Qui di seguito continuiamo il tema di discussione «Lo
stato del cuore di un carismaticista? Parliamone (1)», aperto per
raccogliere le diverse reazioni dei lettori riguardo alle tesi presentati da
Donato Mangia (ps.) e alle obiezioni fattegli da Nicola Martella
nell'articolo «Lo
stato del cuore di un carismaticista». In quest'ultimo
il pastore carismaticista ha trattato con inaudito linguaggio triviale sia il
gestore di «Fede Controcorrente» sia la chiesa dei Fratelli.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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I contributi sul
tema
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(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.
I contributi attivi hanno uno
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sottostante
1.
{Nicola Scorsone} ▲
Certo che hai avuto una grande pazienza da premio «Nobel» per rispondere al sig.
Corrado. Preghiamo che la grazia e l'amore del Signore lo circondi e lo liberi
da tutti i contro per essere 1 Gv 3,16. Un abbraccio in Gesù. {05-11-2007 }
2.
{Antonio Tuccillo} ▲
Per
quanto riguarda l’articolo del pastore Donato Mangia (ps.) che non conosco personalmente,
non mi meraviglia che credendo e propagando questi nuovi pastori, abbia sentito
il bisogno di difenderli a spada tratta, mi meraviglia però il linguaggio che ha
usato.
Conosco diversi fratelli pentecostali e nel passato
diverse volte abbiamo parlato delle diverse visioni che abbiamo e anche
accoratamente, ma mai siamo trascesi in accuse personali o offese, anzi quando
c’incontravamo per strada ci salutavamo ed eravamo felici di vederci, e con
alcuni sono ancora in contatto nonostante viviamo lontani, credo che alla base
di tutto non ci deve essere il miracolo ma la fede nel Signore Gesù che è morto
per noi sulla croce.
Al capitolo 8 degli Atti che è stato citato, purtroppo
non si è finito il passo, Simone che voleva acquistare il potere dello Spirito
Santo, ed è lì che l’apostolo Pietro lo accusò d’un grave peccato, cioè voler
commercializzare lo Spirito Santo e i suoi doni. Credo che non siano i miracoli a scandalizzare i membri
del movimento dei Fratelli, ma la sua spettacolarizzazione e la sua
commercializzazione, come ho avuto la possibilità di vedere attraverso una
televisione evangelica (TBNE), dove i miracoli vengono sempre fatti nei luoghi
di raduni. I miracoli degli Atti venivano fatti o in luoghi pubblici occasionali
(lo zoppo alla porta Bella) o in luoghi chiusi e privati (la resurrezione di
Tabita); e in nessun caso quei credenti che sono stati degli strumenti per tali
opere miracolose hanno mai attirato gli sguardi su se stessi, ma hanno sempre
attribuito la potenza a Gesù e hanno portato le persone a riflettere su quello
che Gesù aveva fatto per loro. Non c’era bisogno d’un palco, d’un microfono e
d’un pubblico per fare del bene a chi soffre.
Al di là delle polemiche il movimento dei Fratelli
essendo un movimento aperto, nonostante quello che si dice, è stato sempre
soggetto all’influenze esterne come quelle «carismatiche» e quelle
«neoriformate», che hanno sempre fatto soffrire e, in alcuni casi, diviso le
comunità sempre nel nome di «benedizioni spirituali», che i fatti non hanno mai
dimostrato; così facendo, sembra che bisogna convertire i credenti degli altri
movimenti e non coloro che non credono e per tale condizione saranno condannati
(Giovanni 3).
Concludo che la perfezione è solo in Dio e nella sua
Parola; è quindi ovvio che guardandoci attorno non la si può vedere. Non abbiamo
bisogno di nuove profezie né di quelle personali; quello che abbiamo bisogno che
lo Spirito Santo, che è in ogni credente, possa agire per aiutarci a rinnovare
le nostre menti (Romani 12) così da poter camminare rivestiti dell’uomo nuovo
nella nostra vita cristiana in questo mondo di tenebre, testimoniando non solo a
parole ma anche con le nostre azioni a tutti coloro che ci conoscono e non
credono ancora. La tua risposta al pastore
Donato Mangia (ps.) mi è sembrata molto
corretta. {07-11-2007 }
3.
{Carlo
Neri} ▲
«Il frutto dello
Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà,
mansuetudine, autocontrollo» (Gal 5,22). Donato Mangia (ps.), quali di questi
frutti dello Spirito che dici t’abbia guidato, hai mostrato nelle righe che hai
scritto? {15-11-2007}
4.
{Tore Reale} ▲
Caro Nicola, ho
letto la violenta missiva che Donato Mangia (ps.) ti ha arbitrariamente spedita. Sono
riuscito a leggerne appena dieci righe, poi ho chiuso il file nauseato. Noi
valdesi siamo aperti, tolleranti, ma guai alla volgarità. Si sfoga con te, sfoga
le sue manie di persecuzione in una delle sue tante fasi di stato d’animo
bipolare, tipico di chi ha una sindrome ansioso depressiva.
Quando seguivo gli ambienti carismatici, seppure limitatamente alle comunità
locali e alla Tbne, fra tutti i predicatori televisivi, era quello che mi faceva
più compassione. Invece d’esortare i cristiani a una vita di santificazione
(entro i limiti del carismaticismo), lui raccontava le sue assurde avventure di
ghost-buster del biellese. Lui stesso asseriva che scacciava elfi, folletti,
satiri e fauni e altri presunti mostri che, in realtà, esistono solo nella sua
testa. Come tutti i carismatici neognostici, anche lui segue una metamorfosi
kafkiana, che gli fa tirare fuori la sua vera natura di lupo rapace. Quante
volte ho sentito Bennny Hinn fare da maestro a soggetti di questo tipo! Ebbene,
questi piccoli «unti» agiscono tutti nello stesso terribile modo. Donato Mangia
(ps.),
quindi non è altro che il prodotto e lo specchio di cosa sono molti (ma non
tutti) pseudo pastori di formazione carismatica.
Certo, i Fratelli, i valdesi e i riformati in genere abbiamo un modo sobrio e
realista di vivere la fede, il povero Donato Mangia (ps.) e i suoi affini no. A noi non
servono dei segni spettacolari per credere che «Egli è», abbiamo la sua Parola
che ci conforta e ci sostiene, che ci promette le primizie d’un mondo futuro
straordinario. Donato Mangia (ps.) e i carismatici hanno bisogno d’illudersi che con le loro
magie le gambe ricrescono, le bocche profetizzano, la gente cade all’indietro
sotto presunte unzioni, pianti, grida, risate, altre forme di isteria
collettiva, ecc. Fare tanto baccano per impedire alla mente di pesare per
trovare la vera via della salvezza del vero Evangelo, questo è l’obiettivo dei
predicatori impostori.
Le persone intelligenti e colte, resistono poco nelle comunità carismatiche,
poiché vengono «scomunicate» o bollate d’essere possedute da «demoni d’eresia».
Basta non essere d’accordo e non sottomessi alle menzogne di questi pastori, che
ti mettono tutta la comunità contro. E meno male che si dicono cristiani!
Il povero Donato Mangia (ps.), va compatito, bisogna pregare per il suo ravvedimento.
Evidentemente, lui che vuole cacciare i demoni, potrebbe esserne ancora
posseduto, visto che a suo dire, praticava il satanismo in gioventù. Non ti
stupire d’essere sotto tiro da questi individui, lo sono io nel mio piccolo che
non ho un mistero, figurati tu che hai doni (e mandato) e che Donato Mangia
(ps.)
scrivendoti, indirettamente ti riconosce. Le loro sicurezze spirituali ed
economiche traballano, quando si trovano davanti al vero discernimento biblico.
E dalle mie parti si dice che chi aggredisce per primo, ha la coda di paglia.
Proviamo a usare il metodo infallibile di Gesù, che perdonava in ogni
circostanza i suoi nemici. Se Donato Mangia (ps.) si ravvede, ne avrà benedizione;
diversamente avrà radunato nella sua testa i carboni ardenti. Un abbraccio da un
fratello valdese conservatore. {28 aprile 2009}
5.
{Francesco Cicala} ▲
Caro Nicola, Dio
ti benedica […]. Ho appena finito di leggere le invettive e la cattiveria di
Donato Mangia (ps.) e non sono rimasto né perplesso e né scosso, ma solo deluso
profondamente da chi vuole predicare l’amore di Dio ai non credenti, usando un
linguaggio mondano e alquanto scurrile verso chi è già figlio di Dio.
Evidentemente parecchi precetti sono stati sottratti dalla Bibbia di questo
personaggio (cfr. 1 Samuele 2,3; Colossesi 4,6; Efesini 4,29).
Non so quanto e quale danno quelle invettive recano a chi per caso o per
consuetudine entra nel tuo sito e legge di tanta cattiveria; e questi devono
dimostrare che sono stati con il Signore o sono discepoli di Cristo? Ho 57 anni
e da 19 ho conosciuto il Signore, ma mai m’era capitata una simile cattiveria.
[…] Ciao Nicola, sono convintissimo che la tua fatica non sarà vana nel Signore.
{26 agosto 2009}
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{Nota redazionale}
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A distanza di molti anni, ho ricevuto la
seguente lettera: Caro Nicola, in passato, come credo ricorderà,
abbiamo avuto uno scambio epistolare di cui Le ho autorizzato la pubblicazione
integrale di alcune mie email in risposta a quanto lei scrisse riguardo a Bob
Hazlett. Di fronte ai suoi commenti a dir poco discutibili e che tuttora
biasimo, ammetto di aver espresso con toni sarcastici e coloriti il mio
dissenso, di cui faccio ammenda, la quale estendo anche a quei credenti della
chiesa dei fratelli che si sono sentiti offesi dalla mia reazione. Comunque, al
tempo della nostra diatriba ebbi l’occasione di spiegare e chiarire la mia
posizione con il defunto fratello Rinaldo Diprose, autorevole responsabile della
chiesa menzionata.
Poiché credo che tali conversazioni
non siano edificanti per la Chiesa, né utili per l’avanzamento del Regno di Dio,
e dato che sono state effettuate diversi anni fa e non sono più d’interesse per
nessuno, le chiedo, da fratello nel Messia, la cancellazione integrale dei
contenuti e dei conseguenti commenti. In attesa della sua risposta la saluto con
la pace del Messia. {28-06-2017}
Ricordo che io allora avevo «scolorito» un po’ i suoi termini offensivi, a
tratti pieni di coprofilia, per rendere un po’ più accettabili i suoi scritti
per il vasto pubblico. In seguito a tale lettera, per pietas cristiana,
ho deciso di dargli lo pseudonimo «Donato Mangia (ps.)», dietro cui si nasconde
detta persona reale, che conosceremo solo noi due.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Cuor_carismat_parla2_OiG.htm
07-11-2007; Aggiornamento: 03-07-2017
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