Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.

 

Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.

 

Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LO STATO DEL CUORE DI UN CARISMATICISTA?

PARLIAMONE (1)

 

a cura di Nicola Martella

 

Questo tema di discussione è stato aperto per raccogliere le diverse reazioni dei lettori riguardo alle tesi presentati da Donato Mangia (ps.) e alle obiezioni fattegli da Nicola Martella nell'articolo «Lo stato del cuore di un carismaticista». Ricordiamo che il pastore carismaticista Donato Mangia (ps.) in tale suo scritto ha trattato con inaudito linguaggio triviale sia il gestore di «Fede Controcorrente» sia la chiesa dei Fratelli.

 

Un ex carismaticista a Donato Mangia (ps.) {Gaetano Nunnari} (A)

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Sandro Bertone

2. Andrea Diprose

3. Rinaldo Diprose

4. Alessio Spaziani

5. Davide Neri

6. Klaus Döring

7. Andrea Viel

8. Gianni Rigamonti

9. Tonino Mele

10. Fausto Gaeta

11. Michea Sciami, ps

12. Luciano Mancin

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Sandro Bertone}

 

La prima sensazione è che questo scrittore ti tema! A parte il linguaggio provocatorio che lo fa sentire superiore e in grado di correggerti, insegnarti, riportarti sulla retta via, ci leggo una inferiorità, e nonostante gli insulti continua con deferenza a darti del LEI . Certo gli argomenti che avrai portato a leggere, lo hanno messo un poco in discussione e non è rimasto insensibile. La reazione è un po' virulenta.... ma vediamo. Con calma leggo e faccio leggere poi spero di poterti dare altre analisi.  {02-11-2007}

 

 

2. {Andrea Diprose}

 

Caro Nicola, Donato Mangia (ps.) conosceva e stimava mio padre... forse non si ricorda che anche mio padre appartiene al movimento dei Fratelli...

     Hai fatto bene a scrivere «Solo una cosa voglio far notare: l’Istituto Biblico Evangelico Italiano non ha mai fatto parte della chiesa dei Fratelli, essendo autonomo e interdenominazionale!».

     Donato Mangia (ps.) conosceva mio padre e mostra la sua ignoranza, ignoranza forte, quando pensa che l’IBEI sia la Scuola Biblica dei Fratelli. {05-11-2007}

 

 

3. {Rinaldo Diprose}

 

Caro Nicola, grazie d’avermi sottoposto lo scritto orribile di Donato Mangia (ps.). Non interverrò in merito sul tuo sito, almeno non per ora (fra l’altro tu ritieni chiuso argomento fra voi due e gli hai già detto molte verità). Piuttosto gli esprimerò il mio sdegno personale, inviandogli del materiale preparato in tempi non sospetti che potrà, spero, innescare in lui una proficua riflessione.

     Che il Signore ti dia grazia per superare qualsiasi ferita causata da Donato Mangia (ps.) e che il Signore abbia misericordia di lui. Un abbraccio fraterno… {05-11-2007}

 

 

4. {Alessio Spaziani}

 

Carissimo, ma vale la pena dare enfasi al suono che emana un povero cembalo stonato? […] Che Dio vi benedica {05-11-2007}

 

 

5. {Davide Neri}

 

Caro Nicola, nonostante non sia riuscito a leggere tutta l’e-mail di Donato Mangia (ps.) e neanche tutta la tua risposta (anche perché la sua e-mail era scritta con un tono effettivamente irritante), ho cercato per curiosità informazioni sulla sua comunità e ho trovato il suo sito internet.

     In questo sito parla della comunità, e le attività che mette come principali sembrano essere l’evangelizzazione, l’esorcismo e l’ecumenismo. Volevo semplicemente farti notare la pagina che parla dell’ ecumenismo, in cui è anche scritto: «[...] la nostra apertura ecumenica ci ha fatto incontrare, dialogare e pregare con fratelli di varie confessioni cristiane: pentecostali, apostolici, carismatici cattolici, riformati, fratelli, battisti e altri di diverse nazionalità. [...] con tutti abbiamo sperimentato l’amore di Cristo e l’unità dello Spirito [...] In ogni occasione c’è stato un reciproco travaso delle ricchezze della grazia e della sapienza [...]» (grassetto di Davide Neri).

     Penso semplicemente che questa pagina sull’ecumenismo della comunità, di cui è responsabile, sia abbastanza contraddittoria da rispondergli da sola, mettendo con poche parole concretamente in luce una certa doppiezza di comportamento.

     Mi sembrava semplicemente giusto farti partecipe di questa cosa, dato che l’accusa che ha scritto era volta principalmente nei tuoi confronti. Spero possa essere utile. Che Dio continui a benedirti nel servizio che stai facendo. {05-11-2007}

 

 

6. {Klaus Döring}

 

Caro Nicola, ritengo che la tua risposta è più che sufficiente. Il tempo è prezioso. Di principio non do risposte a chi risposte non si aspetta. È difficile mettere qualcosa di buono in una bottiglia piena. Tu ti sei sentito a rispondergli e hai fatto bene. Magari fa bene a qualcuno. Con affetto fraterno… {www.chiesacristiana.info; 05-11-2007}

 

 

7. {Andrea Viel}

 

Mi sento nel cuore di dare un piccolo contributo a quanto scritto dal mio fratello in Cristo, Donato Mangia (ps.).

     Prima di tutto, ma davvero l’ha scritta Donato Mangia (ps.)? Come dire, uscire dai «gangheri» in questo modo non è da lui. L’ho conosciuto personalmente, l’ho conosciuto per telefono e nello spirito.

     Mi sono letto la lunga lettera, anche se sono stato tentato di smettere una decina di volte, che penso onestamente contenga passaggi deliranti e maleducati, come non si conviene a un discorso tra fratelli.

     Tutto quello che è stato detto poteva essere espresso facilmente in termini più morbidi, proponendo gli stessi argomenti.

     Ci sono punti dottrinali che concordo, provengo da una chiesa pentecostale e ho un mio percorso tra le chiese della Parola della Fede.

     Ma certi toni mi danno l’impressione di quei film delle torte in faccia, dove tutti colpiscono tutti. Non vi vergognate neanche un po’.

     Personalmente non credo che Bob Hazlett, Benny Hinn e Rick Joyner abbiano bisogno di difensori. Lo sanno fare bene da soli. Il fratello Corrado dice d’avere goduto del loro ministero. Contento per lui. Io sono stato all’ultimo incontro a Roma di Benny Hinn, e onestamente non c’era nulla da godere. Che un evangelista voglia fare il pastore è già di per se un problema, ma che poi decida d’essere anche insegnante è un grande rischio. E quello che ne è venuto fuori è stato a dir poco difficile da digerire. Contento per le anime che riesce a guidare alla salvezza, onore a lui per tutto il suo sforzo in questo campo, certo che riceverà la buona retribuzione nel mondo a venire. Ma per il resto qualcuno dovrebbe parlargli. Il problema è che non ha nessuna autorità sopra di lui.

     Non capisco perché il fratello Corrado lo difende a spada tratta per poi dire: «…È vero, non tutto ciò che Benny Hinn afferma o che affermano altri servitori di Dio è sempre condivisibile… Potrei scrivere una lista di ragioni teologiche per cui non condivido certi insegnamenti e metodi di Benny Hinn o d’altri predicatori e movimenti. Ma d’altronde da un evangelista (che erroneamente si presenta come un pastore) non m’aspetto la perfezione dottrinale». Neppure io, se non si presentasse come pastore e insegnante, ma il danno che crea nella diffusione di principi non biblici, rischia di portare quelle persone salvate nel suo ministero, in errori dottrinali tali da fare loro rischiare di mantenerla. Come si dice, oltre il danno anche la beffa.

     «Dio usa gli strumenti che ha a disposizione e che si lasciano usare, con i limiti spirituali e umani che essi hanno». Non credo proprio. È vero il fatto che Dio non guarda alle azioni ma al cuore, non dà valore alle persone allo stesso modo in cui guarda l’uomo, non valuta gli insuccessi come una condizione d’impossibilità di ministero. Ma non è che si guarda intorno e usa quello che può, perché non ha null’altro di meglio. Saremmo proprio messi male, se Dio non avesse più la capacità di fare cadere di cavallo un persecutore della chiesa e trasformarlo in apostolo. Dio ha chiamato Mosè è poi cercava di farlo morire perché non aveva circonciso il figlio.

     Dio non è un uomo che s’accontenta.

     Il fratello Corrado, che conosce il muoversi dello spirito, sa che non s’indossano i calzari davanti al pruno ardente, e il sommo sacerdote non entra nel luogo santissimo con un cuore impuro. Ugualmente i suoi servitori sono responsabili di cosa ministrano.

     Per ultimo una piccola riflessione.

     Vorrei stampare questa lettera e farla leggere in giro a quelli che evangelizziamo nelle piazze, nelle cellule nelle case, alle persone con il cuore infranto, ai ragazzini che hanno nel cuore di suicidarsi per un brutto voto, alle famiglie spezzate dall’indifferenza, ai malati nelle corsie degli ospedali, a chi è nel lutto per la perdita d’un caro, e vedere se vengono avvicinati a Cristo o persi e distratti.

     Lo dico con gentilezza a un uomo che stimo, a un uomo di Dio che reputo tale.

     Vanità delle vanità, tutto quanto è vanità. Shalom…  {05-11-2007}

 

Per la lenta involuzione giudaizzante, avvenuta in Andrea Viel, e per la sua successiva conversione al giudaismo storico, rimandiamo ai seguenti articoli (si vedano anche i temi connessi): Andrea Viel ha rigettato Gesù quale Messia; ► Dalla luce di Cristo alle tenebre del giudaismo; ► Falsi maestri fra i giudeo-messianici odierni.

 

 

8. {Gianni Rigamonti}

 

Ho conosciuto personalmente Donato Mangia (ps.) e la sua lettera conferma l'impressione avuta in seguito alla sua conferenza: arrogante, presuntuoso, con una formazione teologica-biblica sui generis, ossessionato e ossessionante sulla questione demoni e affini. {06-11-2007}

 

 

9. {Tonino Mele}

 

Caro Nicola, indubbiamente è sconcertante vedere i toni e il linguaggio con cui Donato Mangia (ps.) si rivolge a «fratelli» per cui Cristo è morto. Il suo affondo è così meschino che credo non soltanto noi «Fratelli», ma ogni sincero «fratello» in Cristo dovrebbe sentirsi indignato. Anche nell’ipotesi che egli avesse ragione (da un punto di vista esegetico e teologico), mal si concilia il suo atteggiamento e i suoi modi con la Verità. Nelle sue parole prive d’ogni carità cristiana, anche la verità (qualora vi fosse) soccombe.

     Mi spiace che tu continui a essere bersaglio diretto e principale di questi attacchi, ma ringrazio Dio che riesci a gestirli con lucidità mentale e spirituale. Ho apprezzato molto il tuo autocontrollo, che credo sia più eloquente d’ogni risposta.

     Ha ragione Klaus nel dire che una bottiglia piena, non riceve altro. Del resto, lo stesso Donato Mangia (ps.) dice che si è preparato per sentire le reazioni, cosicché, più che sentire quelle che lui chiama «chiacchiere», ha bisogno di vedere il vero «distintivo» d’un cristiano: l’amore fraterno. Dio continui a benedirti. {06-11-2007}

 

 

10. {Fausto Gaeta}

 

Sig. Donato Mangia (ps.), sono il missionario Fausto Gaeta. Noi ci conosciamo dai raduni dell’EDIPI, a cui ho preso parte quest’anno per la quarta volta.

     Ho letto i due articoli su «Fede controcorrente», nel primo lei innalza il veggente (Bob Hazlett). Nel secondo, lei mette sotto accusa il fratello Martella, tutto il movimento dei Fratelli, la Scuola Biblica dell’IBEI e la teologia della Germania. Nella sua seconda lettera lei mostra anche la persona ch’è nella prima, per questo le sue lettere non meritano una risposta, perché sta scritto: «Chi corregge il beffardo s’attira vituperio, e chi riprende l’empio riceve affronto. Non riprendere il beffardo, per timore che t’odi; riprendi il savio e t’amerà. Istruisci il savio e diventerà più savio che mai; ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere » (Proverbi 9,7ss). Per questo non provo neppure a rispondere a ciò che lei ha scritto.

     Ma una cosa voglio dirle: che sono orgoglioso d’essere un seguace di Cristo; e solo Cristo è il mio Signore, non altri (p.es. Bob Hazlett, Benny Hinn). Il mio insegnamento proviene dalla Germania, dove mi sono convertito, e dell’IBEI, dove ho frequentato dei corsi. Da quando sono in Italia, collaboro con la chiesa dei Fratelli perché la ritengo la più attendibile qui in Italia.

     Sono italiano di nascita, di radice ebraica dalla tribù di Levi. Per questo, se al prossimo raduno d’EDIPI ci sarà la sua presenza, probabilmente non ci sarà la mia. Perché riguardo a persone come lei, il mio Signore mi dice di non avere nessuna relazione con tali personaggi. {06-11-2007}

 

 

11. {Michea Sciami, ps}

 

Dio ti benedica grandemente fratello Nicola per gli attacchi che ti vengono inviati dai carismaticisti. Mi sembri il profeta Elia sul Carmelo contro i profeti di Baal!!!

     L’argomento sui carismatici sicuramente benedirà molte anime e non posso non simpatizzare con tutto ciò che hai detto, ringraziandoti per gli sforzi che fai per annunciare l’Evangelo rettamente. Ti saluto nel Signore con affetto. {06-11-007}

 

 

12. {Luciano Mancin}

 

L’approccio carismatico può essere giustificato da Marco 16,17-20: «E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e s’assise alla destra di Dio. 20Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano».

    Amen. Ma per una comprensione equilibrata non bisogna ignorare Matteo 7,22-23: «Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?”. 23E allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”».

    La Scrittura c’invita a non giudicare gli altri ma piuttosto a esaminare noi stessi per vedere se siamo nella fede. Tutte le denominazioni hanno dei limiti, nessuno si ritenga perfetto. Al Pastore Donato Mangia (ps.) il cui pensiero è in parte condivisibile, mi permetto far osservare che il suo linguaggio astioso e volgare non è certamente ispirato dallo Spirito Santo. {06-11-2007}

 

Nota redazionale: Faccio notare che Mc 16,9-20, in cui sono inseriti i vv. 17-20, manca in alcuni dei più antichi manoscritti greci, ritenuti più rilevanti. Secondo alcuni studiosi l’evangelo di Marco finiva col v. 8; secondo altri la fine è andata persa e i vv. 9-20 sono una glossa aggiunta da un amanuense sconosciuto, che fece una sintesi dagli altri evangeli e da altri testi. Si fa quindi bene a usare prudenza e moderazione nel voler giustificare con essi l’approccio carismaticista e nel dire un «amen» finale. Il testo di Matteo 7,22s è invece ben accertato.

 

Parlando del cuore di un carismaticista (2) {Nicola Martella} (T)

 

Nota redazionale: A distanza di molti anni, ho ricevuto la seguente lettera: Caro Nicola, in passato, come credo ricorderà, abbiamo avuto uno scambio epistolare di cui Le ho autorizzato la pubblicazione integrale di alcune mie email in risposta a quanto lei scrisse riguardo a Bob Hazlett. Di fronte ai suoi commenti a dir poco discutibili e che tuttora biasimo, ammetto di aver espresso con toni sarcastici e coloriti il mio dissenso, di cui faccio ammenda, la quale estendo anche a quei credenti della chiesa dei fratelli che si sono sentiti offesi dalla mia reazione. Comunque, al tempo della nostra diatriba ebbi l’occasione di spiegare e chiarire la mia posizione con il defunto fratello Rinaldo Diprose, autorevole responsabile della chiesa menzionata.

     Poiché credo che tali conversazioni non siano edificanti per la Chiesa, né utili per l’avanzamento del Regno di Dio, e dato che sono state effettuate diversi anni fa e non sono più d’interesse per nessuno, le chiedo, da fratello nel Messia, la cancellazione integrale dei contenuti e dei conseguenti commenti. In attesa della sua risposta la saluto con la pace del Messia. {28-06-2017}

     Ricordo che io allora avevo «scolorito» un po’ i suoi termini offensivi, a tratti pieni di coprofilia, per rendere un po’ più accettabili i suoi scritti per il vasto pubblico. In seguito a tale lettera, per pietas cristiana, ho deciso di dargli lo pseudonimo «Donato Mangia (ps.)», dietro cui si nasconde detta persona reale, che conosceremo solo noi due.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Cuor_carismat_parla_UnV.htm

05-11-2007; Aggiornamento: 03-07-2017

 

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