Nell'articolo «La
fede secondo Gianni Geraci, militante gay» analizzavo un
video, in cui Gianni Geraci, esponente di spicco del movimento gay cosiddetto
cristiano (il «Guado»), è stato intervistato dalle «Iene». La discussione, che
ne è nata [►
La fede secondo Gianni Geraci, militante gay? Parliamone 1],
prosegue qui di seguito.
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sottostante
1.
{Marco Soranno} ▲
Si può essere
cristiani e omosessuali? O per meglio dire, si può essere seguaci di Cristo
(questo significa la parola «cristiano») e dare sfogo alla propria tendenza
omosessuale (o legittimarla teologicamente)? Possiamo dibattere se una tendenza
omosessuale può scomparire mediante l’opera dello Spirito Santo — come
sostengono alcuni ambienti evangelici. Tuttavia io dico che pratica omosessuale
e discepolato cristiano non siano compatibili.
Consideriamo queste parole del Cristo: «Se uno vuol venire dietro a me,
rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Matteo 16,24). Ognuno
di noi è chiamato a rinunciare agli eccessi della propria natura umana che
possano distoglierlo dal rapporto col Padre santo, e ciò vale anche per l’ambito
sessuale, sia esso etero che omo. Il cristianesimo è fede responsabilizzante dal
punto di vista etico, e responsabilizzare non vuol dire legittimare. {30
novembre 2008}
2.
{Vincenzo Russillo} ▲
Il pensiero di
Gianni Geraci è figlio d’una cultura umanista e liberista. Gli omosessuali
cercano consenso. Questo ormai è sotto gli occhi di tutti, con manifestazioni
del tipo Gay Pride.
Sono d’accordo con chi dice che non vanno isolati ma ascoltati. Ma purtroppo
oggi si sta andando agli estremi: o sono emarginati o posti a modello dai
mass-media come persone che s’impongono per avere i loro diritti. Il pensiero di
Gianni Geraci è ancora più profondo, va a toccare gli insegnamenti di Cristo.
Egli sostiene che crede al Gesù dei Vangeli, il quale disse: «Non avete letto
che il Creatore, da principio, li creò
maschio e femmina» (Matteo 19,4). Nel NT ci sono altri riferimenti
(Romani 1,26-27; 1 Corinzi 6,9-10; 1 Timoteo 1,9-10). Il messaggio è chiaro, non
vengono tollerati rapporti impuri.
Da parte degli omosessuali cristiani però vengono spesso presentati dei messaggi
d’imbonimento, nei quali Dio viene presentato solamente come buono. Si aggiunge
pure che il Signore: odia il peccato, ma ama il peccatore. Questo è vero, ma
purché l’empio cambi vita. Perché Dio è anche giusto, quindi disprezza chi
persevera nello sbagliare e non cambia vita: «Dio è giusto giudice, un Dio
che si sdegna ogni giorno» (Salmo 7,11).
La Legge di Dio, ha stabilito che s’abbia solo un partner di sesso opposto.
Stabilì quest’ordine naturale, non solo perché l’uomo si riproduca ma perché tra
l’uomo e la donna ci sia una forte intimità. Inoltre diede a quest’ultima il
compito di sostenere l’uomo: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un
aiuto che sia adatto a lui» (Genesi 2,18) [N.d.R.: l’ebraico recita: «un
aiuto che gli sia a fronte», quindi un partner].
L’inosservanza di queste regole è in abominio agli occhi di Dio. La distruzione
di Sodoma e Gomorra ne è un esempio. Non solo l’omosessualità è peccato agli
occhi di nostro Signore, ma qualunque impurità sessuale. Quindi il cambiamento
non deve avvenire, diventando eterosessuali, ma santificandosi nel nome di
Cristo. Infatti Gesù non deve diventare per il peccatore, che lo cerca, un mezzo
per raggiungere un fine. Ma Egli è l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo,
l’inizio e la fine. Non bisogna recarsi dal nostro Messia per ottenere qualcosa,
ma esclusivamente per cercarlo.
La Parola di Dio è chiara: «Beati quelli che lavano le loro vesti per aver
diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i
cani,
gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi,
gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna» (Apocalisse
22,14-15). Cambiando il proprio stile di vita, si può lottare con un amico al
proprio fianco: Gesù. Solo così si potrà essere sicuri d’andare in Paradiso: «E
io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano»
(Gv 10,28). La speranza c’è, ma bisogna trovare la forza di cambiare e Cristo
perdonerà ogni nostro peccato: «E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati
lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore
Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio» (1 Cor 6,11).
{30 novembre 2008}
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-G-Geraci_fede-gay_parla2_GeR.htm
01-12-2008; Aggiornamento:
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