Entriamo in tema
Ogni tanto mi arrivano e-mail di persone di varie confessioni cristiane, che
ritengono di vedere il volto di Gesù chi su una foto, chi su una roccia, chi in
una nuvola; lo stesso vale anche per personaggi venerati dalla religiosità come
patroni. Giorni fa su una foto di nuvole, qualcuno riteneva di vedere le quattro
lettere del nome ebraico di Dio (JHWH o tetragramma); che senso ha che Dio lo
faccia, se vuole essere capito dai moderni? Chiaramente controllo ogni volta le
cose che mi arrivano, ma che delusione! È proprio vero che alcuni vogliono
proprio credere a ciò che detta loro la propria fantasia, e con tali
interpretazioni si cerca di puntellare la propria fede, magari vacillante!
Presenza di Dio
in un alone di fuoco?
Mi è arrivata una e-mail dal sito «Ebrei 13,8» (Chiesa Cristiana «Maran-atha»di
Porticello, PA), su cui si leggeva a grandissimi caratteri cubitali maiuscoli
quanto segue: «La
presenza di Dio, nella forma di
un alone di fuoco è stata
fotografata durante i servizi
battesimali, nella Chiesa Cristiana di Porticello» (le parti rese da me in
maiuscoletto erano in grassetto evidenziato con sfondo in giallo). Quindi il
tutto è stato presentato come un messaggio straordinario. Poi seguiva un link
con su scritto in maiuscolo: «Guarda
la foto». {8 dicembre 2008} Ora tale link non è più attivo!
Incuriosito e aspettandomi qualcosa di spettacolare, sono andato su tale sito e
ho cliccato sulla foto, ma che delusione! C’era solo un certo alone alla
sinistra di una persona, dovuto a un contrasto di luci, come a volte avviene su
varie foto sovraesposte, mentre a sinistra appariva una doppia immagine mossa di
un’altra persona.
Eppure sul sito, accanto alla foto, si afferma fin dal titolo che si sarebbe
trattata della «presenza di Dio visibile». Ecco la narrazione dell’accaduto. In
tale comunità sono stati celebrati per la prima volta dei battesimi e
chiaramente nella comunità c’era molta emozione o, come il pastore Antonino
Manzo si espresse, «sentiva la Presenza del Signore molto vicina». Furono
scattate delle foto e, guardandole il giorno dopo, la loro attenzione cadde su
una delle foto con dette caratteristiche, che essi interpretarono però come «un
alone di fuoco sospeso vicino al volto del pastore». Invece di chiedere
consiglio a un fotografo, essi interpretarono ciò come il «personale sigillo» di
Dio su tali battesimi, svolti alla maniera biblica, e glorificarono il Signore
per questo.
Chiaramente mi rallegro sempre quando Dio mostra la sua presenza fra i credenti.
Mi rallegro pure quando persone si decidono a farsi battezzare per immersione e
nel nome di Gesù Cristo. Certamente sono grato quando dei credenti vogliono
essere guidati dallo Spirito Santo «in tutta la Verità», ossia nella Parola. C’è
però proprio bisogno di una foto sovraesposta per sentirsi nella volontà di Dio?
Il più grande miracolo che è successo lì, è stato il fatto che alcune persone,
che hanno accettato Gesù come Salvatore e Signore, gli abbiano ubbidito
lasciandosi battezzare secondo l’ordine del Signore stesso.
La fede biblica
per non essere un «incredulo»
Visto che il tutto si è concluso con il proposito di voler confidare «che il Suo
Spirito ci guidi in tutta la Verità»,
ho scritto al Webmaster pensando di far cosa buona nel suggerire loro di
rivolgersi a un fotografo per delle spiegazioni, poiché egli avrebbe potuto
smentire la loro interpretazione affrettata. Ho scritto che si tratta solo d’un
casuale gioco di luci (non d’un alone di fuoco). Facevo notare che dobbiamo
nutrire le persone con la solida Parola dell’Onnipotente, non con effetti
fotografici, se vogliamo avere persone mature nella fede.
Poi sono seguite da tale Webmaster una serie di e-mail che mi hanno lasciato
sconcertato. La prima recitava: «Beh, noi crediamo al soprannaturale e quindi
crediamo che Dio ci abbia visitato. Tu sei libero di non credere…»
Sono rimasto senza parole! Che rispondere a tanta competenza sul sovrannaturale?
Gli ho risposto come segue: Caro Webmaster, io al soprannaturale ci credo e
come, camminando quotidianamente col Signore, secondo la sua Parola. Anche voi
siete liberi di credere ad abbagli e ad aloni fotografici, io preferisco basarmi
sulla «parola profetica» (ossia la Bibbia), poiché rispetto alle esperienze è «più
ferma, alla quale fate bene di prestare attenzione, come una lampada splendente
in luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri
cuori» (2 Pt 1,19).
Unitamente a tale sua ultima missiva, mi è arrivata una e-mail, indirizzata al
suo conduttore, in cui ha scritto: «Guarda cosa ci ha scritto l’incredulo
Martella
Nicola».
Come fare a dialogare con una persona del genere? Infatti ogni mio tentativo di
aiutarli, li ha resi ancor più irascibili. Ciò che era iniziato come un fraterno
consiglio, si è sviluppato in un incredibile caso rivelatore, che fa una
certa «radiografia» di un atteggiamento mentale di tale Webmaster, che chissà
come si chiamerà. Mi ero chiesto quanta conoscenza biblica avesse e quali
competenze teologiche per dare a qualcuno dell’incredulo.
Sforzi inutili
Avevo deciso di lasciar perdere e di abbandonare tali credenti alle loro
credenze, visto che i miei sforzi erano stati inutili. Una dopo l’altra mi sono
arrivate però una serie di e-mail a raffica. Tale Webmaster mi ha scritto: «Sei
solo un fariseo incredulo. Punto e basta. […]».
Dopo un attimo è arrivata un’altra missiva: «Il mio conduttore è lo Spirito
Santo. Mentre a te chi ti conduce? Lo stesso “spirito” che negava nei farisei
gli eventi soprannaturali dei loro tempi fino a Gesù. Non mi fai paura né tu ne
i tuoi lettori. Se i tuoi lettori è gente spirituale, gioiranno dell’evento, se
non appartengono al tuo credo, che consiste nel non credere a meno che non sia
dimostrabile scientificamente. Tommaso, insomma».
Sorvoliamo sul fatto che erano i Sadducei a negare gli eventi soprannaturali,
non i Farisei; ammantiamo col velo della pietà il resto. Decisi di smettere di
scrivere loro, ma un attimo dopo, ne è arrivata ancora un’altra di missiva, che
per buona creanza risparmio ai lettori. Dopo mezzora ne è arrivata un’altra
ancora con palesi minacce (anche legali!) nel caso avessi preso posizione sul
mio sito riguardo alla cosa. E tutto sebbene fossero stati loro stessi a
mandarmi l’informativa del «portentoso» evento! Risparmio ai lettori il
contenuto delle altre missive, perché sono poco edificanti. Tutti i miei
tentativi di farli ragionare e di spiegare che anch’io sono un cristiano che
crede nelle Scritture, ha avuto nel complesso poco risultato. A questo punto
ognuno si prende le sue responsabilità.
Dopo oramai vari mesi, ho ripensato a questo articolo, che avevo scritto a suo
tempo. Mi sono detto: Spero che nel frattempo si saranno ricreduti. Se però
hanno ancora sul sito tale scritto e tali presunte foto rivelatrici, è
ora di pubblicare questo articolo. Per mia meraviglia, è ancora lì, quindi…
L’analisi
fotografica
Ho chiesto il parere di due credenti esperti di fotografia. Ecco due
interpretazioni complementari, dovute alle loro particolari competenze.
Sandro Carini, oltre a essere stato un fotografo di professione, ha gestito
lungamente un laboratorio di fotografia. [►
Conoscenza di Dio (e la fotografia)]
Ecco la sua analisi della fotografia, dopo averla visionata: «È chiaramente un
riflesso di una qualche luce entrata nell’obiettivo della fotocamera, facilitata
dal fatto che lo scatto fotografico ha un tempo d’esposizione lungo (vedi
persona sullo sfondo a sinistra venuta mossa), causato forse dal fatto che la
fotocamera è stata usata senza flash (vedi mancanza di ombre) oppure con un
flash troppo debole rispetto all’illuminazione già presente nell’ambiente e chi
ha fotografato ha quindi dovuto allungare in automatico il tempo d’esposizione
per far entrare la giusta quantità di luce». {8 dicembre 2008}
Stefano Frascaro ha come hobby proprio la fotografia e ha una grande
esperienza, facendo servizi fotografici pressoché in tutti i matrimoni di amici
e conoscenti (oltre che in altre occasioni comunitarie) ed essendo anche esperto
nella manipolazione computerizzata di fotografie. Ecco qui di seguito quanto
scrive. «Ho visto la foto, di cui mi è stato inviato il link, e non posso far a
meno di sorridere di fronte a tanta ingenuità (se d’essa si tratta) o digrignare
i denti se si tratta di sfruttamento della credulità popolare.
Da quello che si vede su quell’immagine, si è incappati in un “errore di
esposizione” estremamente banale e facilmente ricostruibile.
La fotografia è stata presumibilmente eseguita con una compatta digitale,
inoltre non è possibile neppure evidenziare i dati Exif, quindi significa che
potrebbe essere stata trattata attraverso un programma di editing immagini. Essa
sembra avere la classica esposizione a una doppia fonte luminosa dovuta a una
fonte luminosa dell’ambiente e a un uso improprio del flash. Infatti è evidente
(nella persona sullo sfondo) l’esposizione ottenuta dalla luce dell’ambiente,
che ha fissato l’immagine, e in più l’immagine creata dalla luce del flash,
magari debole. Il soggetto in primo piano, tutto vestito di bianco, ha «sparato»
e quindi diffuso intorno la luce del flash creando quegli aloni (basta vedere se
c’era lì intorno una persona con un maglione marroncino).
Mi piacerebbe capire perché il Signore dovrebbe apparire in maniera così
misteriosa e artificiale». {9 dicembre 2008}
Sandro Carini ha aggiunto: «Io non conosco le fotocamere digitali, ma le
stampe fotografiche sì. L’ambiente molto illuminato c’è, infatti presumo che
l’alone sia uscito dal controluce d’un qualche faretto; e rimango dell’idea che
la persona sullo sfondo è mossa, perché stava camminando e il tempo
d’esposizione è di circa 1/15 di sec. (tempo lungo per chi si muove,
sufficientemente corto per chi sta fermo)». {11 dicembre 2008}
Stefano Frascaro ha aggiunto: «Il flash è d’obbligo che ci sia. Quando c’è
molta luce ambiente e si usa il flash d’una fotocamera compatta, si ha sempre
quelle doppie figure, specialmente se sono in movimento. Le ombre mancano perché
una fotocamera compatta ha un flash estremamente debole, altrimenti non ci
sarebbero stati quei riflessi. La persona sullo sfondo, di là se era in
movimento o meno, si trova al centro dell’esposizione di una doppia fonte
luminosa, una dovuta alla luce ambiente e l’altra dovuta alla luce del flash».
{11 dicembre 2008}
Aspetti
conclusivi
Chiaramente nel fervore del momento, specialmente per una situazione
molto emozionale e in un ambiente religioso di tipo entusiasta, si
possono prendere lucciole per lanterne, sebbene si sia in buona fede. Anche dal
campo cattolico mi arrivano e-mail con presunte foto, in cui in modo
criptografico apparirebbero Cristo o altri personaggi della religiosità popolare
in ombre, nuvole, foglie d’alberi, rocce e quant’altro. A un’analisi seria il
tutto diventa solo una proiezione di attese. Nessun caso mi ha convinto finora.
Poi ci sono casi di vera e propria manipolazione computerizzata, ma non è qui di
questo che parliamo.
Nella rivelazione biblica l’attenzione maggiore è data alla parola e non
all’immagine, mentre nel paganesimo è il contrario. Per questo abbiamo un «Libro
sacro» e c’è la proibizione di farsi immagini di culto (Lv 26,1). In tutta la
Bibbia l’attenzione è sull’ascolto, non sul vedere. «Come dunque invocheranno
colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non
hanno udito parlare? E come
udiranno, se non v’è chi predichi?
[…] Così la fede viene dall’udire e
l’udire si ha per mezzo della parola
di Cristo» (Rm 10,14.17).
Solo alla
fine dei tempi, nella nuova città di Dio, si realizzerà questa parola: «I
suoi servitori gli serviranno ed essi vedranno la sua faccia» (Ap 22,4). Fin
lì «camminiamo per fede e non per visione» (2 Cor 5,7).
►
Soprannaturale e fotografia? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Soprannaturale_fotografia_R56.htm
20-02-2009; Aggiornamento: 21-02-2009
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