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BUTINDARO, LA MASSONERIA E IL FANGO! PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Butindaro, la massoneria e il fango».

     Chi è Giacinto Butindaro? È un «senza chiesa», fuoriuscito da una chiesa pentecostale (ora si accanisce contro molte di esse e specialmente contro le A.D.I.), e che ha trovato la sua «vocazione» di censore e fustigatore universale delle chiese. È un uomo senza arte né parte; come fa a vivere e sopravvivere, visto che non lavora? E non fa nulla per l’avanzamento dell’Evangelo ad Acilia e dintorni, dove abita, e dove pressoché nessuno lo conosce. È bravo ad aprire la bocca contro tutti coloro, che gli capitano a tiro; ma quante persone ha portato a conversione a Cristo in Acilia, collegandole poi a una chiesa locale, ovunque e comunque essa si raduni? Quante anime ha curato in loco, tanto che ora compongono una sana comunità, dove tutti possono vedere i frutti? La risposta è deprimente! Eppure si permette di sparare a zero contro persone, che spesso sono migliori di lui, che hanno servito il Signore con dedizione e che hanno molti frutti da mostrare mediante il loro ministero. Egli si mette a cercare nella vita altrui, finché trova alcuni «nei» (o pulci), che gli danno fastidio; poi mette tante pulci insieme sul conto del malcapitato, vere o presunte che siano, e le fa apparire agli occhi degli altri come un enorme elefante; in tal modo si crea l’alibi per stigmatizzare la vittima di turno come l’uomo più abietto del mondo.

     Una delle persone, contro cui si accanisce con intenzionalità e violenza questo «santone» massimalista, sono proprio io. Mi ha messo colpevolmente alla berlina sul suo sito, dicendo contro di me le cose più pesanti e astruse e attribuendomi ogni specie di male. In un suo articolo ha incomprensibilmente associato il mio nome addirittura alla massoneria, suggerendo falsamente che io e altri apparterremmo a tale lobby. Ribadisco che la libertà religiosa, di cui parliamo noi, è sancita dalla Costituzione e non ha nulla a che vedere con la massoneria.

     Non ho mai difeso, per militanza ideologica, la libertà religiosa di massoni, buddisti, mussulmani e di altri. Non ce ne mai stato motivo per farlo né intenzionalità. Ciò non rientra nel mandato ricevuto da Cristo Gesù, né Egli mi ha mai dato uno specifico incarico a difendere la libertà religiosa altrui. Il Signore mi ha incaricato, mediante la conferma di fratelli, a predicare l’Evangelo, a insegnare la sana dottrina, e così via.

     Sul piano morale, le false attribuzioni, che fa Giacinto Butindaro, sono schizzi di fango sulla rispettabilità altrui; si tratta, quindi, di colpevole calunnia a danno del suo prossimo. La Parola di Dio proibisce di calunniare il prossimo sulla base di false motivazioni, e la diffamazione gratuita rende colpevoli dinanzi a Dio. «Non andrai qua e là facendo il diffamatore fra il tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono l’Eterno» (Lv 19,16).

     Giacinto Butindaro senza Internet sarebbe un illustre sconosciuto. Se non ci fosse la libertà di opinione e di religione, sancita dalla Costituzione, non potrebbe pubblicare un solo rigo delle sue cose spesso farneticanti. Egli diffama persone, che sono geograficamente abbastanza distanti da lui; ma avrebbe il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia, di persona? Egli ha la fortuna che la maggior parte dei cristiani è mite; ma che farà, quando alcuni di loro perderanno seriamente la pazienza con lui? A quelli, che si accorderanno per andarlo a cercare di persona ad Acilia, per metterlo dinanzi alle sue responsabilità, avrà allora il coraggio di dire loro le stesse cose in faccia? Vedremo...

     Il dossier, che ho raccolto finora su Giacinto Butindaro, contiene tante testimonianze dirette di persone, che hanno conosciuto la sua famiglia e lui stesso fin dalla sua infanzia, ed esse gettano molte ombre su di lui. Esse, partendo dalla sua tribolata biografia, cercano di spiegare anche perché egli si diventato quello, che è ora. Per ora, proseguirò ad accrescerlo con le testimonianze dirette, che mi arriveranno da altri lettori. Il futuro, poi, lo sa solo il Signore...

     Mi fermo qui, per dare la parola ai lettori. Mi riservo di ritornare presto sul tema della libertà religiosa e su Giacinto Butindaro.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Andrea Angeloni

2. Fortuna Fico

3. Edoardo Piacentini

4. Michele Savino

5. Rosa Battista

6. Stefano Frascaro

7. Pietro Calenzo

8. Rita Fabi

9. Davide Marazzita

10. Salvatore Paone

11. Matteo Ricciotti

12. Stefano Polchi

13. Davide Incardona

14.

15. Vari e medi

16. Vari e brevi

 

Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Andrea Angeloni}

 

Lessi diversi articoli di questo Giacinto Butindaro (arrivai a lui tramite le mie ricerche sulla massoneria), poco prima di cominciare il mio percorso cristiano nell’assemblea di Villa Adriana. Screditava proprio quel conduttore, di cui sapevo che portava avanti quest’assemblea, il carissimo Nicola Martella. Il Signore mi ha guidato a non dare ascolto a quel veleno ingiustificato e io Lo ringrazio grandemente per questo. Sto ricevendo così tante benedizioni, sia io che Valentina, la mia fidanzata, che non posso fare a meno di testimoniarlo fortemente e apertamente (fin tanto è possibile farlo in un social network naturalmente).

     Sullo specifico delle accuse da lui rivolte a Nicola, penso che questo Giacinto Butindaro non ricevendo il giusto nutrimento dalla Parola nella comunione fraterna in Cristo Gesù, sia andato in tilt. L’ossessione nello studio di certi temi, senza il contrappeso della sana dottrina, della preghiera e del giusto discernimento della Parola, hanno creato un personaggio psicotico, negativo e, perciò, da evitare. Completa solidarietà a Nicola (che comunque ha le spalle larghe), che riceve continui attacchi dal maligno. {03-08-2013}

 

 

2. {Fortuna Fico}

 

1. Cari fratelli, conosciamo voi, che con i vostri scritti edificate e istruite secondo la Parola, e conosciamo lui (almeno attraverso i suoi scritti farneticanti), che non fa altro che distruggere e demolire tutti quelli, che incontra sul suo cammino! È la cattiva novella di tutti i «senza chiesa», la loro missione è distruggere, dividere e confutare chiunque vive in comunione nella propria chiesa locale; e vanno a destra e a manca sparlando dei fratelli e della mala conduzione degli anziani. Alla fine, però, tutti i nodi vengono al pettine, e allora si vedrà chi serve Dio e chi invece serve il proprio orgoglio, ostentando una superspiritualità della serie «il pubblicano e il fariseo»! Continuate nella vostra opera di diffusione della Parola, e lasciate questi «personaggi» a chi si lascia sedurre dalla menzogna piuttosto che seguire la Verità! {04-08-2013}

 

2. Va’ avanti, Nicola. Chi porta la sana dottrina e chi fa parte di una sana chiesa, è attaccato in tutti i sensi dal maligno, tramite i sedicenti «senza chiesa», che non hanno altro scopo che provocare discredito e divisioni. Ed io mi chiedo: come può una divisione essere opera di Dio? Quindi queste persone sono solo operatori d’iniquità! {08-08-2013}

 

 

3. {Edoardo Piacentini}

 

1. Sono accuse del tutto gratuite. Io non so nemmeno cosa sia la massoneria, non ne ho fatto mai parte; e sono convinto che nemmeno la massoneria abbia interesse ad avermi come adepto, considerato che ne fa parte solo chi ha del potere economico o politico da dividere con altri. Al contrario il sottoscritto serve Dio da una vita e non ha alcun potere da spartire con nessuno, avendo ricevuto dallo Spirito Santo soltanto la potenza della fede, che lo spinge a predicare l’Evangelo della grazia, che invita gli uomini ad accettare Gesù come personale Salvatore e a eleggerlo quale Signore della loro vita, per diventare nuove creature, vale a dire cittadini onesti e credenti santificati. {04-08-2013}

 

2. Io non riesco a capire come si possa associare la libertà religiosa, che è un diritto inalienabile dei popoli, alla massoneria; è assurdo solo a pensarlo, e solo una mente malata può giungere a certe conclusioni. In ogni modo, posso sicuramente associare chi è contrario alla libertà religiosa al cattolicesimo. Infatti, in Italia il cattolicesimo di fatto è religione di Stato, tant’è che finanche nelle scuole si studia la religione cattolica; e chi critica coloro, che parlano a favore della libertà religiosa, sancita come diritto inalienabile anche dall’art. 8 della Costituzione della Repubblica Italiana, lo fa perché evidentemente è un cattolico intransigente e desidera che le altre confessioni religiose (come la chiesa cristiana evangelica pentecostale alla quale mi onoro di appartenere), non abbiano la libertà di professare in Italia il proprio credo religioso, magari perché ritiene che possa minare l’integrità della razza. {06-08-2013}

 

 

4. {Michele Savino}

 

Quello, che non capisco, è l’attività frenetica di alcuni volta a screditare tutto e tutti... a cercare sempre e comunque la «pagliuzza» nell’occhio del fratello. Capisco, però, che spesso l’orgoglio e la presunzione giocano cattivi scherzi a chi cerca in qualche modo di ergersi a paladino della vera fede e che pensa che a un centimetro da se stesso è tutto corruzione e falsità. Dio abbia pietà di noi e intervenga a «turare» la bocca dei maldicenti! Affinché nessuno demolisca quello, che il Signore costruisce, attraverso la sua Parola e l’opera dello Spirito Santo. Alla fine, sarà messa in luce l’opera di ciascuno.... {04-08-2013}

 

 

5. {Rosa Battista}

 

Caro Nicola, capisco il dolore che si prova a essere accusati ingiustamente ma ti posso assicurare che chi come me ti conosce, non crede a nessuna di quelle parole infondate! Il Signore ci chiede di cercare la sua faccia e il mandato che Gesù ci ha lasciato è andare e fare discepoli per Lui: ogni altro impegno e accanimento diverso nella vita di uno, che si definisce cristiano, viene dal nemico di Dio. Noi vogliamo impegnarci a cercare il Signore e non il suo nemico. Che il Signore ti benedica, Nicola, e non entrare nemmeno emotivamente in questa trappola di abbattimento del nemico... vai avanti dando gloria al Signore, come hai sempre fatto. {04-08-2013}

 

 

6. {Stefano Frascaro}

 

Caro fratello, è dal 1999 che ti conosco e conosco il tuo timor di Dio. So come mi hai aiutato a uscir fuori da certi circoli [esoterici, N.d.R.] e quanto combatti queste cose. Io non posso far altro che benedire il Signore poiché mi ha fatto conoscere un missionario fondatore di chiese (Tu Giacinto Butindaro, a che chiesa appartieni? Non mi dire a quella universale, poiché dimostreresti la tua pochezza…). Egli è un fratello, con cui ho pianto sulla sua spalla e con cui ho riso. Un fratello, che mi ha insegnato — frequentando la sua chiesa — la buona dottrina. Paolo ha detto di esser stato istruito ai piedi di Gamaliele... io posso dire che la Buona Novella l’ho appresa ai piedi di Nicola Martella. Dio ti benedica, caro fratello. E non preoccuparti, poiché questa è la pula, che sarà passata al vaglio dal Signore! {04-08-2013}

 

 

7. {Pietro Calenzo}

 

Ho scorso l’intero articolo, caro fratello Nicola. Ho letto, come sai bene, tutti i tuoi libri, e conosco per esperienza il tuo pensiero su tutto, ciò che è la tua condotta di fedele servizio al Signore. Ciò è tanto vero, specificatamente nel servizio pastorale nel contrastare le opere delle tenebre, con i carismi che il Signore nella sua grazia ti ha donato, nell’opposizione pastorale e didattica alle opere del maligno, alle sue insidie, alle sue tattiche, ai suoi malefici. Ringraziando Dio, la grandissima parte dei credenti italiani sanno, conoscono l’opera e le pubblicazioni del fratello Nicola Martella. Ho letto tutti i suoi libri, e anche in questa occasione non posso che confermare, la scritturalità di tutte le opere del fratello Martella, l’alto livello esegetico e morfologico, peculiarmente, ma non solo, in quei campi ove si tratta di combattere il maligno.

     Nicola, fratello carissimo hai tutta la mia comunione e solidarietà. Personalmente affermo: se difendere la libertà di espressione di ogni essere umano compresa la libertà di culto, senza cedere di un millimetro sulla sola Verità scritturale, della eterna Parola di Dio, allora sono lieto di asserire con fermezza cristiana che questo non ha nulla a che vedere con qualsivoglia attribuzione massonica. Domanda: Tutti i cristiani nati di nuovo, bibliocentrici e cristocentrici, che amano la libertà anche degli e negli altri e che sottolineano primariamente, che la vera autentica libertà è solamente nella salvezza in Cristo Gesù Signore e Salvatore, sono «massoni»? Risposta: NO a tuttotondo. Ribadisco un invito, come è mia consuetudine fare: si faccia qualche gita fuori porta in meno e si acquisti qualche libro in più, come spesso fa il sottoscritto. Leggete i libri del fratello Nicola Martella, proprio o in particolare, in riferimento ai temi della lotta spirituale contro il maligno, oggetto dell’articolo. Personalmente non ho fatto tantissime gite fuori porta, ma ho, per grazia di Dio, una buona biblioteca cristiana, e posso testimoniare che la mia crescita spirituale, con i tanti limiti che soggettivamente mi riconosco, è anche opera della letteratura cristiana del fratello Nicola Martella. Grazie, Nicola, per il tuo servizio ai santi del Signore. Nella mia zona dicono: «Dio non è un mercante, che paga il sabato»; noi tutti, renderemo conto a Dio di ogni nostra singola parola. Non ti preoccupare, fratello Nicola, Dio sa e conosce tutto. L’Eterno continui a benedire il tuo servizio ai santi in Gesù Cristo. Ti saluto caramente e fraternamente nel nome del Signore Gesù Messia. {04-08-2013}

 

 

8. {Rita Fabi}

 

«Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato secondo lo Spirito, così avviene al presente» (Galati 4,29).

     Io non posso parlare della persona, di cui si parla nella nota, poiché non la conosco personalmente, ma ogni accusa nella Chiesa dovrebbe essere fatta nel giusto modo, in cui è scritto nella Bibbia, e non in modo sensazionale e pubblico. Certo ci sono errori a non finire nella chiesa e vanno denunciati, ma sono gli errori che si devono denunciare pubblicamente, non le persone. Le persone vanno denunciate nel giusto modo e solo all’interno della Chiesa, non si possono dare i credenti in pasto ai non-credenti; a meno che si sia certi che la persona, di cui si denunciano le opere, sia un non-credente, ma questo si può vedere solo attraverso i frutti che la persona produce.

     «Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate secondo la giustizia» (Giovanni 7,24).{04-08-2013}

 

 

9. {Davide Marazzita}

 

Contributo: Nicola Martella, io avrei un suggerimento: s’inizi a non nominare più quel certo signore che, come ben dici tu, non ha né arte e né parte, e preoccupiamoci invece di essere validi testimoni sopratutto per quelli, che verranno dopo di noi. Questo anche perché all’interno della realtà evangelica, che ben conosciamo, si nascondono personaggi ben peggiori e che sanno fare altrettanto male (come io stesso sto subendo). Quindi, perché non si parla d’altro? {07-08-2013}

 

Nicola Martella: Noi parliamo delle cose così, come si pongono all’attenzione, ci toccano o così come ci vengono poste. Non trascuriamo neppure d’essere «validi testimoni». La maggior parte delle epistole del NT sono sorte quale presa di posizione nei confronti di falsi maestri e false dottrine del tempo (cfr. 1-2 Cor; Gal; Col, ecc.; cfr. Gal 1,6-9; 2 Cor 11,3ss.13ss).

     Per parlare d’altro, bisogna esserne al corrente. Che da qualche parte si «nascondono personaggi ben peggiori e che sanno fare altrettanto male», lo sai tu fin qui e non ci hai mai messo al corrente. E ciò non significa che non dobbiamo difenderci da chi afferma falsamente che il sottoscritto e altri siano appartenenti di quella lobby affaristica ed esoterica, che è conosciuta come massoneria.

 

Davide Marazzita: Fa come vuoi, ma io quel tipo non voglio nemmeno sentirlo nominare, se non nelle sedi legali opportune; discutere con lui, anche per difesa, su argomenti teologici è come «gettare perle ai porci». {07-08-2013}

 

Guerino De Masi: Caro Davide, è appunto per quello che si sperimenta personalmente in questioni di attacchi (spesso «gratuiti») che un minimo di risposta bisogna darla. Il livello è certamente superato dal Butindaro e altri simili a lui. La schiettezza e la chiarezza di Nicola Martella, nonché l’esegesi biblica che lui fa della Scrittura non è di gradimento ai sostenitori dell’«esperienza» e ai santoni teologi fai-da-te. Personalmente sono colpito dall’accanimento, che costoro dimostrano verso il caro Nicola e i suoi scritti. Per la maggior parte, sono accuse derivanti da estrapolazioni e manipolazioni di alcune sue affermazioni, quando non addirittura inventate o sul «sentito dire».

     Per quanto riguarda i «personaggi ben peggiori e che sanno fare altrettanto male», credo di conoscerne alcuni a noi comuni, autoreferenziali, ai quali è «vietato» opporsi pena scomuniche epistolari a larga scala. Ma Nicola ha ragione. Le lettere del NT in maggior parte sono sorte per contrastare false dottrine e falsi apostoli. Oggi dovremmo spenderci contro i «falsi spiritualisti» i quali, volendo essere più santi del Signore, arrivano a deformare, se non annullare, il concetto di grazia, che permea tutta la Scrittura. O la pensi come loro o sei fuori. Quello, che mi sento di dire è: non ci lasciamo intimidire da questi presunti santoni e, quando siamo chiamati in causa, non esitiamo a tagliar rettamente la Parola (motto caro a Nicola e a tutti coloro, che fedelmente si attengono a essa). {08-08-2013}

 

Davide Marazzita: Appunto, e aggiungiamoci un «chi se ne frega» verso questi santoni ipocriti e andiamo avanti in quello, che ci compete, lasciando ad altri la raccolta delle provocazioni e le inutili polemiche. Il signore, da voi citato, va assolutamente discriminato o denunciato alle autorità competenti… cosa che io probabilmente farò. {08-08-2013}

 

 

10. {Salvatore Paone}

 

Contributi: 1. Caro Nicola, hai dimenticato di aggiungere la squadra di tale «guru»: il suo profeta e i discepoli, che somigliano molto a lui. È una squadra molta compatta; infatti le loro ideologie collimano. Sembrerebbe che abbiano costituito uno statuto, dove tutte le loro interpretazioni dimostrano di essere dei veri e proprio capi d’accusa. Non fanno sconti a nessuno: se sei delle ADI, sei un manipolatore; sei appartieni ai «Fratelli», sei eretico; se sei pentecostale, sei un massone; e così via. Insomma per tale guru, siamo tutti marche fasulle e taroccate. Per lui, ad esempio, «andare al mare è abominio»; insomma è una mente contorta e legalista. C’è ben poco da fare per tale uomo e la sua squadra, sono molto impegnati nel lavoro farisaico; hanno ben poco tempo per dedicarsi alla testimonianza dell’Evangelo, salvo se lo hanno ricevuto nel loro cuore. Comunque, sono anni che il Butindaro perseguita il fratello Nicola con articoli indecenti, diffamando il suo operato, mettendo in ridicolo la sua persona, sminuendo gli anni di lavoro come pastore e dottore della Parola. {08-08-2013}

 

2. Come puoi vedere, Nicola, non sei l’unico ad essere vittima di tale «guru». Eccoti il link del video di Alessandro Iovino. {09-08-2013}

 

Nicola Martella: Ecco il testo di accompagnamento a tale video: «Nel dicembre del 2012 ho scoperto di essere accusato dal blogger Giacinto Butindaro, noto soprattutto in ambito evangelico, di essere un massone. Questa grave diffamazione è avvenuta attraverso la pubblicazione di alcune notizie apparse in un documento in pdf diffuso in rete dal Butindaro.

     Non è la prima volta che Butindaro giudica il mio lavoro e la mia cristianità. Non ho mai ritenuto opportuno, fino a oggi, dare importanza a queste accuse, preferendo il silenzio dinanzi a supposizioni così infamanti (e francamente ridicole).

     Nel corso di questi mesi, però, ho ricevuto tanti messaggi da parte di amici, che mi hanno incoraggiato a fare una smentita su questa faccenda, dato che ormai in rete circola questa falsità con molta celerità. In particolare mi è capitato di essere contattato anche da alcuni seguaci di Butindaro, che mi hanno rivolto offese gratuite, utilizzando un linguaggio violento, e augurandomi ogni sorta di male spirituale.

     Ho sentito, dunque, il dovere di parlare. Non tanto per convincere Butindaro, che secondo me è accecato dall’odio nei confronti di tutto il mondo evangelico italiano, ma per offrire uno strumento di valutazione a tutti coloro che non mi conoscono e che, indotti a credere queste assurdità avanzate da Butindaro, possono farsi un’idea sbagliata del mio lavoro e della mia persona». {11-03-2013}

 

 

11. {Matteo Ricciotti}

 

All’ingresso della segreteria della Scuola dove lavoro c’è il seguente cartello: «Prima di aprire la bocca, assicurarsi di aver collegato il cervello». Evidentemente il getta-fango Butindaro (ne ha per tutti e su tutto) soffre di logorrea. Quindi il cervello, forse, non è ben collegato alla bocca. Ho avuto modo di «visitare» i «suoi» scritti su internet. C’è tanta e tanta scorrettezza nei suoi scritti, proprio per il fatto di gettare fango sulle persone che, se egli è un nato di nuovo, feriscono il fratello per cui Cristo è morto. Un conto è «attaccare» il pensiero altrui, dimostrandone però l’infondatezza su basi bibliche, un altro è quello di denigrare, ferire, offendere, ecc. Un simile atteggiamento è dannoso per se stesso; e l’isolamento, in cui vive, lo ha catapultato in un tunnel, nel quale non vede l’uscita. Per uscire da quel tunnel, avrebbe bisogno di aiuto da parte di fratelli, ma il suo cuore è aperto alla persuasione? Dici bene, Nicola, i veri credenti, quelli nati di nuovo, sono stati resi miti dall’opera dello Spirito Santo in loro e si trattengono dal querelare, ma il perpetuare... Ricordo che in un «sermone» del Butindaro egli vietava in modo categorico alle donne cristiane di andare al mare... «Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione», è scritto nel libro dei Proverbi. {08-08-2013}

 

 

12. {Stefano Polchi}

 

Contributo: Carissimo Nicola, capisco quando dici che hai cose più importanti di cui occuparti. Penso però che una «contro-risposta» serva a questi personaggi. Non si può lasciar cadere sempre tutto ciò, che dicono, ora più che mai.

     Immagina un credente convertitosi da poco (oppure un non-credente), che s’imbatte in queste pagine. Penserebbe che loro sono quelli puri, i veri santi, i veri cristiani, e tu sei il diffamatore, accusatore, falso, bugiardo.

     Soprattutto, una cosa che potrebbe creare molte difficoltà (io stesso provo a mettermi nei panni di una persona, che per la prima volta accede a queste discussioni), è il fatto che loro usano rispondere abbondantemente con la Parola alla mano, la utilizzano per confutare questo e quello, mentre tu in proporzione lo fai molto di meno (e questo penso che possa trarre in inganno).

     Ti chiedo di prenderlo in considerazione, secondo me è molto, molto importante. Stanno facendo tanto male al popolo di Dio, stanno impoverendo il valore delle chiese locali, stanno creando la comunità dei credenti virtuali, che devono essere d’accordo tra di loro su ogni singolo dettaglio (altrimenti guai!). M’inquieta tantissimo il fatto che tutti, a distanza di poche ore, scrivano la stessa cosa. Sembrano manovrati da una mente superiore, che mi chiedo quanto abbia a che fare con Dio e con lo Spirito.

     Una cosa importante è questa: il fatto che determinate loro accuse e confutazioni siano giuste e biblicamente fondate, può pericolosamente far credere che tutto ciò che scrivono, tutto ciò che dicono, tutti gli attacchi che fanno, siano altrettanto biblicamente fondati (e magari, altri credenti delusi da alcuni aspetti della propria chiesa locale o della propria denominazione vedono i loro siti e i loro blog come un appiglio, a cui aggrapparsi). {08-08-2013}

 

Nicola Martella: Quello che avevo da dire, per ora, l’ho detto. Inoltre, in questo tema di discussione ho dato occasione ai lettori di esprimersi. Non trovo piacere a fare lunghi ed estenuanti ping-pong con persone, che calunniano continuamente gli altri, ma poi fanno le vittime spiritualistiche, quando tocchi loro, mentre continuano a riversarti addosso tonnellate di fango. Il «pifferaio magico» suona e tutti i suoi topolini accorrono a fare muro intorno al loro «profeta», facendo a pezzi il malcapitato di turno. Il mio dovere di difendermi da un’ingiusta accusa e di avvertire i fratelli, l’ho fatto, e ho dato loro occasione di esprimersi. Ora, chi vuole tirare le somme alla luce della Scrittura, lo faccia.

     Certo è che stanno rovinando la testimonianza e l’opera di Dio e stanno ingannando tante persone semplici. Se tu presentassi a Butindaro e ai suoi accoliti l’oro colato, avrebbero da ridire anche su di ciò. Neppure i dodici apostoli e Paolo supererebbero il loro esame! Se tu rispondessi a tutte le loro obiezioni, essi ne troverebbero altre; sarebbe una storia infinita, con perdita di tempo, forze e di risorse. Tutto ciò fa solo distrarre dagli obiettivi. Personalmente preferisco curare le pecore, invece di dare occasione ai capri di cozzare.

 

 

13. {Davide Incardona}

 

«Ora vi esorto, fratelli, a tener d’occhio quelli, che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con l’insegnamento, che avete ricevuto. Allontanatevi da loro» (Romani 16,17). Teniamo d’occhio da lontano lo pseudo «già cinto di gloria» diviso e divisore. Lasciamo agire il Spirito di Dio e nutriamo gli altri del suo frutto. Considerando nel contempo la «normalità», con la quale gli «altri» esercitano le personali opere della carne, anche per noi infatti dovrebbe essere naturale eseguire gli ordini del nostro Signore e Salvatore Gesù cristo. «Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge. Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito» (Galati 5,19-25).

     Invito a leggere l’epistola di Giuda, che ha molto da dire su questo tema. Infine, Paolo ha scritto: «Infatti è necessario che ci siano tra voi anche delle divisioni, perché quelli che sono approvati, siano riconosciuti tali in mezzo a voi» (1 Corinzi 11,19). {09-08-2013}

 

 

14. {}

 

 

15. {Vari e medi}

 

Sonia Ronzani: Caro fratello, sono sconcertata dalle idee malsane di questo personaggio. Tempo fa nella nostra chiesa sono arrivati dei suoi scritti, presi da internet, da una persona in buonissima fede. Quando abbiamo iniziato a leggere, ci siamo resi conto della follia di quegli scritti; e di comune accordo li abbiamo buttati nella spazzatura, onde evitare che fuorviassero qualcuno. Il tuo mandato, teso a smascherare queste persone, è difficile; immagino che oltre a perseguitarti, andrà oltre. Preghiamo che il Signore ti protegga e ti guidi sempre. La pace del Signore sia con te! {04-08-2013}

 

Ivaldo Indomiti: Ho avuto modo di leggere le «confutazioni» di questo o di quello. Gli anatemi non sono stati risparmiati a nessuno. Non è così che ho imparato dalla Scrittura. Tutti, dico tutti, sbagliamo o possiamo sbagliare. Mi rincresce che venga a mancare in tanta «sapienza» la carità, la misericordia, la pietà, la compassione (caratteristiche fondamentali del nostro Signore Gesù), piuttosto che applicarsi in modo esasperato ed esasperante contro l’apostasia di turno o lanciare l’anatema contro l’eretico malcapitato. {04-08-2013}

 

Mattia Viggiano: Penso sia arrivato al delirio più assoluto e non valga nemmeno la pena di dargli retta. Inoltre è talmente cieco e ipocrita che non si rende nemmeno conto che si schiera contro la stessa libertà, grazie alla quale lui stesso è libero di stare tutto il giorno a sparare sentenze su internet da anni a questa parte. {04-08-2013}

 

Gianni De Pasquale: Chi non ha da dire nulla (per crescere e far crescere nella saggezza di Cristo) e nulla da trasmettere (quale conoscenza di Cristo), vede ovunque nemici, che vanno perseguitati. {04-08-2013}

 

Sandro Carini: Nicola Martella sarebbe un massone? Io lo conosco tutt’al più come un grande «masso», uno di quei mattoni, che hanno l’onore e l’onere di essere messi su Cristo, la pietra vivente e testata d’angolo, per contribuire a formare l’edificio più stabile e resistente di questo mondo, che è stato progettato e costruito (dal nostro Dio); in tal modo esso può resistere a tutte le intemperie e le tempeste possibili, che il nostro avversario possa inventarsi. L’edificio è la chiesa, la sposa di Cristo Gesù, di cui tutti i veri credenti fanno parte. {04-08-2013}

 

Stefano Meola: «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei» (Giovanni 10,1-5). {06-08-2013}

 

Maurizio Sabidussi: Purtroppo anche noi siamo nel mirino da tempo di questo personaggio, ma noi portiamo frutti al Regno di Dio. Ci sono testimonianze al riguardo di quello che affermo. Non rispondo a simili accusatori, perché Dio farà giustizia: «Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali» (2 Tm 3,8-9). {08-08-2013}

 

Adolfo Monnanni: Vi sono al mondo personaggi, che non concludono nulla, frustrati nella vita e che sparlano, distribuiscono menzogne gratuitamente. Non te ne curare, fratello. Dobbiamo preoccuparci, quando tutti parlano bene di noi, poiché in quel caso saremmo simili in tutto al mondo. Ho letto alcune cose di questo personaggio e sembra che l’unico giusto e verace sia proprio e solo lui. Da certe persone è buono stare lontani. Si può denunciare il loro disprezzo per la giustizia e verità e poi lasciarli cuocere nel loro brodo; si strozzeranno da soli. Sono con te e apprezzo il tuo impegno per il Signore, prosegui nell’opera, che il Signore ti mette in animo di fare. Un fraterno abbraccio in Cristo. {09-08-2013}

 

 

16. {Vari e brevi}

 

Francesco Giordano: Se ti può consolare, anch’io fui chiamato da un suo seguace massone; quindi benvenuto in mezzo a noi, fratello! Lascialo stare, poiché Dio insegna ad amare chi come me e te è nato di nuovo; quindi rispondergli con il fuoco, lo vedo poco utile. Lasciamo che sia il Signore a giudicare lui! Dio ti benedica, Nicola! {04-08-2013}

 

Marco Avila: Ciao, Nicola, ho letto il tuo scritto. Ho notato che sei uno tosto e in gamba e delicato allo stesso tempo; ad esempio non hai pubblicato le testimonianze di quello, che dicono i suoi compaesani di lui. Penso che quando uno è pulito e cammina nella verità biblica, difficilmente può essere sporcato da tali poveretti. Povero, preghiamo per lui, affinché arrivi al ravvedimento. {05-08-2013}

 

Daniele Regalbuto: Secondo me, uno che discredita uomini di Dio e chiese di Dio e altre cose, che fanno parte dell’opera di Dio, da quale fonte può scaturire: da una fonte buona o cattiva? Quindi, la miglior cosa è non fargli più pubblicità con l’attenzione e la considerazione e allontanarlo per sempre anche da Facebook. {07-08-2013}

 

Tonino Mele: Caro Nicola, nel tuo articolo parli di «pazienza», e per me credo che fin qui ne hai avuta tanta; per cui non mi meraviglia se ora «alzi la testa». Diversi anni fa, volevo replicare io a questo signore dal grilletto internettiano facile, ma poi ho lasciato perdere. Come ha detto qualcuno: chi ha troppo l’indice puntato contro gli altri, poi rischia di trovarsi tre dita rivolte contro di lui... {08-08-2013}

 

Nicola Pulvirenti: Certo, se gli accusatori per vocazione riflettessero solo un attimo chi stanno servendo! A chi stanno dando agio e spazio? {04-08-2013}

 

Carmelo D’Amico: Non risponderei nulla. Persone del genere non meritano neppure di essere prese in considerazione. {04-08-2013}

 

Nathan Mantovani: A quanto ho letto nei suoi «studi», basta non pensarla esattamente come lui, per essere massoni o apostati. Guarda e passa, Nicola, e non ti curar di loro. {08-08-2013}

 

Dario Giusiano: Tipico comportamento di quel personaggio. {04-08-2013}

 

Giuseppe Diliberto: Ora vedrai che tutti i butindariani si scaglieranno contro di te! {04-08-2013}

 

Claudia Falconi: Amen, Fratello, hai perfettamente ragione! {04-08-2013}

 

Antonio Strigari: «Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica» (Romani 8,33). {04-08-2013}

 

Rosa Siena: Penso che molte persone dovrebbero aprire la bocca solo per mangiare. Tutta la mia solidarietà caro fratello. Che il Signore possa sempre benedirti.{08-08-2013}

 

Maurizio Di Franco: Maurizio Di Franco Dove c’è litigio, contesa e diffamazione, lì Dio non c’è. {08-08-2013}

 

Nunzio Nicastro: L’apostolo Paolo ha avuto uno, che gli ha procurato molti mali: Alessandro il ramaio. «Il Signore gli renderà secondo le sue opere» (2 Tim 4,14). Nicola, imita Paolo nelle esortazione rivolte a Timoteo (2 Tim 3,10-15). Benedizioni in Cristo. {08-08-2013}

 

Federico Milani: Penso che l’unica cosa da fare con Butindaro, sia ignorarlo e pregare per lui. {08-08-2013}

 

Carmelo D’Amico: Concordo con Federico. Un carissimo fratello mi diceva a mo’ di battuta che si era sentito sicuro di seguire la volontà di Cristo, solo dopo che Butindaro lo aveva messo all’indice nel suo sito. {08-08-2013}

 

Antonio Fazio: Toh, si sono permessi di toccare il giusto Butindaro... ma come si permettono. {09-08-2013}

 

Mario Fittaiolo: Anch’io faccio parte del suo libro nero. {09-08-2013}

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Butindaro_masson_MeG.htm

08-08-2013; Aggiornamento: 09-08-2013

 

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