Dopo aver visionato in rete un video, suggeritomi da un lettore, in cui di
Gianni Geraci veniva intervistato sul tema dell'omosessualità, l'ho analizzato
dal punto di vista biblico. Ne è nato un articolo, che ho mandato allo stesso
Geraci in anticipo rispetto alla pubblicazione, perché egli lo leggesse e
facesse eventuali osservazioni in merito. Egli lo ha letto e, rispondendomi in
modo provvisorio, ha affermato che mi invierebbe una risposta ampia e
sufficiente. La nostra corrispondenza e la sua risposta saranno messe extra in
rete. Nell'attesa di una sua risposta esauriente, pubblico intanto questo
articolo, anche visto che egli mi ha scritto: «Se vuoi mettere in rete il tuo
commento, ritieniti libero di farlo con il mio consenso».
{23-11-2008} |
La questione del lettore
▲
Giorni fa,
guardando un programma televisivo, «Le Iene», mi sono imbattuto in
quest’intervista d’un «credente» omosessuale. Sull’omosessualità credo che se ne
è parlato abbastanza sul sito. Ma se riterrai opportuno, per prendere spunto su
temi da dibattere, ti lascio il link per visionare il
video (segue dopo la pubblicità iniziale). {Vincenzo Russillo; 17 novembre
2008}
La risposta ▲
Gianni Geraci è strettamente legato al Gruppo del «Guado» di Milano e nel 1996 è stato
nominato portavoce del «Coordinamento Gruppi di Omosessuali Cristiani in
Italia». In rete è pieno di suoi scritti sul tema della fede e
dell'omosessualità; egli stesso racconta di se stesso e della sua attività per
filo e per segno anche in forma
scritta, cosa che è stata poi ripresa da
vari siti, ad esempio da gruppi o comunità di base come «noi
siamo chiesa». Esistono anche registrazioni audio, ad esempio quella fatta dalla rivista da
Macromedia (2008) o su
Radio radicale nell'ambito del Gay Pride 2008.
Con lui mi sono scritto privatamente e anche sul sito c’è già un confronto con
lui. L’ho trovato molto più umano e disponibile di altri attivisti omosessuali
presunti cristiani, i quali reagiscono perlopiù in modo aggressivo e violento a
ogni minima critica e tirano subito fuori il «cartellino rosso» per sanzionare
una presunta omofobia altrui. Premetto subito che non mi sento meno peccatore di
un omosessuale, sebbene abbia sperimentato la salvezza per grazia mediante la
fede (Ef 2,8), né è mio interesse avversare i singoli gay in quanto persone. Qui
si tratta del fatto se la «fede» (quella in Cristo) possa prescindere dalla
«verità» rivelata nella sacra Scrittura, nel nostro caso riguardo all'etica
sessuale, visto che Gianni Geraci afferma di essere un omosessuale cristiano.
Qui di seguito analizziamo
esclusivamente il filmato ripreso presso l’associazione milanese «Il
Guado». In esso Gianni Geraci appare simpatico, umano e suadente. Sebbene
l’intervistatore delle «Iene» lo incalzi, riesce a mantenere la calma. La sua
appare una fede sacramentale (cfr. l’uso della confessione, del rosario, recita
dei vespri) legata alla chiesa di Roma, chiamata da lui sua «madre»; è una
spiritualità cristianizzata che attinge a varie fonti (Gesù, Martin Luther King
[la cui moralità eterosessuale era anch’essa discutibile, perché libertina],
Gandhi, papa
Giovanni XXIII, don Bosco). Mi è saltato all'occhio che in tutta l’intervista
non pone mai la questione della volontà di Dio e della verità.
Per me, anche nella sua
sincerità e umanità, Gianni Geraci è uno che si è fatta la «fede» a sua immagine
e somiglianza. Non gli interessa tanto ciò che dice la Parola di Dio e Gesù
stesso (p.es. «Va’ e non peccare più», Gv 8,11; «i fornicatori non
erediteranno il regno di Dio», 1 Cor 6,9), ma usa la fede nel senso di
«spiritualità» personale, in cui la verità è cosa secondaria. Vuole un Dio
misericordioso, ma continuando a fare ciò che vuole, indipendentemente da ciò
che Dio ha detto e fatto scrivere nella sua parola. Pur avendo avuto sensi di
colpa nei suoi rapporti omosessuali (il primo lo ebbe a 27 anni con un certo
Corrado, conosciuto occasionalmente), non li abbandonò; chiese sì a Dio di
aiutarlo in tale situazione, ma non a fare la volontà divina e a uscire da tale
pratica antibiblica. Anzi, col tempo si è convinto a pensare all’omosessualità
come a una «vocazione… a un aspetto della chiamata con cui Dio mi ha dato la
vita». Qui «Dio» diventa un termine dialettico dei propri desideri
spiritualistici, non il Dio vivente che si è rivelato manifestando la sua
volontà morale.
Stando così le cose, «fede» e
«omosessualità» sono, come egli afferma, due parti irrinunciabili della
sua vita. Ciò mi ricorda invece una parola di Gesù che recita: «Se uno vuol
venire dietro a me, rinunci a se stesso
e prenda la sua croce e mi segua» (Mt 16,24); ossia si può seguire il
Maestro, solo alle condizioni del Signore stesso. Anche l’Apostolo paolo
affermò: «Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono
abbandonati alla
dissolutezza fino a commettere
ogni sorta di impurità con insaziabile
avidità. Ma quant’è a voi, non è così che avete imparato a
conoscere Cristo. Se pur l’avete udito e in lui siete stati ammaestrati secondo
la verità che è in Gesù, avete
imparato, per quanto concerne la vostra
condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe
seguendo le passioni ingannatrici;
ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente, e a rivestire
l’uomo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella
giustizia e nella santità che
procedono dalla verità» (Ef
4,19-24).
Leggendolo e ascoltandolo, ho
dovuto costatare che Gianni Geraci non ha un discernimento biblico.
Infatti non vede un limite fra i «seguaci di Cristo», chiamati «figli della
luce» (Lc 16,8; 1 Ts 5,5) e «questa malvagia generazione», come la
chiama Gesù; non si pone il problema di «questa perversa generazione», da
cui bisogna salvarsi, come affermò Pietro a Pentecoste (At 2,40), né delle
«opere delle tenebre», a cui non bisogna partecipare e che bisogna
invece riprendere (Ef 5,11; Rm 13,12ss). Egli partecipa ai «Gay Pride», che
definisce «una grande festa», insieme a gente che odia e disonora Dio, pur
chiamandosi cristiano; lì è andato a «rimorchiare», come lui stesso ha ammesso.
Sebbene sia stato innamorato diverse volte di altri maschi, ora, da sei anni, è
«fidanzato» (ossia va a letto) con Luigi, che per altro egli definisce «non
credente», sebbene ne sia innamorato.
Per questo, sebbene le sue
buone intenzioni e la sua umanità, come attivista a favore di una pratica
omosessuale presunta cristiana è biblicamente un sedotto diventato seduttore,
proprio perché cerca di rendere credibile che la fornicazione omosessuale sia
una variante possibile prevista dal Creatore e, quindi, dalla sacra Scrittura.
Inoltre, egli illude se stesso, pensando di poter avere il perdono di Dio, pur
continuando la sua vita di fornicazione; ma questo è un inganno per sé e per
quanti lo seguono da attivista per una pratica omosessuale presunta cristiana.
Infatti è scritto: «Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno
di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli
effeminati, né i
sodomiti, […] erediteranno il regno di Dio. E tali
eravate alcuni;
ma siete stati lavati,
ma
siete stati santificati,
ma
siete stati giustificati nel nome del
Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del
nostro
Dio» (1 Cor 6,9ss). È evidente che allo
stesso tempo non si può avere l'uno (il regno
di Dio) e l'altro (pratiche omosessuali ed eterosessuali contrarie alla volontà
di Dio). Una sincera conversione porta con sé un cambiamento di stile di vita
rispetto al passato («tali eravate... ma»).
Gianni Geraci
afferma nel video che «il senso della fede è
andare in Paradiso» e afferma di aver «conosciuto gay che sono senz’altro in
paradiso... poiché erano dei veri santi». La Bibbia afferma però che il destino
dei fornicatori (omosessuali ed eterosessuali) è, se non si ravvedono, lo stagno
ardente, quindi l’inferno, come tutti gli altri impenitenti (Ap 21,8). Essi non
avranno parte a nuovi cieli e nuova terra (Ap 22,15).
Alla domanda: «Perché un gay
può essere cristiano», Gianni Geraci
risponde: «Perché il Signore ha chiamato tutti alla
salvezza». Egli non comprende però che la chiamata alla salvezza non basta,
poiché il messaggio di Gesù comprende il ravvedimento: «Ravvedetevi, perché
il regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17). E altresì gli apostoli predicavano:
«Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano
cancellati» (At 3,19). Se Gianni Geraci vuole essere un vero discepolo di
Cristo, deve prima ravvedersi della sua condotta peccaminosa, che la
Bibbia chiama abominio (Lv 18,22; 20,13). Poi dovrebbe praticare il seguente
comandamento del Signore: «Non tutti comprendono questa parola, ma [quelli]
ai quali è dato. Infatti vi sono dei castrati che sono nati così dal seno della
madre; e vi sono dei castrati che sono stati castrati dagli uomini, e
vi sono dei castrati che si sono castrati
da sé a causa del regno dei cieli. Chi può comprendere, comprenda»
(Mt 19,11s).
Ho cercato di dialogare con
lui nel passato, ma ho capito che non gli interessa la verità biblica.
Crede che il peccato sia, giustamente, «non mettere Dio al primo posto», e lo
rende felice il fatto di sentirsi «amato da Dio attraverso le persone che lo
vogliono bene». Però poi vuole un Dio accondiscendente e compiacente, che non
abbia e manifesti una
sua propria volontà, ma che si adatti alla volontà e ai desideri dell’uomo,
quindi fatto a propria immagine e somiglianza. Come attivista per una pratica
omosessuale presunta cristiana sta di fatto ingannando, senza magari volerlo,
che Dio accetti una cosa del genere; perciò è responsabile per tante persone che
egli ha così ingannato. Per lui e persone come lui si può applicare la parola di
paolo diretta ai Corinzi, che si erano fatti sobillare da false guide
spirituali: «Temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così
le vostre menti siano corrotte e sviate
dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene a
predicarvi un altro Gesù, diverso
da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno
Spirito diverso da quello che avete
ricevuto, o un Vangelo diverso da
quello che avete accettato, voi ben lo sopportate!» (2 Cor 11,3s). Quello di
Gianni Geraci è, biblicamente parlando, un falso evangelo, che lascia le
persone così come sono, che le inganna di poter piacere così a Dio e li destina,
in fondo, all’Inferno.
Per questi motivi, l’apostolo
Paolo diede questo
consiglio a chi in Corinto era veramente intenzionato a seguire il Signor
Gesù Cristo, secondo la verità biblica: «Quel che v’ho scritto è di
non mischiarvi con alcuno che,
chiamandosi fratello, sia un fornicatore,
o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con
un tale non dovete neppur mangiare» (1 Cor 5,11). Nonostante ciò bisogna
essere disposti ad aiutare chi intende conoscere il Dio vivente e la sua verità
e abbandonare la sua fornicazione, omosessuale o eterosessuale che sia.
Per l’approfondimento si veda in Nicola Martella,
Disturbi e abusi,
Sesso & Affini 3 (Punto°A°Croce, Roma 1998), gli articoli: «L’omosessualità»,
pp. 157-171; «Omosessualità e Bibbia», pp. 172-184; «L’amicizia fra uomini», pp.
185-193. |
►
La fede secondo Gianni Geraci, militante gay? Parliamone 1 {Nicola Martella} (T)
►
La fede secondo Gianni Geraci, militante gay? Parliamone 2 {Nicola Martella} (T)
*°*°*°*°*°*°
Su questo tema
Gianni Geraci compare anche nei seguenti scritti:
►
Grazia di Dio, alibi per stile di vita peccaminoso? 1:
I frutti mostrano l’albero {Gianni Geraci - Nicola Martella} (T/A)
►
Grazia di Dio, alibi per stile di vita peccaminoso? 2:
Una devozione cristiana senza un’etica sessuale biblica? {Gianni Geraci - Nicola
Martella} (T/A)
►
Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone 2
{Nicola Martella} (T) (contributo 8°)
►
Omosessualità quale fornicazione? {Gianni Geraci - Nicola Martella} (T/A)
*°*°*°*°*°*°
Su questo tema si
veda inoltre:
►
Alternative bibliche al gay inside e al gay
pride {Nicola Martella} (A)
►
Gay Pride e gay «cristiani» {Nicola Martella} (A)
►
I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 1 {Nicola Martella} (A)
►
I gay dicono che anche Gesù e alcuni apostoli fossero tali 2 {Nicola Martella} (A)
►
I gay dicono di amare Gesù, pur rimanendo tali {Nicola Martella} (A)
►
La fornicazione omosessuale {Veglio Jugovac} (A)
►
Omosessualità è fornicazione? Parliamone {Nicola Martella} (T)
►
Per i gay anche Gesù e alcuni apostoli erano tali? Parliamone 1 {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-G-Geraci_fede-gay_S&A.htm
20-11-2008; Aggiornamento: 12-04-2011
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