Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

Vai a fine pagina

 

Entrare nella breccia 1

 

Carismaticismo

 

 

 

 

In prima linea — Entrare nella breccia 1:

   Qui sono contenuti i principi di cura d’anime generale. Ecco le parti principali:
■ Gli aspetti generali
■ La consulenza
■ Gli aspetti dottrinali
■ I problemi della consulenza

 

Fare fronte — Entrare nella breccia 2:

   Si tratta della consulenza specifica al problema dell’occultismo. Eccole parti principali:
■ Consulenza specifica
■ Approfondimento delle problematiche
■ Aspetti critici
■ Fatti, casi ed eventi
■ Dizionarietto dei termini
■ Fogli d’analisi
■ Excursus: Rimostranze verso fratelli  

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

Entrare nella breccia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL MINISTERO PROFETICO DI LIBERAZIONE

 

 di Nicola Martella

Una lettrice ha scritto a proposito di «Fuori tutti! Incontri di liberazione. Ministero internazionale di James e Kim Stanton»: «Cosa ne pensa di questa conferenza? Era mia intenzione partecipare, ma dopo avere letto la recensione sulla conferenza dell’apostolo Martin ho dei dubbi. Per cortesia mi può inviare un suo parere. Grazie. Pace» (Francesca).

 

Le informazioni riguardano James e Kim Stanton dell’«International Full Gospel Evangelists», il loro «Ministero Profetico di Liberazione» che vorrebbero sia «fondato sulla Bibbia» e il «Seminario di guarigione e liberazione» annunziato prossimamente per Torino. A organizzare tale conferenza è la Chiesa Evangelica, via Muzio Clementi, 11 di Torino.

     Quanto ho detto nel precedente articolo, a proposito di Apostolo Martin e IdaHosa-Odiri, vale anche qui: in tutto il NT da pentecoste in poi non esiste un solo caso di speciali «riunioni di guarigioni», di «servizio di miracoli» o, come l’hanno formulato altri, di «crociate di miracoli». Anche Atti 8,5-8 non riguardava una tale «liberazione di massa» organizzata, poiché l’intenzione di Filippo non era questa, ma di predicare l’Evangelo (vv. 4s); il resto avvenne in modo spontaneo, senza una programmazione specifica. Resta comunque un caso isolato.

     Mai nel NT si legge qualcosa del genere, che invece si legge sul sito di James e Kim Stanton a proposito della strutturazione della riunione: «Lo Spirito Santo inizierà a chiamare le malattie e i nomi degli spiriti impuri, dai quali la gente deve essere liberata. A questo punto James e Kim comandano a queste cose di andarsene. Se questi spiriti sono presenti nella sala se ne andranno. Ogni ospite rimane seduto sulla sua sedia, mentre questi spiriti vengono chiamati fuori. Le persone riceveranno tramite Gesù un tocco e verranno liberate e guarite». ● In effetti, qui si tratta della «pastorale esorcistica», un fenomeno di natura gnostico-esoterica (cfr. New Age), applicato alla cura pastorale cristiana. Per l’approfondimento si vedano in Nicola Martella, Carismosofia (Punto°A°Croce, Roma 1995), gli articoli: «La pastorale esorcistica», pp. 205ss; «La pastorale esoterica: guarigione interiore», pp. 213ss.

     Come possono quindi pretendere che «l’evangelista James Stanton e sua moglie Kim di servire, «basandosi unicamente sulla Bibbia, nell’insegnamento e nella pratica della liberazione e guarigione». Come possono pretendere anche quanto segue: «In questa occasione gli partecipanti dei seminari esperimentano regolarmente liberazione dalle maledizioni generazionali e dai più differenti pesi e fardelli, come: Depressione, Fobie e paure, Insonnia, Povertà, Pensieri di suicidio, Asma, Cancro, Bronchite, Dipendenze di tutti tipi, ecc.». Sorprende di vedere la «povertà»: non ha detto Gesù: «Beati voi che siete poveri, perché il Regno di Dio è vostro» (Lc 6,20). Non sta ciò in palese contrasto col cosiddetto «evangelo del successo»? (cfr. Gcm 2,5ss!).

     Molti di questi fenomeni si basano sulla «dinamica di gruppo» e sul fatto che molte malattie sono di carattere psicosomatico. L’effetto della «dinamica di gruppo» è conosciuta non solo nella psicologia, ma è usata anche in gruppi esoterici per ottenere gli stessi effetti. Per gli aspetti generali della «pastorale esorcistica», vedi in Nicola Martella, Entrare nella breccia (Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 384. Per gli aspetti legati alla guarigione esoterica (anche quella addomesticata «biblicamente») cfr. vari articoli in Nicola Martella, Dizionario delle medicine alternative, Malattia e guarigione 2 (Punto°A°Croce, Roma 2003), pp. 202-230.

     Mi sono chiesto perché, come è scritto, il «tempo totale della riunione è da tre a quattro ore ca.». Ciò ha due motivi. Il primo è il tempo sufficiente per creare l’atmosfera necessaria perché si stabilisca la «dinamica di gruppo». L’altro elemento importante, connesso a all’ultimo e basilare per esso, è la creazione della «passività» e della «attesa miracolistica». Sulla «passività» quale elemento necessario all’interno dei fenomeni occultistici cfr. Nicola Martella, «Passività», Entrare nella breccia, pp. 195-199. Sulla «passività» quale elemento necessario all’interno dei fenomeni carismaticisti cfr. Nicola Martella, «Passività e coercizione», Carismosofia, pp. 60-68.

     ■ Si fa bene, quindi, a essere «prudenti come i serpenti e semplici come le colombe», come ha consigliato Gesù stesso (Mt 10,16). Non è tutto oro ciò che brilla.

     ■ Si fa bene a non andare dietro a leader e a esperti di qualsiasi genere, che si profilano come «guru evangelici». Nella cura pastorale ho conosciuto credenti che sono migrati per anni da un «unto» all’altro, cercando così di trovare il «depositario della potenza» sufficiente a risolvere i loro problemi. Il risultato è stata una continua dipendenza psicologica e spirituale dagli uomini.

     Al riguardo non bisogna «praticare il “non oltre quel che è scritto”, affinché non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro» (1 Cor 4,6). Ciò rende dipendenti come la droga da «tali sommi apostoli» (2 Cor 11,5; 12,11), che tanto male hanno fatto già allora a Corinto. Arrogando a sé poteri particolari e mischiando la Bibbia con pratiche di origine esoterica, oppure semplicemente non centrando le questioni sull’Evangelo (la causa vera), ma polarizzandole su aspetti concomitanti, resi centrali da loro, si corre il rischio che essi si trasformino, anche inconsapevolmente e magari solo col tempo, come segue: «Codesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo» (2 Cor 11,13). Ciò significherebbe confidare negli uomini. Il criterio di discernimento fu posto da Paolo sull’Evangelo — anche a costo di ammettere la propria debolezza (1 Cor 2,1ss; 4,10; 9,22; 2 Cor 11,29s) e di ammettere d’essere rimasto lui stesso senza la guarigione sperata (2 Cor 12,5.9s). I suoi avversari, invece, ponevano l’accento sulla loro potenza spirituale e sulle loro presunte capacità, accreditando così da sé (2 Cor 10,12) e prendendo influenza su persone e chiese, per le quali non avevano lavorato, ma di cui si gloriavano quanto ai risultati (2 Cor 10,13-16).

     ■ Si fa bene a non scavalcare la chiesa locale e gli anziani, per nessuna ragione, poiché questa è la pratica normale per una cura pastorale biblica (Gcm 5,14s).

     ■ Si fa bene a tagliare rettamente la Parola, la sola che non render confuso (2 Tm 2,15), e a usarla come «unico criterio» per discernere gli spiriti (1 Gv 4,1). Ciò significa che bisogna diffidare di persone che spostano gli accenti dalla semplicità dell’Evangelo («semplicità e dalla purità rispetto a Cristo», 2 Cor 11,3) ad altri contenuti, anche da quelli che pongono al centro questioni che al tempo del NT erano solo aspetti concomitanti e operati dal Signore di suo arbitrio rispetto a chi annunciava la Parola (At 14,3; Eb 2,3s).

     ■ Si fa bene a guardarsi da particolar «unti», poiché ogni cristiano biblico è, per definizione, un «unto». Da quanto in Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati «cristiani», ossia «unti» o «seguaci all’Unto» (At 11,26), non ci sono fraintendimenti. Il NT è pieno di giochi di parole, comprensibili nella lingua originale, ad esempio: «Ora, Colui che con voi ci rende fermi nell’Unto e che ci ha unti, è Dio, il quale ci ha pure segnati col proprio sigillo, e ci ha data la caparra dello Spirito nei nostri cuori» (2 Cor 1,21s). Che cosa si vuole di più? Un altro Unto, un altro Evangelo? (Gal 1,6ss).

     Si veda in 1 Gv 2,18ss il gioco di parole fra Cristo (= Unto), l’anticristo (= [colui che si pone] al posto dell’Unto) e l’unzione (anti- = al posto di). Giovanni mise in guardia contro «quelli che cercano di sedurvi» (v. 26). Tali non erano dei «contro Cristo», ma degli «al posto di Cristo». Non erano pagani, ma uomini «usciti di fra noi» (v. 19). Quindi, non tutto è oro ciò che brilla.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Minist_prof_liberaz_EnB.htm

06-04-2007; Aggiornamento: 02-07-2010

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce