Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

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AUGURI TRA INCERTEZZE E IDEOLOGIA? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l’articolo «Auguri tra incertezze e ideologia». Che questa discussione sia di «buono auspicio» per tanti. Visto che Cristo ci ha liberati dal giogo della legge mosaica, ma visto pure che è facile sostituire a essa altri precetti più moderni, valga questa esortazione: «Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi. State dunque saldi e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!» (Gal 5,1). Si veda la parodia nel primo contributo.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

2. Guerino De Masi

3. Pietro Calenzo

4. Graziella Prina

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Nicola Martella}

 

Alcuni cristiani, invece di essere portatori della Buona Novella, possono trasformarsi facilmente in «uccelli di malaugurio». I peggiori sono probabilmente i massimalisti che colano il moscerino dell’etimologia, per prescrivere che cosa non si debba dire, a causa degli antichi natali di certe parole; ma, controllando il loro linguaggio e la loro condotta, si potrà constatare che probabilmente inghiottono i cammelli dell’incoerenza in altri settori e nell’etica.

     Il nostro linguaggio può diventare malauguratamente una trappola, se si vuole risalire per ogni parola all’etimologia e non s’usa il buon senso e l’uso comune delle parole. E ciò specialmente se si vuole augurare un mondo di bene a qualcuno o dare gli auguri di buon anno o di compleanno. Si rischia allora un verbale, una multa e la sottrazione di tre punti dalla patente spirituale.

     Si può dire: «Auguri di buon anno» e «Ti auguro buon compleanno», oppure bisogna dire: «Felicitazioni (congratulazioni) di buon anno» e «Mi felicito (mi congratulo) con te per il tuo compleanno»? Si può dire «malauguratamente», oppure bisogna usare «sfortunatamente, disgraziatamente, sventuratamente»? Sfortuna, disgrazia e sventura? Dalla padella alla brace! Ti diranno forse che è consentito dire solo «purtroppo» e basta.

     Secondo alcuni ci vorrebbe un «parolometro etimologico automatico» o un chip che blocca la nostra bocca a ogni parola «non conforme» alle regole di un’etimologia linda e netta. Temo che in breve il nostro linguaggio s’impoverirebbe a poche «pure» locuzioni e tornerebbe di gran moda il linguaggio dei gesti, nel quale noi italiani siamo esperti. Anche lì però dovremo metterci d’accordo se un dato gesto in origine non significasse altro…

 

 

2. {Guerino De Masi}

 

Ciao Nicola, ti saluto con il «ciao», perché dirti «buongiorno» equivale a «augurarti» una buona giornata! E i credenti non fanno gli auguri!

     Ho sorriso quando ho letto che Paolo non fece cambiare nome a Fortunato! (ha! ha! ha!).

     Purtroppo, credevo che fosse capitato solo a me qualcuno che mi s’era opposto agli auguri per un compleanno, un nuovo anno, o un lieto evento oppure anche davanti a un malato... a chi gli s’augura una pronta e piena guarigione. La mia risposta d’allora (e son passati almeno 35 anni!) è stata che non dovrebbe dire neanche «buongiorno», «buon pranzo» o «buona notte», e neanche «fa’ buon viaggio»!

     Tu hai sviscerato bene il problema e te ne sono grato. Ma, non sarà il problema di solo qualche «ignorante»? (senza voler offendere nessuno, nel senso d’ignorare). Non sarà lo stesso problema della «giacca»? (giacché siamo stati rivestiti...).

     Nell’agosto del 1970, un semplice (molto semplice) fratello del sud si rifiuta di posare per una foto di gruppo davanti alla chiesa evangelica che visitavamo, la mia famiglia e io. Addusse la seguente motivazione: «Gesù non si faceva fotografare!». Avevo solo 20 anni, e pochissimi anni di conversione, ma mi rendevo conto di quale cantonata si stava prendendo questo semplice anziano fratello!

     Grazie Nicola e nel salutarti, ti «auguro» ogni bene dal Signore Gesù, nostro Redentore. {06 gennaio 2010}

 

 

3. {Pietro Calenzo}

 

Fratello Nicola, ottima lezione d’omiletica e d’esegetica testuale, per me veramente molto edificante e costruttiva. Personalmente ti devo partecipare che ho sempre evitato d’esprimermi con il termine «auguri», ma piuttosto usavo la terminologia «auspicare» o «ti sia propizio». Ma risalendo alla genesi di tutta una semantica arcana o arcaica, come tu giustamente comprovi, nella nostra lingua corrente, dovremmo restare muti o quasi poiché, la gran parte del lessico in materia del divino, è derivante da idee concettuali estranee al cristianesimo o all’ebraismo biblico, e pur usate nel testo scritturale. Ti ringrazio, personalmente, per gli approfondimenti che ci hai dato su presunte terminologie pagane, ricordandoci la fede nella Parola di Dio, che rende pura ogni cosa pura, per coloro che sono stati santificati da Cristo, e quindi sono puri per la grazia di Dio, e nella preghiera che santifica ogni cosa. […] Benedizioni nel nome del Messia Gesù, il Benedetto in eterno. {06 gennaio 2010}

 

 

4. {Graziella Prina}

 

Super confortanti considerazioni per chi, come me, desidera farsi capire dal prossimo suo. {08 gennaio 2010}

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-Auguri_incert_ideolog_Oc.htm

07-01-2010; Aggiornamento: 30-06-2010

 

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