Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Uniti nella verità

 

Prassi di chiesa

 

 

 

 

Le diversità possono essere una risorsa oppure diventano un problema.
 Ecco le parti principali:
■ Entriamo in tema (il problema)
■ Uniti nella verità
■ Le diversità quale risorsa
■ Le diversità e le divisioni
■ Aspetti connessi.
 
Il libro è adatto primariamente per conduttori di chiesa, per diaconi e per collaboratori attivi; si presta pure per il confronto fra leader e per la formazione dei collaboratori. È un libro utile per le «menti pensanti» che vogliano rinnovare la propria chiesa, mettendo a fuoco le cose essenziali dichiarate dal NT.

 

Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL GUASTATORE DI CHIESA

 

 di Nicola Martella

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: In senso tecnico un «guastatore» è un soldato, che appoggia un reparto d’assalto, spianando la strada a esso mediante azioni di sabotaggio, atte a neutralizzare le opere difensive degli avversari.

     Ogni tanto mi contatta qualche credente, collaboratore e conduttore di chiesa, per mettermi al corrente della pesante situazione della sua assemblea e per chiedermi consiglio su come affrontare questo o quel guastatore.

     Ultimamente un caro credente di un’altra zona d’Italia si lamentava con tristezza sulla sua bacheca in Internet di coloro, che hanno comportamenti settari e faziosi fino all’intolleranza, sempre pronti condannare.

     Giorni fa, mi è venuto a trovare un servitore del Signore, che mi ha messo al corrente di una nostra comune conoscenza, che si è trasferito anni fa dal sud al nord, che si è ambientato lì nelle assemblee, ha fatto «carriera» in una di esse e ora usa tutto il suo tempo ed energie specialmente per accanirsi contro un altro credente impegnato nell’opera del Signore, che non ha le sue stesse opinioni su alcuni punti, col fine di demolirlo.

     Sembra proprio che alcuni abbiano il carisma o la sindrome della «mela marcia»: messa in una cassetta, ben presto farà ammuffire tutte le altre mele.

     Avendo vissute cose simili sulla mia pelle, conosco personalmente sia i «geni guastatori», sia quelli che si accaniscono contro di me per demolirmi, sia le «mele marce». Tutto ciò mi ha ricordato di aver scritto, molti mesi fa il testo della mia «cartolina», indirizzata all’uomo, che fa posto al Calunniatore, all’avversario di Dio.

 

 

2.  IL SABOTATORE: Paolo, congedandosi dai conduttori di Efeso, li avvertì non solo dei lupi rapaci esterni, ma anche degli individui guasti all’interno delle comunità: «E da mezzo a voi stessi sorgeranno degli uomini, che proferiranno cose perverse, per trascinarsi dietro i discepoli» (At 20,29s).

     Il guastatore di chiesa lavora dietro le quinte. Può essere un membro, un collaboratore, un diacono o addirittura uno dei conduttori. Egli vede in questo modo di agire l’unica maniera per soddisfare il proprio ego e il proprio desiderio di valere e per attestarsi, imporsi o fare maggiore carriera. Non di rado è un soggetto, che ha forti concupiscenze e non poche dipendenze più o meno segrete. La sua vita emotiva, spirituale e morale è tutto un succedersi di alti e bassi periodico, come sulle montagne russe, ora alle stelle, ora alle stalle.

     Un siffatto individuo crea una ragnatela di discredito verso un certo servitore, che egli ha preso di mira. È attento ad assecondare le lamentele altrui e a confermarle in se stesse, aggiungendo un carico o un misterioso «Se tu sapessi come stanno le cose, ma non posso dirti niente!». Semina il dubbio, rimarcando le cose che non vanno. Ingigantisce le pulci, le assomma e le fa apparire elefanti agli occhi degli incauti creduloni. Cerca sponde e alleanze con consenzienti. Alimenta negli altri i sospetti, dà ragione ai dubbiosi, spinge i più deboli a fare certi passi.

     Il guastatore di chiesa cerca di non apparire subito in prima persona, ma crea dapprima una fitta ragnatela. Quando poi esce allo scoperto, ha oramai impestato l’atmosfera di bacilli e veleni e ha intessuto la trama con l’ordito. A questo punto, o spinge gli altri a farsi avanti o, sentendosi le spalle coperte, si pone come semplice portavoce degli altri. Con atteggiamento di ipocrita e finta umiltà, vuol farti credere che sta solo riportando ciò, che la maggior parte pensa veramente. Anzi, con sottile furbizia, ti vuole convincere che ti sta dicendo le cose per il tuo bene.

     Quando un tale guastatore di chiese riesce nel suo intento, rovinando l’opera, sa a chi dare la colpa, ossia a tutti tranne che a se stesso. Il burattinaio trova il capo espiatorio fra i suoi burattini.

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI: Caso mai, dopo che ha distrutto tante cose nell’opera di Dio, viene messo con le spalle al muro, sa trovare lacrime di coccodrillo, per impietosire la platea. Spesso il suo ravvedimento è solo finzione, specialmente quando ha fatto cose simili in diverse assemblee. O anche laddove possa essere sincero, saranno le sue concupiscenze e le sue dipendenze a fargli fare, dopo un po’ di tempo, nuovamente posto al Calunniatore (gr. diábolos), a ricominciare le stesse manovre tenebrose e gli stessi percorsi labirintici e a fare nuovi danni all’opera di Dio.

     Si spera che prima o poi si ravvedrà veramente, pentendosi del male fatto e riparando ai danni fatti. Tuttavia le sanzioni amministrative divine rimarranno. Infatti, è scritto: «Chi semina iniquità, miete sciagura» (Pr 22,8). E ancora: «Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio! Infatti, quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà» (Gal 6,7). E infine: «Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui» (1 Cor 3,17). Chi conosce abbastanza la Bibbia, si ricorderà al riguardo qualcuno dei seguenti scellerati casi: Kore, Dathan, Abiram e i loro accoliti (Nu 16), Achan (Gs 7), il falso profeta Anania (Gr 28), Anania e Saffira (At 5), il mago e falso profeta Elima alias Bar-Gesù (At 13,6-11) e Alessandro il ramaio (2 Tm 4,14s).

 

Il guastatore di chiesa? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Guasta_chiesa_UnV.htm

07-11-2015; Aggiornamento: 23-11-2015

 

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