Argentino Quintavalle mi ha scritto: «[…] sono veramente contento che l’articolo [N.d.R. ►
Gesù, il giudaismo e la chiesa] ti è piaciuto. L’ho scritto perché mi stava particolarmente a cuore, ma ti
confesso che avevo il timore che non l’avresti apprezzato perché finora fare
certi tipi di ragionamenti, almeno nel mio ambiente, non hanno riscosso un
grande successo.
Forse avrai notato dai miei scritti una
certa tendenza alle cose ebraiche. Questo perché da un po’ di tempo mi sono dato
allo studio dell’ebraismo e della cultura ebraica allo scopo di capire meglio
quello che Gesù insegnava, senza i filtri della tradizione millenaria della
chiesa. […]».
Ad Argentino ho risposto come segue. Insegno AT da più di due
decenni. Ho preparato anche un’opera di «Panorama del NT», che devo ancora
pubblicare. In essa distinguo nettamente fra le opere destinate ai Gentili e
quelle ai cristiani giudei, che allora solo loro ponevano ben capire in tutta la
loro portata. Ho anche in serbo un’opera intitolata «Giudaismo», per spiegare
com’era al tempo di Gesù.
Sul tema del giudaismo non bisogna certamente «buttare via il
bambino con l’acqua sporca» (come ha fatto Marcione), ma neppure si deve neppure
«prendere fischi per fiaschi» (come fanno spesso gli «amici d'Israele» e i
sionisti cristianizzati). Ci vuole quindi sobrietà nel giudicare correttamente
il giudaismo come fenomeno storico-religioso. Per il resto rimando al primo
contributo.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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1.
{Nicola Martella} ▲
Ecco una
pro-vocazione sul tema giudaismo.
La cosa da cui rifuggo con tenacia è la giudaizzazione (sabbatizzazione)
dell’Evangelo e della prassi ecclesiale. Se la salvezza viene dai Giudei, non
tutto ciò che è giudeo libera. I Giudei che hanno rifiutato Gesù di Nazareth
come Messia, al tempo del NT sono stati i più grandi avversari dell’Evangelo
e i più grandi mistificatori delle verità annunziate dagli apostoli, come
risulta dagli scritti del NT e da altri contemporanei. Molte delle grandi
eresie che hanno permeato la chiesa con la gnosi, il misticismo, il
ritualismo, l’esoterismo, la cabala, ecc. sono di stampo giudaico. Se «non
bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca», non si deve neppure
«prendere fischi per fiaschi».
Da una parte, non tutto ciò che è giudaico, è
biblico; Paolo metteva Tito in guardia contro i «miti giudaici» (Tt 1,14;
cfr. 1 Tm 1,4; 4,7; 2 Tm 4,4; 2 Pt 1,16). Dall’altra, non si può comprendere il
NT senza l’AT (Rm 15,4) — come invece richiedeva Marcione — e senza capire gli
sviluppi (positivi e negativi) nel giudaismo al tempo del NT (cfr. Rm 11,28s).
Bisogna ricercare un approccio sano verso le
cose, non uno morboso o di dipendenza. Il giudaismo ha luci e ombre. In molti
aspetti, il giudaismo al tempo del NT aveva conservato aspetti rilevanti della
verità (p.es. il monoteismo); in altri aveva annacquato molti aspetti della
verità con la casistica della tradizione, spostando l’accento primario
dalla grazia di Dio all’ubbidienza alla Torà (scritta e orale) quale strumento
per piacere a Dio, per entrare nel regno e per essere salvati. Si veda qui il
colloquio tra Gesù e Nicodemo (Gv 3) e la polemica del Maestro con scribi e
farisei (Lc 11,52). Si veda pure la «legge del regno» o «legge messianica del
nuovo patto» nel contrasto tra «fu detto... ma io vi dico» (Mt 5s).
Quindi ci vuole
sobrietà nel giudicare correttamente il giudaismo al tempo del NT e
quello durante il corso della storia. Un’accettazione incondizionata o un
rifiuto totale è cecità da uno o dall’altro occhio. Il contrario di una menzogna
(qui p.es. l’Evangelo ellenizzato e filtrato con Platone o Aristotele) non è per
forza la verità, ma può essere una menzogna di senso contrario (qui p.es.
l’Evangelo giudaizzato o filtrato con lo gnosticismo giudaico).
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Giudaismo-Ev_Mt.htm
12-04-2007; Aggiornamento: 03-10-2008
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