Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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L’uomo e la donna nella Bibbia— Generi e ruoli 1:

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LA FEDE SECONDO GIANNI GERACI, MILITANTE GAY?

PARLIAMONE 2

 

 a cura di Nicola Martella

 

Nell'articolo «La fede secondo Gianni Geraci, militante gay» analizzavo un video, in cui Gianni Geraci, esponente di spicco del movimento gay cosiddetto cristiano (il «Guado»), è stato intervistato dalle «Iene». La discussione, che ne è nata [ La fede secondo Gianni Geraci, militante gay? Parliamone 1], prosegue qui di seguito.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

Partecipate alla discussione inviando i vostri contributi al Webmaster (E-mail)

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Marco Soranno

2. Vincenzo Russillo

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Marco Soranno}

 

Si può essere cristiani e omosessuali? O per meglio dire, si può essere seguaci di Cristo (questo significa la parola «cristiano») e dare sfogo alla propria tendenza omosessuale (o legittimarla teologicamente)? Possiamo dibattere se una tendenza omosessuale può scomparire mediante l’opera dello Spirito Santo — come sostengono alcuni ambienti evangelici. Tuttavia io dico che pratica omosessuale e discepolato cristiano non siano compatibili.

     Consideriamo queste parole del Cristo: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Matteo 16,24). Ognuno di noi è chiamato a rinunciare agli eccessi della propria natura umana che possano distoglierlo dal rapporto col Padre santo, e ciò vale anche per l’ambito sessuale, sia esso etero che omo. Il cristianesimo è fede responsabilizzante dal punto di vista etico, e responsabilizzare non vuol dire legittimare. {30 novembre 2008}

 

 

2. {Vincenzo Russillo}

 

Il pensiero di Gianni Geraci è figlio d’una cultura umanista e liberista. Gli omosessuali cercano consenso. Questo ormai è sotto gli occhi di tutti, con manifestazioni del tipo Gay Pride.

     Sono d’accordo con chi dice che non vanno isolati ma ascoltati. Ma purtroppo oggi si sta andando agli estremi: o sono emarginati o posti a modello dai mass-media come persone che s’impongono per avere i loro diritti. Il pensiero di Gianni Geraci è ancora più profondo, va a toccare gli insegnamenti di Cristo.

     Egli sostiene che crede al Gesù dei Vangeli, il quale disse: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina» (Matteo 19,4). Nel NT ci sono altri riferimenti (Romani 1,26-27; 1 Corinzi 6,9-10; 1 Timoteo 1,9-10). Il messaggio è chiaro, non vengono tollerati rapporti impuri.

     Da parte degli omosessuali cristiani però vengono spesso presentati dei messaggi d’imbonimento, nei quali Dio viene presentato solamente come buono. Si aggiunge pure che il Signore: odia il peccato, ma ama il peccatore. Questo è vero, ma purché l’empio cambi vita. Perché Dio è anche giusto, quindi disprezza chi persevera nello sbagliare e non cambia vita: «Dio è giusto giudice, un Dio che si sdegna ogni giorno» (Salmo 7,11).

     La Legge di Dio, ha stabilito che s’abbia solo un partner di sesso opposto. Stabilì quest’ordine naturale, non solo perché l’uomo si riproduca ma perché tra l’uomo e la donna ci sia una forte intimità. Inoltre diede a quest’ultima il compito di sostenere l’uomo: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui» (Genesi 2,18) [N.d.R.: l’ebraico recita: «un aiuto che gli sia a fronte», quindi un partner].

     L’inosservanza di queste regole è in abominio agli occhi di Dio. La distruzione di Sodoma e Gomorra ne è un esempio. Non solo l’omosessualità è peccato agli occhi di nostro Signore, ma qualunque impurità sessuale. Quindi il cambiamento non deve avvenire, diventando eterosessuali, ma santificandosi nel nome di Cristo. Infatti Gesù non deve diventare per il peccatore, che lo cerca, un mezzo per raggiungere un fine. Ma Egli è l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, l’inizio e la fine. Non bisogna recarsi dal nostro Messia per ottenere qualcosa, ma esclusivamente per cercarlo.

     La Parola di Dio è chiara: «Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna» (Apocalisse 22,14-15). Cambiando il proprio stile di vita, si può lottare con un amico al proprio fianco: Gesù. Solo così si potrà essere sicuri d’andare in Paradiso: «E io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano» (Gv 10,28). La speranza c’è, ma bisogna trovare la forza di cambiare e Cristo perdonerà ogni nostro peccato: «E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio» (1 Cor 6,11). {30 novembre 2008}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-G-Geraci_fede-gay_parla2_GeR.htm

01-12-2008; Aggiornamento:

 

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