Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

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Recensioni Punto°A°Croce

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL MISTERO DELLE ORIGINI

 

Autori Vari, Il mistero delle origini, dell’universo e dell’uomo (Ecclesiae Domus, Napoli 2005).

 

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori. Quelli attivi hanno uno sfondo bianco)

 

Giovanni Brandi

Secondo

Terzo

Quarto

 

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Giovanni Brandi: Il contenuto è scorrevole e leggibile, nonostante l’opera sia stata scritta da più mani e l’argomento trattato non sia facile da esemplificare. La prefazione è del qualificato genetista Giuseppe Sermonti, del quale sono noti i suoi libri antidarwinisti («Dimenticare Darwin» è l’ultimo). C’è poi l’introduzione di Maurizio Brunetti, ricercatore universitario di Geometria e membro di Alleanza Cattolica, che chiarisce i termini del dibattito tra il Magistero Cattolico e la teoria dell’evoluzione.

   Segue l’intervento di Gaetano Castello, docente cattolico di Sacra Scrittura, il quale sostiene che il racconto biblico è frutto di un lungo processo di redazioni conclusesi nel periodo della cattività Babilonese (586 a.C.). Parla poi di «caos primitivo» e di «Deutero-Isaia», con un linguaggio tipico della «teologia liberale», la quale non ammette l’ispirazione verbale e plenaria della Parola di Dio. Insomma, posizioni molto negative per la vera comprensione della Bibbia. Si ammette che è stato Dio a creare tutte le cose, ma non si dice come e quando, lasciando spazio alla libera interpretazione; in fondo, cioè, si dice tutto e niente.

   Di altro tenore è il contributo al dibattito di Mihael Georgiev, che subito chiarisce il falso presupposto che vi sia contraddizione tra vera scienza e religione, spiegando che sono entrambi doni di Dio. Georgiev, come caporedattore del sito creazionista dell’AISO (www.origini.info), è sempre puntuale nei suoi interventi e anche in questo caso non si smentisce, riuscendo prima a dimostrare l’infondatezza dell’evoluzionismo, per proporre poi l’alternativa creazionista in modo serio e onesto.

   Meno efficace è l’intervento di Mart De Groot, altro esponente dell’AISO. Essendo astrofisico, spiega molto bene che solo un «disegno intelligente» poteva permettere la nascita di un universo come il nostro e che solo ammettendo un «Dio Creatore» si può dare un senso alle complicate leggi che governano l’universo, permettendo la vita. Mi ha lasciato invece perplesso la separazione di Genesi 1,1-2 dal resto della settimana creativa, giustificando un’età dell’Universo di miliardi di anni: lo ritengo esegeticamente inammissibile e credo che contrasti chiaramente con Esodo 20,8-11.

   Luciano Gaudio, docente di Genetica, a differenza di Sermonti sostiene palesemente la teoria dell’evoluzione. La conclusione, infine, è del teologo domenicano Salvatore Sorrentino, il quale si augura che il problema delle origini non venga più presentato come già risolto da un evoluzionismo ateo e materialista, ma che ci possa essere un confronto aperto a più possibilità, responsabilizzando maggiormente la famiglia in ciò che va oltre la scienza.

   Certo, da questo libro non ci si poteva aspettare di più, presentando ipotesi a confronto. I cristiani, però, possono confidare sulla promessa del Signore Gesù: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).

 

 

Sulla separazione di Gn 1,1 o Gn 1,1s dal resto del capitolo e sull’età dell’universo cfr. in Nicola Martella, Temi delle origini. Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006) gli articoli «Giorni, ere, genealogie», pp. 104-114; «Creazione continua o discontinua?», pp. 115-127; cfr. qui anche «“Creare” diverso da “fare”?», pp. 128-132. ● Sulla critica biblica cfr. qui «Genesi 1-2 e la critica biblica», pp. 54-64. ● Sulla questione Bibbia e scienza, creazione ed evoluzione cfr. qui «L’interpretazione della Genesi», pp. 25-48; «La Genesi e la scienza», pp. 181-195. ● Per la parte esegetica cfr. Nicola Martella, Esegesi delle origini. Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006).

 

 

 

Secondo:

 

 

Terzo:

 

 

Quarto:

 

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Ricordiamo che ognuno può mandare la recensione di un libro da lui letto o anche solo le sue osservazioni al riguardo. Tutto ciò rispecchia esclusivamente le convinzioni di chi si esprime e non necessariamente quelle della redazione di «Fede controcorrente» sull’argomento.

 

Aggiornamento: 01-05-07

 

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