Questo tema
di discussione è stato aperto per raccogliere le diverse reazioni dei lettori
riguardo alle tesi presentati da Donato Mangia (ps.) e alle obiezioni
fattegli da Nicola Martella nell'articolo «Lo stato del cuore di un carismaticista». Ricordiamo che il pastore carismaticista
Donato Mangia (ps.) in tale suo scritto ha trattato con
inaudito linguaggio triviale sia il gestore di «Fede Controcorrente» sia la chiesa dei Fratelli.
►
Un ex carismaticista a Donato Mangia (ps.)
{Gaetano Nunnari} (A)
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I contributi sul
tema
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1.
{Sandro Bertone} ▲
La prima sensazione è che questo scrittore ti tema! A parte il linguaggio
provocatorio che lo fa sentire superiore e in grado di correggerti, insegnarti,
riportarti sulla retta via, ci leggo una inferiorità, e nonostante gli insulti
continua con deferenza a darti del LEI . Certo gli argomenti che avrai portato a
leggere, lo hanno messo un poco in discussione e non è rimasto insensibile. La
reazione è un po' virulenta.... ma vediamo. Con calma leggo e faccio leggere poi
spero di poterti dare altre analisi. {02-11-2007}
2.
{Andrea Diprose} ▲
Caro Nicola, Donato Mangia (ps.) conosceva e stimava mio padre... forse non si ricorda
che anche mio padre appartiene al movimento dei Fratelli...
Hai fatto bene a scrivere «Solo una cosa voglio far
notare: l’Istituto Biblico Evangelico Italiano non ha mai fatto parte
della chiesa dei Fratelli, essendo autonomo e interdenominazionale!».
Donato Mangia (ps.) conosceva mio padre e mostra la sua
ignoranza, ignoranza forte, quando pensa che l’IBEI sia la Scuola Biblica dei
Fratelli. {05-11-2007}
3.
{Rinaldo Diprose} ▲
Caro Nicola, grazie d’avermi sottoposto lo scritto orribile di Donato Mangia
(ps.).
Non interverrò in merito sul tuo sito, almeno non per ora (fra l’altro tu
ritieni chiuso argomento fra voi due e gli hai già detto molte verità).
Piuttosto gli esprimerò il mio sdegno personale, inviandogli del materiale
preparato in tempi non sospetti che potrà, spero, innescare in lui una proficua
riflessione.
Che il Signore ti dia grazia per superare qualsiasi ferita causata da Donato Mangia
(ps.) e che il Signore abbia misericordia di lui. Un
abbraccio fraterno… {05-11-2007}
4.
{Alessio Spaziani} ▲
Carissimo, ma vale la pena dare enfasi al suono che emana un povero cembalo
stonato? […] Che Dio vi benedica {05-11-2007}
5.
{Davide Neri} ▲
Caro Nicola, nonostante non sia riuscito a leggere tutta l’e-mail di
Donato Mangia (ps.) e
neanche tutta la tua risposta (anche perché la sua e-mail era scritta con un
tono effettivamente irritante), ho cercato per curiosità informazioni sulla sua
comunità e ho trovato il suo
sito internet.
In questo sito parla della comunità, e le attività che
mette come principali sembrano essere l’evangelizzazione, l’esorcismo e
l’ecumenismo. Volevo semplicemente farti notare la pagina che parla dell’
ecumenismo, in cui è anche scritto: «[...] la nostra apertura ecumenica ci ha fatto
incontrare, dialogare e pregare con fratelli di varie confessioni cristiane:
pentecostali, apostolici, carismatici cattolici, riformati, fratelli,
battisti e altri di diverse nazionalità. [...] con tutti abbiamo sperimentato
l’amore di Cristo e l’unità dello Spirito [...] In ogni occasione c’è stato un
reciproco travaso delle ricchezze della grazia e della sapienza [...]»
(grassetto di Davide Neri).
Penso semplicemente che questa pagina sull’ecumenismo
della comunità, di cui è responsabile, sia abbastanza contraddittoria da
rispondergli da sola, mettendo con poche parole concretamente in luce una certa
doppiezza di comportamento. Mi sembrava semplicemente giusto farti partecipe di
questa cosa, dato che l’accusa che ha scritto era volta principalmente nei tuoi
confronti. Spero possa essere utile. Che Dio continui a benedirti nel servizio
che stai facendo. {05-11-2007}
6.
{Klaus Döring} ▲
Caro Nicola, ritengo che la tua risposta è più che sufficiente. Il tempo è
prezioso. Di principio non do risposte a chi risposte non si aspetta. È
difficile mettere qualcosa di buono in una bottiglia piena. Tu ti sei sentito a
rispondergli e hai fatto bene. Magari fa bene a qualcuno. Con affetto fraterno…
{www.chiesacristiana.info; 05-11-2007}
7.
{Andrea Viel} ▲
Mi
sento nel cuore di dare un piccolo contributo a quanto scritto dal mio fratello
in Cristo, Donato Mangia (ps.).
Prima di tutto, ma davvero l’ha scritta
Donato Mangia (ps.)?
Come dire, uscire dai «gangheri» in questo modo non è da lui. L’ho conosciuto
personalmente, l’ho conosciuto per telefono e nello spirito.
Mi sono letto la lunga lettera, anche se sono stato
tentato di smettere una decina di volte, che penso onestamente contenga passaggi
deliranti e maleducati, come non si conviene a un discorso tra fratelli.
Tutto quello che è stato detto poteva essere espresso
facilmente in termini più morbidi, proponendo gli stessi argomenti. Ci sono punti dottrinali che concordo, provengo da una
chiesa pentecostale e ho un mio percorso tra le chiese della Parola della Fede.
Ma certi toni mi danno l’impressione di quei film delle
torte in faccia, dove tutti colpiscono tutti. Non vi vergognate neanche un po’.
Personalmente non credo che Bob Hazlett, Benny Hinn e
Rick Joyner abbiano bisogno di difensori. Lo sanno fare bene da soli. Il
fratello Corrado dice d’avere goduto del loro ministero. Contento per lui. Io
sono stato all’ultimo incontro a Roma di Benny Hinn, e onestamente non c’era
nulla da godere. Che un evangelista voglia fare il pastore è già di per se un
problema, ma che poi decida d’essere anche insegnante è un grande rischio. E
quello che ne è venuto fuori è stato a dir poco difficile da digerire. Contento
per le anime che riesce a guidare alla salvezza, onore a lui per tutto il suo
sforzo in questo campo, certo che riceverà la buona retribuzione nel mondo a
venire. Ma per il resto qualcuno dovrebbe parlargli. Il problema è che non ha
nessuna autorità sopra di lui.
Non capisco perché il fratello Corrado lo difende a
spada tratta per poi dire: «…È vero, non tutto ciò che Benny Hinn afferma o
che affermano altri servitori di Dio è sempre condivisibile… Potrei scrivere una
lista di ragioni teologiche per cui non condivido certi insegnamenti e metodi di
Benny Hinn o d’altri predicatori e movimenti. Ma d’altronde da un evangelista
(che erroneamente si presenta come un pastore) non m’aspetto la perfezione
dottrinale». Neppure io, se non si presentasse come pastore e insegnante, ma
il danno che crea nella diffusione di principi non biblici, rischia di portare
quelle persone salvate nel suo ministero, in errori dottrinali tali da fare loro
rischiare di mantenerla. Come si dice, oltre il danno anche la beffa.
«Dio usa gli strumenti che ha a disposizione e che si
lasciano usare, con i limiti spirituali e umani che essi hanno». Non credo
proprio. È vero il fatto che Dio non guarda alle azioni ma al cuore, non dà
valore alle persone allo stesso modo in cui guarda l’uomo, non valuta gli
insuccessi come una condizione d’impossibilità di ministero. Ma non è che si
guarda intorno e usa quello che può, perché non ha null’altro di meglio. Saremmo
proprio messi male, se Dio non avesse più la capacità di fare cadere di cavallo
un persecutore della chiesa e trasformarlo in apostolo. Dio ha chiamato Mosè è
poi cercava di farlo morire perché non aveva circonciso il figlio.
Dio non è un uomo che s’accontenta.
Il fratello Corrado, che conosce il muoversi dello
spirito, sa che non s’indossano i calzari davanti al pruno ardente, e il sommo
sacerdote non entra nel luogo santissimo con un cuore impuro. Ugualmente i suoi
servitori sono responsabili di cosa ministrano.
Per ultimo una piccola riflessione.
Vorrei stampare questa lettera e farla leggere in giro
a quelli che evangelizziamo nelle piazze, nelle cellule nelle case, alle persone
con il cuore infranto, ai ragazzini che hanno nel cuore di suicidarsi per un
brutto voto, alle famiglie spezzate dall’indifferenza, ai malati nelle corsie
degli ospedali, a chi è nel lutto per la perdita d’un caro, e vedere se vengono
avvicinati a Cristo o persi e distratti. Lo dico con gentilezza a un uomo che stimo, a un uomo
di Dio che reputo tale.
Vanità delle vanità, tutto quanto è vanità. Shalom…
{05-11-2007}
8.
{Gianni Rigamonti} ▲
Ho conosciuto personalmente Donato Mangia (ps.) e la sua lettera conferma
l'impressione avuta in seguito alla sua conferenza: arrogante, presuntuoso, con
una formazione teologica-biblica sui generis, ossessionato e
ossessionante sulla questione demoni e affini. {06-11-2007}
9.
{Tonino Mele} ▲
Caro Nicola,
indubbiamente è sconcertante vedere i toni e il linguaggio con cui Donato Mangia
(ps.) si rivolge a «fratelli» per cui Cristo è morto. Il suo affondo è così
meschino che credo non soltanto noi «Fratelli», ma ogni sincero «fratello» in
Cristo dovrebbe sentirsi indignato. Anche nell’ipotesi che egli avesse ragione
(da un punto di vista esegetico e teologico), mal si concilia il suo
atteggiamento e i suoi modi con la Verità. Nelle sue parole prive d’ogni carità
cristiana, anche la verità (qualora vi fosse) soccombe.
Mi spiace che tu continui a essere bersaglio diretto e principale di questi
attacchi, ma ringrazio Dio che riesci a gestirli con lucidità mentale e
spirituale. Ho apprezzato molto il tuo autocontrollo, che credo sia più
eloquente d’ogni risposta.
Ha ragione Klaus nel dire che una bottiglia piena, non riceve altro. Del resto,
lo stesso Donato Mangia (ps.) dice che si è preparato per sentire le reazioni, cosicché, più
che sentire
quelle che lui chiama «chiacchiere», ha bisogno di vedere il vero
«distintivo» d’un cristiano: l’amore fraterno. Dio continui a benedirti.
{06-11-2007}
10.
{Fausto Gaeta} ▲
Sig. Donato Mangia (ps.), sono il missionario Fausto Gaeta. Noi ci conosciamo dai
raduni dell’EDIPI, a cui ho preso parte quest’anno per la quarta volta. Ho letto i due articoli su «Fede controcorrente», nel
primo lei innalza il veggente (Bob Hazlett). Nel secondo, lei mette sotto accusa
il fratello Martella, tutto il movimento dei Fratelli, la Scuola Biblica
dell’IBEI e la teologia della Germania. Nella sua seconda lettera lei mostra
anche la persona ch’è nella prima, per questo le sue lettere non meritano una
risposta, perché sta scritto: «Chi corregge il beffardo s’attira vituperio, e
chi riprende l’empio riceve affronto. Non riprendere il beffardo, per timore che
t’odi; riprendi il savio e t’amerà.
Istruisci il savio e diventerà più savio che mai; ammaestra il giusto e
accrescerà il suo sapere » (Proverbi 9,7ss). Per questo non provo neppure a
rispondere a ciò che lei ha scritto.
Ma una cosa voglio dirle: che sono orgoglioso d’essere
un seguace di Cristo; e solo Cristo è il mio Signore, non altri (p.es.
Bob Hazlett, Benny Hinn). Il mio insegnamento proviene
dalla Germania, dove mi sono convertito, e dell’IBEI, dove ho frequentato dei
corsi. Da quando sono in Italia, collaboro con la chiesa dei Fratelli perché la
ritengo la più attendibile qui in Italia.
Sono italiano di nascita, di
radice ebraica dalla tribù di Levi. Per questo, se al prossimo raduno d’EDIPI ci
sarà la sua presenza, probabilmente non ci sarà la mia. Perché riguardo a
persone come lei, il mio Signore mi dice di non avere nessuna relazione con tali
personaggi.
{06-11-2007}
11.
{Michea Sciami, ps} ▲
Dio
ti benedica grandemente fratello Nicola per gli attacchi che ti vengono inviati
dai carismaticisti. Mi sembri il profeta Elia sul Carmelo contro i profeti di
Baal!!!
L’argomento sui carismatici sicuramente benedirà molte anime e non posso non
simpatizzare con tutto ciò che hai detto, ringraziandoti per gli sforzi che fai
per annunciare l’Evangelo rettamente. Ti saluto nel Signore con affetto.
{06-11-007}
12.
{Luciano Mancin} ▲
L’approccio carismatico può essere giustificato da Marco 16,17-20: «E
questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome
scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18prenderanno in mano
dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male;
imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19Il Signore
Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e s’assise alla destra
di Dio. 20Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il
Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano».
Amen. Ma per una comprensione equilibrata non bisogna ignorare Matteo 7,22-23:
«Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi
profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome
molte opere potenti?”. 23E allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai
conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”».
La Scrittura c’invita a non giudicare gli altri ma piuttosto a esaminare noi
stessi per vedere se siamo nella fede. Tutte le denominazioni hanno dei limiti,
nessuno si ritenga perfetto. Al Pastore Donato Mangia (ps.) il cui pensiero è in parte
condivisibile, mi permetto far osservare che il suo linguaggio astioso e volgare
non è certamente ispirato dallo Spirito Santo. {06-11-2007}
Nota redazionale:
Faccio notare che Mc 16,9-20, in cui sono
inseriti i vv. 17-20, manca in alcuni dei più antichi manoscritti greci,
ritenuti più rilevanti. Secondo alcuni studiosi l’evangelo di Marco finiva col
v. 8; secondo altri la fine è andata persa e i vv. 9-20 sono una glossa aggiunta
da un amanuense sconosciuto, che fece una sintesi dagli altri evangeli e da
altri testi. Si fa quindi bene a usare prudenza e moderazione nel voler
giustificare con essi l’approccio carismaticista e nel dire un «amen» finale. Il
testo di Matteo 7,22s è invece ben accertato.
►
Parlando del cuore di un carismaticista (2) {Nicola Martella} (T)
Nota redazionale: A distanza di molti anni, ho ricevuto la
seguente lettera: Caro Nicola, in passato, come credo ricorderà,
abbiamo avuto uno scambio epistolare di cui Le ho autorizzato la pubblicazione
integrale di alcune mie email in risposta a quanto lei scrisse riguardo a Bob
Hazlett. Di fronte ai suoi commenti a dir poco discutibili e che tuttora
biasimo, ammetto di aver espresso con toni sarcastici e coloriti il mio
dissenso, di cui faccio ammenda, la quale estendo anche a quei credenti della
chiesa dei fratelli che si sono sentiti offesi dalla mia reazione. Comunque, al
tempo della nostra diatriba ebbi l’occasione di spiegare e chiarire la mia
posizione con il defunto fratello Rinaldo Diprose, autorevole responsabile della
chiesa menzionata.
Poiché credo che tali conversazioni
non siano edificanti per la Chiesa, né utili per l’avanzamento del Regno di Dio,
e dato che sono state effettuate diversi anni fa e non sono più d’interesse per
nessuno, le chiedo, da fratello nel Messia, la cancellazione integrale dei
contenuti e dei conseguenti commenti. In attesa della sua risposta la saluto con
la pace del Messia. {28-06-2017}
Ricordo che io allora avevo «scolorito» un po’ i suoi termini offensivi, a
tratti pieni di coprofilia, per rendere un po’ più accettabili i suoi scritti
per il vasto pubblico. In seguito a tale lettera, per pietas cristiana,
ho deciso di dargli lo pseudonimo «Donato Mangia (ps.)», dietro cui si nasconde
detta persona reale, che conosceremo solo noi due.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Cuor_carismat_parla_UnV.htm
05-11-2007; Aggiornamento: 03-07-2017
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