Qui di seguito
diamo occasione di discutere l’articolo «Era
Gesù uno Zelota?». Alcuni pensano che Gesù di Nazareth appartenesse
al zelotismo; altri lo ascrivono ad altri movimenti (Esseni, Farisei, ecc.).
Come mostrano, però, gli scritti del NT il Nazareno era un tipo particolare, che
non si faceva facilmente inscatolare in uno degli schemi del tempo; egli era una
categoria a sé.
Bisogna capire che nel NT greco per il termine «zelante» esiste un
significato generale (fervente, diligente) e uno specifico (zelota), che
caratterizzava l’affiliato a tale movimento giudaico rivoluzionario.
■ Zelante: Il termine greco zēlōtēs esprimeva l’impegno
particolare per qualcosa (At 21,20 per la legge;
22,3 per la causa di Dio; 1 Cor 14,12 per le spiritualità [o carismi
spirituali]; Gal 1,14 delle tradizioni dei padri; Tt 2,14 nelle opere buone)
o per qualcuno (Gal 4,17 verbo: «essere zelante [fervido, impegnato,
interessato] per qualcuno»). Tale termine corrispondeva a spûdaios
«attivo, diligente, zelante», che in alcuni brani troviamo in alternativa a
zēlōtēs (2 Cor 8,22 per
la raccolta della colletta a pro dei credenti poveri della Giudea) e a mimētēs
«imitatore, seguace» (1 Pt 3,13 del bene). Tutti e tre tali termini sono
tradotti in italiano nei brani indicati con «zelante».
■ Zelota: Nel NT il termine zēlōtēs non fu mai usato direttamente
per caratterizzare un membro dello zelotismo, neppure nel caso di Barabba
(Mt 27,16ss), di
Teuda o di Giuda il Galileo (At 5,36s), capi
rivoluzionari, che intendevano combattere i Romani e liberare Giuda. Questo
accadde o per evitare commistioni (il termine era ambiguo) o perché gli Zeloti
erano considerati semplicemente come Farisei estremisti e vennero
trattati, quindi, come tali.
■ Casi controversi: Uno dei discepoli di Gesù si chiamava Símōn ho
kalûmenos Zēlōtēs «Simone, chiamato
Zelante / Zelota» (Lc 6,15) o, semplicemente, Símōn ho Zēlōtēs ««Simone
lo Zelante / lo Zelota». Non viene sufficientemente spiegato, se Simone fosse un
ex-Zolota o, semplicemente, un discepolo particolarmente fervente (cfr. anche
Simone detto «Sasso»; Giacono e Giovanni detti «figli del tuono», ecc.). Matteo
lo chiamò col nome aramaico: Símōn ho Kananítēs ««Simone
il Kananita»; tale termine non è da tradurre «cananeo», ma è semplicemente il
corrispondente aramaico di zēlōtēs.
Tale termine proviene dal sostantivo ebraico qine’āh
«passione, gelosia, zelo, invidia», ed è usato nel senso di «zelo» dapprima per
Fineas (Nu 25,11.13), a cui gli Zeloti si spiravano come figura (cfr. anche Jehu
in 2 Re 10,16).
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I contributi sul tema ▲
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1. {Samuel
Leumas}
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■
Contributo:
[Era Gesù uno Zelota?] A mio parere no, anche
se è innegabile che all’interno della cerchia degli apostoli e dei
discepoli ci fossero zeloti. {22-07-2012}
▬
Risposta 1
(Nicola Martella): Come ho scritto all’inizio di questo tema, solo uno dei
discepoli fu chiamato per soprannome
zēlōtēs
/ kananítēs:
Simone chiamato lo Zelante / lo Zelota (Lc 6,15; At 1,13) o il Kananita
(aram. = zelante / zelota; Mt 10,4; Mc 3,18). Come abbiamo visto, tale termine è
ambiguo, significando «fervente, zelante». È difficile pensare che uno Zelota
fosse discepolo di Gesù e rimanesse tale, visto che gli insegnamenti del Maestro
erano antitetici rispetto a tale ideologia politico-religiosa (p.es.
amare i propri nemici; pagare i tributi). Tale soprannome proveniva
probabilmente dal fatto che Simone era un ex-Zelota o era particolarmente
zelante per le cose di Dio.
▬
Replica 1
(Samuel Leumas): Beh, però, Nicola, del Getsemani Pietro tagliò
l’orecchio di uno; e poi si legge che almeno due
apostoli erano armati. {22-07-2012}
▬
Risposta 2
(Nicola Martella): Ciò non li rendeva membri di un movimento
politico-religioso ben delineato, chiamato «zelotismo». Pietro aveva
interpretato male le parole di Gesù, credendo che fosse venuto il momento
d’instaurare il regno messianico; Gesù lo rimproverò. Che qualcuno, ad esempio,
abbia rubato qualcosa in un momento di debolezza, non lo rende automaticamente
affiliato alla mafia.
Il zelotismo era simile a movimenti integralisti dell’Islam tipo «Al
Qaeda»; il famoso termine jihad «sforzo, impegno» ben descrive
ciò, che lo zelotismo intendeva esprimere con «zelo».
Come già ricordato, gli insegnamenti di Gesù era agli
antipodi rispetto a quello degli Zeloti, che volevano la rivoluzione. Una
particolare fazione degli Zeloti era chiamata quella dei «sicari», a
causa di un piccolo pugnale detto «sica», con cui facevano fuori nella folla o
in imboscate non solo i Romani, ma ad anche i loro connazionali, che
collaboravano con le forse di occupazione.
Oltre a Pietro, chi era il secondo discepolo
fra i fedeli, che era armato? È scritto che i discepoli presentarono a Gesù
due spade, dopo il suo singolare discorso, ma lui rispose scocciato: «Basta!»
(Lc 22,36ss). Solo uno di loro la sfoderò (Mt 26,51ss; Mc 14,47; Lc
22,49s), ossia Pietro (Gv 18,10s).
Del traditore Giuda
non fu detto che fosse armato, ma fu detto solo che «con lui [c’era] una gran
turba con spade e bastoni» (Mt 26,47; cfr. v. 55).
2. {Edoardo
Piacentini}
▲
A conferma di
quanto affermi, desidero riportare un brano tratto dal cap. 17° della prima
Apologia di Giustino Martire indirizzata all’imperatore romano Antonino
Pio, dove intende dimostrare che i cristiani sono sudditi leali
dell’impero; per cui possiamo dedurre che Gesù non poteva assolutamente essere
uno Zelota, considerato che gli zeloti erano seguaci di Giuda Galileo, che guidò
una rivolta antiromana al tempo del procuratore Quintilio Varo. Giuseppe Flavio
spiegò che gli zeloti (sicari) erano chiamati così per via della piccola sica
(pugnale), con cui compivano le loro vendette contro soldati romani isolati e
contro Ebrei filo-romani. [Giustino scrive quanto segue:]
«1. Noi cerchiamo di pagare, prima di tutti gli altri, dovunque, tasse e
tributi
ai vostri incaricati, come Egli ci ha insegnato.
2. In quel tempo infatti alcuni si avvicinarono a Lui e gli chiedevano se
bisognasse pagare i tributi a Cesare. Ed Egli rispose: “Ditemi: di chi
reca l’effigie la moneta”. “Di Cesare, dissero”, e Egli di rimando a loro: “Date
dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”.
3. Pertanto solo Dio sì, noi adoriamo, ma, per tutto il resto di buon grado
serviamo a voi
riconoscendovi imperatori e capi di uomini, mentre facciamo voti che si
trovi in voi saggezza di pensiero, insieme al potere imperiale.
4. Se poi
ci disprezzerete, mentre pur preghiamo e mettiamo ogni cosa alla luce del
sole, non saremo noi a essere danneggiati, poiché abbiamo fede, o meglio, siamo
convinti che ciascuno pagherà la pena attraverso il fuoco eterno, a
misura delle azioni e gli sarà chiesto conto in proporzione delle facoltà che ha
ricevuto da Dio, come Cristo ci ha indicato quando ha detto: “A chi più Dio ha
dato, più sarà anche richiesto”». [N.d.R.: Giustino, Apologia prima, 17.
Siamo sudditi leali dell’impero; cfr.
qui e
qui; grassetto redazionale]
Gesù è stato
uomo di pace, anzi è definito, tra l’altro, il «Principe della pace» (Isaia
9,5). Egli disse ai suoi discepoli: «Io vi lascio la pace, vi do la mia pace;
io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si
spaventi» (Giovanni 14,27). E ancora: «Vi ho detto queste cose, affinché
abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho
vinto il mondo» (Giovanni 16,33). No, Gesù non era uno Zelota, era ed è il
Figlio di Dio, venuto non per salvare i Giudei dalla schiavitù di Roma, ma per
liberare tutti gli uomini dalla schiavitù del peccato. Dio ci benedica.
{22-07-2012}
3. {Alessio
Rando}
▲
■
Contributo:
Avevo sentito del Gesù Fariseo e del Gesù Nazireo, ma del Gesù Zelota, no! Mi fa
molto ridere
pensare a Gesù come uno Zelota! Giuda il Galileo, Bar Kokba o anche Giuda
Iscariota potevano essere Zeloti, ma non Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio!
Su che basi si può affermare che Gesù fosse uno Zelota? Non lo so. Questi
studiosi moderni (sia cattolici, sia evangelici) non sanno proprio quello che
dicono! Gli zeloti «amavano» la guerra e credevano nella resistenza armata;
ma Gesù no! Gesù insegna la pace e l’amore per i nemici! Se Gesù fosse
stato uno Zelota, mai avrebbe detto: «Amate i vostri nemici» [Mt 5,44; N.d.R.],
ma avrebbe detto: «Uccidete i vostri nemici»! {22-07-2012}
▬
Risposta (Nicola Martella): Di
Teuda e di Giuda il Galileo ne parlò
Gamaliele, senza chiamarli Zeloti (At 5,36s). Che Giuda Iscariota
appartenesse a tale movimento è inverosimile, poiché vendette Gesù non a tali
Farisei estremisti, ma ai loro antagonisti, i capi
sacerdoti (Mt 26,14s). Simon Bar Kokba (figlio della stella) venne
circa un secolo dopo (132-135 d.C.), al tempo del rabbino Akiba, che vide in lui
il messia, che avrebbe liberato gli israeliti dal giogo romano; anche lui fallì,
talché il suo soprannome fu mutato in «Bar Koseba» (figlio della
menzogna).
4. {Vincenzo
Russillo}
▲
■
Contributo:
I gruppi antiromani non possono essere collegati a un unico gruppo, infatti gli
Zeloti e i Sicari assieme ad altri gruppi condividevano un substrato
ideologico apocalittico. In particolare queste fazioni di «briganti»,
così chiamati da Giuseppe Flavio, erano mossi da intransigenza contro il dominio
straniero e di estremismo religioso. Tali componenti sono chiaramente in antesi
con il pensiero di Gesù.
Bisogna sottolineare inoltre che gli studiosi sono oggi concordi nell’affermare
che le varie fazioni anti-romane non si svilupparono a partire dal partito degli
Zeloti; oggi possiamo ben distinguere diverse componenti. In particolare gli
Zeloti geograficamente erano situati a Gerusalemme e seguivano la
corrente religiosa sadducea, mentre i Sicari provenivano dalle campagne
palestinesi e seguivano la corrente farisaica. Possiamo, quindi, denotare che vi
è una differenzazione netta, non ascrivibile a un solo movimento politico; ma
nonostante le diverse variabili, questi gruppi avevano lo scopo comune di
ostacolare con atti di violenza il dominio romano e perseguivano la difesa del
monoteismo. Tra i vari movimenti giudaici del tempo si può evidenziare che il
messaggio evangelistico portato da
Gesù fu una vera rivoluzione poiché s’insegnava l’amore e il perdono in
antitesi con l’intransigenza e la violenza. {26-07-2012}
▬
Risposta (Nicola Martella): Resta per me il
dubbio che «in particolare gli Zeloti geograficamente erano situati a
Gerusalemme e seguivano la corrente religiosa sadducea». Gli Zeloti non
disdegnavano di «accoppare» anche i collaborazionisti, di cui i sacerdoti
«illuminati» erano una componente importante. Non credo che gli Zeloti, che
erano apocalittici, fossero costituiti da Sadducei, che non credevano
alla trascendenza né ai fenomeni escatologici. Quindi, non sono proprio convinto
di ciò, che tu affermi. Nella fase finale, si associarono al movimento
rivoluzionario anche sacerdoti, ma ciò non significa che gli Zeloti fossero
sadducei! Approfondisci tale cosa, poiché è importante.
▬
Replica (Vincenzo Russillo): Grazie Nicola,
per le correzioni. Ho approfondito riguardo agli Zeloti e devo ammettere d’aver
preso una cantonata seguendo alcune nuove teorie. In effetti, seguendo le
fonti storiche troviamo scritto: «Giuda il Galileo introdusse una quarta setta i
cui membri sono in tutto d’accordo con i farisei, eccetto un invincibile
amore per la libertà che fa loro accettare solo Dio come signore e padrone. Essi
disprezzano i diversi tipi di morte e i supplizi dei loro parenti e non chiamano
nessun uomo signore» (Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche, XVIII, 23).
Questo partito, quindi, portava avanti una politica e dei principi, che gli
altri gruppi non condividevano. I Sadducei, ad esempio, cercavano di
vivere una vita buona e ambivano alla scalata al potere. Diversamente il gruppo
degli Zeloti era violento e d’opposizione; infatti, questo termine viene
usato da Giuseppe Flavio per indicare quella frangia di Ebrei militanti
(i banditi). Certamente erano degli attivisti, ma avevano delle ferme
credenze religiose: alla base vi era la Torah, e Adonai avrebbe dovuto
ristabilire il suo regno per estirpare il giogo degli stranieri. {27-07-2012}
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12. {Autori
vari}
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Angela Crincoli: Ho letto
una cosa che ho apprezzato molto e riporto: «Come mostrano, però, gli scritti
del NT il Nazareno era un tipo particolare, che non si faceva facilmente
inscatolare in uno degli schemi del tempo; egli era una categoria a sé». Non
si faceva inscatolare in nessuno schema, anzi la legge è per l’uomo e non il
contrario. A me fa riflettere su come sia poco utile, se non dannoso,
soffermarsi e «rinchiudersi» in «etichette e categorie». Grazie, Nicola, Buona
serata. {24-07-2012}
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Goffredo Colucci: Se Gesù
fosse stato uno zelota, si annullerebbe il mandato di Dio Padre e tutta la sua
divinità! {25-07-2012}
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Pietro Calenzo: Grazie,
carissimo Nicola, per questo articolo, veramente di altissima eccellenza storica
- esegetica, sulla persona di Gesù il Messia. Leggere, e meditare tale articolo
mi ha benedetto ed edificato tantissimo. Il Signore continui a benedire il tuo
servizio e il tuo ministero a favore dei santi. {25-07-2012}
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Gianni Siena: Quando scelse
i discepoli un certo
Simone Zelota (= o kinnana) si aggiunse al gruppo dei dodici. Già questa
«scelta» pone il movimento cristiano in una
casella separata dai nazionalisti giudei. {25-07-2012}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Dot/T1-Gesu_Zelota_Avv.htm
24-07-2012; Aggiornamento:
27-07-2012 |