Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

Cristianesimo giudaico

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Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo, l’evangelista dei giudei

 

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IL GIUDAISMO E L’EVANGELO

 

 a cura di Nicola Martella

 

Argentino Quintavalle mi ha scritto: «[…] sono veramente contento che l’articolo [N.d.R. ► Gesù, il giudaismo e la chiesa] ti è piaciuto. L’ho scritto perché mi stava particolarmente a cuore, ma ti confesso che avevo il timore che non l’avresti apprezzato perché finora fare certi tipi di ragionamenti, almeno nel mio ambiente, non hanno riscosso un grande successo.

     Forse avrai notato dai miei scritti una certa tendenza alle cose ebraiche. Questo perché da un po’ di tempo mi sono dato allo studio dell’ebraismo e della cultura ebraica allo scopo di capire meglio quello che Gesù insegnava, senza i filtri della tradizione millenaria della chiesa. […]».

 

Ad Argentino ho risposto come segue. Insegno AT da più di due decenni. Ho preparato anche un’opera di «Panorama del NT», che devo ancora pubblicare. In essa distinguo nettamente fra le opere destinate ai Gentili e quelle ai cristiani giudei, che allora solo loro ponevano ben capire in tutta la loro portata. Ho anche in serbo un’opera intitolata «Giudaismo», per spiegare com’era al tempo di Gesù.

    Sul tema del giudaismo non bisogna certamente «buttare via il bambino con l’acqua sporca» (come ha fatto Marcione), ma neppure si deve neppure «prendere fischi per fiaschi» (come fanno spesso gli «amici d'Israele» e i sionisti cristianizzati). Ci vuole quindi sobrietà nel giudicare correttamente il giudaismo come fenomeno storico-religioso. Per il resto rimando al primo contributo.

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Martella

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1. {Nicola Martella}

 

Ecco una pro-vocazione sul tema giudaismo. La cosa da cui rifuggo con tenacia è la giudaizzazione (sabbatizzazione) dell’Evangelo e della prassi ecclesiale. Se la salvezza viene dai Giudei, non tutto ciò che è giudeo libera. I Giudei che hanno rifiutato Gesù di Nazareth come Messia, al tempo del NT sono stati i più grandi avversari dell’Evangelo e i più grandi mistificatori delle verità annunziate dagli apostoli, come risulta dagli scritti del NT e da altri contemporanei. Molte delle grandi eresie che hanno permeato la chiesa con la gnosi, il misticismo, il ritualismo, l’esoterismo, la cabala, ecc. sono di stampo giudaico. Se «non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca», non si deve neppure «prendere fischi per fiaschi».

    Da una parte, non tutto ciò che è giudaico, è biblico; Paolo metteva Tito in guardia contro i «miti giudaici» (Tt 1,14; cfr. 1 Tm 1,4; 4,7; 2 Tm 4,4; 2 Pt 1,16). Dall’altra, non si può comprendere il NT senza l’AT (Rm 15,4) — come invece richiedeva Marcione — e senza capire gli sviluppi (positivi e negativi) nel giudaismo al tempo del NT (cfr. Rm 11,28s).

    Bisogna ricercare un approccio sano verso le cose, non uno morboso o di dipendenza. Il giudaismo ha luci e ombre. In molti aspetti, il giudaismo al tempo del NT aveva conservato aspetti rilevanti della verità (p.es. il monoteismo); in altri aveva annacquato molti aspetti della verità con la casistica della tradizione, spostando l’accento primario dalla grazia di Dio all’ubbidienza alla Torà (scritta e orale) quale strumento per piacere a Dio, per entrare nel regno e per essere salvati. Si veda qui il colloquio tra Gesù e Nicodemo (Gv 3) e la polemica del Maestro con scribi e farisei (Lc 11,52). Si veda pure la «legge del regno» o «legge messianica del nuovo patto» nel contrasto tra «fu detto... ma io vi dico» (Mt 5s).

     Quindi ci vuole sobrietà nel giudicare correttamente il giudaismo al tempo del NT e quello durante il corso della storia. Un’accettazione incondizionata o un rifiuto totale è cecità da uno o dall’altro occhio. Il contrario di una menzogna (qui p.es. l’Evangelo ellenizzato e filtrato con Platone o Aristotele) non è per forza la verità, ma può essere una menzogna di senso contrario (qui p.es. l’Evangelo giudaizzato o filtrato con lo gnosticismo giudaico).

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Giudaismo-Ev_Mt.htm

12-04-2007; Aggiornamento: 03-10-2008

 

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