Qui di seguito
discutiamo l'articolo «Soprannaturale
e fotografia». Abbiamo visto che ci sono persone di varie
denominazioni cristiane, che ritengono di vedere il volto di un personaggio o di
un oggetto della religione, a seconda dei casi, su una foto, su una roccia, in
un'ombra, in una nuvola, nelle fronde degli alberi e in quant’altro, magari in
modo misterioso e criptografico. Questo è addirittura un fenomeno ricorrente in
tutte le frange spiritualiste di ogni religione! Ogni volta che mi arriva
qualcosa, controllo le cose attentamente, ma rimango piuttosto deluso per le
poche evidenze di quanto annunziato con toni solenni! Che fantasia, che capacità
di impressionarsi e di emozionarsi e che dono d'interpretazione hanno certe
persone spiritualiste! E come dev'essere vacillante la fede in un ambiente
religioso di tipo
entusiasta, se si pretende di doverla puntellare con cose del genere.
Similmente alcuni credono di sentire in certe registrazioni voci d'angeli o
quelle dei dannati nell'inferno. [►
Voci infernali dalle viscere della terra?] Quando ho
assoggettato tutto ciò a un’analisi seria, ho dovuto concludere che il tutto era
solo una proiezione di attese.
Mesi fa, quando Abele Aureli, conduttore di una chiesa pentecostale, ha
visionato la foto menzionata nell'articolo, mi ha scritto quanto segue. Nella
sua comunità si muoveva misteriosamente il lampadario e tra le file già si
sussurrava che avrebbe potuto essere la presenza dello Spirito Santo. Per
precauzione invitò a controllare se non ci fossero cause più materiali.
Infine scoprirono che era l'aria calda che saliva da una stufa a far muovere il
lampadario. Con un gioco di parole ebraiche potremmo dire che era sì una «ruach»
(ebr. vento, spirito, alito), tuttavia non la «ruach di Dio», ma
quella fisica: la calda corrente ascensionale del riscaldamento.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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1.
{Eliseo Paterniti} ▲
Nota editoriale: Il lettore mi ha scritto appena era uscito tale scritto
su tale sito menzionato nel mio articolo. Egli non conosceva quindi ancora
quest'ultimo.
Guardando
attentamente la foto in questione, credo che essa sia stata fatta con una
fotocamera normale, quindi è più che usuale che, mentre la foto viene scattata,
se qualcuno o qualcosa si muove, possa creare questo tipo di effetto. Si vede
chiaramente che la foto è mossa a motivo del fatto che quella persona si sta
spostando velocemente.
Anch’io ho una fotocamera digitale che, a seconda di come è tarata al momento,
mi ha creato più volte effetti del genere. […] {10 dicembre 2008}
2.
{Immanuel Martella} ▲
L’articolo mi ha fatto pensare a questi articoli
che ho letto di recente, provenienti dall’altro fronte...
■
http://www.answering-islam.org/Hoaxes/tomato.jpg
■
http://www.answering-islam.org/Hoaxes/trees.html
Chissà se il pomodoro fosse transgenico!? {20
febbraio 2009}
Nota editoriale: Per far capire di che cosa si tratta, aggiungo che qui
stiamo nel campo dell'islam. Nel primo caso si tratterebbe del ritaglio
di un giornale, in cui viene ritratta un pomodoro in cui una ragazza, dopo
averlo tagliato, ha creduto di potervi leggere in arabo un messaggio divino,
ossia una frase del Corano! Nel secondo caso si tratterebbe nientemeno di
un bosco in Germania, nei cui rami intrecciati la fantasia di alcuni
mussulmani ha letto nientemeno il credo: «Nessun dio tranne Allah, Muhammad il
Messaggero di Allah». In qualche giornale arabo si leggeva perciò: «Questo prova
l'esistenza di Allah Eccelso, e che Muhammad è il Suo Messaggero e che il Corano
è veramente una Rivelazione». Il resto si legga in inglese nella suddetta fonte,
dove in calce c'è anche un
link per altre cose del genere. Come si vede, mentre Gesù affermò: «La verità vi renderà
liberi» (Gv 8,32), in tutte le religioni ci sono coloro che si affidano ai
loro «pii desideri», che proiettano in ciò che vogliono vedere.
3. {Gianni Siena} ▲
Trovo anch’io
ingenua una simile conclusione, attribuibile a fenomeni legati alla dinamica
dell’ottica, mentre si scatta una fotografia. Non sono un esperto fotografo e
l’ultima macchinetta digitale che ho comprato ho ancora da usarla.
Qualche anno fa i coniugi Kirlian inventarono una macchina ultra sensibile per
fotografare le «aure» dei corpi viventi / organici, ma eravamo ancora nel mondo
del sensibile, seppur invisibile all’epoca. Questo dispositivo fu subito
adottato dai parapsicologi, ma si trattava di uno strumento che recepiva dei
campi elettromagnetici intorno ai corpi... forse, la Tac attuale ebbe come
contributo gli studi di questi studiosi russi.
Pretendere però di «vedere» Gesù in una foto è eccessivo. Il Signore, secondo la
carne: chi l’ha visto in faccia da almeno 19 secoli!? Nessuno e occorre più
ingenuità che fede per pensare di vederlo in una foto e in un alone di luce
dovuto a chissà quale combinazione di proiezioni / rifrazioni. Neanche
l’entusiasmo cristiano, durante un culto benedetto, nel quale le persone pregano
e sentono la vicinanza del Signore — sempre nello spirito e per lo
Spirito: sono reali e sante emozioni! — arrivano a tirare simili risultati
sconclusionati.
Io sono pentecostale, ma non ho mai ricevuto / accettato un simile insegnamento.
Da troppo tempo vi sono anime «beate», alle quali si propina di tutto, ma la
Parola di Dio non avalla simili insegnamenti. Io credo che Dio doni (secondo
necessità e suo beneplacito) visioni e sogni «talvolta»; lo dice uno che,
inaspettatamente, fu gratificato dal Signore con visioni inerenti aspetti
importanti della sua vita futura e avvenne così. Mi giunge però «nuova» questa
modalità di visione. Conosco pure storie di persone che affermano d’aver visto
il Signore, e io le ritengo possibili, anche perché esse rientrano nel «range»
d’una promessa registrata dalla Scrittura (Gioele 2,28-32). Dico anche però che
conosco le persone che raccontano queste storie: sono cristiani moralmente e
dottrinalmente senza alcuna «infamia».
Non nego che Dio possa lasciarsi fotografare (nulla gli è impossibile), ma
vorrei sapere cosa farne, poi, di tutte le dichiarazioni bibliche tendenti nel
senso contrario!? Nel Vecchio Testamento v’è il comando di non farsi sculture e
immagini e il divieto di servire esteriormente davanti a esse. Nel Nuovo
Testamento Gesù ribadisce che Dio è Spirito e va adorato nell’intimo dello
spirito rigenerato e in verità. Paolo ricorda che è bene per ogni credente,
anche chi ha conosciuto Gesù in carne e ossa, di sforzarsi di conoscerlo meglio
secondo lo spirito. Gesù è la manifestazione in carne (ipostasi) del Dio della
Bibbia: non è cambiato nulla rispetto ai tempi mosaici.
L’unica conclusione ovvia è che si tratta d’un fenomeno ottico e
l’interpretazione «fideista» è un inganno (almeno si spera...) in buona fede...
stiamo a vedere! {21 febbraio 2009}
4. {Daniela Ferro} ▲
Io ho avuto la
fortuna o la sfortuna di fotografare statue che piangono sangue, statue che
piangono olio d’oliva, fotografie che gocciano sangue, e fazzoletti usati per
raccogliere il sangue di persone che rivivono la passione di Gesù, con tanto di
fuoriuscita di sangue e svenimenti; e, aprendoli, danno luogo a scritte
ebraiche. E ho tante altre foto che documentano aloni e presenze.
Tutto questo mi lasciò sconvolta, insicura e confusa. Pertanto penso che il
tutto sia una manovra per farci sentire tali sensazioni di confusione, con lo
scopo finale di distrarci dalla Verità e dalla preghiera sincera verso quel
Padre tanto affettuoso, che non fa altro che ripeterci che ciò che desidera è il
nostro bene.
Il fatto è che tutte queste manifestazioni sembrano a fin di bene. Si travestono
come «angeli di luce» per attirare più gente possibile e formare dei «gruppi di
preghiera», dove si recita il rosario e ci si prostra davanti a foto o statue
piangenti, considerate sacre.
In questo modo, anche se non sembra, ci s’allontana da Dio, si perde quel
contatto personale, ristabilito da Gesù, e ci si riduce a una serie di litanie,
raccontate a memoria mentre i nostri pensieri vanno altrove.
Mi ripeto ancora, sottolineando che questa, a mio avviso, è una manovra molto
ben congeniata, sottile e intelligente, da non sottovalutare, che dimostra la
sottile furbizia dell’avversario, il cui scopo è quello di distrarci dalla
lettura della Parola e dalla preghiera. Questo è il mio modesto parere al
riguardo. Vi auguro buon lavoro. {26 febbraio 2009}
5. {Nicola Martella} ▲
Leggendo il
contributo della lettrice, ho dovuto pensare all’ammonizione dell’apostolo
Paolo: «Nessuno a suo talento vi derubi del vostro premio per via d’umiltà e
di culto degli inviati, affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di nullità
dalla mente della sua carne» (Col 2,18). Mentre Gesù annunciò ai suoi
seguaci che «il vostro premio è grande nei cieli», ingiungendo loro di
rallegrarsi e giubilare (Mt 5,12) e addirittura saltare di letizia (Lc 6,23.35),
qui Paolo avvertì dell’eventualità di perdere il proprio premio (non la
salvezza; cfr. 1 Cor 3,10-15). Gli strumenti per tali furti spirituali sono
l’umiltà, il culto della personalità umane o celesti e la rivendicazione di
essere un «canale» particolare di tali entità. Chi è «gonfio di nullità» (che
paradosso!), appellandosi a tale attività visionaria, attinge in effetti dalla
«mente della sua carne», quindi dalla propria psiche.
Ciò era quel che facevano gli gnostici giudei che avevano preso il potere nella
chiesa di Corinto, spacciandosi per «superapostoli» (2 Cor 11,5; 12,11), ossia
per particolari «unti carismatici», e seducendo così i credenti, corrompendo le
loro menti e sviandoli (2 Cor 11,3). Paolo denunciò costoro come segue: «Infatti,
se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato
noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete
ricevuto, o un Evangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo
sopportate!... Quei tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che
si travestono da apostoli di Cristo» (vv. 4.13).
La Parola di Dio afferma che nel tempo attuale «camminiamo per fede e non per
visione» (2 Cor 5,7), ossia «pieni di fiducia» nell’opera di Dio, avendo la
«caparra dello Spirito» in attesa della gloria futura (vv. 6-11), e non perché
vediamo già ora. Coloro che cercano quel che possono vedere, toccare,
sperimentare con i sensi, invece di confidare nelle promesse di Dio e ubbidire
alla sua volontà, sono spesso imbrogliati dai propri sensi e dalle macchinazioni
di uomini e di chi li guida (2 Cor 2,11). Tommaso dev’essere una lezione per
tutti (Gv 20,24-29). Non sempre vedere porta al pentimento e alla fede (Mt
21,32; Gv 6,30.36).
Inoltre tutto ciò che la lettrice ha descritto all’inizio del suo contributo, è
stato riprodotto in laboratorio, mostrando che in genere si tratta di trucchi
ben congeniati dagli uomini proprio per piegarli a tale devozione particolare.
Statue piangenti, il cosiddetto sangue che si scioglie e tant’altro è stato
spiegato con l’aiuto della chimica. Ogni prestidigitatore esperto può inoltre
creare l’illusione che qualcosa di «magico» avvenga veramente. Sono stati
scritti interi libri su cose del genere. Solo gente labile e impressionabile
abboccherà.
Ricevo continuamente messaggi di mistici (specialmente donne) che si propongono
come «canali» particolari di Dio, Cristo, di personaggi biblici umani o celesti.
Tali messaggi sono pieni i contraddizioni verso la Parola di Dio; ma solo chi
conosce a pieno i soldi veri, riconoscerà subito le imitazioni. Essi aggiungendo
o togliendo alla rivelazione biblica, aggiungono a se stessi e a chi li segue il
giudizio divino e privano se stessi e i loro seguaci della salvezza eterna
(Apocalisse 22,18s).
Bisogna stare attenti a ogni tipo di pio inganno. Quindi, fidarsi è bene,
controllare nella sacra Scrittura è meglio!
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Soprannaturale_foto_parla_R34.htm
21-02-2009; Aggiornamento: 26-02-2009
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