sulla croce, dove tolse a Satana il potere su questo mondo e sulle anime.

     Il diavolo (= calunniatore) sta ancora accusando, giorno e notte, gli eletti dinanzi al cospetto di Dio; egli non è rimasto disoccupato. E il luogo del dibattito giudiziario è là dove c’è il tribunale supremo: il trono di Dio. Anche Gesù non è disoccupato, ma difende come avvocato e garante gli eletti proprio nel luogo del trono di Dio. E ciò avviene giorno e notte.

     Poi, puoi pensarla come vuoi. Io ho cercato di ragionare con te. Termino qui.

 

 

7. {Rita Fabi}

 

Satana è ancora libero e gira come un leone ruggente, cercando chi possa divorare (1 Pietro 5,8). Perciò dobbiamo essere sobri, vegliare e rivestirci della completa armatura di Dio, per poter stare saldi contro le sue insidie (Efesini 6,10-18). Pietro dice di resistergli e di stare fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i nostri fratelli sparsi per il mondo.

     Solo alla fine della grande tribolazione Satana verrà legato per mille anni, come viene detto in Apocalisse 20,1-3; ma fino ad allora, egli è libero di sedurre le nazioni. Negare che satana sia ancora libero di farlo, serve solo a chi con questa negazione disconosce il Milllennio e il Regno di Cristo sulla terra per mille anni, mentre Parola di Dio è chiarissima e non usa simbolismi, quando ne parla, come molti invece affermano facendo fare acrobazie alle parole mille anni. Nelle Scritture «anno» unito ad un numero è sempre letterale e non simbolico (J. Mac Arthur). {28-06-2013}

 

 

8. {}

 

 

9. {}

 

 

10. {}

 

 

11. {Vari e medi}

 

Sonia Ronzani: «Siate sobri e vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare» (1 Pt 5,8). A mio parere, questo fa capire che Satana è libero di agire e d’influenzare negativamente le persone. Basta seguire la cronaca per capire quanto male regna sulla terra. Se Satana fosse legato e impotente, credo che ci sarebbe più pace nel mondo, malgrado la degenerazione del carattere umano. Concordo con Nicola e la sua tesi, cioè che Satana sarà legato al ritorno di Gesù (Ap 20,2). {23-06-2013}

 

Angela Draganagiu: Satana, secondo me, sta lottando per ottenere il regno di Dio. Tutto è cambiato, la gente è cambiata; il denaro è l’occhio del diavolo. Le persone non credono più nel nostro Padre. Dobbiamo pregare, dobbiamo trasmettere la Parola di Dio, essere i suoi missionari. Tutto il mondo deve sapere che Dio esiste. Dio ci ama. Dio è sempre presente. Satana deve essere imprigionato per sempre. {23-06-2013}

 

Rosanna Sal: Satana è sciolto dalle catene. La passione, morte e resurrezione del Cristo Redentore aveva tramortito Satana, ma gli uomini fanno di tutto, con i gravi peccati, per dargli il potere. Il suo destino è segnato in quanto il Signore Gesù è il Vittorioso, ma intanto Satana conquista molti cuori seducendoli con astuzia serpentina. {26-06-2013}

 

 

12. {Vari e brevi}

 

Aniekan Imah: Forte, fortissimo... una tema che, chissà perche, non ho mai considerato! Devo ristudiare dei versetti rilevanti appena posso. Mi piaci già. Gloria a Dio Onnipotente. {18-06-2013}

 

Elisabetta Sarnataro: È scritto che il mondo giace nel maligno. {22-06-2013}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Satana_legato_Oc.htm

26-06-2013; Aggiornamento: 02-07-2013

 

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