Devo dire che sono rimasto alquanto meravigliato, quando ho letto sul sito
www.nordevangelico.it
l’annuncio da parte della «chiesa evangelica internazionale “Albero della
vita”». Vengono annunziate «quattro serate evangeliche dei miracoli,
liberazione e salvezza». Vengono annunziati al riguardo due «uomini di Dio»
(Apostolo Martin e IdaHosa-Odiri).
Con la mia mente sono dovuto andare a tutta la
storia della chiesa, presentata dal Nuovo Testamento da pentecoste alla fine
dell’era apostolica, per cercare un che minimo riferimento a riunioni
speciali, indette da uno degli apostoli, in cui vennero offerti «miracoli,
liberazione e salvezza». Il risultato è che in tutto il NT per l’epoca
apostolica non esiste neppure un solo esempio per qualcosa del genere.
I due «protagonisti» in causa vengono presentati
come «uomini di Dio». Nel NT viene usata, due volte soltanto, l’espressione
«uomo di Dio»: una volta Paolo chiamò così Timoteo, mettendogli davanti
l’etica santa che egli doveva praticare quale credente (1 Tm 6,11); la
seconda volta Paolo evidenziò il valore della Parola ispirata di Dio, la
quale fu presentata come «utile a insegnare, a riprendere, a correggere,
a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno
fornito per ogni opera buona» (2 Tm 3,16s). L’espressione «uomo di Dio»
nel NT non riguarda persone speciali, ma ogni ubbidiente credente in Cristo;
nel NT non ha mai a che fare con «miracoli e liberazione», ma sempre con
l’etica cristiana.
Ben ha scritto Paolo riguardo all’intera questione
e a presunti «uomini di Dio» speciali: «Ora, fratelli, queste cose le ho
per amor vostro applicate a me stesso e ad Apollo, affinché per nostro mezzo
impariate a praticare il “non oltre
quel che è scritto”; affinché non vi gonfiate d’orgoglio
esaltando l’uno a danno dell’altro»
(1 Cor 4,6).
Visto che in tutta la storia della chiesa
apostolica, da pentecoste in poi, non c’è neppure un caso di un’apposita
conferenza di «miracoli, liberazione e salvezza», qual è la norma biblica da
usare? L’unico caso riportato è quello della cura d’anime all’interno della
chiesa locale e tale intervento pastorale è realizzato solo dagli anziani
della comunità del malato: «C’è qualcuno fra voi infermo? Chiami a sé
gli anziani della chiesa, ed
essi preghino sopra di lui e lo ungano d’olio nel nome del Signore. E la
preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e
s’egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi» (Gcm 5,14s).
A ciò s’aggiunga che Paolo consigliò a Timoteo quanto segue: «Non imporre con
precipitazione le mani ad alcuno, e non partecipare ai peccati altrui;
conservati puro» (1 Tm 5,22). La stessa cosa vale anche al contrario! Non
bisogna mai farsi imporre le mani, se non in caso di estrema necessità e,
in tali casi, solo da qualcuno che si conosce perfettamente, anzi, solo dai
propri conduttori o, in casi particolari, da persone che essi approvino e solo
alla loro presenza. Non poche persone si sono contaminate con l’imposizione di
mani! Chi pratica cura pastorale, lo sa. Chi permette ciò, lo fa a danno della
propria salute psichica, fisica e spirituale. È molto meglio seguire il
consiglio di Paolo: «Poiché dunque abbiamo queste promesse, diletti,
purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo
la nostra santificazione nel timor di Dio» (2 Cor 7,1). Questa è la via
vincente, e non conferenze di «miracoli, liberazione e salvezza».
Una nota in calce. Sorprende che di Apostolo Martin, definito «uomo di Dio»
della Germania non si trovi in internet neppure una che minima informazione. La
maggior parte delle poche pagine, che riguardano IdaHosa-Odiri, ricalcano le «Nigeria
News», che lo presentano così: «Dr. Idahosa
Odiri is a dream personality.
Youthful, engaging, cerebral and anointed…» (Il
dott. Idahosa Odiri è una personalità da sogno. Giovanile,
impegnato, cerebrale e unto…»).
Anche tale articolo, egli parla di «uomini di Dio» particolari: «We have
just had our winning seasons programme with anointed men of God like Apostle
Anslem Madubuko and Reverend Yinka Yusuf ministering» (Noi abbiamo appena avuto
il nostro fruttuoso programma stagionale con uomini unti di Dio quali l’apostolo
Anslem Madubuko e il reverendo Yinka Yusuf).
Vista la sua menzione di «uomini unti di Dio» e di «apostolo», a questo punto mi
viene un dubbio che in «Apostolo Martin» il termine «Apostolo» non sia neppure
il cognome (visto che viene dalla Germania!), ma un ministero (?): come farà
allora di cognome? Ma allora non è «apostolo» (dal greco «mandato», ossia
ufficialmente da una chiesa) ogni missionario? Perché allora designare come
«apostolo» persone ritenute particolari? Non si fa solo confusione così? Non si
crea così una specie di «clero evangelico»?
▬
Ecco qui di seguito il commento a questo articolo di un
credente che è stato per anni nell'ambiente carismatico evangelico.
Ho letto l'articolo «L’albero dei miracoli». Posso dirti per esperienza che
questo è il classico annuncio, o meglio slogan, che è in voga negli ambienti
carismatici o neo-pentecostali (almeno qui in Svizzera). Ne ricordo uno che
circa dodici anni fa diceva pressappoco così: «Crociata di fede e miracoli».
La congregazione, che frequentano i miei genitori, organizza serate di preghiera
per miracoli e guarigione, dove durante il frastuono del parlare in lingue le
persone barcollano a terra appena vengono sfiorate dagli «unti di Dio»,
aspettando di ricevere il miracolo. Purtroppo nell’ambiente carismatico o
neo-pentecostale esistono queste caste di persone «unte» che vengono venerate da
quelli che non lo sono. Anche se però viene negato, la realtà dei fatti dimostra
ciò che sto affermando.
Sebbene il tuo articolo sia buono, dal punto di
vista dei carismatici potrebbe essere letto con diffidenza, perché non si
sanno mettere in discussione (buona parte, non tutti!), e purtroppo la paura
di peccare contro lo Spirito Santo, giudicando gli «unti di Dio», è davvero
molto forte nella mentalità di questo movimento. Purtroppo non riescono a
concepire il fatto che miracoli eseguiti nel nome di Gesù, possano provenire
invece dall’avversario. La predicazione passa sempre in secondo per non dire
in ultimo piano! Ciò che conta è il risultato. {Gaetano Nunnari}
▬
Per l'approfondimento si vedano le seguenti opere dell'autore:
■ Paralleli fra occultismo e carismaticismo: Nicola
Martella,
Carismosofia
(Punto°A°Croce, Roma 1995).
■ Cura pastorale in caso di contaminazione
occulto-esoterica: Nicola Martella,
Entrare nella breccia
(Punto°A°Croce, Roma 1996).
■ Medicine alternative ed esoterismo: Nicola
Martella,
Dizionario delle medicine alternative,
Malattia e guarigione
2
(Punto°A°Croce, Roma 2003).