Qui di seguito riprendiamo la discussione iniziata su Benny Hinn nei seguenti
temi di discussione:
►
Un «unto» controverso: Benny Hinn
e ►
Controversia sul discusso Benny Hinn.
Si vedano anche vari
articoli
su di lui. La domanda posta ai lettori è questa:
Benny Hinn è un «uomo di Dio» o un
«imbroglione neognostico»? Alcuni lettori metterebbero la mano sul fuoco
per lui. Altri suggeriscono che i problemi delle chiese sono ben altri e che non
bisognerebbe discutere a lungo su di lui. Altri lettori sono molto allarmati che
il neognosticismo sia penetrato così profondamente nelle chiese. Altri lettori
ancora affermano di aver sperimentato fenomeni grandiosi negli incontri col
predicatore palestinese-americano. Diversi lettori scuotono la testa che
oggigiorno i cristiani cerchino sensazionalismi, «unzioni», miracolismi e
quant'altro, senza appurare quale sia la loro fonte, e che seguano tali «unti» e
«guru» multimilionari come i topi dietro al pifferaio magico e come pecore che
vanno al macello. Qualche lettore ci ha scritto e ci ha avvertito con tono quasi
«minaccioso» che stavamo prendendoci una grave responsabilità dinanzi a Dio o a
Benny Hinn.
E i
conduttori delle chiese che fanno? Ribadisco qui un mio motto: «Ogni pastore che
si cura di dar pastura alle pecore, ma trascura i pericoli che incombono, le
ingrassa per i lupi!» . Riprendiamo quindi il dibattito.
Nota redazionale: Avevo spedito delle e-mail dal titolo «Benny Hinn: un “uomo di Dio” o un “imbroglione
neognostico”?». Nel testo dicevo tra altre cose, quanto segue: Il 22 settembre 2006 Benny Hinn, il predicatore controverso
neocarismatico di orientamento neognostico comincia la sua ennesima campagna in
Italia (Palermo). Ho pensato bene metterti al corrente di tutto ciò. […] Se ami
la Parola di Dio, fai bene a vagliare tali «unti» e le loro malsane dottrine
alla luce della Bibbia […] Oltre a preservare te stesso dalle contaminazioni di
spirito, faresti un grande servizio, mettendo in guardia gli altri. Fai
conoscere agli altri cristiani questi link, affinché conoscano chi è veramente
il controverso Benny Hinn e le sue false dottrine. Quanto segue rappresenta le
reazioni dei lettori.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster
(E-mail)
Attenzione! Non si accettano contributi anonimi o con nickname, ma solo quelli
firmati con nome e cognome! In casi particolari e delicati il gestore del sito
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I contributi sul tema
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contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. I
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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante
1.
{Autori vari} ▲
Riportiamo dapprima alcune reazioni positive agli articoli e ai temi di
discussione presenti su «Fede controcorrente».
■ Caro amico, grazie della premura di mettermi al corrente di Benny Hinn.
Ricordo con dispiacere quando circa un dodici anni fa mi trovavo a Torino e vidi
che fra i promotori-organizzatori di uno «spettacolo» di Benny Hinn vi erano
anche almeno due Anziani un’Assembla dei Fratelli (orientamento carismatico),
immagino che ricevettero anche essi dallo show-man imposizioni di mani, soffi,
unzioni e fazzoletti «potenziati». Fu un tempo che meditai molto sul personaggio
e su questo tipo di «fenomeni». Con tristezza profonda. Grazie del pensiero. Un
abbraccio {R.V., lettera firmata}
■ Bravo Nicola, grazie alla tv satellitare conoscevo Benny Hinn e sapevo che
tipo di credente fosse. Ti ringrazio perché rendere pubbliche queste notizie è
un servizio alla gloria di Dio. {Daniel Fiacchini, membro della chiesa
evangelica di Senigallia}
■ Carissimo fratello N. Martella, il mio personale
pensiero in merito ma, ormai ritengo non sia più soltanto il mio è che, questo
bellimbusto, […] imbroglione […] e millantatore di Benny Hinn... l’ho visto coi
miei stessi occhi alla TBNE circondato da ben otto guardie del corpo armate!
E
poi ho partecipato a Torino qualche anno fa ad uno dei suoi ridicoli e kitsch
show. Sono appositamente andato sotto il palco per vedere la gente cadere...
Stranamente restavo in piedi senza problemi, senza sforzi, nessun vento dello
Spirito, nessuna emozione, nessuna potenza soprannaturale, attorno a me la gente
cadeva come birilli... ma io no. Come mai? Forse Dio mi ama di meno? Non penso.
Forse lo stato di isteria che mi circondava era alle stelle e le persone
cadevano a terra come fossero presi da un raptus collettivo. Stavano li un po’,
poi si alzavano e tornavano al loro posto come se nulla fosse successo.
Finito lo show, lui ha salutato con la mano, come fa Bush quando sale
sull’aereo... hehehe e se n’è andato, lasciando nelle prime file, decine e
decine di poveri paraplegici sulle loro carrozzine, delusi e amareggiati.
Questo non può essere un uomo di Dio, nel modo più assoluto! E lo riprovo con
tutto me stesso, senza problemi, lo sconfesso e mi oppongo contro le sue false
dottrine, sperando che Dio lo fermi presto, questo malfattore. {Pino Carella}
■ Caro fratello Nicola, hai fatto benissimo ad inviarmi i link! il Signore ti
benedica! Ho mandato una risposta ad Abel Aureli, spezzando una lancia in tuo
favore, non per l’uomo, ma per amore dell’Iddio onnipotente, della sua parola di
verità, e del mio fratello (in generale). Fattela mandare! Grazie per avermi
considerato, nell’invio delle tue mail! E coraggio! I tempi sono difficili! ma
andiamo avanti con lui! {Antonello Rizzo}
■ […] Ho inviato una stessa richiesta al fratello Abele e vorrei creare
sull’argomento un confronto nella nostra comunità al fine di evidenziare la vera
figura di questo ambiguo (per non dire altro) personaggio, figlio di una
mercificazione sempre più evidente delle cose di Dio. {Luciano Leoni}
■ Bravo, fratello Nicola... Martella a tutto ritmo... Guarda un po’
qui. {Daniele Beneomale}
■ Saluti, Nicola. Continua fratello. Piacendo al Signore i piedi e
teste di alcuni potranno tornare nella stabile realtà. {Mario Forieri}
■ Un sincero ringraziamento per la lucida visione che condivido. Un
fraterno saluto da Ricci Romano (Redazione AISO).
2.
{Autori vari} ▲
Riportiamo ora alcune brevi reazioni negative
agli articoli e ai temi di discussione presenti su «Fede controcorrente». I
contributi più articolati saranno riportati a sé stanti.
■ «Caro fratello, personalmente, non mi assumerei davanti a Dio
questa responsabilità. Ciascuno risponderà per il proprio operato. Dio ti
benedica». {Salvatore Delle Donne } A lui risponderò sotto nel terzo
intervento.
■ Con che coraggio parli? Se c’eri, ti mettevi a
piangere dall’unzione e dai miracoli. Cancellami dalla tua mailing.
{Palermoshop}
A lui ho risposto come segue: Caro amico,
šalôm. Detto, fatto: ho cancellato il tuo indirizzo. In ogni modo, per tanta
«unzione», un po’ di buona creanza non fa male. In genere ci si presenta (e ci
si firma) e si usa un tono più fraterno, mostrando un po’ di frutto dello
Spirito. Sembra che «l’unzione» renda un po’ arroganti. La mancanza di agape,
come ricordò Paolo in 1 Cor 13, può far divenire — nonostante la ventilata
«unzione» — un «cembalo risonante». Ti auguro che il Signore ti apra gli occhi
della mente per comprendere la sua Parola.
Aggiungo alla risposta che da quanto afferma l'autore, sembra che tutto si
risolva in una questione sentimentale (ti mettevi a piangere) e in una
mistico-trascendentale (unzione e miracoli), senza chiedersi
acriticamente quale sia l'origine di tutto ciò e senza porsi la questione della
verità. Mi preoccupa il futuro degli evangelici in Italia e la sua corrente
sterzata nel neognosticismo! Povera chiesa di Corinto in mano a tali «sommi
apostoli»! (2 Cor 11,5; 12,11; cfr. 11,13).
3.
{Nicola Martella} ▲
Caro Salvatore, šalôm. Grazie della tua lettera.
Se parli così, è evidente che Dio non ti ha chiesto di assumerti tale
responsabilità oppure, forse te lo ha chiesto, ma tu non ne sei consapevole. In
ogni modo, non ha parlato Paolo della «misura della fede che
Dio ha assegnata a ciascuno» (Rm 12,3)? Infatti, «ciascuno ha il suo
proprio carisma da Dio: l’uno in un modo, l’altro in un altro» (1 Cor
7,7). È evidente che ognuno debba corrispondere alla chiamata ricevuta dal
Signore. Paolo affermava: «Necessità me n’è imposta, e guai a me, se non
evangelizzo!» (1 Cor 9,16). Questo era il suo
mandato. Geremia aveva deciso di non parlare più nel nome dell’Eterno, visto
i guai che aveva ricevuto predicando, ma constatò: «V’è nel mio cuore come un
fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; e mi sforzo di contenerlo, ma non posso»
(Gr 20,9). Questa era la sua chiamata. Il profeta constatò con uno
spirito di affanno e di responsabilità: «Tu m’hai persuaso, o Eterno,
e io mi son lasciato persuadere, tu m’hai fatto forza, e m’hai vinto»
(Gr 20,7). Questa era la sua
responsabilità, nonostante le pesanti conseguenze che viveva sulla sua
pelle.
Paolo istruiva così gli Efesini riguardo alla
luce e alle tenebre: «Conducetevi come figli di luce [...] esaminando che
cosa sia grato al Signore. E non partecipate alle opere infruttuose delle
tenebre; anzi, piuttosto riprendetele [... ] Ma tutte le cose, quando sono
riprese dalla luce, diventano manifeste; poiché tutto ciò che è manifesto, è
luce» (Ef 5,8-13). Ognuno è responsabile di provare gli spiriti (1 Gv 4,1), di
preservare se stesso e l’insegnamento (1 Tm 4,16; la «sana dottrina»).
Gesù stesso ha affermato che negli ultimi tempi
si sarebbero moltiplicati «falsi cristi» e «falsi profeti», i
quali «faranno gran segni e miracoli da sedurre, se fosse possibile,
anche gli eletti» (Mt 24,24). L’apostolo Paolo fece personalmente
l’esperienza come «falsi apostoli» si erano introdotti nella chiesa di Corinto,
lievitandola con il loro gnosticismo; egli li chiamò «falsi apostoli,
operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo» (2 Cor 11,13;
cfr. vv. 14s). Eppure i credenti corinzi consideravano tali «unti» come «super
apostoli» (2 Cor 11,5; 12,11) e avevano denigrato Paolo pur di seguire le loro
mirabili dottrine esoteriche e le loro pratiche gnostico-estatiche.
L’apostolo parlò di persone che daranno «retta
a spiriti seduttori e a dottrine di demoni» e riceveranno «un’unzione
dal basso»: «Proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro
propria coscienza» (1 Tm 4,1s). Paolo, dopo aver detto queste cose, esortò
Timoteo così: «Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose,
perché, facendo così, metterai al sicuro te stesso e quelli che ti ascoltano»
(v. 16).
Quindi, come tu giustamente affermi, «Ciascuno
risponderà per il proprio operato»:
ciò vale anche te, se non
corrispondi alla chiamata rivoltati dal Signore. Io da parte mia voglio
corrispondere al mandato del Messia Gesù e voglio seguire gli avvertimenti della
sua Parola, ad esempio:
■ L’apparenza può ingannare: «Guardatevi dai
falsi profeti i quali vengono a voi in
vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. Voi li riconoscerete
dai loro frutti» (Mt 7,15s).
■ La prudenza non è mai troppa: «Ecco, io vi
mando come pecore in mezzo ai
lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe» (Mt 10,16).
■ Si possono far prodigi e, nonostante ciò,
essere bollati dal Signore come «operatori d’iniquità»: «Molti
mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato
in nome tuo, e in nome tuo
cacciato demoni, e fatte in nome tuo
molte opere potenti?”. E allora
dichiarerò loro: “Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti
operatori d’iniquità”» (Mt
7,22s; cfr. 2 Ts 2,9s).
■ «Diletti, non crediate a ogni
spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da Dio; perché
molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo» (1
Gv 4,1).
4.
{Donato Anzalone} ▲
Nota redazionale: Anche Donato ha reagito all’e-mail «Benny Hinn: un
“uomo di Dio” o un “imbroglione neognostico”?». Ecco la sua lettera.
Salve, mi dispiace molto di questo genere di e-mail. Nessuno è perfetto, e tutti
dovranno rendere conti davanti al Signore.
Pertanto, accusare un ministro dell’Evangelo come lo fatte voi, non mi sembra
biblico. Quando il profeta Nathan doveva rimproverare il re Davide, non è andato
su internet, l’ha fatto direttamente alla persona in questione. Se avete dei
problemi con un fratello, andate da lui, scrivete a lui, ma non accusatelo nella
piazza pubblica. Matteo 18 parla del modo di fare quando si vede che un fratello
pecca (in questo cosa, dovrete comunque provare questo punto).
Onestamente, ho passato alcuni giorni a fianco di Benny Hinn. Ho visto un
uomo umile, con un immenso rispetto di Dio, di Gesù, dello Spirito Santo (in
altre parole della Trinità). Ho visto un uomo della Parola di Dio, che insegna i
principi e i precetti della Parola. Ho un visto un uomo che, come tutti gli
uomini, si può sbagliare. Ho visto un uomo che sapeva pentirsi dei suoi errori.
Ho visto un uomo sotto le mire delle media, e quindi sotto le mire delle
critiche. Ho visto un uomo che non prendeva il tempo di difendersi, ma di
lasciare il Signore difenderlo. Ho visto un uomo che conosceva il Signore in un
modo personale. Ho visto un uomo la cui passione è di dare tutta la gloria al
Padre. Ho visto un uomo conoscere la differenza fra Dio e il diavolo. Un uomo
con l’autorità di scacciare i demoni. Un uomo con un unzione per la guarigione.
Un uomo con i suoi difetti, ma con un cuore grande cosi.
In ogni caso, avete il diritto di non amarlo, o di sprezzarlo... Ma fattelo nel
privato. Non è giusto di spargere tali accusi su una persona che non avete ma
incontrato personalmente. […]
Ricordatevi, che un giorno dovrete rendere conto al vostro fratello Benny Hinn
quando sarete in cielo. Dio vi benedica tutti.
5.
{Nicola Martella} ▲
Caro Donato, grazie della tua lettera: la rispetto, sebbene non la condivido.
Ecco qui di seguito la risposta.
■ L’etica interpersonale: Ti ricordo Mt 18 riguarda il caso normale e i
rapporti personali di persone che vivono contigue. Nota comunque che all’interno
dell’etica interpersonale è chi viene accusato va si reca dal suo accusatore: «…il
tuo fratello ha qualcosa contro di te…
va’ prima a riconciliarti col tuo fratello» (Mt 5,23). Anche in
Mt 18,15 viene comandato: «Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te,
va’ e riprendilo fra te e lui solo».
■ Calunnie o peccati?: Anche Gcm 4,11 rientra nell’etica interpersonale:
qui si parla di parlare contro un fratello e di giudicare il proprio fratello,
ma il contesto mostra chiaramente che si sta giudicando qualcuno oltre ciò che
la «legge» afferma, ossia si tratta di un’ingiusta calunnia. Perciò Giacomo
conclude: «Ora, se tu giudichi la legge, non sei un osservatore della legge,
ma un giudice». Se uno giudica quindi «secondo la legge» e lo fa
pubblicamente, se il peccato è compiuto pubblicamente, allora non è un
trasgressore della legge. ● Tutti i profeti dell’AT hanno accusato i loro
contemporanei pubblicamente, dichiarando specificamente le loro trasgressioni,
chiaramente dichiarate dalla legge di Dio. Qui l’elenco sarebbe lunghissimo.
Giovanni diceva ad Erode che non gli era lecito avere Erodiada, moglie di suo
fratello Filippo (Mt 14,3). Ciò avveniva a piazza pubblica. Anche Gesù arringò
pubblicamente scribi, farisei, sadducei, erodiani e quant’altri (cfr. Mt
23,13-29; Lc 6,24ss; 10,13ss; 11,42ss.52). Si vorrebbe dire che i profeti,
Giovanni Battista e Gesù siano stati dei calunniatori? ● Le calunnie avvengono
laddove si sparge la voce riguardo a cose non vere contro a qualcuno che non le
ha commesse (Es 23,1), specialmente per pervertire la giustizia come falso
testimone (v. 2; Dt 19,16ss). Chi accusa secondo la legge, non è un calunniatore
se i fatti sono appurati (Dt 19,15). Dove una cosa contraria alla legge è
pubblicamente evidente, si può affrontare il trasgressore altresì pubblicamente
per rimproverarlo nel nome del Signore. Quando Giosafat, re di Giuda, tornò sano
e salvo a casa sua a Gerusalemme, dopo essere andato in guerra come alleato
dell’empio Achab, il veggente Jehu non ebbe scrupoli ad affrontare Giosafat
dinanzi al popolo e a dirgli: «Dovevi tu dare aiuto a un empio e amare quelli
che odiano l’Eterno? Per questo fatto hai attirato su di te l’ira dell’Eterno…»
(2 Cr 19,1ss).
■ Il giudizio dei conduttori: Per i leader, i servitori, i conduttori e
quant’altri vale 1 Tm 5,19s: «Non ricevere accusa contro un anziano [= un
conduttore], se non sulla deposizione di due o tre testimoni. Quelli che
peccano, riprendili in presenza di tutti, affinché anche gli altri
abbiano timore». Di testimoni nel caso di Benny Hinn ce ne sono anche
troppi: i suoi libri, i suoi filmati, le testimonianze di persone oculari. Qui
non è in gioco la sua persona e la sua sincerità, ma ciò che fa, crede, predica
e propaga: ciò avviene pubblicamente. La difesa della verità non deve conoscere
falsi pietismi e riguardo alla persona. Paolo rimproverò Pietro, che era una
colonna nella chiesa di Gerusalemme, «in presenza di tutti», perché il suo falso
modo d’agire avveniva dinanzi a tutti e coinvolgeva altri (Gal 2,11ss). «Quando
Cefa fu venuto ad Antiochia, io gli resistei in faccia perché egli era da
condannare... Quando vidi che non procedevano con dirittura rispetto alla verità
dell’Evangelo, io dissi a Cefa [= Pietro] in presenza di tutti...»
(vv. 11.14). È quindi legittimo rispondere a Benny Hinn pubblicamente, usando
i suoi stessi strumenti: libri, video, siti internet, e-mail, conferenze e
quant’altro.
■ Avvocato difensore?: Quanto tu, Donato, dici sotto della tua esperienza
fatta con Benny Hinn e il brevissimo tempo in cui hai reagito alla spedizione
dell’e-mail (neppure mezz’ora - un’ora, ossia il tempo per rispondermi), mostra
che hai risposto senza aver letto gli articoli suggeriti. Quindi non sei stato
un «giudice imparziale», ma sei partito da un «pregiudizio positivo», lo stesso
che nutre chi è innamorato per qualcuno. Questo non è un atteggiamento di
maturità che deve caratterizzare un uomo di Dio. Altrimenti avresti argomentato
diversamente, dicendo, ad esempio: In questo o in quello che si afferma
nell’articolo «X», vi sbagliate perché Benny Hinn ha scritto nel libro «X»
quanto segue… Di ciò non si legge neppure una virgola, ma si difende tale
persona a «scatola chiusa». Un avvocato, prima di difendere qualcuno, studia le
carte. Un giudice prima di sentenziare, ascolta ambedue i partiti. Solo chi è
innamorato di qualcuno, chi ne è succube o chi ne trae un interesse o un
profitto, ne prende partito a priori e lo difende a spada tratta. Questo però è,
secondo i casi, indice di dipendenza, di pregiudizio, di malafede, di partitismo
o d'altro, ma non di maturità spirituale.
■ Attenzione alle sudditanze spirituali!: Il consiglio di Paolo ai Galati
fu il seguente: «Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi; state dunque
saldi, e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!»
(Gal 5,1). Paolo rimproverò come segue i Corinzi, che erano diventati succubi di
«falsi apostoli» (2 Cor 11,13) e di «super apostoli» (2 Cor 11,5; 12,11),
maestri di gnosticismo e di spiritualità esoterica: «Ma temo che come il
serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e
sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene
a predicarvi un "altro Gesù", diverso da quello che abbiamo predicato
noi, o se si tratta di ricevere uno "Spirito diverso" da quello che avete
ricevuto, o un "Evangelo diverso" da quello che avete accettato, voi ben
lo sopportate!» (2 Cor 11,4s; cfr. Gal 1,6ss). È bene seguire l'ingiunzione
dell'apostolo, quando disse: «Voi siete stati riscattati a prezzo; non
diventate schiavi degli uomini» (1 Cor 7,23).
6.
{Roberta Sbodio} ▲
Ciao a tutti ! Stavo navigando stamattina e ho avuto occasione di leggere i vari
articoli su Benny Hinn, non voglio disquisire sul tema in quanto non conosco i
fatti, né ho modo di appellarmi a fonti sicure per sapere quali siano i reali
frutti del ministero di Benny Hinn, sapremo tutto questo un giorno, quando Dio
giudicherà l’operato di ognuno.
Conoscendo l’ambiente evangelico da diversi anni, ritengo pero, anche attraverso
errori personali, che troppo spesso ci arrovelliamo per capire cosa sia da Dio e
cosa no (giusto!!) ma non è certo una riunione di Benny Hinn in Italia che
danneggia la chiesa, né il mondo evangelico, quanto la mancanza di predicazione
della vera parola di Dio potente ed efficace che trasforma le vite e fa dei
peccatori perduti dei veri cristiani, che a loro volta parleranno di Cristo alle
persone… Spesso trascorriamo tanto tempo nelle chiese a disquisire su temi
inerenti al mondo evangelico, sui ministeri (degli altri!!) e i loro frutti
(ripeto concordo che ogni albero si riconosca dai frutti), ma non prendiamo il
tempo di conoscere il dispensatore dei doni, Dio… e mentre noi parliamo,
l’inferno rimane pieno di persone, le nostre chiese languono, le conversioni si
contano sulle punte delle dita, i matrimoni falliti si nascondono dietro al
sorriso stampigliato della domenica mattina alle 10 ecc., i nostri figli spesso
non ne vogliono più sapere della chiesa, sono stanchi e stufi di beghe, di
divisioni e di tutto quello che non onora il nome di Dio nella chiesa. Il
Signore ci dia di essere talmente presi dal ministero e dalle opere innanzi
preparate per noi, da avere sempre meno tempo per occuparci di cose che tutto
sommato non ci riguardano e che non cambiano il mondo intorno a noi… Dio
sviluppi dei ministeri veri, fondati sulla Parola e potenti da dare chiarezza
alle persone, una volta gustata la sostanza, i vari artifici plateali di certi
predicatori sembrano talmente scialbi, che dopo 5 minuti tutto ciò che uno si
sente di fare è di alzarsi e lasciare che la serata segua il suo corso, come
diceva Spurgeon, «tra luminescenti foschie spirituali»…
Scusate forse sono troppo diretta, ma ho deciso ad un certo punto della vita che
fosse tempo di non vivere più di mezze misure, ma di essere onesta e sincera con
me stessa anzitutto e poi, quando possibile, nel rispetto di tutti, anche con il
prossimo…
7.
{Nicola Martella} ▲
Accettiamo alcune istanze di Roberta, dettate da sincerità e dalla decisione di
voler piacere al Signore in un cristianesimo pratico. Guai però a semplificare
troppo! Al resto abbiamo abbondantemente risposto sopra; qui di seguito
sintetizziamo un po' qualche aspetto e aggiungiamo qualche considerazione.
Ognuno ha la sua
chiamata dal Signore, il suo mandato e la sua
responsabilità. Ci vuole una sana devozione (come Roberta afferma), ma anche una
chiara conoscenza della verità e una vigorosa difesa della «sana dottrina». A
semplificare troppo, ci si potrebbe rendere
responsabili.
Ogni pastore che si cura di dar pastura alle pecore, ma trascura i pericoli che
incombono, le ingrassa per i lupi! Ripeto che Paolo, dopo aver messo in
guardia contro le dottrine gnostico-esoteriche, raccomandò a Timoteo: «Bada a
te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così,
proteggerai te stesso e quelli che ti ascoltano» (1 Tm 4,16). Questa è
sobrietà! L'apostolo parlò dei «falsi fratelli, introdottisi di
soppiatto, i quali s’erano insinuati fra noi per spiare la libertà che
abbiamo in Cristo Gesù, col fine di ridurci in servitù» (Gal 2,4).
Guai a chi pratica un fraterno umanesimo che abbassa la guardia in nome
di una falsa tolleranza! Non bisogna solo pregare, ha detto Gesù, ma anche
vegliare! Egli raccomandò: «Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché
siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di
comparire dinanzi al Figlio dell’uomo» (Lc 21,36; cfr. Ef 6,18; Col 4,2).
8.
{Antonio Morlino} ▲
Sottoscrivendo appieno le considerazioni del
fratello Martella in risposta alla lettera di Roberta Sbodio, intendo aggiungere
qualche mia riflessione. Quando la sorella scrive che «non è certo una
riunione di Benny Hinn in Italia che danneggia la chiesa, né il mondo evangelico»,
come se si trattasse di «cose che tutto sommato non ci riguardano e che non
cambiano il mondo intorno a noi», ma soltanto di «vari artifici plateali»
e di «luminescenti foschie spirituali» che si dileguano in fretta,
rispondo dicendo che, a mio parere, la sorella dimostra di non percepire affatto
le reali proporzioni del «fenomeno Benny Hinn» in Italia.
Infatti, non stiamo
parlando soltanto di una «crociata» annuale di poche ore che coinvolge qualche
migliaio di persone, in definitiva, in un luogo circoscritto… Assolutamente no!
In Italia ci sono in circolazione ben 5 libri di Benny Hinn, sempre al
top delle vendite di letteratura evangelica, soprattutto in occasione di eventi
come quelli palermitani. Per sincerarsene, si visiti il sito della
CLC
e si faccia la ricerca per autore. Ne risulteranno più di
800 pagine, in italiano, di gravi errori misti a (mezze) verità, che la
gente potrà assimilare leggendo e restandosene comodamente seduta a casa. E non
finisce mica qui: se si prova a entrare nel sito della
TBNE
e si accede alla sezione «Prodotti», non troveremo solo il famigerato libro
«Buon giorno, Spirito Santo», ma tantissimo altro materiale in formato audio e
video, non solo di Hinn, ma certamente sulla stessa «lunghezza d’onda». E non
finisce nemmeno qui, perché, accendendo semplicemente il televisore e
sintonizzandosi sulla TBNE, milioni di Italiani saranno continuamente esposti ai
falsi insegnamenti di Hinn e di tutta la cricca ben azzimata e agguerrita di
Crouch. Altro che un paio di predicucce in qualche sparuto evento evangelistico!
Quello di Benny Hinn, in Italia, è già un fenomeno di costume: si pensi alla
parodia di Corrado Guzzanti e alle battute di Beppe Grillo…
Purtroppo, i nostri
sono solo «timidi sforzi» in favore della verità di fronte a un continuo
bombardamento dell’errore mediante la stampa, gli audio, i video e, soprattutto,
la televisione… Altro che «artifici plateali» di pochi minuti! Altro che
«luminescenti foschie spirituali»! Quello di Hinn e dei suoi accoliti è un
continuo stillicidio di menzogne che spingono milioni di Italiani alla falsa
adorazione di Dio e all’idolatria bell’e buona! L’Italiano medio, grande
fruitore di TV, già identifica gli «evangelisti» (cioè noi evangelici) o con il
mondo protestante neoliberale (per la trasmissione «Protestantesimo») o con
quello neognostico della TBNE, che sta gridando la menzogna dai tetti (grazie
alle antenne paraboliche), mentre noi ce ne restiamo al riparo nelle «catacombe»
— le nostre chiesette — a «predicare l’Evangelo» a chi la verità già la conosce…
Io, però, ringrazio il
fratello Martella per questa opportunità che mi ha concesso di gridare a piena
gola, come Isaia, senza trattenermi e alzando la mia voce come una tromba! (cfr.
Isaia 58,1). Che Dio faccia sorgere tanti Isaia, Geremia e Giovanni Battista in
una nazione come la nostra, che rizza ben volentieri, purtroppo, le orecchie
alle favole di tanti falsi maestri (i quali sanno bene come solleticargliele),
non sopportando la sana dottrina e criticando aspramente chi, seppur «in
sordina» e senza l’amplificazione dei media, ma solo attraverso un bel sito
Internet come questo, si sforza di predicare la Parola, insistendo,
convincendo,
rimproverando ed esortando, così come Paolo scongiurò Timoteo
(cfr. 2 Timoteo 4,1ss) — e, nella sua persona, ogni fedele predicatore
dell’Evangelo — «davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i
morti».
9.
{Roberta Sbodio} ▲
Ciao, dopo aver letto gli articoli di Nicola ed
Antonio volevo solo aggiungere qualche breve commento. Sono la prima a
riconoscere l’importanza vitale della sana dottrina e so cosa le false dottrine
e le infatuazioni spirituali possono produrre nella vita delle persone… Penso
pero che se nelle chiese, a livello generale, le persone hanno tendenza a
correre dietro a fenomeni di massa (non faccio volutamente nomi) è perché si
manchi di esperienze di Evangelo pratico. Conosco un pastore in Inghilterra che
oltre alla sana dottrina (è laureato in teologia) prega anche per i malati che
guariscono, ho conosciuto personalmente diverse persone guarite (con tanto di
certificato medico): un uomo era ad esempio guarito di sclerosi multipla, altre
persone sono guarite da tumori, altre persone sono uscite dall’alcolismo...
ebbene vi assicuro che da questa chiesa non si organizzano i viaggi per
assistere a varie crociate, quando si ha in casa un buon arrosto, perché uscire
a mangiare fuori? Le persone sono equilibrate, amano seguire studi e corsi
biblici, diverse si sono laureate in teologia a vari livelli e quella chiesa
cresce in numero e qualità... senza fanatismi, non ho mai visto persone cadere
né in avanti, né indietro... semplicemente ogni tanto a una riunione capita che
il pastore prega per una persona e quella guarisce, ringrazia il Signore e
finisce li.
Ho visto troppe
persone soffrire perché nelle chiese si predica una sana dottrina, ma morta,
magari teologicamente ineccepibile, ma la Parola non vivificata dalla Spirito
non va a segno e allora le persone languono, vanno in chiesa, ascoltano studi
biblici degni di una «tesi di laurea» ma se il tutto non entra nel cuore, il
vuoto che si forma è immenso ed allora si corre a destra e a sinistra sperando
che finalmente qualcosa succeda... Poi concordo che ci siano persone che amano
solo essere solleticate da «favole spirituali» anche questo è contemplato nella
parola e quelle correranno sempre, si trovassero anche davanti all’apostolo
Paolo in persona... Diverse perone nella chiesa che frequento, erano solite
seguire tutte le varie trasmissioni televisive (di cui si fa menzione nei vari
articoli), adesso gustano nel loro cuore la bellezza dell’Evangelo e questa
frenesia non esiste più... Un pastore una volta mi disse: se vuoi dire al tuo
vicino che la sua casa non è bella, fanne una migliore vicina alla sua.
Il Signore ci dia di
avere una tale potenza nella predicazione per fare prigionieri tutti i pensieri
(inclusi quelli diffusi e instillati dall’adorata TV) che vanno contro la
conoscenza di Dio, la verità trionferà sempre, perché ciò che è nato da Dio e
viene dall’Alto non può essere fermato e le anime veramente nate di nuovo hanno
sete di puro latte e poi di cibo solido non di pillolette zuccherate dallo
scarso contenuto nutrizionale. Valutiamo davanti a Dio il frutto delle nostre
predicazioni e se è il caso, qualora questo sia scarso, chiediamo a Dio cosa non
funziona. Un pastore disse saggiamente: «Il problema di una chiesa è sempre nel
pulpito non nei membri».
10.
{Sandra Fogato}
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Leggendo i vari articoli su Benny Hinn e di coloro che lo difendono a spada
tratta, mi sono ricordata che tempo fa mi sono posta la seguente domanda:
«Perché Dio permette i falsi profeti?». La risposta naturalmente si trova nella
Parola di Dio!
■ In Deuteronomio 13,1ss leggiamo: «Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o
un sognatore che ti annunzia un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di
cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice: “Andiamo dietro a dèi stranieri,
che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non darai retta alle parole di
quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, il vostro Dio, vi mette
alla prova per sapere se amate il Signore, il vostro Dio, con tutto il vostro
cuore e con tutta l’anima vostra».
■ In Matteo 24,24 leggiamo quello che Gesù disse rivolto ai discepoli: «…
perché sorgeranno
falsi cristi e
falsi profeti, e faranno grandi
segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti».
■ In 1 Re 13 abbiamo un esempio pratico di un uomo di Dio che, giunto a Betel,
per ordine del Signore, fu ingannato da un vecchio profeta che gli disse di aver
ricevuto per mezzo di un angelo, un ordine del Signore. L’uomo, invece di
obbedire a quello che Dio gli aveva ordinato, si era lasciato sviare con tanta
facilità e superficialità da un mentitore! Lascio a voi scoprire cosa accadde
all’uomo di Dio…
Ho imparato a mie spese che non tutto quello, che viene fatto e detto
nell’ambito «cristiano», è sano, buono e conforme alla Parola di Dio! Lo so che
è difficile credere che un uomo che si presenta come servo di Dio, che cita
versetti della Scrittura, che prega per i malati, che appare umile e unto MA che
veste abiti sontuosi, «lavora» sui sentimenti delle persone, li «sbatte» sul
tappeto, cita versetti fuori contesto, dà spettacolo di se stesso e si
arricchisce con le offerte per vivere nel lusso…
Mi chiedo se ascoltando e difendendo tale personaggio, stiamo amando il Signore
con tutto il nostro cuore? Dando retta a falsi profeti e sognatori, non ci
allontaniamo forse dall’amore di Dio e dai suoi comandamenti?
«State attenti a non lasciarvi ingannare, a non abbandonare la retta via e a
non servire dèi stranieri prostrandovi davanti a loro» (Deuteronomio 11,16).
11. {Video}
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Ecco
alcuni link esterni che mostrano le malefatte di Benny Hinn (in inglese):
►
Benny Hinn: Scam! Me
►
Benny Hinn, false miracles and greediness 1 |
2. |
3.
|
4. |5.
►
False Prophet: What does the Bible say about Benny Hinn?
►
Benny Hinn: Charismatic Confusion
Gli
altri filmati si possono vedere di seguito a questi.
Tutto ciò conferma il mio motto
sulla dottrina della prosperità:
«L’avida lingua batte (cassa)
dove il conto in banca duole».
12. {}
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-BHinn_neognostico_MeG.htm
06-04-2007; Aggiornamento: 13-10-2009
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