Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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BENNY HINN E LA SUA SPIRITUALITÀ ECUMENICA

 

 di Antonio Morlino

 

In un mio precedente articolo sull’«unzione sepolcrale» di Benny Hinn, ho cercato di tratteggiare velocemente alcuni aspetti inquietanti di questa «unzione» che il controverso predicatore dichiara di aver ereditato dalla Kuhlman e dalla McPherson, già morte e sepolte. Ho anche fatto notare alcuni incredibili punti di contatto con il culto delle reliquie e quello dei santi defunti, tipici della chiesa cattolica e delle chiese ortodosse. Vorrei anche ricordare, en passant, che tutta la mistica cattolica e ortodossa è stracolma di esperienze «soprannaturali» quali apparizioni di Cristo, angeli, demoni, santi e altro. Le agiografie dei mistici cattolici e ortodossi straripano di esperienze extracorporee, con continue escursioni nell’oltretomba tra inferno, purgatorio (dove non è mai andato, però — che io sappia — alcun «mistico evangelico»!) e paradiso. Queste esperienze non mancano neanche nella spiritualità evangelica, certo, ma sono più rare. «Mistici evangelici» più recenti, come Kenneth E. Hagin o Mary K. Baxter, con le loro continue visioni di esseri spirituali e i viaggi nel mondo ultraterreno, rappresentano più l’eccezione che la regola. E cosa dire di Benny Hinn? Dove situarlo? Fra gli evangelici pentecostali-carismatici o fra i «neopentecostali-neocarismatici», ossia fra gli esponenti di quella corrente che si è allontanata dal pentecostalismo e dal movimento carismatico genuinamente evangelici (fra cui metterei sicuramente anche Hagin e, forse, la Baxter), scadendo nel neognosticismo che di cristianesimo evangelico non ha più niente, se non l’«apparenza della pietà»?

     In questo articolo mi propongo di indagare maggiormente la spiritualità di Benny Hinn, cercando di aggiungere alcune tessere ancora mancanti al mosaico del suo ritratto da me presentato, così da far tirare alcune conclusioni agli stessi miei lettori e a beneficio di tutto popolo di Dio, nella speranza che tutti siano indotti ancora una volta a riflettere e a effettuare, in piena libertà di coscienza, il loro privato discernimento, così come ci esorta a fare la Scrittura.

     È facile rendersi conto di come alcune dottrine e affermazioni di Hinn siano decisamente estranee all’impianto teologico evangelico, pentecostale-carismatico e non. Ho già trattato la sua dottrina dell’«unzione sepolcrale» così affine al culto dei santi defunti e delle reliquie dei santi. Io credo, personalmente, che un dato biografico di Hinn possa risultare, in merito, illuminante per chiarirci le idee. Leggiamo che cosa ebbe egli stesso ad affermare riguardo alla sua infanzia: «La mia educazione, naturalmente, è stata cattolica perché ho frequentato la scuola cattolica di Giaffa, in Israele. E così la mia mentalità è sostanzialmente una mentalità cattolica. Quando sono nato di nuovo, ero cattolico nei miei modi di fare. Ero molto cattolico nelle mie idee, nel mio comportamento» («Christianity Today», 3 settembre 1991, mio il corsivo). La tesi principale di questo articolo, quindi, sulla «spiritualità ecumenica» di Benny Hinn è ricavata fondamentalmente dalle precedenti affermazioni: se Hinn dice o fa qualcosa di strano per noi cristiani evangelici, di dottrinalmente imbarazzante ed eterodosso, ma troppo affine alla teologia e alla spiritualità cattoliche, è perché il cattolicesimo che egli assimilò nell’infanzia gli è rimasto dentro. Certo, Hinn è diventato apparentemente evangelico, come succede anche a molti cattolici del nostro Paese, ma la sua mentalità è rimasta «sostanzialmente cattolica». È lui stesso a dirlo, non io. E davvero alcune cose che dice e fa sembrano appartenere alla spiritualità cattolico-misticheggiante di stampo direi quasi «medieval-popolare», prima della Riforma per intenderci, dove i confini con la superstizione e la magia erano assai labili.

     Per tornare di nuovo al discorso delle reliquie, per noi evangelici esse appartengono a un passato remoto già risolto, giacché videro coinvolto o in primis proprio il grande Lutero nella sua battaglia contro le «dottrine papiste» agli albori della Riforma. Benny Hinn, invece, anche in questo caso, ha voltato le spalle al cristianesimo storico facendo tabula rasa della Riforma: come interpretare, ad esempio, la vicenda della «sacra sindone»? La ricordo velocemente, per chi non l’avesse presente. Il 20 aprile 1998, Benny Hinn, insieme con Paul Crouch, si recò in pellegrinaggio davanti alla sindone in occasione dell’ostensione torinese, annunciando la sua partecipazione alla raccolta di fondi per il restauro della cappella del Guarini dopo l’incendio.

     Tale azione fu criticata aspramente dall’Alleanza Evangelica Italiana, la quale, anche in quell’occasione, prese le distanze da Hinn con un comunicato ufficiale — di cui riporto di seguito alcuni stralci significativi — che costituisce anche una gustosissima pagina di moderna apologetica nostrana: «Di fronte alle recenti notizie relative alla spettacolarizzazione della sindone e all’omaggio resole dal tele-predicatore americano Benny Hinn e dal presidente del Network americano “Trinity Broadcasting” Paul Crouch, […] l’Alleanza Evangelica Italiana desidera sottolineare la propria posizione in merito e soprattutto prendere le distanze da certi “pastori evangelici” che pubblicizzano in modo trionfalistico maxi raccolte di fondi per la cappella Guarini dopo il noto incendio. I principi biblici sui quali si fonda l’Alleanza Evangelica Italiana […] sono assolutamente contrari a queste manifestazioni. Il Signore infatti avverte in modo chiaro, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, attraverso la Parola del Suo unigenito figlio Gesù, che “nessuno può rimettere i peccati tranne Dio” e che la salvezza per grazia mediante la fede esclude la partecipazione di evangelici a pratiche religiose intrise di idolatria. Di conseguenza riteniamo che sia assurdo e antibiblico annunciare un’indulgenza o un perdono divino ottenibile andando a vedere un telo, la cui provenienza è tuttora incerta e che comunque la stessa chiesa cattolica accettò essere un manufatto medioevale. Anche se la sindone fosse stata realmente il sudario di Cristo essa non avrebbe comunque alcuna rilevanza salvifica. La salvezza dell’anima e il perdono dei peccati si ottengono gratuitamente e senza bisogno di pellegrinaggi e reliquie aprendo il cuore a Cristo e chiedendogli con sincerità di entrare nella propria vita ed esserne il Signore. Quando questo miracolo spirituale si verifica, avviene la nuova nascita, quella che Gesù spiegò con molta chiarezza a Nicodemo e che l’evangelista Giovanni riporta fedelmente nel capitolo 3 del suo libro. La nuova nascita, la rigenerazione di cui parla anche l’apostolo Paolo nella lettera ai Corinzi, non si può “guadagnare” né comperare con offerte strabilianti (come quella promessa dal Sig. Crouch), pellegrinaggi o scale sante. La Salvezza si “riceve”. Essa è il dono più prezioso che Dio fa all’uomo che si pente davanti a lui, invoca il suo perdono e comprende che avrebbe dovuto essere inchiodato sulla croce al posto di Cristo. Quanto ai dollari USA promessi da Crouch con uno stile mercantilistico e trionfalistico, nulla suona più estraneo allo spirito evangelico. Infatti un vero cristiano avrebbe scopi ben più nobili per destinare questi fondi: ad esempio l’evangelizzazione delle migliaia di pellegrini che giungeranno in Italia per il Giubileo e dovranno purtroppo subire spettacoli di idolatria e di miracolismo. Il giusto inquadramento del Giubileo nella prospettiva di annunzio della misericordia di Dio e di liberazione da stereotipi idolatri, è l’obiettivo primario dell’Alleanza Evangelica Italiana alle soglie del terzo millennio come tempo della chiesa».

     Continuando nel nostro viaggio alla scoperta del cattolicesimo latente di Hinn, scopriamo poi che i punti di contatto fra la spiritualità hinniana e le pratiche cattoliche non si fermano certo alle reliquie o al culto dei morti. Infatti, il telepredicatore ha anche affermato di credere che, dietro i miracoli di guarigione di Lourdes e di Fatima — celebri luoghi di apparizioni mariane e mète del moderno turismo religioso, considerato dagli evangelici «mariolatrico» — vi sia a operare nientemeno che Dio! Tutti gli evangelici, soprattutto italiani, inorridirebbero a tale bestemmia, ma il 23 aprile 1998, durante una popolare trasmissione televisiva, il Larry King Live, Hinn ebbe a dire: «Vedi, Dio ci ha donato, Larry, molte fonti di guarigione. Considera Lourdes. Le persone sono state guarite andando a Lourdes e a Fatima. C’era una vasca, anche nella Bibbia, la vasca di Betesda, dove gli angeli agitavano l’acqua — anche lì le persone venivano guarite. Pertanto, Dio ci ha dato molte vie di guarigione. Egli vuole che siamo guariti».

     Anche riguardo alla messa cattolica Hinn ha fatto delle affermazioni a dir poco eterodosse, per noi evangelici, mostrando ancora una volta la sua inclinazione verso il cattolicesimo. Descrivendo un servizio cattolico di comunione (o eucarestia) ad Amarillo, a cui egli prese parte, Hinn affermò di essersi sentito improvvisamente intirizzito, quando poi percepì qualcuno che gli si avvicinava davanti. La sensazione divenne così reale che egli stese il braccio e toccò un vestito che aveva «una sensazione setosa, di una bella e soffice veste. […] La cosa successiva che sentii fu davvero la forma di un corpo, la sagoma di un corpo. E il mio corpo […] s’intorpidì totalmente […]. E quella sera Dio mi diede davvero la rivelazione che, quando partecipiamo alla comunione, non è solo comunione, Paul [rivolgendosi a Crouch]. Stiamo partecipando allo stesso Cristo Gesù. Egli non disse: “Prendete, mangiate, questo rappresenta il mio corpo”. Egli disse: “Questo è il mio corpo, spezzato per voi...”. Quando partecipi alla comunione, stai partecipando a Cristo, e questo guarisce il tuo corpo. Quando partecipi a Cristo, come puoi restare debole?... malato?... E così stasera, mentre partecipiamo alla comunione, non stiamo prendendo del pane. Stiamo prendendo quello che egli disse che avremmo preso: “Questo è il mio corpo”» (TBN, 27 dicembre 1994). A me sembra proprio che Hinn, con queste affermazioni, sia in perfetta sintonia con la dottrina cattolica della transustanziazione, tanto esecrata da noi evangelici!

     Per concludere questa rapida carrellata sulla «spiritualità ecumenica» di Benny Hinn, fortemente incline al cattolicesimo, sarebbe una gravissima mancanza sorvolare sulla sua grande ammirazione per il precedente papa, Giovanni Paolo II, da lui definito spesso il «papa profetico» e «ripieno di Spirito», da cui fu ricevuto — proprio come la Kuhlman — per ben due volte nell’ottobre del 1987 e nel 1995. L’immagine di uno di questi due incontri è utilizzata sistematicamente nella sigla di apertura del programma di Hinn «This is Your Day!» ed anche per pubblicizzare alcune sue crociate, come quella nell’aprile del 1999 in Papua Nuova Guinea, quando Hinn ricevette alcune critiche feroci da parte della stampa e della chiesa cattolica locale per quella subdola strumentalizzazione dell’immagine del papa stesso. Riguardo a questi incontri con Giovanni Paolo II, Hinn ebbe a dire che quando il papa pregò per lui, questa fu l’esperienza più entusiasmante della sua vita e che, quando il papa lo toccò, sentì un fuoco uscire dal suo corpo. Inoltre, nel 1989, Hinn partecipò al movimento per conferire a Giovanni Paolo II il riconoscimento di «Principe della pace». Alla morte del papa, Hinn si è recato in Vaticano per ossequiarne la salma, per i cui particolari si può visitare il sito ufficiale del ministero di Hinn (www.bennyhinn.org), dove è messa a disposizione anche l’intervista rilasciata da Hinn alla CNN da Piazza San Pietro. Traduco dapprima alcuni brani significativi tratti dal sito: «Recentemente, il pastore Benny si è unito ai dignitari di tutto il mondo a Roma, in Italia, per piangere la morte del papa Giovanni Paolo II. All’invito estesogli grazie a un rapporto con il Vaticano, il pastore Benny ha partecipato a una messa privata nella Basilica di San Pietro per i membri dello staff vaticano che lavoravano vicino al pontefice. A soli pochi metri dal corpo solennemente esposto nella camera ardente, il pastore Benny ha partecipato a un servizio ispiratore di musica, liturgia ed eulogie dell’uomo che ha guidato la chiesa cattolica per più di ventisei anni. […] Il pastore Benny ha commentato che “il papa è stato un uomo che era guidato dall’amore per il Signore Gesù Cristo e la cui eredità sarà contraddistinta da un’intensa passione per l’evangelizzazione”» (http://www.bennyhinn.org/resources/pope.cfm, mio il corsivo). Alcuni particolari, rivelatici dallo stesso sito Internet del ministero di Hinn, mi sembrano davvero inquietanti: chiunque legga il precedente comunicato non può fare a meno di chiedersi se Hinn appartenesse, quindi, a quella stretta cerchia di collaboratori di Giovanni Paolo II, tanto da essere invitato a partecipare a una messa privata per i più intimi «grazie a un rapporto con il Vaticano»… Ma chi è, davvero, Benny Hinn?

     Poi, nell’intervista rilasciata alla CNN il 7 aprile 2005 da Piazza San Pietro, Hinn ha affermato che tutta quella gente accorsa per vedere la salma del papa era «in cerca di risposte», soggiungendo: «La gente ha molta fame di Dio, e questo è un momento assai toccante per me. Ho appena partecipato a un servizio religioso speciale, un servizio funebre [in memoria del papa] qui in Vaticano. Mi sono commosso sino alle lacrime nel vedere le persone affamate di Dio, e questo è un giorno molto, molto speciale nella storia del cristianesimo, dove si assiste a una fame di Dio così intensa». Poi ha continuato dicendo: «Penso che si stia per verificare un cambiamento, e ciò che ha fatto questo caro papa, papa Giovanni Paolo II, è averci dato la consapevolezza del fatto che abbiamo bisogno di Dio. E come ho detto, vedere qui queste folle e che cosa sta succedendo qui, ancora una volta, è un segno così chiaro, chiaro che le persone di tutto il mondo si stanno volgendo a Dio a milioni». Concludendo la breve intervista, Hinn ribadisce di trovarsi lì «solo per onorare la memoria di questo grande papa che ha davvero toccato la mia vita come quella di milioni di persone». La CBN, invece, ha riportato successivamente le seguenti dichiarazioni di Hinn: «Il papa Giovanni Paolo II ha portato milioni di persone a Gesù Cristo, quand’era papa. Ed io credo che andiamo incontro al maggior movimento dello Spirito di Dio su questo pianeta».

     Alla luce di tutti questi fatti e affermazioni che non intendo commentare ulteriormente, ma che affido all’attenta analisi dei lettori — della cui onestà intellettuale non dubito, soprattutto se il loro intelletto è illuminato dallo Spirito e rinnovato dalla Parola — ma anche tenendo presente tutto il materiale che ho fornito nei miei articoli precedenti affinché i lettori operino quel discernimento al quale siamo stati tutti invitati recentemente dall’AEI, mi piacerebbe porre alcune domande agli organizzatori delle prossime giornate evangelistiche che Hinn terrà a Palermo. Anzitutto, il loro gesto di farsi promotori di tali eventi dev’essere interpretato come un’adesione implicita alle credenze e alle pratiche di Benny Hinn? Vista la storica avversione di alcune realtà evangeliche promotrici degli eventi palermitani per il cattolicesimo e per qualunque forma di ecumenismo o di «compromesso dottrinale», dobbiamo credere che ci sia stato qualche «aggiornamento teologico» da parte loro, ossia qualche ripensamento e cambiamento dottrinale? Altrimenti perché promuovere il ministero di un uomo la cui vita e le cui dottrine, se davvero le conoscessero, indurrebbero tali realtà ecclesiali a prendere le debite distanze da lui? Inoltre, davvero i promotori ignorano i fatti da me esposti o fanno solo finta di ignorarli? Se non li ignorano, li approvano dunque in toto o sarebbero pronti ad ammettere di aver sbagliato a invitare Hinn, facendo magari dietrofront e prendendo pubblicamente le distanze da lui?

     In conclusione, ribadisco di aver scritto tutti questi articoli su Benny Hinn solo per fornire qualche elemento concreto in vista di quel sano e doveroso discernimento biblico auspicato dall’AEI, affinché tutti possano esaminare ogni cosa ritenendo il bene (cfr. 1 Tessalonicesi 5,21) e sia promossa soltanto la gloria di Dio nella nostra amata Italia.

 

Per l’approfondimento sul rapporto di alcuni carismatici di spicco verso l’ecumenismo e il cattolicesimo cfr. in Nicola Martella, Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995) i seguenti articoli: «Movimento carismatico e cattolicesimo», pp. 112-118; «Fra ecumenismo e sincretismo», pp. 119-126.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A2-BHinn_ecumenico_Ori.htm

06-04-2007; Aggiornamento: 02-07-2010

 

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