Qui di seguito discutiamo l'articolo «La
casta dei "Mandati"». Abbiamo visto che esistono persone
nell'ambito carismaticista che, credendosi particolari «pneumatofori» (portatori
dello Spirito), pretendono di essere i veri «mandati» del cristianesimo
primordiale, ritenendosi nella diretta successione con i primi apostoli. Essi,
facendosi chiamare appunto i «Mandati», vorrebbero formare una particolare casta
di santoni carismaticisti, che arroga a sé il diritto esclusivo di comunicare lo
Spirito Santo a coloro, imponendo le mani alle persone. Perciò discreditano i
conduttori delle chiese e il battesimo dei credenti. Come abbiamo avuto modo di
affermare, non si tratta d'altro che di un'odierna versione degli loro antichi
predecessori, quali i Nicolaiti e i Balaamiti (ambedue significano «dominatori
di popolo»), che spadroneggiavano nelle chiese del primo secolo, recando molto
danno. Un esempio sono i «superapostoli» giudei di stampo gnostico che presero
il potere nella chiesa di Corinto, seducendo i credenti e accreditando in essa
dottrine esoteriche cristianizzate (cfr. 2 Cor 11).
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo
quelli firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il
gestore del sito può dare uno pseudonimo, se richiesto.
I contributi sul tema
▲ (I
contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I
contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1.
{Guerino De Masi}
▲
Forse questa «Casta dei Mandati», bisognerebbe mandarla per davvero e una volta
per tutte fuori dalle nostre preoccupazioni! Purtroppo, non è così. Spuntano
fuori come funghi o piuttosto, come dici tu Nicola, sono l’infezione che covava
da tempo e che, come una patologia infettiva, rischia di diventare una pandemia!
Ci vogliono un buon antivirus e un buon cordone sanitario per fronteggiarla.
Caro Nicola,
sei in prima linea! Certo anch’io, nel mio piccolo, cerco di portare il mio
modesto contributo, almeno nel sostenerti di fronte a detrattori e oppositori
disinformati. Grazie per l’analisi onesta e chiara che fai nell’articolo di
riferimento. {16-03-2010}
2.
{Pietro Calenzo}
▲
1. Condivido pienamente il contributo di
Guerino, l’analisi di Nicola (sto approfondendo l’argomento) e la terribile, ma
passata, esperienza del caro fratello, che ha dato spunto a questa importante
discussione. Tale esperienza è cristianamente molto amara (a causa di questi
cosiddetti profeti esoterici), ma edificante nel contempo, per la potenza
liberatoria e di vera vita, della sola Scrittura e dell’Evangelo. A Dio la
gloria. {16-03-2010}
2. Leggendo con attenzione la testimonianza del fratello latore della
domanda, mi ha colpito moltissimo una semplice ma bellissima espressione da lui
dichiarata: «Ho potuto rivalutare la vera essenza dell’Evangelo». Gloria
a Dio. Nella sua triste esperienza con questo ipotetico santone carismatico
«mandato» ho trovato orripilanti le tesi esposte da questo apostolos di
tipo gnostico-nicolaitico. A tutte le sue fantasiose e apostate dottrine ha
replicato in modo abbondantemente scritturale, il caro fr. Nicola Martella; ma
una cosa mi preme sottolineare: la presenza più o meno costante della
glossolalia in tutte le forme ereticali o apostate moderne (basti pensare al
romanesimo, al mormonismo, al sufismo o agli shaker, agli sciamani afroasiatici,
agli stregoni della Groenlandia, ai monaci del Tibet ecc.).
Il problema di fondo, che ritengo essere molto insidioso, è che questi presunti
santoni, che purtroppo, facendo spesso leva sulla ricerca del sensazionale
o del segno ambito da diversi milioni di credenti, conducono alla perdizione
molti discepoli. Infatti questi ultimi, cercando forse un conforto delle proprie
insicurezze, ingoiano incredibili e antiscritturali fantasie occulte. I
credenti evangelici carismatici della seconda e terza ondata dello Spirito (non
attenendosi alle direttive della Scrittura di non andare «oltre a quello che
è scritto») farebbero bene a ritornare all’antico e peculiare grido della
Scrittura e di Lutero: «sola Scrittura».
Si cerca nella mistica e nella dottrina estatica di questi «illuminati»
la conferma, la soddisfazione d’un bisogno immediato della presenza del Signore
Gesù Messia nelle loro vite. Ora, però, una fede, che in gran parte si fondi
sulla continua ricerca del sensazionale, del tangibile, dell’estatico è come un
continuo rincorrersi di nuove esperienze, che mai si soddisfano e che mai
si completano nella ricerca continua di nuovi «effetti o segni» sperimentali.
In tal modo la fede dei più deboli o dei neofiti viene letteralmente calpestata
e plagiata da questi moderni Nicolaiti o falsi apostoli. Lo spirito del
nemico che opera in «illuminati» di tal guisa, è assai pernicioso e insidioso,
poiché prevaricano i neofiti o discepoli, mischiando concezioni magiche e
occultistiche con versi della Scrittura distorti o contorti; così facendo,
esercitano la loro coercizione impositiva e dominante in modo tale da rendere
verosimili e appetibili le proprie
velenose deviazioni di tipo esoterico, gnostico e demoniaco. Pertanto, oggi
più che mai, atteniamoci alla «fede che è stata una volta per sempre
tramandata ai santi». A Dio la gloria. Shalom. {18-03-2010}
3.
{Gianni Siena}
▲
Non riconosciamo
simili apostoli (?). Desidero inoltre chiarire un concetto che viene sempre
addossato a noi pentecostali quale «errore». Nella Bibbia è chiaro che nella
vita di certi uomini «mandati» da Dio, Egli sia intervenuto, parlando e
anticipandone il «destino» conforme alla sua volontà. Per esempio: Paolo,
Geremia, uomini conosciuti dal Signore «sin dal grembo». L’evidenza chiara della
chiamata al servizio (!) è desiderabile, anche sapendo le sofferenze che
accompagneranno il ministero.
Tuttavia,
questi «unti / mandati» (= da «chi»?) hanno un concetto molto alto di se
stessi e pretendono di sottomettere a sé, senza discussione, le persone
che li ascoltano: anche questo è contrario alla Parola di Dio. Pretendono
«fiducia» incondizionata, anche quando commettono corbellerie contro il
chiaro insegnamento della Scrittura. Pretendono di valutare le persone non sulla
base della loro fedeltà e maturità cristiane, ma sulla sottomissione e comunione
con loro stessi: questa «dottrina» la conosco, purtroppo, molto bene ed è il
solo criterio che costoro considerano importante.
Non dubito del potenziamento d’un servitore da parte del Signore che dimostra «potenza»
nel predicare e con segni e miracoli; ma egli dimostra la stessa potenza anche
con una vita e un comportamento irreprensibili. Già, le cose stanno
proprio così: la «sana dottrina» (quando c’è) predicata è dimostrata con la
personale e irreprensibile condotta. Lo Spirito Santo, essendo «Santo»
e non volendo screditare il buon Nome ch’è invocato sui redenti, provvede anche
santità e irreprensibilità di condotta in colui, che Gesù manda.
Certi «apostoli» mandiamoli pure a spigolare, dove certamente si ridurrà il
danno d’aver sottratto troppe braccia all’agricoltura! {17-03-2010}
4. {}
▲
5. {}
▲
6. {}
▲
7. {}
▲
8. {}
▲
9. {}
▲
10. {}
▲
11. {}
▲
12. {}
▲
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Mandati_casta_Oc.htm
18-03-2010; Aggiornamento: 19-03-2010 |