Qui di seguito
discutiamo l’articolo «Satana
è già legato o lo sarà in futuro?». Alcuni affermano che Satana,
dalla croce in poi, sarebbe già legato nell’abisso e che dà lì darebbe
ordini ai demoni, che — stranamente — sarebbero ancora liberi di fare sulla
terra ciò, che vogliono.
Come abbiamo visto, tutto ciò è in contraddizione con l’analisi biblica,
con la logica e con l’esperienza. Satana non può trovarsi nell’abisso, visto che
attualmente accusa gli eletti dinanzi a Dio giorno e notte (Ap 12,10) e che un
giorno verrà gettato definitivamente dal cielo in terra (v. 9). Inoltre, solo
chi è libero, può essere afferrato, legato e gettato nell’abisso (Ap 20,2s);
quindi Satana è attualmente ancora libero e verrà legato soltanto all’inizio del
regno messianico. Per il resto rimandiamo all’articolo.
Come si potrà notare, alcuni lettori si sono concentrati su alcuni
particolari dell’articolo, tralasciando il vero tema. Ciò è immancabile,
quando si dialoga con uno strumento come Internet, quando le sensibilità e gli
interessi sono diversi, quando si segue una tesi predominante o quando si
approfitta dell'occasione per chiarire una questione contingente, che da tempo
necessita un chiarimento.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e
opinioni?
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I contributi sul tema ▲
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1. {Andrea
Angeloni}
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Contributo:
Allora, errori grammaticali non mi sembra ci siano e anche i versetti sembrano
quelli giusti. L’unico dubbio è come riporti Ap 20,8, in cui invece di angoli
della terra scrivi «canti», ma non so se in altre traduzioni è usato
questo termine.
Comunque a parte questo, vorrei farti una domanda. In Genesi 6,4 si parla che i
figli, diciamo «illegittimi», tra i figli di Dio e le figlie degli uomini furono
i giganti, eroi che esistettero nei tempi antichi, gli uomini famosi di
quei tempi. Sono questi gli Annunaki? E questa stirpe «aliena»
potrebbe essere ancora attiva ai giorni nostri o il diluvio li ha cancellati in
modo definitivo dall’esistenza terrena? {17-06-2013}
▬
Nicola Martella:
In Ap 20,8 «canti» o «angoli» della terra sono la stessa cosa. In Genesi
6,4 tali esseri non furono chiamati qui «Annunaki», come nella mitologia
babilonese (è un’altra lingua!), per il semplice fatto che tale termine non
esiste in ebraico. Il termine ebraico è hannefilîm «i
decaduti» (ossia dalla loro dignità; cfr. Nu 13,33). Il verbo corrispondente è
nāfal «gettarsi giù (a terra; cfr. Gn 17,3; 44,14), gettarsi sopra (1 Sm
31,4s), cadere (Dt 22,4.8; Gr 8,15; Am 5,3», inciampare (Is 54,15; Gr 46,16),
crollare giù (Gdc 7,13; 1 Sm 5,3; 1 Re 20,30; Gr 9,9; 30,13; Ez 13,12; Am 9,11).
Tale termine plurale fu tradotto dalla Settanta in greco con ghígantes
«giganti» (da ghigas «gigante; forte, gagliardo, violento»). Essi sono
definiti nel testo ebraico «eroi che, fin
dall’antichità, sono stati uomini di fama [= lett. del nome o rinomati]».
Nella mitologia babilonese gli Annunaki erano dèi di secondo
ordine, non uomini; i nefilîm (gr. ghìgantes) erano
invece uomini e furono associati a «ogni carne».
Non esiste alcuna stirpe aliena. Come detto, essi sono chiamati «uomini»
nel testo sia ebraico che greco. Subito dopo l’autore parlò della grande
«malvagità degli uomini» (Gn 6,5). E il giudizio del diluvio sarebbe venuto per
«l’uomo sulla terra» (vv. 6s), ossia per «ogni carne, in cui è alito di vita»
(v. 17), quindi anche per tali uomini particolari.
■
Andrea Angeloni: Grazie per
le delucidazioni e perdona l’ignoranza. Mi rendo conto di come tanta
disinformazione agisca per creare confusione su questi temi. I canali Sky, per
esempio, quelli storico-scientifici stravolgono completamente la verità per
tessere le proprie congetture e pubblicizzare nuove ideologie e religioni,
soprattutto quelle legate alle divinità aliene. {17-06-2013}
2. {Pietro
Calenzo}
▲
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Contributo:
Ho una domanda complementare, caro Nicola. Satana è nei luoghi celesti,
come Paolo ne parla chiaramente. Ma anche sulla terra, poiché Gesù il
Signore guardava Satana cadere come una folgore. Inoltre, sempre
l’apostolo Paolo ci mette in guardia contro le malizie di Principati è Potestà,
che sono nei luoghi celesti. Sempre lo stesso apostolo ci dice che fu rapito,
forse con il corpo o forse no, fino al terzo cielo, dove contemplò la
gloria del Signore. E ancora, come alcuni commentatori inducono a pensare,
quando Satana, nel libro di Giobbe, si presentò davanti a Dio, e affermò che
egli veniva dal girare il mondo; con il suo solito spirito di menzogna
mentiva, poiché egli non è né onnisciente né onnipotente.
La domanda è la seguente. Caro Nicola, perché Paolo parla di terzo cielo,
e dove sono collocate queste potenze demoniache, in quali luoghi celesti? Se
l’accusatore dei fratelli è stato vinto dalla redenzione di Gesù il Cristo,
in quali cieli svolazza Satana? Può ancora presentarsi davanti al Padre
per accusarci? Io credo di no. Se è possibile, Nicola carissimo, sarei lieto
anche di sapere le pagine delle tue opere, dove tratti tali argomenti, a
beneficio di vecchi e nuovi lettori. Grazie in Gesù Messia; Dio ti benedica
grandemente del tuo servizio ai santi. {22-06-2013}
▬
Nicola Martella:
In risposta si tenga presente quanto segue.
■ Il terzo cielo (1 Cor 12,2) è il Paradiso (v. 3). Non è il luogo del
trono, di cui ci parla Giovanni (Ap 4).
■ Proprio perché il Satana (= avversario) non è onnipresente e onnisciente,
deve percorrerlo (Gb 1-2; ossia spostarsi da un luogo a un altro) per sapere
e agire in loco.
■ Satana ha attualmente accesso presso Dio, ossia nel luogo dove Giovanni
lo vide seduto sul trono; qui egli accusa gli eletti giorno e notte (Ap 12,10).
■ Le parole di Gesù: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore»
(Lc 10,18), sono al «passato predizionale», ossia si riferiscono con certezza
al futuro. Il loro adempimento è descritto poi da Giovanni in Ap 12,9: «E
il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il
seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra,
e con lui furono gettati gli angeli suoi».
Sul diavolo, presunto «Lucifero», puoi leggere ad esempio qui: Nicola Martella,
La lieve danza delle tenebre
(Veritas, Roma 1992), nell’articolo «La dottrina occulta e la Bibbia» e al punto
«VII. Il diavolo», pp. 402ss.
■
Pietro Calenzo: Grazie
Nicola, come sempre preciso, per chi volesse affrontare l’argomento citato dal
fr. Martella il titolo dell’opera è:
La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992). Per chi
volesse approfondire questo e altri temi sul nemico, l’argomento in oggetto è
trattato da p. 402 a p. 429. Aggiungo un mio piccolo è personale pensiero: a
volte un buon libro cristiano è preferibile a una gita fuori porta. Dio ci
benedica nella sua grazia e nel suo amore. {23-06-2013}
3. {Michele
Granato}
▲
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Contributo:
1. Si noti bene che il riferimento al verso di Apocalisse 12,10, di cui
Nicola cita, non usa la frase «li accusava davanti al trono di
Dio», ma dice semplicemente «DAVANTI A DIO». Non possiamo dire con
certezza assoluta
che Satana possa ancora presentarsi davanti al trono di Dio nei cieli; ma
potrebbe essere che, nonostante che a Satana sia preclusa la presenza del
cielo, possa comunque accusare i fedeli, in quanto Dio non si trova solo nel
cielo, ma essendo Onnipresente e Onnisciente può sentire comunque le accuse di
Satana, anche se l’accusatore non possa entrare direttamente nel cielo alla
santa presenza di Dio.
2. Per quanto riguarda l’interpretazione sui «figli di Dio» in
Genesi 6, secondo cui Nicola intravede una caduta di peccato carnale e
sessuale, credo che nel testo di GIUDA 1,6 («non conservarono la
loro dignità e abbandonarono la loro dimora») con i termini «dignità»
e «dimora», vi sia la possibilità che non si tratti del peccato di
perversione sessuale, di cui Nicola Martella ipotizza, ma di un abbandono della
loro dignità e dimora unicamente per ribellione di governo, bramando di
più di ciò, che già avevano, cioè appunto la loro dignità e la loro dimora
d’origine, in quanto l’hanno persa a causa della loro ribellione, e ora invece
dimorano «custoditi nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del
giudizio».
Infatti, nel testo di Giuda1,6 si afferma chiaramente che questi angeli prima
che abbandonassero la loro dimora celeste o loro posizione celeste, «non
conservarono la loro dignità»; cioè prima «non conservarono la loro
dignità» e, solo dopo questo, «abbandonarono la loro dimora» celeste o
loro posizione celeste.
Questo sarebbe in contraddizione con la tesi che scorge i «figli di Dio» di
Genesi 6 con questi angeli, perché nella tesi che i «figli di Dio» fossero gli
angeli, di cui si parla in Giuda 1,6, avviene in contrario, prima
lasciano la loro dimora e
dopo commettono il peccato sessuale con le figlie degli uomini, se per
«dignità» s’intende tale peccato sessuale.
Per di più, proprio sulla questione di associare la «perdita della dignità»
degli angeli di Giuda 1,6 al peccato sessuale di Genesi 6, va detto che una
attenta lettura
di Giuda 1,7 non permette assolutamente di accomunare il peccato di
perversione sessuale di Sodoma e Gomorra con il peccato degli angeli ribelli di
Giuda 1,6.
In realtà l’associazione del peccato di Sodoma e Gomorra è verso le «città
vicine a Sodoma e Gomorra, che «come loro [cioè come Sodoma e Gomorra] si
erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali
contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un
fuoco eterno» (Giuda 1,7).
Non certo come gli angeli, concludendo affrettatamente che il peccato
degli angeli ribelli fosse di natura sessuale come quello di Sodoma e Gomorra.
{22-06-2013}
4. {Nicola
Martella}
▲
Qui rispondo a
Michele Granato, sebbene egli si cimenti in dettagli e, nella seconda
parte, in questioni, che non riguardano direttamente questo tema.
Ammetto che raramente ho visto salti mortali
dialettici del genere con argomentazioni così deboli, per far dire a dei
testi biblici ciò, che si vuole. Ho numerato le parti, per facilitare la
distinzione e il confronto fra le parti.
1. Sinceramente, mi meraviglio che Michele
Granato si sia avventurato in tale discrimina riguardo alla locuzione «DAVANTI
A DIO». Gli bastava fare una ricerca comparata riguardo a come usò Giovanni
la locuzione «dinanzi a Dio» (e simili) in Apocalisse, per rendersi conto che
essa è equivalente a «dinanzi al trono». E questo già per il semplice motivo che
Dio in tutta l’Apocalisse è chiamato «Colui, che siede sul trono»
e simili (4,9s; 5,1.7.13; 6,16; 7,15; 21,5). La locuzione «davanti al [suo]
trono» ricorre molte volte (Ap 1,4; 4,5s). Si noti come «davanti a Colui»
significa «davanti al trono» (Ap 4,10); infatti, come abbiamo visto, Dio
è chiamato «Colui che sedeva sul trono» (cfr. anche Ap 20,11s). Si parla anche
di esseri celesti, che adorano dinanzi al trono (Ap 7,11), e dei redenti, che
furono visti «davanti al trono e davanti all’Agnello» (Ap 7,9.15). Nello
stesso contesto si parla di «sette angeli, che stanno in piè davanti a Dio»
(8,2; cfr. 9,13) e subito dopo si parla dell’altare d’oro, che era «davanti
al trono» (Ap 8,3), aggiungendo subito dopo la locuzione «al cospetto di
Dio» (8,4 enṓpion «nella presenza, davanti»).
I centoquarantaquattromila «cantavano un cantico nuovo davanti al trono e
davanti alle quattro creature viventi e agli anziani» (Ap 14,3).
La scena celeste è sempre la stessa: Dio siede sul suo trono (l’arca del
patto) e tutto avviene intorno a Lui e dinanzi a Lui. In Apocalisse Dio non
viene mai visto in terra, ma solo e soltanto sul trono come Imperatore
assoluto. A essere mandati in terra sono i «sette Spiriti» (Ap 1,4 «che
sono davanti al suo trono»; 3,1 «sette Spiriti di Dio»;
4,5; 5,6 «mandati per tutta la terra»). Non c’è, quindi, ragione
che in Apocalisse 12,10 s’intendesse altro. Se in Apocalisse 12,10
«davanti a Dio» non intenderebbe alla diretta presenza di Dio, quindi al suo
trono, che senso avrebbe che si giubilerà in cielo che Satana sarà defenestrato
da lì e gettato in terra? Si tratta di complementi di luogo. Si può
essere «gettato sulla terra» (v. 9; v. 10 giù; v. 12 disceso a voi [sulla
terra]), solo se si è in cielo. Questa fu vista da Giovanni come novità,
che apriva finalmente la possibilità a un indiscusso governo universale di Dio
(Ap 12,10) e alla gioia degli abitanti nei cieli (v. 12).
2. Riguardo a GIUDA 1,6 ho scritto
già abbastanza altrove, perciò qui affronterò solo i sedicenti argomenti di
Michele Granato. Si noti come il suo discorso non regge. Farò soltanto qualche
nota testuale, riconducendo al testo greco. Nel testo non c’è quanto afferma
lui, quando dice: «prima “non conservarono la loro dignità”
e solo dopo di questo “abbandonarono la loro dimora”
celeste o loro posizione celeste». Questa è mera speculazione, con cui si
fa dire al testo ciò, che si vuole. Tali avverbi di tempo non esistono nel
testo,ma sono una sua proiezione.
Letteralmente è scritto semplicemente degli «angeli,
che non conservarono la loro preminenza, ma abbandonarono la loro propria dimora».
Il termine greco per preminenza è qui archḗ, che intende anche
«principato, governo», e quindi la dignità legata a tale posizione; è
accompagnato dal pronome heautõn «la loro propria», per
designare la «preminenza inerente a loro». Il testo
suggerisce la perdita di tale status, proprio in concomitanza con l’abbandono
della propria (ìdios, ossia
personale) abitazione; oikētḗrion
intende anche «dimora, stanza», quindi intende qui il posto, che era stato loro
assegnato da Dio. Essi, non contenti della loro posizione, l’abbandonarono a
proprio arbitrio con tutto ciò, che seguì (la fornicazione, Gd 1,7; vedi sotto).
Tale sequenza «prima -
dopo» è, quindi, una proiezione strumentale di Michele Granato.
Perciò, anche le sue argomentazioni su Genesi 6 (contrapposte a Gd 1,6s) sono
solo arbitrarie. Egli farebbe bene a informarsi meglio su quanto scrivevano i
rabbini del tempo apostolico (ma già da secoli prima) su Genesi 6. Pietro e
Giuda ripeterono proprio tali contenuti, assunti da tempo nell’interpretazione
rabbinica e che erano diventati un bagaglio comune dei Giudei.
Inoltre, in Giuda 1,7 l’aggancio non era temporale, ma modale («come», «allo
stesso modo») e riguardava la «fornicazione»,
che accomunava tali angeli e la gente del distretto di Sodoma e Gomorra («Sodoma
e Gomorra e le città intorno a loro» sono una sola entità, come mostra la in
trascurabile congiunzione!), come pure le persone del tempo di Giuda (v. 8). Nel
v. 7 la locuzione tòn hómoion toùtoin trópon «la maniera
simile a coloro» connetteva appunto tutte le
persone della piana di Sodoma a tali angeli (= coloro) nel fatto di essersi dati
alla fornicazione (ekporneùō) e di
essersi allontanati dietro (apérchomai opìsō)
a carne estranea (sarkòs heréras).
Quindi, sebbene Michele Granato parli di «attenta
lettura» per sé e, dopo la sua analisi discutibile, faccia conclusioni così
assolutistiche («non permette assolutamente»), c’è assai da dubitare che abbia
dimostrato in modo probante alcunché. Gli consiglio di approfondire meglio le
cose.
In ogni modo, egli si è occupato di un dettaglio, ma il tema principale è se
Satana sia già legato al presente o se lo sarà solo in futuro.
5. {Edoardo
Piacentini}
▲
Certe affermazioni nascono dalla fantasia
dei credenti, quando non considerano la Bibbia quale unica regola di fede e di
condotta. Satana sarà legato solo durante il Millennio (Apocalisse 20,2),
dopo il rapimento della Chiesa e la grande tribolazione; poi sarà sciolto dalla
sua prigionia per breve tempo (Apocalisse 20,7) e sarà, successivamente, gettato
per l’eternità nello stagno di fuoco e zolfo (Apocalisse 20,10). Al
presente, pur essendo un nemico già sconfitto alla croce, è impegnato, con tutte
le sue forze e la sua potenza, a combattere la Chiesa attraverso le sue
macchinazioni (2 Corinzi 2,11), cercando di sopraffare i credenti, ingannandoli
con ogni astuzia, a volte travestendosi da angelo di luce (2 Corinzi 11,14),
altre volte agendo con «ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi
bugiardi» (2 Tessalonicesi 2,9). Egli è l’accusatore dei figli di Dio
(Apocalisse 12,10), ma noi abbiamo una promessa meravigliosa, per cui non ci
dobbiamo assolutamente scoraggiare, perché la vittoria è nostra, nel nome di
Gesù: «Ora il Dio della pace schiaccerà presto Satana sotto i vostri
piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen» (Romani
16,20). {26-06-2013}
6. {Carmelo
Carcò}
▲
■
Contributo:
Satana aveva libero transito nel regno di Dio (il libro di Giobbe lo indica),
fino al momento dell’estremo sacrificio di Gesù, che sulla croce (ubbidienza a
Dio) ha vinto il peccato e ha fatto di Satana un pubblico spettacolo. Da quel
momento Satana è stato
scacciato dal regno di Dio e vive attualmente sulla terra, di cui è
principe e cerca di far peccare l’uomo, che oggi ha la possibilità di vincerlo,
accettando Gesù nella propria vita come Signore e Salvatore. In questo modo
l’uomo non è più sotto il controllo totale del peccato, ma entra nella grazia di
Dio. Quindi Satana, al momento, non è legato, ma lo sarà durante il
Millennio di Gesù, per poi essere liberato e nuovamente sconfitto! {27-06-2013}
▬
Nicola Martella:
Faccio una sola osservazione. Tu scrivi: «Da
quel momento Satana è stato scacciato dal regno di Dio e vive
attualmente sulla terra». Tuttavia,
il giorno in cui Satana sarà gettato giù dal cielo è ancora futuro (avverrà
durante il «Giorno del Signore»). Attualmente Satana accusa gli eletti
giorno e notte dinanzi a Dio (che Giovanni chiama «Colui che siede sul trono»)
nel cielo (Ap 12,9s). Satana ha perso il suo potere sui rigenerati, che
non ne sono più schiavi, ma fa sentire ancora la sua forza, ossia cerca
di sedurli, di ottenere spazio nella loro vita, di seminare zizzania fra i
credenti, ecc.
■
Carmelo Carcò:
Credo che il riferimento, che fai, sia già accaduto, infatti lo stesso
capitolo parla anche della
donna, che ha partorito, e del sangue dell’Agnello. Tutto è stato
compiuto! {29-06-2013}
▬
Nicola Martella:
Ti sbagli, Apocalisse 12 non parla di ciò. La donna è Israele (non
Maria), che partorisce il «resto fedele» durante il «giorno del Signore»
(milleduecentosessanta giorni; vv. 1-6). Tale «donna» sarà nascosta da Dio nel
deserto, mentre il figlio verrà rapito in cielo, per proteggerlo dal dragone
(vv. 5s). Inoltre, non si parla dell’Agnello
né del suo sangue in tali versi. Così, anche la caduta di Satana dal
cielo avverrà durante il «giorno del Signore», dopo una furente battaglia, in
cui il diavolo e i suoi eserciti saranno sconfitti dall’arcangelo Michele e dal
suo esercito (vv. 7ss).
■
Carmelo Carcò:
Satana aveva diritto di stare alla presenza di Dio, giustificato dalla
disubbidienza di Adamo; ma nel momento in cui Gesù portò a compimento la sua
missione, questa giustificazione è caduta. Dio è giusto e puro! Satana
non lo è. Questo mi basta il resto sono solo supposizioni! Quando saremo alla
sua presenza, allora conosceremo con certezza. {30-06-2013}
▬
Nicola Martella:
Dovresti argomentare con la Bibbia, mostrando i brani specifici che provano le
tue asserzioni, non basta basarti su ciò, che ti piace di più o pensi che possa
bastarti. Bisogna tagliare «rettamente la Parola della Verità» (2 Tm 2,15).
Tralascio riguardo a Satana il sedicente «diritto di stare alla presenza
di Dio», non trovandone una chiara giustificazione nella Scrittura.
Dio, a differenza del diavolo, era giusto e puro
prima della croce e lo è dopo la croce; quindi, che argomento è mai questo per
il tema in corso?
In Apocalisse 12
Giovanni ebbe una visione degli ultimi sette anni della storia (giorno
del Signore), prima dell’avvento del regno Messianico. In uno specifico
momento di tale periodo futuro, Satana sarà vinto e defenestrato
definitivamente dal cielo.
■
Carmelo Carcò:
Ecco brani specifici: Gesù ha detto: «Ora è il giudizio di questo mondo; ora
sarà cacciato fuori il principe di questo mondo» (Gv 12,31). «Avendo
quindi spogliato le potestà e i principati ne ha fatto un pubblico
spettacolo» (Col 2,15). «E quando sarà venuto, Egli convincerà il mondo
di peccato di giustizia e di giudizio. Di peccato perché non credono in
me; di giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio perché
il principe di questo mondo è stato giudicato» (Gv 16,8-11).
Domanda: Da dove è stato cacciato fuori Satana?
(Ap 12,11). {01-07-2013}
▬
Nicola Martella:
Tali brani mostrano il giudizio di Satana, ma non l’esecuzione della
pena. Altrimenti il mondo sarebbe già giudicato ed esso sarebbe senza
diavolo e senza demoni; ci troveremmo allora nel regno messianico e il Signore
sarebbe tra noi fisicamente. Alla croce è stata spezzata la potenza del
diavolo; oggi però egli fa sentire ancora la sua forza (seduce gli
increduli, accusa gli eletti); un giorno sarà allontanato dal cielo (Ap
12); poi, sarà allontanato dal mondo (Ap 20,1ss) e, infine, per sempre
segregato nell’Infermo (Ap 20,7-10).
In tutto c’è un prima
e un poi.
■
Carmelo Carcò:
Vedi tu se non devo credere in Gesù che dice «ora sarà cacciato il principe
di questo mondo» e invece credere alle interpretazioni dell’uomo! Che satana
sarà cacciato dal mondo, dov’è in questo momento, è certo! Che sarà
segregato per secoli e secoli, è certo! Perché cosi è scritto! Ma che si
trova al cospetto di Dio, in questo momento, no! Semplicemente perché
anche questo è scritto. «Ora sarà cacciato il principe di questo mondo».
{01-07-2013}
▬
Nicola Martella:
Gesù non disse che in quel momento Satana sarebbe stato cacciato dal cielo,
ma che il principe di questo mondo sarebbe stato cacciato, senza indicare da
quale luogo. Inoltre, si trattava di un’asserzione escatologica nel senso
di un’anticipazione riferita al tempo della fine. Infatti, l’asserzione «Ora
avviene il giudizio di questo mondo» (Gv 12,31a), si riferisce al
giudizio storico nel «giorno del Signore»; e ciò vale anche per la seconda
parte: «ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo». Gesù
le vide profeticamente come cosa fatta, perché garantite da ciò che
sarebbe avvenuto sulla croce, dove tolse a Satana il potere su questo mondo e
sulle anime.
Il diavolo (= calunniatore) sta ancora accusando, giorno e notte, gli
eletti dinanzi al cospetto di Dio; egli non è rimasto disoccupato. E il luogo
del dibattito giudiziario è là dove c’è il tribunale supremo: il trono di
Dio. Anche Gesù non è disoccupato, ma difende come avvocato e garante gli eletti
proprio nel luogo del trono di Dio. E ciò avviene giorno e notte.
Poi, puoi pensarla come vuoi. Io ho cercato di ragionare con te. Termino qui.
7. {Rita Fabi}
▲
Satana è ancora
libero e gira come un leone ruggente, cercando chi possa divorare (1
Pietro 5,8). Perciò dobbiamo essere sobri, vegliare e rivestirci della completa
armatura di Dio, per poter stare saldi contro le sue insidie (Efesini
6,10-18). Pietro dice di resistergli e di stare fermi nella fede, sapendo che le
medesime sofferenze affliggono i nostri fratelli sparsi per il mondo.
Solo alla fine della grande tribolazione Satana verrà legato per mille anni,
come viene detto in Apocalisse 20,1-3; ma fino ad allora, egli è libero di
sedurre
le nazioni. Negare che satana sia ancora libero di farlo, serve solo a chi con
questa negazione disconosce il Milllennio e il Regno di Cristo sulla
terra per mille anni, mentre Parola di Dio è chiarissima e non usa simbolismi,
quando ne parla, come molti invece affermano facendo fare acrobazie alle parole
mille anni. Nelle Scritture «anno» unito ad un numero è sempre letterale e non
simbolico (J. Mac Arthur). {28-06-2013}
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {Vari e
medi}
▲
■
Sonia Ronzani: «Siate
sobri e vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo,
va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare» (1 Pt
5,8). A mio parere, questo fa capire che
Satana è libero di agire e d’influenzare negativamente le persone. Basta
seguire la cronaca per capire quanto male regna sulla terra.
Se Satana fosse legato e impotente, credo che ci sarebbe più pace nel
mondo, malgrado la degenerazione del carattere umano. Concordo con Nicola e la
sua tesi, cioè che Satana sarà legato al ritorno di Gesù (Ap 20,2). {23-06-2013}
■
Angela Draganagiu: Satana,
secondo me, sta lottando per ottenere il regno di Dio. Tutto è cambiato,
la gente è cambiata; il denaro è l’occhio del diavolo. Le persone non credono
più nel nostro Padre. Dobbiamo pregare, dobbiamo trasmettere la Parola di Dio,
essere i suoi missionari. Tutto il mondo deve sapere che Dio esiste. Dio ci ama.
Dio è sempre presente. Satana deve essere imprigionato per sempre.
{23-06-2013}
■
Rosanna Sal: Satana è
sciolto dalle catene. La passione, morte e resurrezione del Cristo
Redentore aveva tramortito Satana, ma gli uomini fanno di tutto, con i gravi
peccati, per dargli il potere. Il suo
destino è segnato in quanto il Signore Gesù è il Vittorioso, ma intanto
Satana conquista molti cuori
seducendoli con astuzia serpentina. {26-06-2013}
12. {Vari e
brevi}
▲
■
Aniekan Imah: Forte,
fortissimo... una tema che, chissà perche, non ho mai considerato! Devo
ristudiare dei versetti rilevanti appena posso. Mi piaci già. Gloria a Dio
Onnipotente. {18-06-2013}
■
Elisabetta Sarnataro: È
scritto che il mondo
giace nel maligno. {22-06-2013}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Satana_legato_Oc.htm
26-06-2013; Aggiornamento: 02-07-2013 |